ABBEVERARE v.

0.1 abbevera, abbeverano, abbeverara'li, abbeverare, abbeverarono, abbeverarsi, abbeverata, abbeverati, abbeverato, abbeverava, abbeveravano, abbevereralli, abbevero, abbeverò, abbeverorono, abbivirare, abevarare, abevarasse, abevarata, abevera, abeverà , abeverà', abeveradho, abeverado, abeverando, abeverano, abeverar, abeverare, abeverarsi, abeverata, abeverati, abeverato, abeverava, abevirava, abevrai, abevrao, abìvera, abiverare, abiverassi, abiviratu.

0.2 Lat. *abbiberare (LEI s.v. *abbiberare).

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1. || In una carta lucch. del 1115 viene concesso l'usufrutto di una strada, con il permesso «amdandum [...] usque ad puteo, cum bestie [...] ati[n]giendum et recandum et abeverandum»: v. GDT, p. 6.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. pis., a. 1327.

In testi sett.: Poes. an. ven., XIII; Passione lombarda, XIII sm.; Giudizio universale, XIV in. (ver.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.7 1 Far bere, dissetare. Pron. Bere, dissetarsi. 1.1 Fig. Saziare l'avidità di qno. 1.2 Fig. Saziare la curiosità di qno. 2 Rendere ubriaco. 2.1. Fig. Avvelenare. 3 Saziare, inebriare spiritualmente. 4 Fig. Dare acqua (a un terreno), irrigare. Pron. Impregnarsi a sufficienza (detto di terreno).

0.8 Pär Larson 07.04.1998.

1 Far bere, dissetare. Pron. Bere, dissetarsi.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 9, pag. 221.28: Manlio console con vittorioso navilio partendosi d'Africa, con ventisette migliaia di pregioni, e con grandissima preda tornò a Roma. E conceduto a Regolo la battaglia di Cartagine, passando con l'oste presso al fiume di Bagrada puose il campo, ove molti cavalieri per abbeverare i cavalli discendendo, da uno grandissimo serpente fuoro divorati.

[2] Poes. an. ven., XIII, 452, pag. 149: Dolçe Signor mio, glorioso corpo de Cristo, / Siando sull'alboro così afficto, / El corpo glorioso fo asedado; / De fiel e d'asedo ben fo abeverado.

[3] Passione lombarda, XIII sm., 162, pag. 116: Parlò Criste cum grande pene / a quella zente che ge deseno bever. / Ei temperò axeo e fel, / ke abeverà' Cristo volea.

[4] Itinerario luoghi santi, XIII u.q. (fior.>lucch.), pag. 163.45: Di fuori dalle mura di Giaffe, come l'umo escie di fuore per la diritta porta, che l'uomo chiama la porta di Gerusalem, si à una aqua che non corre. Anzi he uno luogho in del quale acqua s'abeverano le bestie della t(er)ra.

[5] Giudizio universale, XIV in. (ver.), 243, pag. 63: S' tu ei propheta, mo' nel di' / qual fo quel de nui ke te ferrì; ' / poi fui ligà a un palo tuto nuo / e de bruxante verge ben fui batuo, / de fel e d'axeo e' fui abevrao / e de ponçente spine encoronao...

[6] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 73, vol. 2, pag. 42.3: et allato a la detta fonte si faccia et fare si debia uno abeveratoio per abeverare le bestie.

[7] Stat. pis., a. 1327, L. 2, cap. 76, pag. 121.12: Ordiniamo, che nessuna persona possa nè debbia abbivirare nè abeverare fare alcuno cavallo che fusse capomorbo, o avesse male di vermi, o alcuna malvasa infirmità, all'abeviratojo...

[8] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 252.3: Spesso anco, continuo guardanno e non movenno lo penzieri sio da Pellestrina, vedeva che per la parte de sopra vestiame veniva da pascere e entrava la porta de sopra per abbeverare, puoi tornava alli pascoli.

[9] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 3, pag. 221.30: E questo sa bene çascauno che manduga o che beve per golositae oltra necessitae, sì pecca, e quili che la maitina per tempo va a lo miolo del vino, quando i doverave esser a la glesia ad adorare cului che fo abeverado de fele e d'axedo suxo la croxe per loro.

1.1 Fig. Saziare l'avidità di qno.

[1] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. III, pag. 240.19: Guarda colui che in Campidoglio tante volte diede triunfi, e vedrai il suo subbietto aver portato i suoi fati. Guarda costui, il quale l'avarizia in Babbillonia abbeverò d'oro; e guarda come acerbi fati Cesare sostenne da' suoi. || Cfr. Arr. El. III, 149: «Aspice quem Babilon cupido potavit in auro».

