ABBICCÌ s.m.

0.1 abbicci, abbiccì, a.b.c., a b c, a. b. c., abicci, abicì.

0.2 Da a 1, b e c (LEI s.v. abc).

0.3 Fiore di rett., red. delta2, a. 1292 (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Fiore di rett., red. delta2, a. 1292 (tosc.); Dante, Convivio, 1304-7; Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.).

0.5 Locuz. e fras. appparare l'abbiccì sulla mela 1.1; studiare e leggere l'abbiccì sul melone 1.1.

0.6 N La sequenza a.b.c. potrebbe a rigore corrispondere anche a *abbeccé (cfr. abbecedario), però non documentato nel corpus.

0.7 1 Alfabeto. 1.1 Fras. Apparare l'abbiccì sulla mela, studiare e leggere l'abbiccì sul melone: non trarre profitto dagli studi, rimanere ignorante. 2 Abbecedario, sillabario. 3 Fig. Indice di qsa in ordine alfabetico. 4 Ciò che contiene gli elementi essenziali, le nozioni di base di qsa.

0.8 Pär Larson 10.03.1998.

1 Alfabeto.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV cap. 15, pag. 363.3: E di questi cotali sono molti idioti che non saperebbero l'a. b. c. e vorrebbero disputare in geometria, in astrologia e in fisica.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. III, cap. 15, vol. 1, pag. 134.6: Il quale Carlo bene aventurosamente imperiò anni XIIII e mesi uno e dì IIII, signoreggiando in tutto lo 'mperio del ponente, e le province dette di sopra, e eziandio lo 'mperadore di Gostantinopoli era a sua obbedienzia; e fece edificare tante badie quante lettere ha nell'abicì, cominciando il nome di ciascuna per la sua lettera.

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 326.30: Lettere che sono in capo del calendi si stanno ciascuna per lo dì del calendi del suo mese, e però se vuoli sapere in che dì sarà stato il calendi di questo mese, e mese che vorrai sapere, sappi prima quella lettera dell'a.b.c. corre per la domenica nel calendario di quell'anno o mese che vuoli sapere, e se la lettera risponde alla lettera del mese che vuoi sapere corrente per domenica sì sarà stato il giorno di calendi per domenica, e dove la lettera che corre per domenica [non] rispondesse a quella del mese che vuolli sapere sì conterai dalla lettera della domenica per abicci insino alla lettera rispondente alla lettera del mese che vuoi sapere, e tante lettere quanto troverrai della lettera della domenica infino alla lettera del mese che vorrai sapere tanti fra la settimana sarà il giorno del calendi del mese che vorrai sapere.

1.1 Fras. Apparare l'abbiccì sulla mela, studiare e leggere l'abbiccì sul melone: non trarre profitto dagli studi, rimanere ignorante.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII.9, pag. 566.20: Buffalmacco rivolto al maestro disse: «Maestro mio, egli si par bene che voi siete stato a Bologna e che voi infino in questa terra abbiate recata la bocca chiusa; e ancora vi dico più, che voi non apparaste miga l'abicì in su la mela, come molti sciocconi voglion fare, anzi l'apparaste bene in sul mellone, ch'è così lungo; e se io non m'inganno, voi foste battezzato in domenica.

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 147, pag. 340.13: Dice la donna: - Io me starò ben cheta, ma e' non se ne staranno cheti gli altri che 'l sanno. Io ti dico, marito mio, tu eri tenuto prima dappoco, e ora serai tenuto quello che tu serai. Io fui data a una gran ricchezza, ma e' si potea dire, a una gran tristezza. - Antonio, che già avea studiato e letto l'abicì in sul mellone, si venne pur ripensando, aver fatto gran tristizia di sé, e che la donna dicea molto bene il vero; e pregò umilmente la donna, di questo fatto si desse pace, e ancora, s'egli avesse fallato, ella stessa sopra lui pigliasse la vendetta.

2 Abbecedario, sillabario.

[1] Fiore di rett., red. delta2, a. 1292 (tosc.), cap. 68, pag. 159.20: E se tu ancora cinguetti e di': «Or fuoro tutti li altri che l'ànno letto ciechi, e tu solo vedi lume!», rispondoti: «Se tu non mi lasci stare, io dirò il peggio ch'io potrò, cioè che né tu né gli altri sacerdoti leggesti mai libro se non come fanciullo de sei anni, che rincorre l'a. b. c. e 'l Deus in nomine».

3 Indice di qsa in ordine alfabetico (fig.).

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 23, terz. 99, vol. 1, pag. 269: Compiut'è l'Abbiccì della mia stima, / or m'avanza materia, tantoch'io / non credo il fin veder, come la cima.

4 Ciò che contiene gli elementi essenziali, le nozioni di base di qsa.

[1] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. l, pag. 99.21: E la arismetica aiuta altressì a la geometria, per che la maggior parte delle figure sue si dimostrano per la ragione di arismeticha. Onde, dapoi che s'aiutano così queste sciençie l'una l'altra, e la ragione di arismetica così aiuta a geometria, di che è la prima figura di tutte secondo che di sopra dicemo, il triangolo però molto si dee tener per figura nobile e onorata. Ch'ella è come A b c de l'altre, ché per lei entrano a conoscerle ed a sapere chi sono, e a operare di loro.

[u.r. 06.11.2017]