ABBAGLIO s.m.

0.1 abaglio, abbaglio, abballio.

0.2 Da abbagliare.

0.3 Tommaso di Giunta, Conc. Am., XIV pm. (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Tommaso di Giunta, Conc. Am., XIV pm. (tosc.); Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

0.7 1 Splendore abbagliante. 1.1 Fig. Valutazione errata.

0.8 Pietro G. Beltrami 01.06.2005.

1 Splendore abbagliante.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. III, cap. XVI, pag. 229: Per questi luoghi dandomi travaglio, / presso Patrasso nove colli vidi, / ch'ombra v'è sempre e non di sole abbaglio...

[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 15, 16-33, pag. 349.34: In questi sei ternari lo nostro autore pone una similitudine, dove si tocca la sentenzia che si chiama perspettiva, e dimanda Virgilio de la cagione del suo abballio, a che Virgilio li risponde.

1.1 Fig. Valutazione errata. || (Pagnotta).

[1] Tommaso di Giunta, Conc. Am., XIV pm. (tosc.), son. 20.6, pag. 71: Così l'animo tuo si vuol distendere / in parte che·ll'abaglio iscomonevole / indizio move grave e dubitevole, / et qui dà fede sanza più contendere.

[u.r. 01.06.2005]