0.1 abbisogna, abbisognamo, abbisognando, abbisognano, abbisognarà , abbisognare, abbisognasse, abbisognate, abbisognava, abbisognavanti, abbisognerà , abbisognerae, abbisognerebbe, abbisogni, abbisognia, abbisogniano, abbisognierà , abbisognoe, abbizognare, abbizognate, abbizognerà , abbizogni, abbizongnasseno, abesogna, abesogname, abesognane, abesognao, abesognaole, abesognar, abesognare, abesognarrà , abesognasse, abesognasso, abesognava, abesognerrà , abensongirà , abesongna, abesongnano, abesongnavano, abesongne, abesongnerà , abexono, abiçognerae, abisignasse, abisogna, abisognanno, abisognano, abisognare, abisognaria, abisognarmi, abisognasse, abisognasseno, abisognava, abisognerà , abisognerai, abisognerano, abisogni, abisognia, abisogniano, abisogniare, abisogniasse, abisogniavano, abisognino, abisogniosi, abisognirae, abisogno, abisognose, abisongna, abisongnano, abisongnaria, abisongnasse, abisongnava, abisongnavano, abisongni, abisongnia, abisongniasse, abisongniassero, abisongniate, abisongnieremo, abisugnassi, abizognasse, abizognerà , adbesognasse, adbisognano, habesogna.
0.2 Da bisogno.
0.3 Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.): 1.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Doc. pis., 1264 (3); Stat. sen., 1298; Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.); Lett. pist., 1320-22; Simintendi, a. 1333 (prat.); Stat. lucch., XIV pm.; Lett. volt., 1348-53.
In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Tristano Veneto, XIV.
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Stat. perug., 1342; Doc. ancon., 1345; Stat. cass., XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Stat. castell., XIV sm.
In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).
0.7 1 Avere bisogno (di qsa; di ottenere qsa; di fare qsa). 2 Mancare, essere sprovvisto. 3 Assol. Trovarsi in stato d'indigenza, di grande bisogno. 4 Essere necessario. Anche assol. 5 Provvedere ai propri bisogni.
0.8 Pär Larson 09.12.1998.
1 Avere bisogno (di qsa; di ottenere qsa; di fare qsa).
[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 2(5), 6, pag. 233.18: S'ello fosse plaçuto al segnore Deo k'à la força e la v(er)tude de tute le cose, bene potea la gente fare riccha cumunale m(en)te, e no(n) sareve mist(er)io che l'uno abesog(n)asso del (con)seglo del'altro.
[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), 2859, pag. 139.7: Dice Ulixes: «Non feci» et così nega quel fatto che gli è apposto. Et perciò non conviene che sopra 'l suo negare assegni alcuna ragione. Et poi che nonn asegna ragione, il suo adversario nonn abisogna d'indebolire la ragione dell'accusato.
[3] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 14, pag. 75.7: Che tu debbi addomandare consiglio, disse santo Iacobo ne la sua pistola, et disse: se alcun di voi abbisognia d'aver consiglio, domandalo a Dio, che dà abbundante aiuto ad tutta gente, et non riproverà, e seragli dato consiglio.
[4] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 26, parr. 8-9, pag. 119.8: [par. 8] Questo sonetto è sì piano ad intendere, per quello che narrato è dinanzi, che non abbisogna d'alcuna divisione...
[5] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 51, pag. 149.2: Sì come la Raxone dice: «Quel k'è manifesto non abisogna de prova», signori, quanto la persona de mesere N. sia stata a tuti l'amici nostri utele e bona...
[6] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 17.2, pag. 86.4: Ciascheduna creatura, quanto è più nobile, cotanto abisogna di più membri e di più parti il corpo suo. [[...]] Ma l'uomo, però ch'è più nobile, però abisogna di più membra, e abisogna d'una cosa che non abisogna null'altro animale, cioè de l'ammaestramento.
[7] Dante, Convivio, 1304-7, I cap. 8, pag. 35.7: Terziamente, però che la operazione della vertù per sé dee essere acquistatrice d'amici, con ciò sia cosa che la nostra vita di quello abisogni, e lo fine della vertù sia la nostra vita essere contenta.
[8] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 171, vol. 1, pag. 156.3: Et debia andare per tutto il contado di Siena et anco per la città, et vedere et provedere ne la città et fuore, le selici et vie, strade et ponti et fonti. Et se trovarà in alcuna parte che abisogni di riparamento, racconciamento o vero riformamento, esse et essi faccia racconciare, riparare et riformare a l'expese di coloro, de' quali fatte fuoro, o vero de' quali fare si dovero...
