0.1 abbraciamento, abraciamento, abrasamento, abraxamento.
0.2 Da abbragiare.
0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.
0.4 In testi tosc.: Ottimo, Par., a. 1334 (fior.).
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.).
0.7 1 L'infiammare, il bruciare; incendio. 2 Fig. L'accendersi di ira o di altro sentimento. 3 Fig. L'accendersi di fervore religioso.
0.8 Pär Larson 07.04.1998.
1 L'infiammare, il bruciare; incendio.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 712, pag. 175: Se 'l iust insir devesse dal so confortamento, / Quand el ge foss ben stao per un grandismo tempo, / El no porrav haver alchun spaguramento / E tema dond venisse a grand abraxamento. / De zo no g'art haver ni tema ni rancura / K'el possa perd lo stao de l'eternal verdura, / Ma senza fin semprunca starà in grand dolzura, / In festa e in sozerno, in glorïa segura. || Vedi Marri, p. 25, che glossa questo es. 'inferno'.
[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 5, cap. 53, pag. 74.25: e noi siamo pigri di reedificare e di ristorare la cittade arsa, essendo intera la rocca e 'l Campidolio e li templi degli Dii? e quello che ciascuno di voi avrebbe fatto se la sua casa fosse arsa, non faremo tutti insieme in questo comune abbraciamento? || Cfr. Liv. 5, 53: «hoc in publico incendio».
2 Fig. L'accendersi di ira o di altro sentimento.
[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 45, pag. 129.16: l'ira tanto vale quanto calore. E perçò se dice ke l'ira è abrasamento d'anemo, ke vene dentro et exe de fori et ademanda vendeta per soa iniuria.
3 Fig. L'accendersi di fervore religioso.
[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 28, proemio, pag. 604.35: Quelli di sopra sono li Serafini, moltitudine di celesti spiriti detti così, però che sono dentro ardenti, o vero incendenti: il proprio di questo ordine si è d'ardere sopra li altri in caritade, e di promuovere gli altri all'abraciamento del divino amore.
[u.r. 04.04.2005]