ABBÀTTERE v.

0.1 abacte, abactendo, abactendu, abacteo, abacterà , abactere, abacterono, abacti, abactirà , abactiri, abactiu, abacto, abactuti, abactuto, abaptiu, abata, abatando, abatare, abate, abaté, abatello, abatendo, abatendone, abateo, abater, abaterà , abaterave, abatere, abateré, abatero, abaterò, abaterono, abateru, abatese, abatesse, abatette, abateva, abati, abatìa, abatiri, abatiu, abato, abatràsi, abatresti, abatta, abattare, abàttare, abatte, abattè, abatté, abattea, abattealli, abatteande, abattecci, abattee, abattèe, abattello, abattelo, abattemo, abattendo, abattendoli, abattendolle, abattendolli, abatteno, abatteo, abatteola, abatteole, abatteolo, abatter, abatterà , abatterà', abatterai, abattere, abatteremmo, abatterli, abatterlo, abatterlone, abatterne, abattero, abatterò, abattéro, abatterolo, abatterono, abatterranno, abattervi, abattese, abattesi, abattési, abattesine, abattesse, abatteste, abattete, abatteva, abattevalli, abattevan, abattevande, abattevano, abattevanonde, abattevanosse, abatti, abattilo, abattìo, abattirila, abattiu, abattj, abatto, abattono, abattuta, abattute, abattutene, abattuti, abattuto, abattutolo, abattutone, abattutte, abattutti, abattutto, abatuda, abatudhi, abatudho, abatudi, abatudo, abatue, abatut, abatuta, abatute, abatuti, abatuto, abatutone, abatutta, abatutto, abatutu, abbacte, abbactesse, abbacteva, abbacti, abbactiamu, abbactinu, abbactuti, abbatarli, abbate, abbatè, abbateo, abbatta, abbattare, abbattasi, abbatte, abbattè, abbatté, abbattea, abbattee, abbattèe, abbattegli, abbattei, abbattél, abbattello, abbattèllo, abbattelo, abbatteme, abbatte'mi, abbattendo, abbattendole, abbattendolo, abbattendosi, abbattendovisi, abbatteo, abbatter, abbattêr, abbatterà , abbatterammi, abbattere, abbatterebbe, abbatteremo, abbattergli, abbatterla, abbatterlo, abbattérnovi, abbattero, abbatterò, abbatteron, abbatteronlo, abbatterono, abbatteronsi, abbattersi, abbattervi, abbattesi, abbattesse, abbattesselo, abbattesser, abbattessero, abbattessi, abbattessino, abbattessono, abbatteste, abbattesti, abbattete, abbattetero, abbatteva, abbattevanli, abbattevano, abbattevi, abbatti, abbattiamo, abbattieno, abbattiero, abbattigli, abbatto, abbattono, abbattuta, abbattute, abbattuti, abbattuto, abbattutogli, abbattutti, abbattutto, abbatuta, abbatute, abbatuti, abbatutti, abbatutto, adbacte, adbattuto, habaté, habattero, habatuda, habatudo.

0.2 Da battere.

0.3 Ritmo lucchese, 1213: 4. || Cfr. GDT, pp. 5-6, dove sono riportati i participi abattuto / abattudo / adbattuto / abbattudo 'distrutto' in quattro docc. 1034 di area pisana, e l'antrop. Atbactinemichi (genitivo) in una carta pratese del 1131.

0.4 In testi tosc.: Ritmo lucchese, 1213; Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Lett. sen., 1262; Doc. pist., 1296-97; Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.); Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Stat. volt., 1336; Stat. collig., 1345.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.); Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Esercizi cividal., XIV sm.

In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Stat. perug., 1342; Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. abbattere a terra 3.1; abbattere il nome 2.1; abbattere l'arroganza 6.2; abbattere l'orgoglio 6.2; abbattere la superbia 6.2.

0.7 1 Far cadere, buttare giù, gettare a terra. 1.1 Pron. Precipitarsi, piombare, irrompere. Anche fig. 1.2 Abbassare. 2 Fig. Far cadere da una posizione di potere, di gloria; distruggere un governo, un partito, una fazione, ecc. 2.1 Fras. Abbattere il nome di qsa o qno: annientare, estinguerla/lo. 3 Distruggere o guastare (un edificio, una città, ecc.). Anche fig. 3.1 Fras. Abbattere a terra: radere al suolo. 4 Atterrare, far cadere un guerriero (pedone o cavaliere) o una preda. Anche pron. 4.1 Uccidere. 5 Sconfiggere in combattimento. Anche fig. 6 Fig. Distruggere, umiliare, rintuzzare, far decadere o perdere di prestigio o dignità. Anche pron. 6.1 [Con compl. astratti:] distruggere, sradicare (in senso sia positivo che negativo); confutare. 6.2 Fras. Abbattere l'orgoglio, la superbia, l'arroganza, ecc. di qno. Anche pron. 7 Vincere, sopraffare. Anche fig. 8 Rendere minore, meno forte, meno intenso; placare. 9 [Econ./comm.] Detrarre (da un conto, da una somma), scontare. 9.1 [Econ./comm.] Peggiorare la lega o il peso di una moneta. 10 Cassare o revocare una disposizione, una legge, ecc. 11 Far perdere il coraggio. Pron. Perdersi di coraggio. 12 Pron. Abbattersi in/a qsa o qno: imbattersi, incontrare, scontrarsi; capitare o trovare per caso. 12.1 Arrivare, penetrare. 13 Intrans. Distogliere. 14 Destare?

0.8 Pär Larson 26.04.1999.

1 Far cadere, buttare giù, gettare a terra.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 124.1: un altro filosafo, ch'avea nome Diogene, venne a lui e trovò grandi letta ne la camera sua. No li parlò se non che co li piedi fangosi abatteo il letto, calpitando coltri di porpora...

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 14, pag. 114.13: di tre cose s'ha a provvedere prima che muova, cioè del sole, e della polvere, e del vento, perchè il sole nella faccia toglie il vedere, ed il vento contrario le tue cose piega ed abbatte, ed aiuta i lancioni de' nemici... || Cfr. Veg. Mil. 3, 14: «ventus contrarius tua inflectit ac deprimit».

[3] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 670, pag. 873: Roffim d'i Principi, quando ave veduto / che 'l confalone è çó abatuto, / ferì el cavallo e sovra gli è cor[u]to, / a miser Guidotino...

