ABBRANCARE v.

0.1 abbranca, abbrancan, abbrancano, abbrancava, abbranchi, abranca, abrancao, abranchi, abranchino.

0.2 Da branca.

0.3 Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.): 1. || Cfr. GDT, p. 7.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.); Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.7 1 Afferrare, stringere con forza. 2 Fig. Prendere, tenere saldamente. 3 Comprendere, contenere. 4 Prendere, derivare.

0.8 Pär Larson 20.10.1998.

1 Afferrare, stringere con forza.

[1] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 5.43, pag. 108: Eo v'amo tanto che mille fiate / in un'or si m'arranca / lo spirito che manca, / pensando, donna, le vostre beltate; / e lo disïo c'ho lo cor m'abranca, / crescemi volontate, / mettemi 'n tempestate / ogna penseri che mai non si stanca.

[2] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 18.7, pag. 188: Di giorno stanno ascosi, non son franchi, / e sempre della morte ànno paura, / dello leon per tema non gli abranchi.

[3] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 40.32, pag. 100: E come il buon vasel tien, perchè 'l cerchio / Serra le doghe ch'abbrancano i fondi, / Facendo alle capruggini coperchio; / Così per modi prefetti e giocondi, / I nostri petti moderanza serra / Fra le virtù, e da' vizi rimondi.

[4] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 25, pag. 195.7: La terza pena fa che serpenti s'abranchino e abracciano insieme chollo spirito e che ll'uomo diventi draghone e 'l draghone diventi huomo e dà questa pena agli altri cinque spiriti.

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 3, pag. 65.21: piglyao forza Iasone e con grande ardire stese la mano et abrancao le corne de li buoy, che yà erano non boco sbavottute e, tanto le menando e tempestando da chà e da llà, no le levando may le mano dalle corne da chì che perdero reguglyo e che Iasone le signoriava e menava a la soa volontate.

2 Fig. Prendere, tenere saldamente.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 9.699, pag. 169: Come l'entrace l'acqua sempre tira / Per la virtù che dentro lei nutrica, / Così fa Capricorno che pur spira. / Vapor sottili sua potenzia abbranca, / Sempre tirando su ne l'aria chiara, / E par che in ciel si mostri la via bianca.

[2] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 27.11, pag. 69: E questo primo sopradetto vizio / Timor s'appella; il qual, quando ci abbranca, / Non lascia alcun posare in nostro ospizio.

[3] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 44.35, pag. 129: Ma per non far l'anima mia sorella / Del vizio che gl'ingrati abbranca e cerchia, / Pur moverò l'una e l'altra mascella, / A ringraziar colui che ci coperchia / Da ogni parte con quel dolce velo, / Il qual non passa chi 'n ver lui s'accerchia...

[4] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Lc, 8, vol. 9, pag. 343.6: disse: che è a me e a te, o Iesù, figliuolo dell'Altissimo? Priegoti, non mi tormentare. [29] Di che egli comandava al spirito immondo, che uscisse dell'uomo. Imperò che molto tempo abbrancava quello, ed era legato con catene, e guardato con li ceppi; e fracassate le catene, era portato dal demonio nel deserto. || Cfr. Lc 8, 29: «multis enim temporibus arripiebat illum».

3 Comprendere, contenere.

[1] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 2.8, pag. 19: Amore adunque, come ver si crede / Per chi ben guarda, ogni virtù abbranca; / E chi seco non l'ha l'altre non vede. / E dalla parte destra e dalla manca / E` sozïato da duo sue sorelle, / Delle qua' nulla lui servir è stanca.

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 10.17, pag. 30: Da l'altra parte, che Boreas affligge, / par l'Oceano coi gioghi Rifei, / dietro da' quai mal fa chi vi s'affigge. / Alania, Gozia, Dazia, Iperborei, / Teroforoni e Arimaspi abbranca, / Calibi e Dachi, che son crudi e rei. / Ne l'Oceano, ove la terra manca, / pare il mar Cronio e quello di Tabí, / isole e genti in cui natura stanca.

4 Prendere, derivare.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 14.3, pag. 41: Sol per l'agurio d'una porca bianca, / che con trenta porcelli apparve dove / Alba s'edificava, il nome abbranca. / Qui puose il suo diletto più ch'altrove / Ascanio e capo ne fe' del suo regno, / che poi fu ricca, bella e d'alte prove.

[u.r. 01.06.2005]