0.1 abactuti, abattuta, abattute, abattuti, abattuto, abatudho, abatudo, abatue, abatuto, abatutu, abbactuti, abbattuta, abbattute, abbattuti, abbattuto, abbatuta.
0.2 V. abbattere.
0.3 Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.): 3.1.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Bind. d. Scelto (ed. Gorra), a. 1322 (sen.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.
In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.7 1 Steso al suolo, fatto cadere. 1.1 Abbassato, spinto in basso. 1.2 Ripido. 2 [Detto di un edificio, città ecc.:] distrutto, guastato, in rovina. 3 [Detto di un guerriero, un cavaliere ecc.:] fatto cadere, atterrato. 3.1 Morto. 4 Sconfitto in combattimento. 5 In stato di deiezione, di decadenza. 6 Afflitto, scoraggiato. 7 Sost. Chi è stato abbattuto in battaglia.
0.8 Pär Larson 26.04.1999.
1 Steso al suolo, fatto cadere.
[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 114.22, pag. 478: ché, per tropo carregar, / visto ò monti arbori spezar, / e le mese tropo drue / per terra star abatue.
[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 9, cap. 2, pag. 291.26: Quando li Romani furo entrati in questo campo, elli se n'andaro tutto bellamente per uscire incontanente all'altro passo; ma elli il trovaro chiuso ed abbarrato d'arbori abbattuti e di grandissime pietre.
[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII. 9, pag. 495.23: Pirro prestissimo andò per la scure e tagliò il pero: il quale come la donna vide caduto, disse verso Nicostrato: «Poscia che io veggio abbattuto il nemico della mia onestà, la mia ira è ita via»...
[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 8, pag. 110.2: E non potendeno plu resistere a cquella tempestate cossì arrayosa e crodele che facea lo mare, le 'ntenne cadevano abattute e tutti li fornimienti de quelle nave yà erano incommenzate a deperire.
1.1 Abbassato, spinto in basso.
[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 11, vol. 3, pag. 28.12: La nave medesima Tracinia è menata da queste vicende: e alcuna volta alta [[...]]; alcuna volta, quando lo piegato mare istà dintorno a lei abattuta, pare che del goraio dello inferno guati in cielo.
[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV. 1, pag. 269.23: trovando le finestre della camera chiuse e le cortine del letto abbattute, a piè di quello in un canto sopra un carello si pose a sedere; e appoggiato il capo al letto e tirata sopra sé la cortina, quasi come se studiosamente si fosse nascoso, quivi s'adormentò.
1.2 Ripido. || Per traduzione errata del lat. deiectus.
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 5, pag. 11.10: E 'l sito della terra da vigna non sia piano, che vi si stagni entro l'acqua; e non sia troppo dirupinato, sicch'ella scorra; e non sia terra giù rovinata, sicchè troppo sia in abbattuta valle... || Cfr. Pall., Opus Agr., V, 5: «ut in imum deiecta valle subsidat».
2 [Detto di un edificio, una città ecc.:] distrutto, guastato, in rovina.
[1] Itinerario luoghi santi, XIII u.q. (fior.>lucch.), 219, pag. 166.36: Apresso di sopra verso la cittade trova l'uomo uno monte che à nome monte Sioni: là è la grande ecclesia abbatuta e lo luogo là ove Nostra Donna sancta Maria trapassò.
[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 61.24: In questo luogo dove tu vedi li grandi edificii abattuti e li sassi divelti da' sassi, e dove vedi el fumo undante e misto con polvere, Netuno scuote le mura...
[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 19.22, pag. 238: Ma se or vedi le città abbattute / e coperte di verdi spini e d'erba, / e le virtù ne gli uomini perdute...
[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (ii), par. 44, pag. 274.23: e le loro città rubate, e ad esse esser disfatte le mura e talvolta tutte abattute e desolate...
[5] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 148.19: Fatto silenzio, fece sio bello sermone, bella diceria, e disse ca Roma iaceva abattuta in terra e non poteva vedere dove iacessi, ca li erano cavati li uocchi fòra dello capo.