[4] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 7, docum. 9.458, vol. 3, pag. 164.: In essa ti vo' dire, / se vedessi avenire / che vento ti rompesse / themoni e t'abbattesse / l'arbore grande tuo, / metti nel luogo suo / l'arbore tuo minore...

[5] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 9.70, vol. 1, pag. 151: non altrimenti fatto che d'un vento / impetüoso per li avversi ardori, / che fier la selva e sanz'alcun rattento / li rami schianta, abbatte e porta fori...

[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 77.11: Ebbe detto: e abbiendole presi i capelli dinanzi dalla fronte, l'abbatteo in terra.

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 4, vol. 2, pag. 125.14: Ma menatu que lu appi ad unu ortu di paparina tutti li capi alti di la paparina ruppi et abatiu con unu bastuni.

[8] Stat. perug., 1342, III.90.2, vol. 2, pag. 144.19: E se alcuno alcuno en terra overo a terra darà overo buglierà overo abacterà overo a terra overo per terra trarà overo traginerà enn alcuno deglie predicte luocora...

[9] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 1, vol. 3, pag. 7.9: E la torre de la guardia, ch'era in capo del detto muro, per due folgori fu quasi tutta abattuta.

[10] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 12, pag. 55.11: et auchidia di li inimichi, per tali modu chi, cum lu aiutu di Deu, in pocu di ora tanta stragia et auchisagla fichi chi li corpura eranu in terra tanti, gitati comu arbori a la silva, quandu su abbatuti spissi.

[11] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (i), par. 42, pag. 290.16: «Bufera», se io ho ben compreso, nell'usitato parlar delle genti è un vento impetuoso [e] forte, il qual percuote e rompe e abatte ciò che dinanzi gli si para...

1.1 Pron. Precipitarsi, piombare, irrompere. Anche fig.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 8, pag. 94.11: E vola sì alto [[l'aquila]] che l'uomo perde la sua veduta, e vede sì chiaramente che conosce in terra ogni piccola bestia che vola, e li pesci nell'acqua, e quando vi si abbatte, sì li piglia.

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 10.7, pag. 139: Dentro al palazzo lo fuoco s'abatte: / Saltan le donne co' pie' su per ello. / Ancor lo Re e la Reina stanno / I· llor novelle, diciendo e ridendo; / Credon che ssia romor per la festa.

[3] Fr. di Giov., Ricord., 1342-48 (fior.), pag. 144.26: fue preso Ser Arigho Fei alla Porta a San Galo di fuori, ed era vestito a modo di frate con due frati, e 'l populo di Firençe lo pilgliò per menalo drento a Firençe; alora vi s'abaterono gli Oricelai, e tuto il tagliarono a peçi i· verità e poi il menarono in Firençe...

1.2 Abbassare.

[1] Novellino, XIII u.v. (fior.), 64, pag. 273.11: il romito ebbe da tutte parti il pregio del torneamento. Le guardie l'ebbero veduto; avisarlo; et incontanente il levaro in palma di mano a gran festa. La gente, rallegrandosi, abatterli la ventaglia dell'elmo dinanzi dal viso e pregarlo per amore che cantasse...

2 Fig. Far cadere da una posizione di potere, di gloria; distruggere un governo, un partito, una fazione, ecc.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 190.9: disse Pompeio parlando della battaglia civile: «Sappiate che l'arme de' nemici sono appostate per abbattere l'alto e glorioso sanato».

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 521, pag. 21: Adonca maiormente no poss fi abatudho / Da quel regn ke possedho, ke ò sempre tenudho...

[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 19, pag. 327.12: E però ad abbattere tutta la repubblica di Roma in quattro parti divisero l'osti, e tre legioni ne fuoro date a Mario...

[4] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2. 2, pag. 156.11: Fu il nome di detta commissione molto buono, ma il proponimento era contrario; perchè volea abattere i Bianchi e innalzare i Neri...

[5] Jacopo Alighieri, Io son il capo, 1327 (fior.), Canzone.10, pag. 25: Sì ch'io ne sto in lutto, / pensando quel di mo' col tempo antico, / quando, col dosso che di sopra dico, / correggea i regi ed abbatteva i duci...

[6] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 63.24: per nobiltà di suo ingegno venne a sommo stato di degnità, e trovossi nel Consolato al tempo della coniurazione di Catellina, e quella discoperse, indebolì ed abbattè...

[7] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 7, cap. 3, pag. 496.8: Abbattuta la sozza signoria de' Maghi, Dario re, tolti via li ajutatori di quella medesima dignitade, pattovìe con quelli ch'erano stati con lui a fare quella nobilissima opera...

[8] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 8, vol. 2, pag. 23.14: Ma racquetato il romore, alquanti dì appresso i grandi uomini che non dormivano in pensare d'abattere Giano de la Bella, imperciò ch'egli era stato de' caporali e cominciatori degli ordini della giustizia...

[9] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (i), par. 103, pag. 41.28: Non esso medesimo incontro a Paolo, abattuto dalla sua potenzia in terra, usò il verso di Terrenzio, cioè «Durum est tibi contra stimulum calcitrare»?

[10] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 4, pag. 528.6: per lo piè destro di terra déi intendere il quinto imperio del mondo, il quale avea abatuto, disposti e disfatti gli altri, e questo fu l'avenimento di Cristo».

2.1 Fras. Abbattere il nome di qsa o qno: annientare, estinguerla/lo.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 5, pag. 76.5: Quando Marco Valerio dittatore, stimolato il popolo per molte iniurie, n'andò in sul monte Aventino, che più dura cosa potte avvenire, che sceverare il capo dallo 'mbusto? E allotta sarebbe abbattuto il nome di Roma, se tosto non fossero riconci, prima che fosse saputa la discordia.

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 26, pag. 171.4: quelli di Gallia nella rôcca di Campidoglio intrati il nome de' Romani avrebbero abbattuto, sennonchè per lo busso degli anserelli le guardie destate, colle mani gli cacciaro. || Cfr. Veg. Mil. 4, 26: «Galli Romanum nomen eruerant...».

[3] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 15.165, pag. 191: O Croce, più mi fai che la colonna, / ché suo tormento no li tolse vita; / or è abactuto 'l nome di Madonna: / più per reina non sarò udita.

