ABITAZIONE s.f.

0.1 abbitaçione, abetacione, abetazione, abetazioni, abitaciom, abitacion, abitacïon, abitaçion, abitacione, abitaçione, abitacium, abitagione, abitagioni, abitancium, abitasone, abitatione, abitationi, abitatium, abitaxon, abitazion, abitazione, abitazioni, avetatione, avitazione, avitazioni, habitaccione, habitacion, habitaçion, habitacione, habitacioni, habitaciuni, habitaciunj, habitagion, habitagione, habitagioni, habitasione, habitatione, habitationi, habitatiuni, habitaxon, habitazione, habitazioni.

0.2 Lat. habitatio, habitationem.

0.3 Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.): 2.

0.4 In testi tosc. e corsi: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Palamedés pis., c. 1300; Stat. sen., 1305; San Brendano pis., XIII/XIV; Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.); Stat. prat., 1347; Stat. lucch., 1362; Doc. amiat., 1363 (4); Doc. cors., 1370.

In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Elucidario, XIV in. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311; Doc. moden., 1353.

In testi mediani e merid.: Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Stat. perug., 1342; Stat. castell., XIV pm.; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.7 1 Atto dell'abitare o soggiornare stabilmente in un luogo o in una terra. 1.1 Facoltà di risiedere in una casa o in un luogo, oppure di popolarlo. 1.2 [Dir.] Condizione giuridica propria di chi abita in un luogo; residenza, cittadinanza. 1.3 Azione dell'andare a popolare un luogo. 2 Luogo di dimora, di residenza, di soggiorno; casa. 2.1 Parte abitata di un edificio; appartamento, quartiere. 2.2 [Dir.] Casa o appartamento ove abitare, assegnata a un funzionario, un ufficiale, ecc. 2.3 Fig. Il corpo o il cuore umano, visti come sede dell'anima e dei sentimenti. 2.4 [Relig.] Il Paradiso, collocazione delle anime dei credenti dopo la morte. 2.5 [Relig.] Fig. I fedeli Cristiani e i luoghi sacri, «abitati» da Dio. 2.6 [Relig.] Fig. Vita terrestre. 2.7 Fig. Oggetto di meditazione spirituale. 3 Luogo abitato. 4 Collocazione, sede di una comunità, di un edificio, ecc. 5 Patria; regione, terra di dimora. 6 Ciascuna delle regioni del mondo abitabili da parte degli esseri umani. 7 Possibilità di un luogo di ospitare abitanti, abitabilità. 8 L'insieme di coloro che vivono in un luogo, popolazione.

0.8 Pär Larson 02.09.1999.

1 Atto dell'abitare o soggiornare stabilmente in un luogo o in una terra.

[1] Stat. sen., 1305, cap. 34, pag. 49.7: Anco, che li detti frati, o vero alcuno di loro, non debbiano mangiare o ver bere nella città di Siena di fuore da le case de le loro abitazioni, o ver de le case del detto Spedale, senza licenzia del Rettore del detto Spedale...

[2] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), Pt. III, cap. 15, pag. 145.2: è detto climate Diarifeos per alquanti monti che ànno così nome. E advenga che ssieno molte isole ed abitazioni d'uomini fuor del termino del 7.o climate; imperciò che ssono di mala abitazione perciò non si mettono col climate.

[3] Stat. pis., a. 1327, L. 2, cap. 7, pag. 90.7: li decti arme si possano et debbiano portare per ogni persona andando et vegnendo di fuora infine alla casa sua della sua habitagione ligata con correggia o con altra ligatura portarle in mano...

[4] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 15, pag. 96.18: foru tanti li auchelli quanti foru li sirpenti, sì ki chascunu auchellu prise lu soy sirpente, et annectaru in tal modu killu locu, ki remase puru e nectu et actu ad habitacione».

[5] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 23, par. 23, pag. 739.5: ritennero i passi loro; e forse con non altro agurio che Cadmo le tebane fortezze fermasse, fondarono una loro terra per abitazione perpetua e di loro e de' successori.

[6] Doc. moden., 1353, par. 55, pag. 204.17: facta in la cità de Modena in la chassa de l'abitaxon di diti fradelli presente Guilelmino de Quatrofra', nostro cugna', e la Tadea nostra serore...

[7] Dom. Scolari (ed. Follini), 1355 (perug.), par. 109.16, pag. 8: Maschio neuno non è in lor masione, / Nè fan con loro nulla habitazione.

[8] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 41.44, pag. 108: De' qua' ciascun presso all'Arno ritenne / Suo famigliuola, e fevvi abitazione, / Ch'edificar com'a lor si convenne.

[9] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 7, pag. 31.6: Questo trave ne fu posato e dentro de esso fuoro trovate caverne e cupaine, fatte sì per l'antiquitate sì per fere le quale avevano rosicato e fatta drento avitazione; ca ce fuoro trovati drento sorici esmesuratissimi...

