ABBONDÉVOLE agg.

0.1 abbondevele, abbondevile, abbondevol, abbondevole, abbondevoli, abondevel, abondevele, abondeveli, abondever, abondevili, abondevol, abondevole, abondevoli, abondevolissimo, abontevoli, abundevele, abundévele, abundevole, abundïevre, abundivili, abunnevole, habondevoli.

0.2 Da abbondare (LEI s.v. abundare, 1, 207.21).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII t.u.d. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.); Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII t.u.d. (mil.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311; Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).

In testi mediani e merid.: Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.7 1 Che è in grande quantità, misura, numero. 2 Ben provvisto, ben fornito, ricco. 3 Fertile, fecondo, ricco di frutti, di animali, di risorse naturali. 3.1 [Detto di corsi d'acqua:] pieno d'acqua. 4 Generoso. 5 Grande, potente. 6 [Rif. allo stile di un'opera letteraria:] sovrabbondante, prolisso.

0.8 Pär Larson 22.06.1998.

1 Che è in grande quantità, misura, numero.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 304, pag. 248: Per le lemosne acata tesor meraveievre, / El compra im paradiso possessïon durevre, / Honor e grand regname, richeza abundïevre. / Per un dané k'el presta a qualk dexasïao, / De plu de mille livre firá remunerao.

[2] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 182.18: Ma Accilles e Ayas, andato al singniore da tTenedon, chui Accilles avea già fatto perdonare la vita dal cominci[a]mento de loro venuta, e domandarono soccorso di vettualglia; il quale la fecie chosì piena e abbondevole come fosse mai fatta...

[3] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 9.20, pag. 742: voi consejai questa maxon; / e queli chi star ge dém, / fornìli de tuto ben / con abondever beneixon; / e gi sèai defensïon / contra ognuncana aversitae; / e gi da' prosperitae / con intrega salvation».

[4] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 7, pag. 5.24: Onde dice Valerio: acciò che l'onestade delle sopradette donne non fosse trista e aspra, ma temperata d'onesta generazione d'adornamento concedendolo certo i loro mariti, usarono abondevole oro e molta porpore e con somma diligenza imbiondirono li capegli con la cenere, acciò che facessero più aconcia la loro forma.

[5] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 21, 106-120, pag. 481, col. 1.10: A questi cieli, çoè al Paradiso, distinto per diversi gradi de gloria, come appare. Fertilmente, çoè abbondevele numero.

[6] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 4, ott. 28.3, pag. 117: Li miseri occhi per pietà del core / forte piangean, e parean due fontane / ch'acqua gittassero abbondevol fore...

[7] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), prologo, pag. 4.15: Novellamente le ricchezze hanno condotta avarizia e le abbondevoli delicatezze hanno menato desiderio di perire, e di tutto distruggere per superbia e lussuria.

[8] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 63.16: In de li campi altrui è sempre pió abbondevile biada e la pecora del mio vicino ha pió piene le puppule.

[9] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 489.27: Sempre in li altrui campi la biava è più abondevel e la bestia deli visini ha più grande uvero.

[10] Arrighetto (ed. Bonaventura), XIV (tosc.), 88, pag. 180.31: maggiormente io son qui misero in tra li conoscienti amici e conpagni, e sono offeso, chè io sono schermo d'abondevole lamentanza. A tutti abo invidia migliori di me, e sempre la invidiosa mente si consuma per lo meglio altrui.

2 Ben provvisto, ben fornito, ricco.

[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1.26, pag. 154.8: Quanta bella e utile città e abbondevole si confonde! Piangano i suoi cittadini, formati di bella statura oltre a' Toscani, posseditori di così ricco luogo, attorniato di belle fiumane e d'utili alpi e di fini terreni...

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. 3, pag. 326.2: La pigra e iscognoscente natura diede questi giuochi a le giovani; li uomini giuocano con più abondevole materia. Li uomini hanno le leggieri lance e i dardi e le troccole e palionze e l'arme e lo cavallo, il quale costringono andare in giro.

[3] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 11, pag. 194.13: li Truyani dimandanu pachi et sunnu abundivili in rikici, migluri di lingui et plui feri a li baptagli.

