ABBASSO avv./prep./agg.

0.1 abaso, a baso, abassi, abasso, a basso, abbasso, ad basso.

0.2 Da a 2 e basso (LEI s.v. bassus, 5, 68.1).

0.3 Lunardo d. G., XIII sm. (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Lunardo d. G., XIII sm. (pis.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Doc. fior., 1320; S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); San Brendano ven., XIV.

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. abbasso a 4.1; abbasso di 4.2; fare alto abbasso 1.2; gettare abbasso 3; gettarsi abbasso 3; menare abbasso 3; mettere abbasso 1.1, 3; recare abbasso 1.1; volgere abbasso 3.

0.6 N Data l'impossibilità di distinguere, nella maggior parte dei mss. (e di conseguenza nelle edizioni), la scrizione unita da quella staccata, gli esempi qui citati sono scelti unicamente in base al valore semantico.

0.7 1 In basso, giù, nella parte inferiore di qsa. 1.1 Fras. Mettere, recare abbasso: abbattere, radere al suolo. 1.2 Fras. Fare alto abbasso: disporre liberamente di qsa. 2 In condizione umile o spregevole, a un basso livello morale. 3 Locuz. verb. Gettare, menare, mettere, volgere abbasso: umiliare, mortificare (l'orgoglio, la superbia). 4 Prep. Sotto, al piede di qsa. 4.1 Locuz. prep. Abbasso a: sotto. 4.2 Locuz. prep. Abbasso di: sotto. 5 Agg. Di basso livello.

0.8 Pär Larson 10.03.1998.

1 In basso, giù, nella parte inferiore di qsa.

[1] Lunardo d. G., XIII sm. (pis.), 45, pag. 291: Foll'è chi quivi s'erra: / chi saglie 'n alta serra, / uop'è c'a basso smonte; / cui Amor fier, mal colp'à, / tanto valc'a mescolpa / Amor: guai chi amonte.

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 16.293, pag. 191: l'atro lo corpo sostentava; / e, lagremando, lo rezea, / e, rezando, l'abrazava; / e quando a basso fo devoso / nixum partir no me poea / de lo so corpo specioso / unde e' tanto amor avea.

[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 11, 1-12, pag. 251, col. 1.20: Or dice l'A.: 'li mortali che vanno a basso erano de queste defferentie, quando eo speculava in teología e gustava della gloria perfetta de Paradixo...

[4] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1, cap. 1, pag. 7.27: Chisto sancto patre che avia nomo Unurato, videndo la rocca venire ad basso, adcomenciao ad clamare lo nomo de Cristo et faresi lo signo de la sancta cruce...

[5] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 18, pag. 105.19: E dilettansi in piagge di mezza mano; non troppo abbasso, nè in luogo arido; ma di mezzo, siccom'è la regione di Sabiana, e di Bedica.

[6] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1012, pag. 232: Li Otto sedeano ad alto, ad basso reaballaro; / Li Cinque resalliero et lo offitio juraro.

[7] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 25, pag. 308.9: Veggiamo la pietra, che, quantunque con forza sia sospinta in alto, sempre ritornare a basso, ove è il suo principio.

[8] A. Pucci, Bruto di Brett., a. 1388 (fior.), ott. 21.5, pag. 206: ed e' si riposò, perch'era lasso / delle percosse, c'have ricevute; / e 'l meglio che poté, seggendo a basso, / venne curando tutte suo' ferite.

[9] San Brendano ven., XIV, pag. 50.7: E vete da pruovo un luogo, lo qual diseva la stanzia de Brandan, zo fo luogo so donde ello se partì, e là elo tornà zoso a baso e fese una stanzia, inperché elo n'iera una intrada de una nave.

[10] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 77.11: Coglie sio dardo e destramente lo lancia denanti, dereto, abasso, in aito secunno soa voluntate.

[11] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 39, pag. 152.11: E così levâ e alargâ, considerando sota de sì, comprende e conosce como breve cossa sea quello che inprima, stando abasso, li parea grande.

[12] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 93.2, pag. 428: Moïsè 'l suo precett'obedir volle, / orando 'n terra, 'nginocchiato a basso...

1.1 Fras. Mettere, recare abbasso: abbattere, radere al suolo.

[1] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 8.216, pag. 735: e lì fém un tal processo: / che un borgo pim e grasso, / murao, merlao tuto entorno, / che lì susa era, ê men d' un jorno / com bozom missem a basso...

[2] Doc. fior., 1320, pag. 84.21: Anche che la torre che s'armò e gittò contra gl'ambasciadori, si disfaccia incontenente, overo si rechi a basso si che non rimanga forteza...

1.2 Fras. Fare alto abbasso: disporre liberamente di qsa.

[1] Tristano Veneto, XIV, cap. 322, pag. 289.34: «Signor, ben sié vui vignudo, et sì me onfiero a vui la persona, et tuto quello lo qual io ho al mondo sì è ala vostra voluntade de far alto abasso cho' ve piase...

2 In condizione umile o spregevole, a un basso livello morale.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 23, pag. 121.25: Questa è la maggiore miseria, ciò dicono i santi, che sia in questa vita: di grande stato tornare a basso, e d'altezza in miseria.

