ABITANTE (1) s.m.

0.1 abitante, abitanti, abitente, habitante, habitanti, habitenti.

0.2 V. abitare 1.

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc. e corsi: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); San Brendano pis., XIII/XIV; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Stat. fior., a. 1364; Doc. cors., 1365.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Enrico Dandolo, Cron. Venexia, 1360-62 (venez.); Stat. venez., 1366 (2).

0.7 1 Chi risiede in un luogo. 2 [Abitante di un luogo ultraterreno:] abitanti celestiali, abitanti della città santa, abitanti della corte celestiale, abitanti di vita eterna.

0.8 Pär Larson 20.04.1998.

1 Chi risiede in un luogo.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 11, pag. 456.17: perchè per tutta Libia contra gli altri abitatori gravissime battaglie fecero. In tale modo, morti igli abitatori, fue disolata, che se non fosse poscia stato lo imperadore Adriano, che d'altronde vi fece venire abitanti, vuota sarebbe stata la terra al postutto, igli abitatori toltine via.

[2] Fiore di rett., red. delta1, a. 1292 (tosc.), cap. 1, pag. 149.7: in quello tempo fue uno nobile e vertudioso uomo cittadino, nato di Capova del regno di Puglia, il quale era fatto abitante de la nobile città di Roma, ed avea nome Marco Tullio Cicerone, il quale fue maestro e trovatore de la grande scienzia di rettorica...

[3] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 69.28: Et finite queste paraule, ecco uno deli abitanti di quella yzula escia fuore, come avesse a ffare alcuna opra.

[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 487, vol. 2, pag. 462.36: et dicasi che spetialmente le predette cose fecero, andando et ritornando di notte a le case d'alcuni de la città di Siena et con altri abitanti ne la città di Siena...

[5] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 8, 67-75, pag. 247, col. 1.3: Qui li dixe Virg., del nome de la cità e della condiccione di cittadini ed abitanti de la dita citate [[scil. Dite]]...

[6] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 31, pag. 49.29: si debbia chiamari CC homini, buoni et sufficienti, o piò a volontà del Consiglio de la decta Villa, li quale seano amadore del buono et pacifico stato del Segnore Re et de la dicta Villa di Chiesa, cioè habitanti di Sardigna et Sardi, et ogni altri habitatori et Borghese de la dicta Villa, et due Capitane di lloro, et uno Confaluniere.

[7] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 453.29: pervennero ad uno castello di lungi alla città di Troia per sei miglia, lo quale si chiamava dagli abitanti Tenodon.

[8] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 80.17: 78. Non donna di provincie ec. Quasi a dire: voi non siete abitanti che constitu[i]te cittadi, nè avete amore alla replubica, ma siete come quelle, che stanno nel bordello, le quali solo alla lucrativa hanno lo intelletto ed ogni vergogna in [es]se si truova priva.

[9] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. III, cap. 9, vol. 1, pag. 121.10: E così per grande tempo signoreggiarono Italia i Longobardi, tanto che si convertirono in paesani e abitanti di tutta Italia.

[10] Enrico Dandolo, Cron. Venexia, 1360-62 (venez.), pag. 261.25: acioché a tuti quelli che dapoi mi discenderà, sia noto et manifesto i tempi felice et adversi agli abitanti de Venexia stadi.

[11] Stat. fior., a. 1364, cap. 3, pag. 59.7: dodici, cioè tre di ciaschuno quartiere, de' continui e usitati vinattieri, che vendono o fano vendere vino a minuto a cella aperta, de' migliori, leali e più utili della detta arte, veri guelfi, e habitanti, overo abitatori continui nella città di Firencçe, e' nomi de' quali si truovino, e prenomi, scritti nella matricola della detta arte, e l'arte predetta exercitato abbiano per due anni.

[12] Doc. cors., 1365, 15, p. 217.3: Ani d(omi)ni .M.cc.clxv, indiçio(n)e iij sigundo curso romano, a dì xxviij di feraio, in domo di Cagniucio da Gaghia abitente in lo castel(l)are di Casinca.

[13] Stat. venez., 1366 (2), cap. 48, pag. 26.30: E sovra ço no se entende deli viandanti li quali no fosse habitenti in Venesia, salvo che sovra lo ponte no se debia vendere niente.

2 [Abitante di un luogo ultraterreno:] abitanti celestiali, abitanti della città santa, abitanti della corte celestiale, abitanti di vita eterna.

[1] Giunte a Restoro, XIV in. (it.sett./fior./eugub.), pag. 260.16: per la perfezione saràno mellio partiti a lo cielo e a li planeti che nullo altro numero; e emperciò fuoro dodeci, né più né meno, e perfetto il cielo tutto intorno, che da nulla parte ci rimanga nulla. E questo bene risponde alli abitanti di vita etterna, che v'hae perfezione di tutti beni, e gloria senza neuno difetto.

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 24, 13-27, pag. 491, col. 2.6: c'è alcuno devedo de mençonar l'un l'altro, imperçò che nulla derogazione de fama sen segue, anci ne nasse augmento de laude, perch'èno stati desposti in la prima vitta che Deo creatore gl'ha eletti e predestinadi ad essere abitanti della santa città , in la quale è la gloria eterna'.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 3. proemio, pag. 52.12: E nota, che l'Autore, per conformare la materia della sua Commedia allo intendere del nostro ingegno, esso delli abitanticelestiali, li quali sono in uno luogo ed in una etade, sì come pruova santo Tomaso nel quarto contra Gentiles, capitolo LXXXVII, fa diversi cori, ponendo l'uno più alto che l'altro...

[4] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 31, pag. 693.21: Discritto l'altore in gienerale la forma del paradiso, ora discrive l'atto degli angoli e de' santi abitantiin quella corte cielestiale, e puotesi dividere questo c.o in tre parti gienerali.

- Abitanti dell'Inferno.

[5] Jacopo Passavanti, Tratt. superb., c. 1355 (fior.), cap. 2, pag. 190.21: tanto ebbe per male il sommo principe Iddio, che l'uno e l'altro cacciò di cielo, isbandeggiandogli di tutto il suo reame, sanza mai potervi ritornare; e fecegli abitanti sanza termine nello scuro e doloroso regno dello 'nferno...

[u.r. 18.07.2007]