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 9, pag. 134.18: Né niuno disidera più avanti che solo il viso, il quale per forza conviene che per troppa copia, se stare gli lascia, rincresca, però che delle cose di che l'uomo abondevole si truova, sfastidiano.

[5] Storia distr. Troia (ed. Gorra), XIV pm. (tosc.), cap. 3, pag. 524.28: lo re Pelleus fece nella città sua reale, chiamata Penelopia, corte a tutti gli suoi baroni e principi, la quale durò otto giorni continovi molto abondevole, come si conveniva in corte di così gran singniore.

[6] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 40.5, pag. 585: Emmaginando che la vita è dévele, / sì che morte la vénce ligiermente, / e pensando nel tempo el qual consente / vostro voler ver me esser piacévele, / tant'è l'amor de la morte abundévele / nel cor, perché la vita è men possente / e perché 'l tempo li par troppo assente, / ch'io perdo la speranza delettévele.

- [Rif. a anni, saggezza, ecc.].

[7] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 7, pag. 560.20: Platone, acquistato per sua patria Atene e per suo maestro Socrate (il luogo e l'uomo di dottrina abondevolissimo), et amaestrato d'ingegno per divina abondanza...

[8] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 38, par. 61, pag. 812.4: Elli, già d'anni abondevole e tutto bianco per la sopravenuta vecchiezza, vedendo la posta terra d'abitanti ripiena e a' cari compagni spose e ciascuno di figliuoli abondante, sì come egli medesimo abondava, contento l'anima rendé all'iddii.

3 Fertile, fecondo, ricco di frutti, di animali, di risorse naturali.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 10, pag. 131.9: sì che l'uno capo del clima tenesse a l'equatore e l'altro tenesse al settentrione, sì che ciascheduno avesse la sua parte del temperamento e del destemperamento e del bene e del male e ciascheduno potesse dire che fosse da· lato de l'equatore abundevele de recòlliare l'anno due volte lo frutto de la terra, e ['n] ciascheduno clima se trovasse uguale en tale loco lo die colla notte...

[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 58, pag. 95.4: «Io vo' di te far nascere gente la qual s'apelli mio popolo, e avrò cura di loro, e farolli multiplicare come le stelle del cielo e come l'arena del mare, e darò loro terra abondevole di latte e di mèle e d'ogni generazione di vivanda.

[3] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 26, pag. 83.8: E nui ke semo qui, li quali representemo tuto lo nostro communo, semo venuti per prendere nostra parte de tanta 'legreça e ke nui ne possamo retornare a lore cum oliva verde et abundevole de frutti...

[4] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 3, pag. 18.6: Bologna era apelada 'orto romano' per tute le part del mundo, perché ella era piena e abondevele de tutti quilli beni che l'omo possesse adomandare.

[5] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 30, pag. 152.10: Fonte Branda è una fonte, la quale è dentro a le mura di Siena, ed è molto abbondevole di buona acqua...

[6] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 479, pag. 789.5: Questo è uno monte posto nelle fini d'India, verso il settentrione, abondevole e ricco di tigri e di ferissimi e velenosi animali, vedovo e solo di gente e d'umani abitatori, e se neuno ve n'hae sì sono silvestrissimi...

[7] Gl Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 9, pag. 88.27: E tollansi da vite abbondevole, e fertile, cioè che abbondi in uve. E non ci pensiamo, che perchè alcun tralce, o braccio della vite faccia una, o due uve, sia però quel cotal braccio, ovvero tralce fertile, cioè abbondevole, quantunque la vite in altri suo' tralci sia piena. Ma quelli sono fertili magliuoli, i quali si caricano di moltitudine d'uve tanto, che si piegano...

[8] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 251.15: E in capo della piazza si era mare chiarissimo e abondevole di molti buoni pesci e altre buone cose...

[9] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 71.4: Loro campo, dove posaro, avea nome Cornacervina, campo spazioso, abunnevole de acqua, lena e erva, anche forte, ca llo fortificava uno fiume lo quale se dice Rigo Salato.

- Fig.

[10] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 39, cap. 2 par. 7, pag. 553.17: La gloria non dà piccole forze nell'animo, e l'amore della lode fa che 'l petto sia abbondevole a bene dittare. || Cfr. Ov., Trist.: «fecunda facit pectora laudis amor».

