0.1 abbracciante, abracciante.
0.2 V. abbracciare 1.
0.3 Boccaccio, Filocolo, 1336-38: 1.
0.4 Att. solo in Boccaccio.
0.6 N Anteriore ai due passi boccacciani qui riportati è l'es. in Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 79.5, pag. 325.5 («sopra li ciel passante, / ampio en caritate, onne cosa abbracciante»), seguito dai nove ess. nel volg. delle Metamorfosi di Simintendi: ma in questi autori, pur citati in GDLI s.v abbracciante agg., si tratta sempre di una voce verbale con valore participiale.
Doc. esaustiva.
0.7 1 Che avvinghia, che abbraccia.
0.8 Pär Larson 07.04.1998.
1 Che avvinghia, che abbraccia.
[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 20, pag. 279.25: E nel mio partire mi vedesti piangere, e tu piangesti; e ciascuno di noi egualmente dolente, mescolammo le nostre lagrime. E sì come l'abbracciante ellera avviticchia il robusto olmo, così le tue braccia il mio collo avvinsero, e le mie il tuo simigliantemente...
[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 26, par. 19, pag. 746.26: Né è di quella via il suolo dall'arido paleo occupata, né in tutto la cuopre l'abracciante gramigna, ma lieta si vede di molti fiori.
[u.r. 29.04.2010]