ABBENCHÉ cong.

0.1 abbenechè; f: abbenchè.

0.2 Da benché.

0.3 f Guittone, Rime, a. 1294 (tosc.): 1; Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.7 1 Lo stesso che benché.

0.8 Pär Larson 10.03.1998.

1 Lo stesso che benché.

[1] f Guittone, Rime, a. 1294 (tosc.): Abbenchèstrettamente le dispiaccia. || Crusca (5) s.v. abbenchè (fonte non individuata).

[2] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 25, pag. 285.3: Ma la sciellerata impresa gli strignieva ad ogni difensione; e come spesse fiate avviene che neciessità fa l'uomo prode e ardito; ora ciò si mostra che come lioni si difendono, e in poco di tempo riparo con legniame fanno, onde difesi sono, e salvata la città dalla crudeltà che sopra loro s'apparecchiava a essere: abbenechè molti ne morissono, così di quegli di fuori, come di quegli dentro, non fa la città, [di non] essere difesa.

[u.r. 28.03.2005]