[4] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 16.115, pag. 216: Or è abbattuto 'l nome di Iohanni, / cioè 'di gratia' decto 'l'omo pieno': / et pieno son di dolliença et di guai! / O Iohanni miser, che farai?

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 78, vol. 3, pag. 477.24: Nel detto anno MCCCXLVI a Vignone, ov'era il papa colla corte, essendovi venuti ambasciadori di Carlo re di Buem colla sua confermagione della lezione dello 'mperio fatta di lui, come adietro facemmo menzione, il papa a priego e stanza del re di Francia, e per abattere il titolo dello 'mperio del Bavero, sì confermò a essere degno imperadore il detto Carlo con autorità di santa Chiesa...

[6] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 20.63, pag. 59: Sopra 'l sangue innocente giurâr fede / Spurio, Publio, Collatino e Bruto / di consumar Tarquino e le sue rede. / E questa è la cagion che ricevuto / non fu, tornando d'Ardea, a star meco / e che 'l nome reale fu abbattuto.

3 Distruggere o guastare (un edificio, una città, ecc.). Anche fig.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 191.4: sì come disse il poeta per contare la storia di Troia: «Io dirò la somma, come Elena fue rapita per solo inganno e come Troia per solo inganno fue presa et abattuta».

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 4, pag. 189.3: ànno fugito lo 'ncarico de le spade, et son guariti de le infirmità, et son fatti forti ne la battaglia, et ànno abbattute le castella, et de· resuscitamento ricevero li morti suoi.

[3] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 111.4: Questo Valerio, essendo consolo de' Romani, suoi palascii e sue torri ch'ierano in Campidoglio, fece abattere, per ciò che pareano più alte che quelle dei suoi vicini.

[4] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 23, pag. 24.10: «Il populo di Roma Numanzia disfece, Cartagine distrusse, Corinto abbatteo, Fragellia tolse via.

[5] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 7, pag. 214.15: in prima le navi, ove erano venuti, arsero, acciò che non avessero speranza di tornare a dietro. E poscia guastando e abbattendo in tutte le luogora ove andavano tutte le cose, e le ville e le castella ardendo...

[6] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L. Luc. 7, cap. 44, pag. 264.9: Cesare fondò una torre presso a Roma, et avevavi messo gran costo, tanto che elli se n'era molto indebitato; e sì l'abattè, imperò che non li sembiava convenevole.

[7] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 91, pag. 268.14: non è cosa sì alta, nè sì beatissima, che fortuna non guasti, e abbatta, quand'ella vuole; e assalisce, e crolla tanto più, quanto più è bella, e apparente.

[8] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 28, pag. 142.9: E così fu che' giovani di casa Uberti uccisero missere Simone, e per questo micidio furono cacciati egli Uberti e' Lamberti di Fiorença, e furo abbattute le loro case.

[9] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 48.25: Sì come quando la fiamma, furiando i venti, cade nella biada; overo quando il veloce fiume che viene dalle montagne abatte e guasta li campi, abatte e guasta le liete semente, e le fadighe de' buoi, e trae le selve abbattendole...

[10] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 127, vol. 1, pag. 271.4: dentro si è una bellissima chiesa, nel proprio luogo dov'era la casa della nostra Donna, quando l'angelo l'annunziò; ma ora si è abattuta la chiesa, salvo che la camera della nostra Donna.

[11] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 100, vol. 1, pag. 563.17: Questo Argon fu figliuolo d'Abaga Cane, e fu grande amico de' Cristiani e nimico de' Saracini, e fece rifare tutte le chiese de' Cristiani che Maomet suo zio avea fatte distruggere in suo regno, e gli Cristiani rimise in istato, e gli tempii de' Saracini fece distruggere e abbattere, e tutti i Saracini cacciare di suo paese, e fu uno savio e valoroso signore in arme.

[12] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), DCXXII, pag. 140: Inter homini morti de spada et de coltello, / Et le case abattute ad piccone et martello, / Et la roba perduta, farrìasene uno bono castello...

[13] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X. 3, pag. 648.37: I sommi imperadori e i grandissimi re non hanno quasi con altra arte che d'uccidere, non uno uomo come tu volevi fare ma infiniti, e ardere paesi e abbattere le città...

[14] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 30, pag. 255.16: quella porta non fo de tanta spaciosetate larga che nde potesse trasire quillo cavallo senza impiedico, perzò abesognao neccessariamente che de lo muro se nde devesse tanto sfravecare et abattere perché lo cavallo se nce potesse trasire habelemente; e facto fo mantenente.

3.1 Fras. Abbattere a terra: radere al suolo.

[1] Cronica fior., XIII ex., pag. 89.20: I Fiorentini presero Monti Orlandi a pacti, e poi abacterono le mura a terra.

[2] Paolino Pieri, Merlino (ed. Sanesi), XIV pm. (fior.), pag. 40.10: quando fieno al seggio di Roma suti otto Ghirigori, cioè otto apostolici così nomati, allo nono Ghirigoro sarà quella porta abattuta a terra.

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 78.4: lo suo patre Laumedonta era stato occiso da li Grieci e la soa citate de Troya era stata abattutaa terra, e tutti li suoy citadini prisi e taglyati...

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 27, pag. 230.28: la ferma speranza de li Diey loro, per la quale speravano certamente de avere victora contra li Troyani e de abattere a terra la lloro citate de Troya.

4 Atterrare, far cadere un guerriero (pedone o cavaliere) o una preda. Anche pron.

[1] Ritmo lucchese, 1213, pag. 47.1: filius Gerardini Ghiandonis, qui cum esset a Marchionis parte, per Rolandum Ceci fu abatuto et Orlando ebbe 'l cavallo. Similiter Guidarellus Barletti fu dal Marchese et abatuto.

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 167.1: Neuna è si grande forza di corpo che non si possa menovare e abattere con ferro e con forza.

[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 9, pag. 89.18: cercaro tutto il campo de' nimici in ogne parte, con grande furore rompendo le schiere, e abbattendo e uccidendo le genti.

[4] Fiore, XIII u.q. (fior.), 214.3, pag. 430: Molto durò tra llor quella battaglia, / Che ciascun roba e carni vi si straccia. / L'un l'altro abatte per forza di braccia.

