0.1 abeta, abetan, abetano, abetarà , abetaranno, abetare, abetareano, abetàssaro, abetassero, abetata, abetate, abetato, abetava, abetiamo, abeto, abita, abità , abitâ, abità', abitaa, abitaci, abitado, abitai, abitale, abitammo, abitamu, abitan, abitando, abitandoci, abitandovi, abitandu, abitanlo, abitano, àbitano, abitante, abitanti, abitao, abitar, abitâr, abitará, abitarà , abitaranno, abitarano, abitare, abitarebbe, abitarei, abitarete, abitari, abitarla, abitarle, abitarlo, abitarmi, abitaro, abitarò, abitaron, abitarono, abitaronvi, abitarvi, abitàrvi, abitasi, abitasimo, abitasse, abitassen, abitasseno, abitassero, abitassi, abitassimo, abitasson, abitassono, abitassoro, abitaste, abitasti, abitata, abitate, abitati, abitato, abitatovi, abitava, abitavam, abitavamo, abitavan, abitavano, abitavanu, abitavate, abitavi, abitavo, abitavono, abite, abitente, abiterà , abiterai, abitera'vi, abiterae, abiteranno, abiterannola, abiterannosi, abiterebbe, abiteremo, abiterete, abiterò, abiti, àbiti, abitiamo, abitiate, abitino, àbitino, abito, abitò, abitoe, abitóe, abitòe, abitolla, abitonno, abitoro, abitossi, abitovvi, abitu, avetano, avetante, avetar, avetarce, avetare, avetaro, avetasse, avetassero, avetate, avetato, avetava, aveteno, aveterà , aveteronno, avita, àvita, avitao, avitare, avitato, avitava, avitavano, aviti, avitiamo, habita, habità , habitade, habitadi, habitalo, habitamu, habitan, habitando, hàbitannu, habitano, habitante, habitanti, habitanu, habitany, habitao, habitar, habitarà , habitaran, habitarano, habitarci, habitare, habitaremo, habitari, habitarinchi, habitarti, habitaru, habitasse, habitasseno, habitassi, habitassiru, habitata, habitati, habitato, habitatu, habitau, habitava, habitavannu, habitavano, habitavanu, habitay, habite, habitene, habitenti, habiterà , habiterete, habiti, habitimu, habitinu, habito, habitò, hàbito, habitranno, habitrebbe.
0.2 Lat. habitare (DELI 2 s.v. abitare).
0.3 Doc. montier., 1219: 1.
0.4 In testi tosc. e corsi: Doc. montier., 1219; Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Quindici segni, 1270-90 (pis.); Stat. prat., 1295; Stat. sen., 1280-97; Doc. pist., 1296-97; Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Cronichetta lucchese (1164-1260), XIII/XIV; Lett. volt., 1348-53; Doc. cors., XIV.
In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.); Doc. venez., 1253; Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Stat. vicent., 1348; Stat. mant., 1374; Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Stat. castell., XIV pm.; Doc. orviet., 1339-68, (1353); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Stat. cass., XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Lett. palerm. (?), 1358; Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.7 1 Avere dimora, gen. stabile (in un luogo o con qno). 1.1 Abitare un luogo: usarlo come dimora. 1.2 Fras. Abitare (con) seco: condurre vita solitaria, da eremita. 1.3 [Di soggetti astratti quali sentimenti, spiriti, vizi, virtù, fede ecc.:] risiedere, avere luogo, essere collocato, trovarsi. 1.4 [Relig.] [Del Dio cristiano, degli dèi pagani dell'antichità e, per analogia, dei demoni]. 1.5 [Relig.] [Della destinazione delle anime dei trapassati]. 2 Fare (di un luogo) la propria dimora; popolare. 3 Fig. Avere rapporti sessuali.
0.8 Pär Larson 04.08.1999.
1 Avere dimora, gen. stabile (in un luogo o con qno).
[1] Doc. montier., 1219, pag. 44.13: no(n) darae né adiuto né co(n)sillio ke co(m)pagna si faccia i(n) Montieli cu(n) neun omo di Mo(n)tieli né ke in Mo(n)tieli abiti, scettata la co(m)pagna del comune...
