ABBARBAGLIO s.m.

0.1 abarbaglio, abbarbaglio.

0.2 Da abbarbagliare.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Ottimo, Par., a. 1334 (fior.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Abbagliamento della vista.

0.8 Pär Larson 10.03.1998.

1 Abbagliamento della vista.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 26.20, vol. 3, pag. 427: Quella medesma voce che paura / tolta m'avea del sùbito abbarbaglio, / di ragionare ancor mi mise in cura...

[2] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 26.13-24, pag. 574, col. 1.8: Abarbaglio, çoè privatione de vista.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), 26, pag. 565.13: san Gioanni medesimo, che·lli avea tolto paura del subito abbarbaglio, per lo quale l'Autore temea d'essere del tutto cieco, e renduto gli avea speranza d'essere restituito in prima luce...

[u.r. 24.03.2005]