[5] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L. Luc. 7, cap. 12, pag. 213.10: Dice Lucano, che quine aveva barbari che male sapevan regiare in battaglia, che tosto come videro li primi abattare, e li cavalli cadere morti, subito si ruppero e missersi in fuga e votiaro lo campo.

[6] Conv. papa Clemente, 1308 (?) (fior.), pag. 12.7: E come furono ne la sala tutti, cominciansi a fedire un torniamento, l'uno contro a l'altro. Qui i colpi maravigliosi; qui abatere cavalieri e cavagli: i suoni de' colpi sopra l'armi risuonano a maraviglia.

[7] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 11, pag. 748.21: per crinale d'oro le spoglie del tigride dal capo le pendono per lo dosso; e nella rombola s'esercitò, la quale abbattea la gruta e 'l cigno.

[8] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 741, pag. 68: Tal chanpion te arsaierà, / Ch'al so poder te abaterà . / La morte prosumera atendy, / Se tu ben non te defendy.

[9] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 9, vol. 2, pag. 187.24: Quelli coperse dalla parte manca le sue braccia; e traente me, il quale egli avea preso, mi seguita; e ficcò le mie corna, ch'egli prese, nella dura terra; e me abbatte nell'alta rena.

[10] Gl Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 349.4: questo vocabolo strazio, del vocabolo gramatico strages, ch'è composto da strao, is, ch'è a dire abbattere, e geos, ch'è greco, e viene a dire terra in latino; sì che strazio è abbattere, e strascinare, e malmenare per la terra alcuno.

[11] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 12, pag. 68.10: Questo Ector avea questo viçio, che quando uccideva in battaglia alchuno, o abbacteva, e vedeva che quello cotale avesse bella armadura, disciendeva del cavallo e traievalili di dosso...

[12] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), IV, ott. 6.8, pag. 56: il Ciuffa giunse col ferro pungente, / il qual gli misse per lo grave petto / e morto l'abatté de l'asinetto.

[13] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V. 1, pag. 336.18: con maravigliosa forza fra' nemici con un coltello in man si mise e or questo e or quello ferendo quasi pecore gli abbattea.

[14] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 27.10, pag. 35: La mansüeta vostra et gentil agna / abbatte i fieri lupi: et cosí vada / chïunque amor legitimo scompagna.

[15] A. Pucci, Bruto di Brett., a. 1388 (fior.), ott. 21.2, pag. 206: E, quando egli ebbe valicato il passo / ed amendue le guardie abattute, / ed e' si riposò, perch'era lasso / delle percosse, c'have ricevute...

[16] Gl Esercizi cividal., XIV sm., 4, pag. 98.3: Lu conestabil [[...]], ven, talis oris, abatut di caval, per la prodeço degl inimis, degll quagll el ve[n] arsaglut. || Tradotto in lat.: «Comilito, [[...]] prosternitur interdum ab equo...».

- Assol. Fare strage.

[17] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L. Sal. 1, cap. 28, pag. 37.15: richedeva li nemici aspramente; ben sembrava nobile prencipe e valente duca, e feriva et abatteva: neuno poteva sostenere li suoi colpi.

[18] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 183.30: Acciles mise mano alla spada e mise lo scudo dinanzi e fiede e ttalglia e abatte e ffa piazza intorno a ssé; tanto si fa temere, che nnullo s'osa d'ap[r]essare a llui.

[19] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 92.22, pag. 88: Spronando con le lance su le cosce, / e con spade ferendo, / cavagli anitrendo, / tagliando ed abattendo / cader cimieri ed elmi / e scoccar di balestra...

4.1 Uccidere.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 12, pag. 320.24: nonn- è picciolo tormento di dubitare d'alcuna cosa che de' venire, se sempre si crede essere abbattuto per quel che si teme. Et però disse Seneca: più crudele è sempre temere la morte che murire.

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 12, pag. 98.3: molti grandi della cittade, e popolo spezialemente, di sozze infertadi abbatteo: e meritevolemente andò il segno dinanzi alla detta pistolenzia; perchè, prima che fosse, parve che ardesse tutto il cielo...

[3] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 33, pag. 54.23: E lo primo anno pigliano l'anatra, e lo secondo anno sì abatteno le gruve gentiliscamente di suo cuore e quando ae abattuta la gruva già mai possa non pigliarebbe l'anatra, non sapperebbe essere tanto affamato...

[4] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 6, cap. 2, pag. 208.4: Non volglia Iddio che soccorso mi vengnia, Nè mmai rimedio vegga alchuno. O cche la morte m'abatta tostano, O cche di pianto mia vita si pasca.

[5] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 12, vol. 3, pag. 68.6: Coriton, che aveva coperte le gote de' primi grilloni, fu caduto; Evandro disse: che gloria ti pare avere acquistata, abbiendo abattuto uno fanciullo?

[6] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), Rubr. 91, pag. 183.22: intrato Alessandro in India uno re li presentò uno cane, lo quale dinanzi ad Alessandro fece tre gran cose, la prima che uccise uno cavallo, la seconda che strangolò uno leone, la terza abbattè uno leofante.

[7] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 15.35, pag. 42: L'avarizia è vie peggio che la morte; / Però che quella ci abbatte una volta, / E questa ognora ci dà pene scorte.

[8] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 202.18: Sconfitta fu onne moititudine. Abattuti fuoro li nimici e iacquero muorti in terra, in veduta delli passanti e de onne puopolo, quelli li quali fuoro senatori illustri si' ad ora nona.

5 Sconfiggere in combattimento. Anche fig.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 44, pag. 524.15: commosse genti per Stilicone, come di sopra dissi, cioè Alani e quelli di Soavia e Vandali, e con questi molte altre genti, i Franceschi abbattero, il Reno passaro, e assaliro le Gallie...

[2] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), Canz. 4.51, pag. 208: ché Montalcino av'abattutoa forza, / Montepulciano miso en sua forza, / e de Maremma ha la cervia e 'l frutto...

[3] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 535, pag. 345: «Non say, Timore improvidu, ke lu Deu ke nn'à cura / non ne lapsa perire, / et adbacte omne exercitu cum sua francha armatura / e franchi cavaleri?

[4] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 234.27: ma ingrossando el remore, li Todeschi, assunadi in siembre, crudel mente descazà li Romani, in tanto che abiandone molti abatuti e priesi, con gran priegi del papa a pena che li prese fosse restituidi.

