0.1 abbadare, abbadava.
0.2 Lat. batare (LEI s.v. batare, 5, 237.36).
0.3 Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.).
In testi mediani e merid.: Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Pietro G. Beltrami 10.03.1998.
[1] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 19.6, pag. 681: O voi che sète post'en alto colle, / el qual da lugne par ch'el mondo cove: / e par ch'ogne deletto ve se trove, / fuor d'uno, el qual la Teverina tolle; / tornate qua, non siate tanto folle, / e non v'enganne l'abbadare altrove: / ch'eccola che retorna en atte nòve, / che scastra ogn'om, che reguardar la volle.
1.1 Porre attenzione a qsa che si intende fare.
[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 11, pag. 140.5: I Romani si lasciarono così restrignere spontaneamente, non tanto per paura, come per ingegno; però che Valerio il consolo, che abbadava di assalire i nemici quand'eglino fossero in grande compagnia, e andassero sicuramente e follemente correndo per lo paese, sofferiva, ch'egli ne menassero piccole prede per sorprenderli e danneggiarli grossamente.
[u.r. 22.03.2017]