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 24, pag. 171.3: La superbia vuole andare alto, sì che lo suo contrario è lo piano et andare ad basso.

[3] Poes. an. tosc., XIII/XIV, 15: Se, per amore, altrui / mi vuole tut'el suo bene, / no ne curo di lui / che no mi si convene; / e quando il veggio a basso, me diporto.

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 13.115, vol. 3, pag. 218: ché quelli è tra li stolti bene a basso, / che sanza distinzione afferma e nega / ne l'un così come ne l'altro passo...

[5] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 15, pag. 159.17: Chè molto certo cadiamo e discendiamo in giù a basso, quando per continua locuzione ci mescoliamo alle turbe de' secolari.

[6] Jacopo Passavanti, Tratt. umiltà , c. 1355 (fior.), cap. 3, pag. 248.14: E che gli umili, che stanno a basso, Iddio gli esalti e lievi in alto, si mostrò una volta per uno bello miracolo.

[7] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 1, pag. 272.16: non t'accorgi che non il mio peccato ma quello della fortuna riprendi, la quale assai sovente li non degni a alto leva, abbasso lasciando i degnissimi.

[8] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 66, pag. 127.10: Se io ti pongo abasso per confusione, e tu ti levi in alto alla misericordia.

3 Locuz. verb. Gettare, menare, mettere, volgere abbasso: umiliare, mortificare (l'orgoglio, la superbia).

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 145.286, pag. 634: Ancore pusor ge osso, / per citarle in fondo croso, / a tener la nave in stao / per mar o vento travajao; / zoè per far con De' concordia, / le ovre de misericordia, / metando la mente nostra abasso / en lo povero meschin lasso.

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 4, pag. 7.2: Fortuna giammai non alzò tanto alcuno, che ella nol minacciasse di farlo cadere della altezza dove ella l'aveva posto, e metterlo a basso.

[3] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, 4.12, pag. 60: Chè Ostro contra que' non si raffrena, / Anzi con ogni forza gli dicrolla, / Infin ch'abasso lor superbia mena.

[4] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 31.32, pag. 139: «Ogni uom che vuol montarci su sia oso / di farlo, ma quand'io 'l gitto a basso, / inverso me non torni allor cruccioso.

[5] Tristano Veneto, XIV, cap. 514, pag. 478.19: meser Lanciloto lo tene a gran despeto et sì dise qu'ello non curava cià mai viver né voleva honor s'ello non metese abaso lo gran rogoio de meser Tristan...

[6] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 193, pag. 489.23: quanto volubilmente la rota mandò sul colmo re Carlo terzo, e essere re di Puglia e d'Ungheria, e come subito il mandò in alto, tanto subito o più il volse a basso.

- Pron. Gettarsi abbasso: umiliarsi.

[7] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 4, cap. 2, par. 9, pag. 107.21: Bernardo de consideratione libro secondo. In te sia non gittarti a basso, non levarti in alto, non andare in lungo, non istenderti in lato: tieni lo mezzo, se non vuoi perdere lo modo... || Traduce il lat. non infra deiici.

4 Prep. Sotto, al piede di qsa.

[1] Tristano Veneto, XIV, cap. 358, pag. 320.8: Et da doman, quando eli vete lo çorno bello et claro, eli se parte dalo remito et vene tuto abasso la montagna. Eli non have miga granmentre andadi qu'elli trovà una via ben streta, la qual se n'andeva ala destra parte et tigniva dretamentre alo plui fondi dela foresta.

4.1 Locuz. prep. Abbasso a: sotto.

[1] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 39.4, pag. 169: Oh quanto bella tal fonte pariemi / e quanto da lodar, tal che giammai / di mirarla saziato non sariemi. / Com'io a basso al vaso riguardai, / dove l'acqua cadea ch'era gittata / da quelle tre, se bene immaginai / o vidi il vero, io vidi ch'adunata / era da parte quanta ne gittava / la bianca donna e là effigiata.

4.2 Locuz. prep. Abbasso di: sotto.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 12, pag. 95.23: E sarà ottima cosa, se 'l potatore guarderà sempre al tralce ch'è alcuna volta ben nato abbasso laggiù della vite, e ad una gemma, o due il vi tondi per cagione di riparar poi la vite; e questo si chiama sareppolare.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 126, Natività Maria.3, vol. 3, pag. 1120: E le dette due cantatrici seguitavano, per ordine, due altri versi che seguitano qui: Il primo superbo cadde a basso de la grande luce, / E così il primo uomo quando enfiòe per la superbia, sì cadde a basso.

5 Agg. Di basso livello.

[1] Tristano Veneto, XIV, cap. 281, pag. 255.13: l'Amorato, lo qual era lo plui çovene e lo plui bon cavalier, disse a l'altro: «[[...]] io digo che nui non se partimo de qua infin tanto che nui siemo ala çostra con essi». E lo altro, lo qual Andriant avea nome, respondé et disse: «Elli non hè deli boni chavalieri, ma elli sè deli abassi, e però pocho honor averemo con essi».

[u.r. 22.03.2017]