[9] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, cap. 3, pag. 89.9: Ed ella: «Di quello abbisogna ciascuno, che desidera». - «Abbisogna», dissi. - Ed ella: «Chi ha d'alcuna cosa bisogno, non è a sè in ciascuna sua parte sofficiente». - «No», diss'io. - «Tu, diss'ella, questa insofficienza, pieno di ricchezze, sostenevi?». - E io: «Che è che no?». - Ed ella: «Le ricchezze dunque far non possono alcuno sofficiente che di niente abbisogni; e questo era quello che promettere parevano.
[10] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 192.9: sappi che poco tempo passeràe, che' tuoi vicini faranno sì, che tu potrai fare chiosa a questo testo; quasi dica: tu sarai cacciato di Firenze, abisognerai di richiedere li amici, e sentirai l'efetto di cotale vergogna, sì che s'atriteràe la tua superbia.
[11] Stat. perug., 1342, I.75.1, vol. 1, pag. 287.25: Ordenante dicemo che la rocca del castello de la Pieve se mantenga e conservese en buono stato; e se de reparatione alcuna overo fortificatione abesognasse, se repare e fortifechese a le spese degl'uomene del castello de la Pieve.
[12] Doc. ancon., 1345, pag. 237.2: Item promissero ac fuorono contenti che se alcuna nave overo ligno de li homini de Venegia venesse al porto d'Ancona con ciascesune mercantie cose et vino, ac adbesognasse de reparamento ac d'ancocime...
[13] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 31, pag. 122.18: Amano i cotogni luogo freddo, e omoroso, e se si pognano in luogo temperato abbisognano d'innacquare. E sostegnono, e passansi del sito temperato, e mezzolano tra 'l freddo, e 'l caldo.
[14] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 40, pag. 300.19: Et imperciò che per la loro frigideçça [[le api]] non ànno sangue, abisognano di lume et di calore, et perciò volano intorno alo lume...
[15] Lett. volt., 1348-53, pag. 213.2: Non sonno questi buoni modi, nè sapiamo perché de noi abia a fare novele: incresecine e gravacine, et in one luocho che abisogniasse de ciò mediante la verità remarà con pocho honore.
[16] Gl Gramm. lat.-aret., XIV m., pag. 30.6: si autem predictum vulgare ponatur post verba potest poni genitivus et ablativus, ut abisogno del pane dicatur «egeo panis» vel «pane».
[17] Gl Gramm. lat.-aret., XIV m., pag. 32.31: Egeo, es, Indigeo, es, Careo, es, per abisogniare. Affluo, is, Exubero, as, Fecundo, as, Habundo, as, per habundare.
[18] Stat. castell., XIV sm., pag. 141.20: Allora cola licentia ciasscuno se possa partire, se non abisongnasse de raigionare o proponare sopra alchuno fatto dela fratenita.
- Trans.
[19] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 36, pag. 117.12: Et di questi dicie Isopo: chi non abbisognierà aiuto di corretto o di panziera, nè di neuna arme, nè di neuno suo nemico, quegli che serà ben fornito e sicuro di virtù.
[20] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 1, cap. 4, pag. 11.6: due stava Dio innançi che facesse el mondo. Respondo ke, secondo che decto ène inella diffinitione d'esso, Dio ène essentia perfectissima sença el quale nulla cosa permane in essentia, (et) ello di fuore de sé nulla cosa abisognia: (et) el luoco è di fuore dal locato in essentia però che 'l luoco e 'l locato non sono una cosa, e se Dio abisognasse loco abisognaria cosa di fore de sé e così non siria perfecto in sé.
[21] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 188, pag. 327.28: E quando l'ebe risguardate, ed egli sì disse: «Gariet, voi nonn avete fedita, onde voi abisongniate [riposo], e sanza fallo».
[22] Stat. pis., a. 1327, L. 4, cap. 20, pag. 198.36: Ordiniamo, che se alcuna fossa o altro lavoro d'argentiera abisognasse vento, che lo debbia et possa avere dal piò proximo vicino ch'elli avesse, alle espese di colui che adimanda lo vento, a provedimento de li Maestri del Monte.
[23] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 1603, pag. 394, col. 1: Anche, dolce signore, / te prego per mio amore / che ciaschuna persona / con devotione bona / che ad mi se acommandasse / de ciò que abisognasse, / avendo specialmente / la mia paxione ad mente, / che per mio amore lu aiuta / colle toi granni virtuti...