1.2 Fig. Saziare la curiosità di qno.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 73, terz. 3, vol. 3, pag. 316: venner, per trovar la faccia lieta / del Baver, che da Roma s'era scevero, / ed erasene andato a Todi bello; / onde Don Pier [[figliuol del re di Cicilia]], di cui ancor t'abbevero, / Fece guastare intorno ad Orbatello; / poi venuto a Corneto una mattina / mandò al detto Imperator novello, / dicendo, ch'egli andasse alla marina.

2 Rendere ubriaco.

[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 9, cap. 30, pag. 335.19: Uno dì di festa gl'invitaro a mangiare per sembianti di fare sollazzo, e gli abbeverarono in vera prova di buon vino onde tale maniera di gente è disiderosa; e quando furo inebbriati e addormentati, elli li posero ne' carri e portârli in Roma...

2.1 Fig. Avvelenare.

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 220.8: con zò fosse chossa che llo imperador de Franza in Ytalia andasse, per uno zudio, el qual avea nome Sedachia, el fo abeverado, e in le alpe lu finì el dredan dì.

[2] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. III, pag. 235.15: Con queste Iddee, quella Iddea siedè accompagnata; e quasi avendo compassione di me afflitto, disse così: «Quali beveraggi di Lete abbeverarono i tuoi sensi? In qual luogo la tua peregrina mente si addormenta? || Cfr. Arr. El. III,62: «Que lethea tuus potavit pocula sensus».

[3] Arrighetto (ed. Bonaventura), XIV (tosc.), pag. 181.24: Io, digiuno di prosperità in tutti li tenpi, piango più aspre cose minacciandomi la morte. La primavera dà lo 'ndizio, la mala istate dié la febre, autonno la nutrica e 'l freddo verno la pascie; lo male m'abevera lo dì e la notte d'amari beveraggi, acciò che niune allegrezze istieno in me. || Cfr. Arr. El. I,171: «malum me sciphis potat amaris».

3 Saziare, inebriare spiritualmente.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 107.20: Cotali senni, com'io vi conto, mette il Santo Spirito nel cuore, quand'elli li dona il dono di sapienzia, che pasce il cuore di spirituale gioia, e abbevera, e inebria di santo amore.

[2] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1, cap. 4, pag. 14.26: avia una bestia a ccavalcare, et per freno avia lo capistro et per sella avia una pelle de beccu, et le bertule, ne le quali portava li libri de predicare et de dire lo officio, erano de pellici; et dove andava, sempre may abevirava le anime de la parola de Dio.

[3] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Sal 35, vol. 5, pag. 239.15: Ma gli figliuoli delli uomini spereranno nella defensione delle tue ale. 9. Inebriaransi dalla ubertà della tua casa; e abbeverara'li col torrente del tuo diletto. 10. Imperò che appo te è il fonte della vita... || Cfr. Ps. 35,9: «inebriabuntur ab ubertate domus tuae et torrente voluntatis tuae potabis eos».

4 Fig. Dare acqua (a un terreno), irrigare. Pron. Impregnarsi a sufficienza (detto di terreno).

[1] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 34, pag. 119.2: Kista sua figla, andandu unu iornu a ccavallu supra unu asinu cu soy patre, suspirau. Soy patre la spiau: 'Pirkì suspiri?' Killa li dixi: 'Tu mi ày datu in dote una terra la quale non se pò abiverare: pregute, dunami kista benedicione, ki tu mi duni terra ki se pocza abiverare'». Expune modu sanctu Gregoriu: «Kista Axa significa l'anima; lu asinu, supra lu quali stay a ccavallu, significa li desiderij carnali; kista suspira, e dimanda da soy patre terra ki se pocza abiverare: zo significa ki nui divimu adimandare da Deu nostru patre, cum grandi suspiri, ki illu ni done acqua, zo è lacrime, li quali àvinu abiverare la terra nostra, zo è la consciencia terrena.

[2] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 15, pag. 97.27: la tunica de kistu patre sanctu Eutichiu e cum prigerii sì la portavanu davanti Deu - zo è davanti alcuna cona -, e poy cum killa tunica torniavanu li campi e tucti li lavuri: e tandu mandava mantanente ploia ad habundancia, a zo ki la terra sufficientemente se abiverassi.

[u.r. 22.03.2017]