[2] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 401, pag. 576: Ben te val un amigo s'el t'abita da preso, / et an' 'l verais luitan se 'nde recorda adeso.
[3] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 5.65, pag. 109: lo spirito ch'i' aggio, und'eo mi sporto, / credo lo vostro sia, / che nel meo petto stia / e abiti con meco in gran diporto.
[4] Doc. venez., 1253, 1, pag. 6.15: Lo Casal de Lugri, o' che habita Martin, pecia J de terra et in parte vigne; da çascun ladi Pinço per meser Romeo Quirin, da un cavo meser lo vescovo...
[5] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 123.5: altri diceano che lla cittade fosse renduta agli uomini della terra, altri diceano che lla cittade si dovesse mutare di quel luogo et abitare in altra parte.
[6] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 14, pag. 231.17: non comperare la casa, innanzi che tu cognioschi 'l tuo vicino, et se tu avevi la casa innanzi ch'egli habitasse presso ad te, inprima vendi la casa che tu dimori ad presso del vicino.
[7] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de passione sancti Iob, 45, pag. 279: San Iob in terra Hus se lez k'el abitava, / Lo qual era iustissimo e De grandment amava.
[8] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 2, pag. 130.10: e che la comunità delle città né dei reami non può essere senza essa comunità la quale è ditta, cioè quella di coloro che abitano in una casa.
[9] Quindici segni, 1270-90 (pis.), 338, pag. 258, col. 1: Gente, bestie pesci e ucelli, / grandi, meçani e picciolelli, / tucti quanti si morrano / in quello giorno e finerano; / l'aire che ora veggiamo / et la terra u' avitiamo / anburo andrano interamente / e tornerano a neiente...
[10] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 46, pag. 47.15: E dice: - Qui abito, questo è il palagio mio, e vo' che sia l'abergo vostro quando capitate in questa terra -.
[11] Stat. prat., 1295, pag. 450.18: alcuno della decta Co(m)pagnia no(n) debbia vendere nè fare vendere nè consentire che ssi venda in sua casa, o vero dove habitasse, o vero in qualunco altro luogo a sua cagione vino minutatamente mescendo...
[12] Doc. pist., 1296-97, pag. 158.39: e che l'altre quatro parti debono tornare a lloro chonpangni pistoresi, i quali non abitano in Bolongna, né ci sta(n)no.
[13] Stat. pis., 1302 (2), cap. 21, pag. 984.23: possa nè debbia essere electo consulo u consiglieri de la dicta arte, se non è di quelli che dimorano et habitano in del chiasso de li dicti Coiari, lo quale est in de la cappella di Santo Nicolo, continuamente co la sua famiglia.
[14] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 39.3, pag. 242: Quando un bom paire à so fijor, / chi obier a lui non vor, / ni star con si ni abitar, / ma per lo mondo vanezar, / degno è cair, per gram folia, / em porvertae e gram famia...
[15] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 533.35: costoro erano molti, e per grande loro soleccitudine providiano da la piccola chosa infine a la grande, che none hostante la grandissima moltitudine che in Roma habitava in grande abundantia d'ogni bene se trovava e per buono denaio.
[16] Stat. pis., a. 1327, L. 2, cap. 65, pag. 117.19: Ordiniamo, che alcuno Judeo possa nè debbia stare nè habitare per alcuno modo in Villa di Chiesa, nè in de le suoi confine, nè in tucta l'argentiera del Signore Re...
[17] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 5, pag. 619.33: Anche gli altri confessori che andorono ne' deserti, stando soli sanza ogni speranza d'umana vita, abitando con le bestie orribili...
[18] Stat. perug., 1342, III.4.1, vol. 2, pag. 35.19: el citato en persona overo a casa de la sua habitatione overo dua habitare è usato e a la chiesia de la sua parofia non comparirà...
[19] Stat. castell., XIV pm., pag. 212.5: Ma e·lla quaresima de san Martino et en verità e·lla maiure, a l'ora del matutino a le ghieçi e·lle parochie de le quali habitano, amdare debiano se excusati non fossaro per raigioneveli caigione.
[20] Lett. volt., 1348-53, pag. 201.32: e considerata la grave e continua spesa che quella mura richeggiono di strecta necessità in raconciare e rifare come sapete dentro e di fuore, che altrimenti non vi si potrebbe stare nè habitare...