[5] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 70, pag. 22: Se tu no fussi, donna, lu mundu era perduto; / per tine ène lu diabulu conquiso e abactuto: / giammai parlare no pocte, tanto è facto muto.

[6] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 57.5, pag. 560: Madonna, la beltà vostra infollìo / sì li miei occhi, che menâr lo core / a la battaglia ove l'ancise Amore, / che del vostro piacere armato uscìo / sì, che nel primo assalto l'abattìo; / poscia entrò ne la mente e fu signore...

[7] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 125: «Risguarda Marcellu risplandenti in armi; kistu sirrà killu ki ricunzirà la reppublica turbata, kistu abactirà li Affricani et li Galli, zo su li Franchiski». || Cfr. Verg., Aen., VII, 858: «sternet Poenus Gallumque rebellem».

[8] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 301.23: sterno, nis, ni, tum, per apianare e per conciare el lecto et per piantire el palco et per sellare et per abattere, unde versus: Sternitur equivoce mare, lectus, asellus et hostis.

[9] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 3, pag. 384.14: tanto avere la fortuna mutato, che essi li quali ora l'esercito dinanzi alle porti delle mura romane avevano avuto vincitori, abbattuti tanti eserciti di nemici...

6 Fig. Distruggere, umiliare, rintuzzare, far decadere o perdere di prestigio o dignità; Anche pron.

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 60, pag. 98.21: dice il Vangelio: «I superbi abbatte Idio e falli cadere; e a li umili dà grazia e falli montare».

[2] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 196, pag. 646: se l'un diavolo è reo, l'altro è molto peçor, / e Deo abata quel ke là dentro è meior.

[3] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.20, pag. 170.32: avea promesso, per sua fede e per sue lettere bollate, di non abbattere gli onori della città e non offendere le leggi municipali...

[4] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 104.x, pag. 61.14: Quasi dica: se li traditori fuggitivi non sono abatuti, elli abattono l'ordine della kavalleria.

[5] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 677, pag. 383, col. 1: et a me no fai spene / de fareme nullo bene, / se io per Dio combacte / et tucti quanti abacto.

[6] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 17, pag. 308.10: 115. È chi per esser ec. Qui essemplifica li detti tre modi, cioè onde nascono; e dice che questi vegnono, l'uno che spera di venire alto, s'elli abatte il prossimo...

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 8, vol. 1, pag. 191.13: essendu la republica cussì abatuta per lu fururi di Catilina que eciandeu li riki non putiannu pagari chò que divianu dari a li soy credituri...

[8] Stat. sen., 1343 (2), L. 4, pag. 256.2: Ancho con ciò sia cosa che sconvenevole sarebbe et contra el dovere de la ragione per la utilità et acrescimento d'alquanti gli altri abbattare, abbassare et dannificare et desiderando ciascheuno in suo stato et ragione per ogni modo conservare...

[9] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 86, pag. 697.18: poco indi di lungi, Surena uccise Crasso, onde il nostro romano imperio molto s'abatteo e l'aguglie apo li Parthi vilmente furo trattate.

[10] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 68.3, pag. 613: Nel prosperevel tempo amice molte / quel se retrova, che nel sommo sède; / ma quel cui la fortuna abbatte o lede, / sol se retrova, el più de le volte.

[11] Jacopo Passavanti, Tratt. superb., c. 1355 (fior.), cap. 5, pag. 214.10: dice Isaia profeta: Dies Domini exercituum super omnem superbum et excelsum, et super omnem arrogantem; et humiliabitur: Il dì dell'avvenimento di Dio al giudicio sarà sopra ogni superbo, altiero e arrogante; e saranno umiliati e abbattuti.

[12] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. III, pag. 242.13: Quella capo del mondo vendereccia corte papale, ella, capo sagrato, abbatte e inferma tutti gli altri membri.

6.1 [Con compl. astratti:] distruggere, sradicare (in senso sia positivo che negativo); confutare.

[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 10.32, pag. 106: Rasgione è ciò che mie vertute danna; / ché, qual lo più dann'à, / è vincitor, sì c'ongni viz[i]o abatte.

[2] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 21, pag. 150.11: Esso se puse in core d'abactere ciascuno malvagio costume.

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L. Luc. 7, cap.42, pag. 261.6: Molti aveva in Roma de' malvagi costumi: Cesare pensava d'abbatarli ne la forma di piato e di giustizia, e metterli a misura certana.

[4] Jacopo Alighieri, Inf., 1322 (fior.), cap. 1, pag. 50.12: Onde, per abbattere cotale opinione, cioè che così di vile come di gentile non possa essere, qui per contrario solamente tra feltro e feltro così si consente, sì come tra vile e vile...

[5] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 92, pag. 277.17: Certo questo è ancora incredibile, ma più che incredibile, perchè io non veggio come la vertù si possa abbattere, nè abbassare dalla sua altezza.

[6] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 149.1, pag. 808: A la battaglia, ove madonna abbatte / di mia vertù quanta ne trova intorno...

[7] Doc. fior., 1311-50, 7. (1340), pag. 631.4: E però vogliamo che, se puo' abactere questa sconvenevolecza, ne facci tuo podere. Altrimenti colla nostra licentia farai la riferma.

[8] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 44, vol. 3, pag. 402.23: Certo questi antichi asempri e moderni danno matera che mai nullo virtuoso cittadino s'intrametta in benificio della republica e di popoli; ch'è grande male apo Dio e al mondo che' vizii della 'nvidia e della superbia ingratitudine abatta le nobili virtù della magnanimità e della grata liberalità , fontana di benifici.

[9] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), I, ott. 47.8, pag. 15: ecco la vaga giovinetta amata / da ciascun cor gentil che non è stolto; / i' son colei che, se virtù non manca / d'abatter vizii, sempre sarò franca.

[10] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 29.29: Dante [[...]], veggendo che per se medesimo non potea una terza parte tenere, la quale, giustissima, la ingiustizia dell'altre due abbattesse tornandole ad unità, con quella s'accostò nella quale, secondo il suo giudicio, era più di ragione e di giustizia...