3.1 [Detto di corsi d'acqua:] pieno d'acqua.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 9, vol. 2, pag. 189.5: Lo fiume era sanza guado, e più abondevole ch'egli no era usato, cresciuto per le piove del verno, e abondevole di rivolgimenti.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 9, cap. 8, pag. 227.4: Nel sasso rosso buone acque, e abbundanti vene sono: ma guarda che non fuggan le vene per le crepature del sasso. Sotto le radici de' monti, e ne' sassi alberesi, buone, sane, abbondevoli, e fredde sono. Ne' luoghi del piano sono gravi, salse, tiepide, e insipide: e se ve ne truovi di buon sapore, sappi, che per vie di sotterra elle escono del monte.

[3] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 19, vol. 6, pag. 449.6: E li fiumi verranno meno; e li rivi de' campi si seccheranno; lo calamo e lo giunco infracideranno. [7] Lo letto del fiume sarà spogliato (cioè uno fiume molto abbondevole di roba, e li rivi) della sua fonte; e ogni semente bagnata si seccherà, e diventerà arida, e non sarà più.

4 Generoso.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 66, pag. 150.29: Metti d'una parte un buon uomo abbondevole, e ricco, e dall'altra un altro, che sia povero, avendo tutte le cose dentro a se, e l'uno, e l'altro sarà igualmente buon uomo, con tutto, ch'egli usino fortuna non iguale.

- [Rif. a divinità (anche pagane)].

[2] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 24, pag. 262.2: sì prego lo nostro segnor Deo, lo quale è abondevole in li so' dom che per la soa gram cortexia sì como ello m'à dato gratia de complire lo meo proponimento, voia e faça che sia che eo possa vu' meritare e meriti de tuti quili bem...

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 5, vol. 2, pag. 13.13: Allora l'abondevole iddea Ceres mosse a' carri gli due serpenti, e con freni costrinse le loro bocche; e fu portata per l'aria, in mezzo tra 'l cielo e la terra: e mandò un lieve carro nella città d'Attena...

[4] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, part. 2, pag. 71, col. 1.9: Onde lo spesso recognoscimento e rumigamento de' benefizii di Dio è quasi alcuna tromba tonante nell'orecchie del diletto, acciocchè gli siano dati maggiori. Questa meditazione di Dio istimola lo spirito che al tutto s'infunda in più strutti servizii dello abbondevole Creatore: onde Davit dice in persona di costoro: nel mio pensiero s'accenderà il fuoco.

[5] Miracolo d'una monaca, XIV (fior.), pag. 21.21: la suora levò la mente in alto a Dio, e disse infra suo cuore: «O alto Iddio di grolia, lo quale giamai non venisti meno a tuoi divoti, e sempre fosti largo ed abondevole della tua grazia a chiunque la ti domanda, versane un poco della tua grazia e della tua potenza a questo tiranno, acciò che si converta a te servire».

5 Grande, potente.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 7, pag. 142.4: malvagi segni di quello tempo. Perchè, venuti in Roma, parve che la notte infino alla maiore parte di quello die si prolungasse, e la gragnuola con veragi sassi percosse la terra. Ne' quali dì ancora il grande Alessandro, e abbondevole in fare miserie, e crudelissimo nuvolo a quelli del levante, nacque nel mondo. ||Cfr. Oros. Hist. III, vii: «Alexander Magnus, magnus vere ille gurges miseriarum».

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 140.13: l'onore è abondevole nutricamento de la virtude e degno di Pericle, da lo quale la podestà di dare cotale merito prende principio specialissimo.

6 [Rif. allo stile di un'opera letteraria:] sovrabbondante, prolisso.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 3, cap. 7, pag. 241.11: disse Euripide: «Questa differenza c'è, che li tuoi versi basteranno tre dì solamente, ma i miei basteranno tutto tempo». Certo le scritture de li abondevoli versi d'Alcesto intra li primi termini della memoria rovinarono; l'opera de l'altro, polita con esaminato stile, per ogni tempo del secolo con vele piene di gloria sarà portata.

[u.r. 29.08.2019]