[21] Doc. orviet., 1339-68, [1353], pag. 130.6: Una chasa avemo ritrovata ch'è del'uopera, la quale sta ne· rriione di s(an)c(t)u Stefanu, apressu la chasa di Chiara fornaia, e pressu la chasa di Chobuciu di Ciettu dettu Rochiu, e retu vicinale; la quale lassò Petru Açara; la quale ci avita do(n)na Margarita di Nallo...
[22] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 4, pag. 541.23: E lo Rectore gli suoi officiali e famigli constrenga d'onestamente vivere et habitare, nì permetta loro dissolutamente vagare nì lassargli prosilire in soççe lascivie o iniuriose contumelie.
[23] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 20, pag. 92.4: Li homini di Iachi, essendu duri, et confidavanusi in unu monti undi tandu abitavanu, lu quali munti sì era turniatu di grandi dirrupi, ecceptu di una parti, dundi intravanu et dundi exianu.
[24] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 181, pag. 37: Abitava nella Torre, como vi agio contato; / Tucto dì aveva la corte como re foxe stato...
[25] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 16, pag. 218.5: E Gesù rivolgendosi e vedendo che 'l seguitavano disse loro: Che domandate? E eglino dissero: Maestro, dove abiti tu? E egli disse: Venite e vedetelo. E eglino vennero e videro dov'egli stava e stettero co llui quel dì.
[26] Stat. mant., 1374, 1374, pag. 12.8: El fi fato crida e comandamento per parte del nostro magnifico Segnor, al qual Deo dia bona vita che alcuna persona di Vicariadi da Borgoforte, da Luzara, de Suzara, da Gonzaga e da Razolo o de qualuncana altra parte del tereno mantoano, o chi abiti in lo tereno mantoano...
[27] Doc. cors., XIV, 3, pag. 196.15: esso vescovo debe habitare in esso loco quando piace ad esso como in sua casa, e quando esso no habitasse li dicti vassalli possano habitare la dicta casa e dare cum le altre cosse donneche.
- Risiedere temporaneamente.
[28] Stat. cass., XIV, pag. 134.3: Si alcuno monacho peregrino venerà de lontana pagese, et sy volerà habitare i(n)nellu monastero p(ro) hospito [[...]] sia reciputo quanto tempo esso desiderarà.
- [Di animali].
[29] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 20, pag. 32.15: trovamo de quelle [[scil. generazioni d'animali]] ch'abetano e· ll'acqua, come so' li pesci; e dicese che tale abeta e· llo foco; e già avemo veduto drappo che non arde e non se consuma e· llo foco.
[30] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 40, pag. 142.6: Gallo è uno uccello dimestico, il quale abita e vive con le persone.
[31] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 42, pag. 63.12: E quando lo maschio leofante sae che sono nati li soi filioli, sì corre là e per paura ch'elli ae d'uno dragone che abita in quella contrata, che è molto venenoso, che non faccia loro male...
[32] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, cap. 7, pag. 72.5: Di questa ancora così piccoletta regione nel mondo [[...]] appena la quarta parte s'abita da animali da noi conosciuti.
[33] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 157.8: O qualunque leoni abitate in questo scoglio, squarciate il mio corpo, e consomate le scelerate budelle con crudele morso.
[34] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 74, pag. 251.7: è [[il granello della senape]] minore seme di tutti gli altri, e l'albero che ne nasce è sì grande che gli ucelli del cielo vengono e abitano ne' rami suoi. || Cfr. Matth. 13, 32: «ita ut volucres caeli veniant et habitent in ramis eius».
1.1 Abitare un luogo: usarlo come dimora.
[1] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 157, pag. 239.19: questo mare de Cin, secondo che dicono savi marinari che ben lo sanno, à bene VIJ.M CCCCXLVIIJ isole, de le quali le più s'abitano.
[2] Doc. aret., 1337, pag. 656.1: Nieri da Fagiola, domandasi ch'el castello d'Anghiari se debbia desfare tutto, e che in quello poggio maio non se debbia habitare perchè se elli se habitasse sempre Nieri da Fagiola el potaria avere e fare ribellare al Comune d'Areço.
