ABBRUNIRE v.

0.1 abbruniscono, abbrunita, abruniscono.

0.2 Da bruno 1.

0.3 Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Far diventare scuro; [anche fig.:] imbruttire. 2 Pron. Diventare scuro.

0.8 Pär Larson 10.03.1998.

1 Far diventare scuro; [anche fig.:] imbruttire.

[1] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 288.15: quali coll'accento aspro e ruvido l'arrugginiscono [[la Scrittura]], come sono i Romani; alquanti altri con favella maremmana, rusticana, alpigiana, l'arrozziscono; e alquanti meno male che gli altri, come sono i Toscani, malmenandola, troppo la 'nsucidano e abbruniscono.

[2] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ct 1, pag. 54.10: [4] Negra son, ma son formosa figliuola di Ierusalem, sì come li tabernacoli di Cedar, sì come la pelle di Salomone. [5] Non mi considerate, perch'io sia fosca; chè il sole m'ha abbrunita. || Cfr. Cn. 1, 5: «Decoloravit me sol».

2 Pron. Diventare scuro.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. 1, pag. 247.22: Alli uomini si conviene bellezza sanza lisciare: Theseo ne menò via Adriana, figliuola del re Minos, il quale non avea acesimate le sue tempie con ago; Phedra amò Ypolito, il quale non era bene adornato; Adone, amato da Venus, era acconcio a cacciare. Piaccianovi le nettezze del corpo e i corpi si abruniscono al campo... || Cfr. Ov., Ars. Am. I, 513: «Munditie placeant; fuscentur corpora campo».

[u.r. 22.03.2017]