[11] Gl Jacopo Passavanti, Tratt. superb., c. 1355 (fior.), cap. 5, pag. 219.4: il savio Ecclesiastico, il quale dice: Non te extollas in cogitatione tua velut taurus, ne forte elidatur virtus tua: Non ti levare in alto per superbia, come fa il toro, acciò che la tua virtù non sia abbattuta e gittata in terra.

[12] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 37, pag. 265.13: Cavalieri debbono [[...]] usare cortesia e non fare villania, abbattere il torto e alzare il diritto...

[13] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 152, pag. 86.9: Questa adunque, come il disiderio delle virtù torna, abattuta la sensualità , risurge e torna nella sua sedia e manifestasi alla destituta anima...

[14] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376/77] lett. 88, pag. 355.13: se egli schifa el contrario, séguita che fugge la virtù, con la quale virtù debba contrastare e abattareel vitio, ch'è contrario alla virtù; con l'umiltà cacciare la superbia...

[15] Giannozzo Sacchetti (ed. Corsi), a. 1379 (fior.), IV.21, pag. 384: taglia con la tua spada sí che basti, / poi che la purità hanno abbattuta; / lussuria con superbia è mantenuta; / per l'oro in dismisura son profondi.

[16] Tristano Veneto, XIV, cap. 447, pag. 408.16: «Hai Signor Dio, benedeto sia lo vostro nomen, lo qual havé vogiudo che la felonia de questa contrada sia abatuda!

6.2 Fras. Abbattere l'orgoglio, la superbia, l'arroganza, ecc. di qno. Anche pron. || Cfr. abbassare v. 3.2.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 582, pag. 196: Così volse locare / sua sedia in aquilone, / ma la sua pensagione / li venne sì falluta / che fu tutt'abattuta / sua folle sorcudanza, / in sì gran malenanza / che, s'io voglio 'l ver dire, / chi lo volse seguire / o tenersi con esso / de· regno for fu messo...

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 124.4: E partisi e disse a Platone: «Così s'abatte la soperbia tua con un'altra soperbia». E allora Platone si partìo e andonne con suoi discepoli in Academia...

[3] F Guido Guinizzelli, a. 1276 (tosc.): Passa per via adorna, e sì gientile / c'abatteorgolglio a chui dona salute, / e fa ·l di nostra fe' se no la· crede... || CLPIO V 483 GuGu.10. Si noti che gli altri mss. di questo son. hanno ab(b)assa o sbassa al posto di abatte (v. abbassare v. 3.2 [2] e sbassare 2 [2]).

[4] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), pag. 157.23: se troveremo le porti aperte, sì entrerremo dentro [[la cittade]] e peneremo d'abbattere ir rigolglio de' nemici: e sse lle porti fiero chiuse, sì ttorneremo e percoteremo loro addosso.

[5] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2. 2.7, pag. 156.6: E tanto feciono col detto Papa, [[..]] che, consigliato d'abbattere il rigoglio de' Fiorentini, promise di prestare a' Guelfi Neri la gran potenzia di Carlo di Valos de' reali di Francia...

[6] Bind. d. Scelto (ed. Gorra), a. 1322 (sen.), cap. 356.46, pag. 421.6: tutto suo orgoglio è oginmai abattuto per la forza d'amore, chè contra costui non varrà nè lancia, nè scudo, nè forza, nè ardimento.

[7] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 42.21, pag. 181: a cotal danza, / come mi parve, appresso seguitata / ivi dall'alta ed unica intendanza / del Melanese, che col Can lucchese / abattè di Cardona l'arroganza.

[8] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 67, vol. 3, pag. 458.28:Che talora e bene sovente fa che lle meno genti e potenza vincono gli grandi eserciti, per mostrare la sua potenzia, e abattere le superbie e orgogli, e pulire le peccata de' re e de' signori e de' popoli.

[9] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375] lett. 28, pag. 116.3: Ma eglino tenevano le vestigie sue, ché, cognoscendo la debilezza loro, fuggivano umili, abbattutala superbia dell'onore e amore proprio di sé...

7 Vincere, sopraffare. Anche fig.

[1] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 10, pag. 74.3: A questo diè pensare spesso chi à orgollio; chè l'uomo vede spesse fiate, che uno picciolo pioviginare abbatte uno grande vento.

[2] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), incipit, pag. 15.4: Filostrato tanto viene a dire quanto uomo vinto e abbattuto d'amore; come veder si può che fu Troiolo dall'amor vinto sì ferventemente amando Criseida e sì ancora nella sua partita.

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 100.1: Perciò che esso Ciclope essendo insieme ripieno delle vivande ed abattuto dal vino pose giù il capo piegato, e giacette per la grande spelonca...

[4] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 48, pag. 276.11: grande parte di loro non era co' segni, essendo la notte caduti ed abbattutidal sonno per li campi...

[5] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 2, pag. 157.5: Quinto Fabio Massimo desiderando d'abattere e d'indebolire li animi della ferocissima gente, costrinse il suo mansueto ingegno d'usare più crudele fierezza...

8 Rendere minore, meno forte, meno intenso; placare.

[1] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 194, pag. 569: Citri, citruli e caso e díconce lacte / de tucti la malicia remóvende et abacte / lo mele; per certissimo contra quact[r]o combacte...

[2] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 64.18: lo 'nperadore andò a guatare la caldaia; sì tornò il più gran bollore abbattuto. Per fede, disse lo 'nperadore a Merlino, oggimai ti crederrò io; e fecie venire un altro Savio e gli fecie tagliare la testa, e l'altro bollore fu adbattuto.

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 266.4: Quelli di fuori l'atribuirono a Jove, ad abattere, e a menomare la paura di fuori, dicendo, che nè ardire, nè podere avrebbono auto contro a Canpaneo...

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 1, vol. 2, pag. 16.5: Issa vinci la ira, issa abatti lu odiu, issa missita lu sangui di li inimici con li lacrimi.

[5] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 1, pag. 342.9: Ella vince l'ira, abbatte l'odio, il sangue dell'uno nimico mescola colle lagrime dell'altro nimico, e trasse l'amirabile voce d'Annibale per la sepoltura de' Romani, recarsi gli arbitrii de l'ordinatore.

[6] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (i), par. 16, pag. 383.35: Così, vinta e abattuta la rabbia di Plutone, scendemmo nella quarta lacca, cioè parte d'inferno...