[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 11.42, pag. 393: E tu a me: «Or di' di questi sogni, / Ch'ogni ignorante ne cura sì poco / E dice che di cerebro abbisogni».
[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 4.12: E in questo modo la terra era non ferma; l'acqua da no potere notare; l'aria abbisognava di lume.
[3] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 151.19: infiata, e se è cagnassa, nera; in de la snella può aver peccato la magreza; e se alcuna è valente, potrasi dir villana e quella che non è villana, potrà esser ditta stolticcia. Anco di qualunqua dote la tua femina abisogna, prega sempre con dolci suoni ch'ella muova.
3 Assol. Trovarsi in stato d'indigenza, di grande bisogno.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 65.64, pag. 268: En cusì vil pancelli envolto te fe' stare, / e forte abesognare che recivissi aiuto. / O cari cenciarelli, potendo sì fasciare / e l'alto Deo legare, co fussi destituto!
[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 17, cap. 4 par. 12, pag. 301.19: Nel Digesto, libro vigesimoquinto. Iniquissima cosa è che 'l padre abbisogni, quando i figliuoli hanno assai. || Traduce il lat. «iniquissimum est patrem egere...».
[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 82.23, pag. 404: Lo quarto [[scil. peccao]] è de no strepar / ni retener ni tardiar / alcun to lavoraor / lo guierdon de lo so lavor: / che, se tu pòi, paga a man; / no bestentar a l'endeman, / che monti chi abesogna / no demandan per vergogna.
[4] Simone Fidati, Regola, a. 1348 (tosc.), Pt. III, pag. 239.24: tu medesima non dare nè torre, chè non si conviene a vergine a Dio data, di presentare a veruno religioso manifestamente. Ma se alcuno tuo domestico o buona persona abbisognasse, provvedilo secondo lo suo bisogno e la tua possibilità per altrui mano occultamente.
4 Essere necessario. Anche assol.
[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 3(9), 9, pag. 234.9: Un(de), volande essere p(er) spetiale d(e)bito plu obligato, cu(m) p(re)go, s'el abesognasse, u p(er) quello k'el no è mistero çença p(re)go, adoma(n)do che voi de cutale vostra cosa i(n) p(re)stança a mi voglà fare gr(ati)a p(er) vostra curtisia.
[2] Doc. pis., 1264 (3), pag. 390.19: De le nave ad naulo p(er) la corte. Et se abisognasse ala corte nostra, possa la corte piliare de le treie nave l'una ad naulo, (et) quella la quale lo consulo che quine fi p(er) li Pisani vorrave (et) eligerave.
[3] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 34, pag. 114.10: Et sopra quello que consigliaro e detti savi, diciendo: che tu dovessi fornir la casa tua diligentemente; abbisognia disaminare e disporre alquanto, e perciò voglio udir da te, come tu intendi quelle parole.
[4] Stat. fior., a. 1284, II, par. 26, pag. 51.36: se per questa cagione vi chorresse et abisognasse moneta, facciasi di danari del comune dela Compagnia...
[5] Stat. sen., 1298, dist. 1, cap. 5, pag. 144.4: Item statuimo et ordinamo, che si avvenisse che abbisognasse che dispesa si convenisse fare per lo Comune dell'Arte de la Lana da C soldi in su, la quale montasse infino quantità di XXV libre, che si possa fare per consellio che detto ène di sopra nell'altro capitolo...
[6] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 158, pag. 281.16: E quando l'Amoratto intese queste parole, fue molto allegro, e disse a T.: «T., a mee abisogna assai d'andare a ccasa d'alcuno forestiero, inpercioe ch'io mi sento molto mala mente innaverato».
[7] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 10.133, pag. 48.24: Se ttu ti reggessi per questo modo, naturalmente, sarebbe buono, sì che secondo questo modo ben si può dire e rispondere: 'A questo fatto abisogna cotante cose'. Ma come risponderai quando dice: 'E' si vogliono dire nove paternostri, né più né meno?'
[8] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), pag. 182.23: Conviene e abisongna, chi vuole bene giudichare l'arte della fisonomia prenominata, ch'elli no righuardi solamente uno del'insengniamenti diterminati, nè non gitti il suo giudicio nè fermi sua sentenzia per due nè per tre de' sopradetti sengni...
[9] Lett. pist., 1320-22, 2, pag. 38.1: Sappie che l'aportatore di questa lettera si è Padovano churrieri, e viene propio costà per questa chagione. E' de' avere fiorini VII d'oro, e de' venire in XI dì o in meno; e se a lui abisongnia dàli uno fiorino, e iscrivicilo. E per lui ci rispondi lo piue tosto che puoi.