3 [Detto di un guerriero, un cavaliere ecc.:] fatto cadere, atterrato.
[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 12, vol. 3, pag. 71.15: Poi che Pelleo vidde da lungi costui abattuto con sozza fedita, disse: o Grantaro...
[2] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 61.13, pag. 226.30: E sì come lo cavaliere abbattuto conobbe lo re, cioè messer Astore, egli sì lo corre ad abbracciare...
[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 60.6, pag. 98.19: O Superbia, capo e seminatrice di quanti mali nel mondo si fanno, giaci oggimai abbattuta e morta, sicché 'l mondo possa posare, che l'hai cotanto tribulato...
[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 51.48, pag. 204: Fanno granne corrotto l'alte Beatitute: / «Aguardace, Segnore, co sim morte e abbattute! / Oi lasse a noi dolente, a che sim devenute!...
[3] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 11, vol. 3, pag. 22.19: Salirono colassù, e con pianto raguardano gli tori abattuti per lo lito, e 'l crudele guastatore colla sanguinosa bocca...
[4] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 2, pag. 35.14: Do, ki dirrò? Multi et infiniti corpi stanu abactuti per li rugy et in omni locu è plantu et in omni parti esti grandi pagura...
[5] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 83.15: O Trojani, apparecchiate voi ancora battaglia per l'uccisione de' buoi e per li abbattuti giovenchi...
[6] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 10, cap. 35, pag. 421.19: ch'elli niun'altra via avevano per fuggire; e che quivi o convenia morire, o su per li corpi de' nemici abbattuti e morti passare per forza.
[1] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 15.360, pag. 199: per dare a l'anima doctrina, / che vinca 'l Tentatore che la china, / la palma in capo tien sopra la spina, / ché sua virtute sì ·l teng'abattuto».
[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 6, pag. 381.14: Publio Decio, il quale prima recò il consolato nella sua famiglia, vedendo nella battaglia latina la romana schiera senza ordine e quasi già abbattuta, mise il capo suo per la salute de la republica...
5 In stato di deiezione, di decadenza.
[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 1.88, pag. 6.11: Ed ov'è honore non conculcato ed avilito e lordo d'onta? E ov'è ghaudio non morto o piaghato o abattuto?
[2] Torini, Brieve meditazione, XIV sm. (fior.), 45, pag. 330.16: E così l'umana natura nella etternale pena il suo creatore soferse per cinquemilia anni e più giacesse abattuta.
[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 80.29, pag. 211.15: l'uomo può più leggiermente confermare l'animo a sofferire vigorosamente i colpi della fortuna, e rizarsi, benchè sia molto abbattuto, e scalpitato, conciossiacosachè 'l corpo ha bisogno di più cose, per essere forte, ma l'animo cresce, e inforza da se medesimo.
[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 5, vol. 2, pag. 48.5: Lu patri, abatutu per gran duluri, pensava di la morti di lu so unicu filyu et di la sua miserrima orbitati.
[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 248.5, pag. 294: Stava Madre dolorosa / a la croce lagrimosa, / dov'era il suo Filio; / la cui anima piangente / abattuta e dolente / trapassò il gladio. || Traduce il lat. «cuius animam gementem / contristatam et dolentem...».
7 Sost. Chi è stato abbattuto in battaglia.
[1] Bind. d. Scelto (ed. Gorra), a. 1322 (sen.), cap. 323, pag. 418.3: Egli à in poca d'ora duramente gravati suoi nemici e dampneggiati, chè in poca d'ora n'è tutta la piazza ingioncata de' morti e de' feriti e d'abattuti.
[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 11, ott. 75.4, pag. 629: poi v'era il campo tutto ricercato / da chi dovea cotale uficio fare, / nel qual tra gli abbattuti era trovato / Arcita tutto sanguinoso stare...
[u.r. 01.06.2005]