9 [Econ./comm.] Detrarre (da un conto, da una somma), scontare.

[1] Doc. fior., 1262-75, 38, pag. 300.5: (E) deo[no] dare lb. lxxxj (e) d. xvj in k. luglio nel sessantotto p(er) guadangno (e) p(er) fio in quatro anni, abbattuto ongne mie ispese.

[2] Doc. fior., 1277-96, pag. 399.27: E de dare s. XX questo die, che lli prestai in sua mano del mese d'aprile passato. Ànne dato s. XVIIJ, che lli òe abbattuti de la somma per errore.

[3] Doc. pist., 1296-97, pag. 164.4: Monta quello che dovemo dare altrui lb. Cxlvj s. ij bon. Resta quello che <do> truovo dovere avere, abatutto quello che truovo dovere dare...

[4] Doc. venez., 1315 (02), 80, pag. 129.2: eo Ançollo Odorigo in mia bona memoria faço meo testamento, fata tuta mia raxon, scodando ço ch'io dei' scoder e dar in Venesia e ch'yo ày en la savonaria, abatando ço che nde à mio nevo Marcholin Gallina in dr. e gitando tuto quello ch'yo ày in Romania...

[5] Doc. fior., 1344, pag. 81.17: la pigione conventa e pattegiata, cioè a ragione di trentasei fior. d'oro per anno, abattuto il merito di CCC fior. d'oro acattati, che sono XXIIII fior. per anno, cioè VIII per C...

[6] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 34.28: Lino d'Allessandria, e dàssi sacco per lino salvo che se n'abatte 4 per centinaio, e il sacco rimane al comperatore per niente.

[7] Doc. fior., 1310-60, pag. 213.1: Passò di questa vita in Firenze il detto Riccho essendo chavaliere et chiamato messer Ricchardo, dì otto di marzo treciento trentaquattro, mercholedì dopo nona, et abattési la parte sua ch'avea in compagnia in kalen luglio treciento trentacinque.

[8] Doc. sen., 1306-75 (2), (1340), pag. 196.32: Maestro Ambruogo [sic] Lorenzetti dipentore, dé dare a dì xii di Settembre anni MCCCXL stara vi di grano leve, el quale li fece prestare misser Mino nostro rettore. Abatuta la detta posta perciò che si compose co· lui nel dipegniare la chapella del cimitero.

- [Mat.].

[9] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 28.24: Questa sì è la soa riegolla, che nui devemo moltiplichare la longeça del canevo in si medesimo e puo' molltipliché l'allteça de l'aqua in si medexima e puo' abater questa suma de quella.

[10] Paolo Gherardi, Corso luna e sole, XIV po.q. (fior.), pag. 80.23: noj dobiamo vedere quanto noj siamo in fra 'l die a quell'ora che nnoj cierchiamo della Luna e, se di quello die fosse ad andare lo meçço, sì dobiamo abattare delle soma de' gradi VJ; e, se ne fosse ad andare il terço, sì dobiamo abattere della somma de' gradi IIIJ...

9.1 [Econ./comm.] Peggiorare la lega o il peso di una moneta.

[1] Lett. sen., 1262, pag. 284.23: deto (chon)te non à fato il grado in q(ue)sta fiera a neuno merchatante a chu' eli die dare, p(er) chasgione dela muneta q(ue) facieva fare, q(ue) l'à fata abatare i· rey di Francia, sì q(ue) choloro q(ue) l'avieno (chon)prata da lui no i paghano i d. q(ue) ne i dovieno dare p(er)q(ué) no posono batare la muneta chome solieno...

[2] Cronica fior., XIII ex., pag. 148.28: Per le sue malvagie opere fare, d'acchattare tesoro e non rendere, abattere la buona moneta e dare corso alla rea, [[il re di Francia]] cadde in tanto dissdengno, che da llui si rubellò quasi tutti i suoi maggiori baroni...

10 Cassare o revocare una disposizione, una legge, ecc.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L. Luc. 7, cap. 42, pag. 261.12: Allora credeva elli lo jure conchiudere, e lo migliore mettare in una breve forma, e lo rimanente abattare e lassare. || Lassare varrà qui 'tralasciare'.

[2] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 77.21: fecero allora XIIII Priori, che infino allora eran di prima pur sette, et abbatteronsi alquanto degli ordinamenti de la tristizia, che si chiamavano de la Justizia, et rimase il romore.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 7, vol. 1, pag. 184.10: Abatuti et distrutti ià li consilgi et li cosi di Tyberiu Graccu, con chò sia cosa que se facissi inquesta per tutta la citati di la sua coniuraciuni...

[4] Stat. sen., 1343 (2), L. 4, pag. 177.7: Ancho dove dicie d'ogni centenaio di pepe, zuccharo et ariento, vino et ogni altra speziaria et spetiarie II sol., corregghasi et abbattasi quello solamente, cioè: «et d'ogni altra spetiaria»...

11 Far perdere il coraggio. Pron. Perdersi di coraggio.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), Canz. 48.136, pag. 129: Lo glorioso Dio, nome invocato, / levi om sé contra sé, sé sé rendendo, / spirto corpo abbattendo, / ragion voglia vertù vizio al totto...

[2] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 3.23, pag. 97: E ciò mi fa cui sono, / c'al cor m'ha miso un sono / di ben voler sì forte, che m'abatto / in tai pene, che batto / le mani e giù m'abatto / e son giocondo <e> di pianger fo sono.

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 38.24, pag. 135: Lo delettare abbracciame gustanno el disiato, / lo tristore abbatteme, sottratto m'è 'l prestato: / tristare e delettare ne lo suo comitato, / lo cor è passionato en tal pugna avetare.

[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 98, pag. 319.22: Alcuni vollero disputare s'alcuna cosa potesse contrastare a' dolori, e se la morte, quand'ella s'appressa al buon uomo, il quale è di buon cuore, e di grande, lo sconfigge, e abbattegli l'animo.

[5] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 6, pag. 33.1: la divina giustitia tormenta ell'anime de' gholosi con acque, grandini e nieve le quali anime abbatte, tribola e tormenta, sì come per lo superchio mangiare fecero guastare li corpi loro a la 'mfermitade.