[10] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 21, 46-57, pag. 518, col. 1.4: Il santo Vólto. Dice d'una ymagine della maestade de Cristo ch'è in lo vescovà de Lucha, la quale sí è appellada «Vólto santo». Or hanno in costume gli Lucchisi, quando abisogna loro aiutorio, dixeno: 'oi santo Vólto, ora m'aida'...
[11] Stat. pis., 1330 (2), cap. 146, pag. 613.3: Conciò sia cosa che sopra tutte l'altre cose, per salute del Comuno di Pisa et del populo, abbizogni d'avere galee fornite et apparecchiate, ad ciò che con esse quello Comuno di Pisa, quante volte abbizognerà , possa intendere ad mettere ad execussione, così per defensione come per offensione, tutte quelle cose ch'ei vedrà che siano da ad execussione mandare...
[12] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 2. proemio, pag. 29.19: Alla prima è da sapere, che a volere perfettamente intendere la presente Comedia abisognano molte scienzie, imperò che l'Autore usa molti argomenti, essempli e conclusioni, fondandosi sopra tali cose e sì diverse, che sanza scienzia impresa non se ne potrebbe avere perfetta cognizione.
[13] Stat. perug., 1342, IV.119.4, vol. 2, pag. 479.23: El qual frate degga andare al ditto laco per uno mese ennante 'l tempo de la Quaraiesema a la ditta destrebutione da fare. E tante volte puoie possa la ditta distrebutione fare quante volte parrà ch'abesongne.
[14] Stat. lucch., XIV pm., pag. 77.45: et facciano le lecta, et le vivande che bisognano adli 'nfermi et lo bere devotamente diano, et in tutto et pertucto in tutte quelle cose che adbisognano et sono utili adli 'nfermi facciano et obediscano.
[15] Doc. fior., 1353-58, (1353), pag. 77.28: Del mandare a Charrara. - Indugia a Ogniesanti. Delle molte carte abisogniano. - Di ragionarne cho' Regolatori. Di favellare a' chapitani della Misericordia per li molti nostri lasci.
[16] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), pag. 578.9: Mitti intru la firita lu risalgaru pulverizatu sicundu ki abisogna: mitti intru la firita là undi era lu vermi, ki dictu è e mitichi di lu burru.
[17] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, Accessus, par. 3, pag. 1.31: E se Platone confessa sé, più che alcuno altro, avere del divino aiuto bisogno, io che debbo di me prosummere [[...]]? Certo, oltre ogni considerazione umana debbo credere abisognarmi.
[18] Tristano Veneto, XIV, cap. 160, pag. 150.13: E tuta fiada, o ch'el sia a loro ben o mal, elli se apariquià d'arme e de tute le chosse che a lor abesognasse.
[19] Stat. cass., XIV, pag. 115.15: Ne le quale cocina i(n)tranu dui fratri ad a(n)nu, li quali faczanu bene quissu officiu; a li quali, quando li abensongirà , siacili date aiutoriu, che s(er)vany sencza murmuracione...
[20] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 2, pag. 60.1: E Medea sì le resposse cossì: «Iasone, da poy che eo vego la toa voluntate che èy cossì desposta, abesogname de sobenire a la toa neccessitate e de nante ponere la salute de la persone toa a la reverentia dello re patre mio.
[21] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 10, pag. 117.24: deiammo mandare devotamente li nuostri ambaxaturi a lo Dio Apollone, chi stay a la isola de Delphon, a pregarelo humilemente e poy recipire resposta da ipso e da li altri Diey nuostri de quello che ne abesognarrà de fare in quisto viayo...
[22] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 338, pag. 213.7: Anche t'ò detto dei soprastare a le fatiche de' lavorii: allora soprastai a le fatiche de' lavorii, quando sollicitamente e ne' tempi douti fai i lavorii necessarii e ch'abbisognano acciò che le terre rendano per lo tuo signore e per te loro frutto.
- Pron.
[23] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), DCCCVIII, pag. 185: Como fo gran mercato innanti delle cose, / Così reincarerono, dico, per queste spose: / Panni et argento et quello che allhora abisognose, / Erano tanto care che se venneano oltragiose.
5 Provvedere ai propri bisogni.
[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 56.104, pag. 334: Lantor de novo se vestì; / un povero zo ge requerì. / Pero monto alegramente / gi dé la roba incontenente. / E lo povero, chi avea / gran defeto de monea, / la revendé per far dinar / e per soi faiti abesognar.
[u.r. 07.03.2022; doc. parzialm. aggiorn.]