ABITATO (2) s.m.

0.1 abitato.

0.2 V. abitare 1.

0.3 Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.).

0.7 1 Luogo abitato. 2 Parte abitata del mondo.

0.8 Pär Larson 02.08.1999.

1 Luogo abitato.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 6.44, pag. 19: Onde, se ben figuri e 'l ver compassi, / tu truovi lungo e stretto l'abitato, / ritratto quasi qual mandorla fassi.

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 15.20, pag. 296: E, poi che l'occhio mio chiaro comprese / la gente grande e l'abitato loro, / nuovo pensier ne la mente s'accese.

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 8.11, pag. 359: La sua risposta fu: «Per quel ch'io odo, / de l'abitato il nome saper vuoi / e 'l dove e quai vi son di maggior lodo.

2 Parte abitata del mondo.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 7.60, pag. 22: «Solin, diss'io, se' tu quel propio desso, / che divisi il principio, il fine, il mezzo / del mondo, l'abitato e ciò ch'è in esso?» / «Colui son io».

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 11.2, pag. 33: «In breve assai t'ho chiaro discoperto / del mondo l'abitato e come giace, / benché 'l veder te ne fará più sperto»: / cosí mi disse.

[u.r. 27.06.2007]