[6] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 75.8: Allora io abbattuto della mente per subbita paura divenni stupido, e le chiome de' capelli si rizzaro, e la voce si fermoe nella gola. || Cfr. Verg., Aen., III, 47-48: «mentem formidine pressus / obstipui...»

[7] Boccaccio, Epist., 1361, pag. 1139.21: E perciò ergete con virile forza l'animo, dalla contraria Fortuna sospinto e abbattuto, e cacciate via il dolore e le lagrime...

12 Pron. Abbattersi in / a qsa o qno: imbattersi, incontrare, scontrarsi; capitare o trovare per caso.

[1] Cielo d'Alcamo, Contrasto, 1231/ 1250 (sic.>tosc.), 58, pag. 180: «Boimè tapina misera, com'ao reo distinato! / Geso Cristo l'altissimo del tut[t]o m'è airato: / concepìstimi a abàttare in omo blestiemato.

[2] Brunetto Latini, Favolello, 1260/66 (fior.), 57, pag. 280: In amico m'abatto / che m'ama pur a patto / e serve buonamente, / se vede apertamente / com'io riserva lui / d'altretanto o de plui.

[3] Novellino, XIII u.v. (fior.), 99, pag. 349.11: Giunse quella sera alle mura. Le porte erano tutte serrate, ma tanto acerchiò, che s'abatté a quella porta dov'erano coloro.

[4] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 166, pag. 294.14: «Per mia fè, Lancialotto, io vi soe dire che monsingnore T. ee lo migliore cavaliere, a cu' io unqua m'abattesse e con cu' io unqua conbattesse...

[5] Muscia da Siena, XIII ex. (sen.), D. 1.2, pag. 94: In tale che d'amor vi passi 'l core, / abattervi possiate voi, ser Corso, / e sì vi pregi vie men ch'un vil torso, / e come tòsco li siate inn amore.

[6] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 1, docum. 22.11, vol. 1, pag. 255: Superbia non tenere / in tuo parlar et ancor meno in facti. / E quando pur t'abbatti / ne la sua donna, fingi non vedella.

[7] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 4, pag. 17.17: Qui parla Dante per Vergilio, che, quando Dante s'abbattè al suo libro, era quasi tralassato e di lui non era nome niuno; unde ritrovandolo Dante di lui à parlato e per Vergilio si sono studiati molti auctori in bello dire...

[8] Stat. collig., 1345, cap. 15, pag. 14.19: se alcuno dela decta arte comperasse d'alcuna persona alcuna mercantia e alcuno altro dela decta arte s'abbactesse al fare del decto mercato e dicesse che volesse dela decta mercantia...

[9] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 3 cap. 13, pag. 261.28: un poco appresso alla stagione, ch'era stata la pestilenzia a Roma, egli s'abbattè in una compagnia di giovani, ch'andavano oltraggiando la gente...

[10] Stat. fior., 1354, cap. 2, pag. 3.8: si traggano per lo detto frate in presenza dell'università della detta compagnia tre cedole, alle quali prima s'abbatterà , e quelle legga in presenzia della università, e coloro così eletti sieno capitani della detta compagnia...

[11] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 29 ch., pag. 288.4: in uno luogo che ssi chiama Gelymon corre una acqua salsissima, e corre e capita in una acqua dolce e soave; e tanto la muta che dilungi dal luogo dove si abattono insieme, non vive neuno animale.

[12] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 301.1: il diavolo predice le cose innanzi ch'elle sieno, le casuali e l'altre; dico che ciò può essere in tre modi. L'uno per abbattimento; chè dicendo molte cose, com'egli è richiesto e com'egli suol dire prosontuosamente, abbattesi di dire alcuna vera, benchè non lo sappia per certo.

[13] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 30, pag. 211.32: Gli buoni amici non ti impediscono la salute dell'anima come fanno i figliuoli. E se t'abatti a femina rea e garritrice, pensa come tu stai, che ognora vivendo muori.

[14] Lett. fior., 1375 (5), pag. 176.3: sai che chi à molto chaminato ed e' s'abatta una sera a un oste che gli facia onore, overo a uno aberghatore che gli facia vezi di quelle cose che gli bisongniano, sai chome ne giova al buon uomo...

[15] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 21, pag. 633.17: santo Aghostino ne parla e danne esempro e dicie ch'egli è u· maestro, il quale fa istoviglie, e verrà che tale di quelle stoviglie terrà vino e tale s'abatterà a tenere orina e tale acieto etc.

[16] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 381, pag. 252.17: Dice uno prov[erbio] [ch'] «ad arca aperta [giusto ci] pecca»: e però guarda bene il tuo avere e ripollo con studio, sì che levi via la cagione che tu nol perda e che 'l vicino tuo o chi vi s'abbatte non pecchi...

[17] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 8, pag. 22.26: forte cosa sarebbe che la donna ingravidasse, però che mai non ingravidò; e vie più forte serebbe che poi ch'ella fosse ingravidata, considerando di quante generazioni di cose ell'hanno voglia, che ella s'abbattesse ad avere voglia di me.

- Assol.

[18] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 218, pag. 566.23: il judeo, come reo, s'avvisò di guadagnare gran parte delle spese che avea fatte per cammino, e rispose: - Madonna, se la spesa non vi dolesse, voi sete bene abbattuta, però che io non credo che sia alcuno che possa meglio dare rimedio a quello che desiate, come poss'io.

12.1 Arrivare, penetrare.

[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), prologo, pag. 4.12: nè l'amore dell'opera ch'io ho impresa m'inganna, nè mai città non fu maggiore, nè più disciplinata, nè più abbondevole di buoni esempli; [[...]]; nella quale sì tardi si abbattesse lussuria ed avarizia... || Cfr. Liv., Prol., 11: «tam serae avaritia luxuriaque immigraverint».

13 Intrans. Distogliere. || (Geymonat).

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 4, cap. 7, pag. 129.12: La terça rasgione ke pensano ke in quel secreto non sia alcuna cosa ke abatta da l'amore infra 'l marito o amico (et) lei, o alcun'altra cosa incontra de lei.

14 Destare? || Prob. occasionale, per errore di traduzione.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 66.21: ora tutti li venti mi spaurano, ogni suono abatte me sospetto, e dubbioso, e temente per la mia compagnia, e per lo carico mio. || Cfr. Verg., Aen., II, 728: «sonus excitat omnis suspensum».

[u.r. 12.07.2018]