[3] Stat. vicent., 1348, pag. 14.21: De le stantie o botege che se deno habitare e che se deno affittare a nissun altro che alli mercadante.
[4] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), Rubr. 95, pag. 189.20: ch'io cognosco che questo monte, che ora è coperto d'erba e d'arbori e abitato di bestie, tempo verrà, che sarà coperto d'oro e abitato di gente, che tutto lo mondo subiugherà...
[5] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 7, pag. 35.24: Sonvi gli antrepofagi, gente molto aspra e crudele e fiera tanto che non si puote conversare con loro; evi una terra abitata solamente da fiere bestie e mordaci, dove non puote arrivare persona che non sia morto...
1.2 Fras. Abitare (con) seco: condurre vita solitaria, da eremita. || Traduzione dell'espressione lat. habitare secum.
[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 3, cap. 1 rubr., pag. 63.7: D'abitareseco. Lo primo atto d'acquistare virtù si è d'abitare seco medesimo.
[2] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 3, pag. 42.15: «O patri, ky vol dirj ky sanctu Benedictu 'habitaucum sicu'? cum cuy habitau? non lu intendu beni chistu dictu».
[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 3, pag. 68.3: dette queste parole tornò al suo diletto luogo della solitudine, e solo, nel cospetto di Quello che vede tutto, abitò con seco.
[4] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 3, pag. 69.3: Questo dunque venerabile Benedetto dico che abitò con seco, però che sempre circospetto nella propria custodia e sempre esaminandosi inante agli occhi del Conditore, di nulla cosa fuora di sè curava.
1.3 [Di soggetti astratti quali sentimenti, spiriti, vizi, virtù, fede ecc.:] risiedere, avere luogo, essere collocato, trovarsi.
[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 655, pag. 550: S'eu blasemo le femene, poncel'e marïade, / no laudo tute moneche qe sta enfaçolade: / putaria en ler abita e l'ivern'e la istade; / saçate, vero dicove, q'eu le ai ben provade.
[2] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 11 parr. 1-3, pag. 41.7: Sì che appare manifestamente che ne le sue salute abitava la mia beatitudine, la quale molte volte passava e redundava la mia capacitade.
[3] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 45, pag. 129.9: E no vorebe, misere, ke quisti grand homini ke dicen incontra l'amico meo movessa ira, perké l'ira non habita in sino del savio.
[4] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 103, pag. 327: omne peccatu çe abita, ne le bructe contrade / de quillu falsu amicu.
[5] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 106.17: ma spezialmente il disordinato mangiare e bere fa abitare in te molti vizj, e fa istare l'anima tua occupata, e d'essere serva di molti peccati, e per questo perdi...
[6] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 108, pag. 356.22: Non credi tu, che in una bestia, o in un pesce abiti lo spirito, che nel tempo passato abitò in un uomo? Tu de' credere, che 'n questo mondo neuna cosa perisce, anzi si muta di luogo in luogo...
[7] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 107.14: Illocu eciamdeu habitanu li formi terribili a vidiri; illocu habita la morti et tucti travagli, et la dulchiza di lu riposu <esti> parenti di la morti; illocu habitanu li mali alligrizi di la vita et la mortali bactagla et [di] li figloli di Eumenides sublimi li lecti di ferru; illocu habita la pacha discordia, havendu lu capillu serpentinu cum sanguinusi ligaturi in mezu...
[8] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 5, vol. 2, pag. 212.6: Jà veni Xerses, in lu nomu di lu quali habita la superbia et la inpotencia.
[9] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 18, vol. 1, pag. 133.8: pongono due principj, l'uno di bene, l'altro di male; e l'uno chiamano principe di luce, e dicono, che abita sopra queste cose visibili in regione di luce. L'altro chiamano principe di tenebre, e dicono, che abita in regione tenebrosa.
[10] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 293.8: dice la Scrittura: In malevolam animam non introibit sapientia, nec habitabit in corpore subdito peccatis: Nell'anima malivola, cioè maculata e di mala volontà, non enterrà la sapienza, e non abiterà nel corpo subbietto a' peccati.
[11] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, part. 3, pag. 53, col. 2.15: Oimè, Signore, imperciocchè spesse volte vuole regnare in me e abitare la vanagloria, e quando la golosità, e quando la lussuria e cotali vizii, ma io non voglio che regni in me...
[12] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 99.9: «Veramente la tua prudenza risponde alla verità, cioè alla nobiltà della persona, e parole di soavità abitano in te...
[13] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (i), par. 16, pag. 22.30: Che nel lago del cor. È nel cuore una parte concava, sempre abondante di sangue, nel quale, secondo l'oppinione di alcuni, abitano li spiriti vitali...
1.4 [Relig.] [Del Dio cristiano, degli dèi pagani dell'antichità e, per analogia, dei demoni].
[1] Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.), cap. 2, pag. 57.11: «Io adoro solamente uno Dio verace il qual è· lo cielo e· la terra, lo quale habita in alto e puose nel cielo li grandi luminari solo».
[2] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, q. 10, pag. 90.7: [D.] En qual logo habita Deo? M. Deo sì habita in tute le parte del mondo per Soa posanza, ma spetialmente Ell'è in celo intelectual substantialmente.
[3] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 85, pag. 115.16: kè fiol de Dio no po esser se no homo pacifico, co dise Cristo: Beati pacifici, quoniam filii Dei vocabuntur; nè non habita Dio se nno en homo pacificho, co dise lo psalmo: In pace factus est locus ejus.
[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 41, pag. 88.1: Neuno è buono sanz'Iddio. Come si potrebbe l'uomo, contenere contra fortuna, sanza il suo ajuto? Iddio abita in ciascuno buon uomo.
[5] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), cap. 15, pag. 136.29: è stretta e faticosa la via d'andare al cielo, perciocché le demonia, le quali abitano in questo aere, come dice santo Paolo, che gli chiama principi e podestadi di questo aire, sempre si sforzano e contendono contra...
[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 12.15: I palagi de' nobili idei sono guardati dalla parte diritta, e da la manca coll'aperte porti. Li minori idei abitano in altri diversi luoghi. I grandi hanno posto dinanzi a le loro case.
[7] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 8, pag. 268.27: Egli parla e dice: Questa selva, e questo colle de' frondosi arbori, quale dio, incerto è, dio l'abita.
[8] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 15, vol. 2, pag. 261.12: la castità molto a Dio piace, e al nimico dispiace, e all'uomo è utile e dilettevole. [[...]] al demonio molto dispiace per la sollecitudine, che ha di farla perdere; e perchè esso come porco immondo, negli uomini immondi si riposa, ed abita. E così dico, che è utile all'uomo, perciocchè il fa abitacolo di Dio, e meritagli di avere più conoscimento, e più lume di Dio, e più pace, e più onore.
[9] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), Rubr. 5, pag. 28.5: Moise vedendo questo ed avendo forsi udito dire come opinione era nella contrada che insù quel monte abitava Dio, per la qual cosa niuno non era ardito di montarvi suso, disse fra se stesso; io voglio andare a vedere...
[10] Stat. lucch., XIV pm., pag. 72.20: Et Dio che habita neli sancti in questo mondo vi debbia guardare.
[11] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, part. 4, pag. 86, col. 1.22: la Divina scrittura è il lume inaccessibile, cioè al quale non si può andare, nella quale tenebra e oscurità si dice che abita Iddio, il quale è invisibile per la eccellente chiarità.
[12] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 117, pag. 292.16: Pace sia in terra e gloria nell'altissime cose; e benedetto il regno che viene del padre nostro David. Salvaci tu che abiti in alto.
1.4.1 [Di corpi astrali o costellazioni].
[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 7, cap. 4, pag. 187.17: se noi trovamo èssare mosso e avenire uno grandissimo accidente de pace, cercaremo entro per lo corpo del cielo, e trovaremo Iupiter, lo quale abeta e· llo sesto cielo, e per lo stato suo conosciaremo lo stato de la pace. E se noi trovaremo èssare mosso pestilenzia e· lli lavoratori de la terra, cercaremo Saturno, lo quale abeta e· llo settimo cielo, e per lo stato suo conosciaremo lo stato loro. E se noi trovamo èssare mosso accidenti de soni e d'alegrezze e de canti d'amore, cercaremo Venere, la quale abeta e· llo terzo cielo. E se noi trovamo èssare mossi accedenti per currieri e per viandanti, cercaremo la luna, la quale abita e· llo primo cielo, ch'è donna de li corrieri e de li viandanti, secondo che ponon li savi.
1.5 [Relig.] [Della destinazione delle anime dei trapassati].
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De die iudicii, 78, pag. 198: Po vedherá i demonij da la senestra man, / Coi que il fog ardente semprunca habitaran; / l'ardente conscïentia dentro dal cor avran, / De fora tut lo mondo ardent da omiunca man.
[2] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 276, pag. 637: Nexun homo è êl mundo ch'unca 'l poës cuitar, / s'el no è Iesù Cristo e lo so dolçe Par, / lo ben k'avrà quellor ke là su à habitar.
[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 15.11, pag. 53: «Quiste so le demonia, con chi t'è opo avetare; / non t'è opo far istoria: che te oporà portare, / non me trovo en memoria de poterlo narrare...
[4] Lett. sen., XIII u.v., pag. 51.3: O città gloriosa, di somna [sic] pace ripiena, quando entrarremo per le tuo porte et habitaremo in te etternalmente?
[5] Amore di Gesù, XIV in. (ver.), 333, pag. 56: açò k'el composa tuti en lo regno / habitar cum le Vertue divine / davanço so conspecto sença fine...
[6] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 4782, pag. 175: E questo santo inchoronado, / Lo qual fo da Cristo clamado, / (Chi lly dia graçia d'entrar / In la sua gloria e habitar) / Ch'io possa a vixo a vixo / Veder Cristo in paradixo.
[7] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 25, 28-39, pag. 555, col. 2.18: ch'ell'è besogno ch'ai nostri ragi, çoè alle nostre Scriture, omne anima umana che de' abitare in celo, sì se maduri, çoè receva nova despositione'.
[8] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), proemio, pag. 1.11: Il Salmista: «Beati coloro che abitano nella casa tua, Signore». E il Vangelio: «Beato chi mangerà nel regno del Cielo».
[9] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, cap. 11, pag. 242.14: E così gridando quella santissima anima uscì di quello corpo virgineo, ed andonne ad abitare con le sante vergini.
[10] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), cant. 2, ott. 48.8, pag. 34: portan fama valorosa / per questa chiara e rilucente stella, / la quale ha fatto in terra nuovo cielo / sì come degna d'abitare in cielo.
[11] Laudi Battuti di Udine, XIV m. (tosc.-ven.), 2.86, pag. 32: A nui lo paradiso, / pien d'ogni spiendore, / dà cun claro viso / de lo salvadore; / l'anima beata / ch'è lasù habitata / à zoia complita.
[12] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, part. 2, pag. 49, col. 2.27: il giogo di Cristo in tanto lieva colui che 'l sostiene che coloro che conversano in terra gli fa abitare in cielo...
[13] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIV (i), par. 82, pag. 653.19: dimenticano tutte le fatiche e noie passate e quindi passano ne' Campi Elisi, li quali dicevano essere luoghi dilettevoli e in quegli abitare l'anime de' beati...
[14] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 142, pag. 325.6: che tu se' nel tempio santo di Dio e hai veduto il ministro, che se' degna d'abitare nell'inferno per li tuoi peccati?
[15] Contemptu mundi (III), XIV sm. (tosc.), L. 3, cap. 12, pag. 207.15: Dice Isaia: «Chi di voi potrà abitare co gli ardori sempiterni? Questo fuoco sarà nel mio furore; di notte e di dì non si spegnerà...
[16] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 7, pag. 228.3: E sì clamemo grande mercé per li meriti del dolce amor de Iesu Cristo, che gli fe perdonança de li lor peccati, che pregeno luy per nuy, ch'el ne faça a nuy perdonança de li nostri peccati e ch'el ne conduga a quelle allegreçe, a quelle dolceçe, a quelle suavità de vita eterna, là o'è la compagnia de li santi, habitare in secula seculorum, amen.
2 Fare (di un luogo) la propria dimora; popolare.
[1] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 52.16: Foro doi nobili Iuveni con altra granne multitudine de Iuveni lassaro la patria loro e annaro ad abitare de là da lo fiume, et lo fiume avea nome Termodoon.
[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 19, pag. 123.4: E però fue pensato per loro di mutare luogo, e abitare altro castello, e mutargli altro nome.
[3] Stat. sen., 1280-97, par. 59, pag. 18.19: Item, ordiniamo che qualunque venisse ad abitare nel detto castello o vero corte, e volesse fare casa nel detto castello, debbia avere dodici denari da ciascuna massarizia.
[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 41, rubr., pag. 258.4: Come Cesare mandò ad abitare le regioni dipopolate; e come stabilì nuovi ordinamanti per che dimorasse fuor di Roma...
[5] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 204.31: fo del regno de Ytalia habitacion deli Longobardi, li quali habiando scombatù e vento Millan, Ticino, Bressa e Bergamo, li comenzà ad habitare...
[6] Cronichetta lucchese (1164-1260), XIII/XIV, pag. 247.11: A dì XI Agosto fue grande isconfitta delli Pisani a Montemorecci, et avenmo lo chastello di Montemorecci et regammo con noi le porte, et li contadini di quine et di Cerreto di Lucca condussino ad habitare a Bientina in uno borgo.
[7] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 12, pag. 220.11: Ohi, Signore Iddio! tra che gienti siamo noi! in che isola siamo abitati! che meglio varrebbe a nostra salute che questa ubertosa isola fosse iscoglio aridissimo!
[8] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 28, pag. 480.22: Quella città fece fare il re Manfredi, e fecela abitare a' Saracini suoi soldati per tenere il capresto alla gola a quegli Pugliesi, che non voleano essere sotto sua signoria.
[9] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 25, pag. 99.24: apparve in visione all'abbate ed al preposito, li quali avea ordinati e mandati per edificare ed abitare lo predetto monasterio, e disegnò loro sottilmente dove e come tutte le case e ciascuno loco necessario del monasterio si dovesse edificare.
[10] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. I, cap. 2, rubr., vol. 1, pag. 5.4: Come per la confusione della torre di Babello si cominciò ad abitare il mondo..
[11] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 9.5: in quanto poté, simile a Roma la fé reedificare e abitare; raccogliendovi nondimeno dentro quelle poche reliquie che si trovarono de' discendenti degli antichi scacciati.
[12] Lett. palerm. (?), 1358, pag. 94.6: tri burgisi nostri fidili, sianu partuti oy intendinu di partirisi cum li cosi et famigli loru pir abitari in altra parti, et in quistu modu la dicta terra de facili si purria disabitari...
[13] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 11, pag. 213.13: ammonito Gioseppo ne' sogni, andonne nelle parti di Galilea e abitò nella città di Nazaret...
[14] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IX (i), par. 87, pag. 490.20: Pola è una città in Istria, la quale, secondo che Giustino dice, fece Medea, moglie di Giansone, capitata quivi con lui quando di Colcos veniva, e abitolla di Colchi.
[15] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 2, pag. 53.31: Cicilia inde la quale sì venne da Troya uno re che se clamao Sicano, lo quale nce fece diversi citate e fecela habitare e fecela clamare la isula de Sicania per lo nomo suo.
3 Fig. Avere rapporti sessuali.
[1] Zucchero, Fisonomia, 1310 (fior.), pag. 7.15: E chi troppo l'usa [[scil. la luxuria]] è scorciamento di vita, è corrompimento di virtude, e ingenera costumi femminili e vili, secondo che nell'octavo capitolo d'abitare con femina qua indietro nella prima parte avemo divisato e detto.
[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 62.13, pag. 352: Ma quela soza marvaxe / pegazâ de tar brutura, / certannementi procura / che lo demonio la baxe, / chi conseigo abita e jaxe, / tirandola in preixon scura / de penna chi semper dura...
[3] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), prologo, cap. 8, vol. 1, pag. 28.24: homu non si virgogna naturalmenti currucharissi contra raxuni in puplicu contra lu proximu, et omni homu naturalmenti si virgogna iustamenti habitaricum sua mugleri in puplicu.
[u.r. 17.05.2023; doc. parzialm. aggiorn.]