[10] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 32, pag. 280.5: E partendose intraro l'alto mare, no sapendo perzò dovo andare ad habitare, né ube le fate soe l'avevano ordinato la soa habitaccione, per multi periculi e multi lochi passò et andaro tanto per lo mare peregrinando...

[11] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), L. 2, cap. 32, pag. 73.6: la voce di cielo disse: 'A te dico, re Nabuchodonosor: el tuo regno passa da te e sí ti cacceranno da sé tutti, e· lla tua abitazione sarà colle fiere.

- [Di animali].

[12] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 20, pag. 32.12: E trovamo molte generazioni d'animali svariati e opositi l'uno a l'altro, e so' svariati de forma e de sustanzia e de regimento e de senno e de colori e abetazioni de lòcora. E trovamo de quelle ch'abetano e· ll'aere volentieri, come so' li ucelli che volano per esso...

1.1 Facoltà di risiedere in una casa o in un luogo, oppure di popolarlo.

[1] Reg. milizie, 1337 (fior.>lucch.), pag. 546.8: la terra o castello, et la habitatione della terra et del castello, rimangna et rimanere debbia al Comune di Firenze.

[2] Doc. fior., 1311-50, 93. (1350), pag. 682.2: che promectiate a' detti soldati da cavallo che il nostro Comune darà loro, et a ciascuno di loro, paga d'uno mese, [[...]] rimanendo la detta Terra et l'abitatione et forteça di quella et suo dominio al detto Comune.

[3] Stat. pis., 1322-51, cap. 136, pag. 575.19: Et qualumqua alcuna casa, u vero magazeno, in alcuno de' dicti fondachi, u ver suo uso u vero habitagion, venderà, u vero comperrà, sia condannato per lo comsulo di quello fondacho...

[4] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 304.7: Le case di Firenze s'aiudicarono a Boccaccio, e a la Giovanna, ma per favore di monna Salvestra, acciò ch'ella vi rimanesse dentro, e la Giovanna avesse ove andare; e per onore di loro feci, che l'abitagione d'esse sieno della Giovanna, mentre che la detta monna Salvestra vive...

1.2 [Dir.] Condizione giuridica propria di chi abita in un luogo; residenza, cittadinanza.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 347, vol. 1, pag. 251.9: Et qualunque non sarà trovato allibrato per cittadino o vero abitatore o vero contadino, non sia difeso, nè faccia pro' a lui alcuno privilegio di cittadinato o vero d'abitatione, nè ragioni o vero statuti del comune di Siena...

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 4, cap. 54, vol. 2, pag. 174.20: se averrà che alcuno filliuolo el quale sia ne la podestà del padre, fusse divenuto cittadino o vero per inanzi divenisse, che la cittadinanza o vero abitatione di cotale filliuolo non faccia pro al padre...

[3] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 4, pag. 123.22: Coloro che mutano abitazione di parrocchia in parrocchia, si debbono confessare dal prete della parrocchia dove vanno ad abitare.

[4] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 51, pag. 678.15: non [[...]] in alcuna terra interdicta per rebellione habitacione o residentia per alcuno officio facia, nì vada ad alcune terre per questi officij.

1.3 Azione dell'andare a popolare un luogo. || Cfr. abitare, 2.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. III, cap. 10, vol. 1, pag. 123.5: E dicesi che in quel tempo, intorno gli anni di Cristo VII.cXL, fu il cominciamento dell'abitazione del luogo ove è oggi la città di Siena per la gente vecchia e non sana che passò con Carlo Martello, i quali rimasono in quello luogo...

[2] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 31, pag. 266.6: una gran parte de lloro sì se nde vennero ad habitare in quella citate; per la quale habitatione la citate adeventao multo populata de gente et era habundante de tutto le cose che erano neccessarie a vita humana.

2 Luogo di dimora, di residenza, di soggiorno; casa.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 22 (83), pag. 246.13: comandamoti destrecta m(en)te cha tra q(ui) (e) martidie debie i(n)scire de tuta (Cristian)ità, e la tua habitatio(n)e scia i(n) logo diserto, overo i(n) t(er)ra d(e) Sarasinia...

[2] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1548, pag. 77: Quelui c'à ben a Deu servir, / Da qui a la fine permagnir, / Molt avrà rico guëerdone / E 'n ciel serà soa abitasone.

[3] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 212, pag. 36: Esen fora e vasen via, / E intrambi du in compagnia / Fora del paradiso lí apresso / Le habitaxon ge fen adesso; / Ora sen stan entrambi du / En quello logo o' illi én venù; / Intrambi du in conpagnia / Fano quiló l'albergaria.

[4] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 6, pag. 34.9: per battaglia vinti, iscacciati del loro paese, e non conoscendo le cose, ma credendo che togliessero loro l'abiturio di tutto il mondo, l'isola di Rodo, quasi sicura abitazione, presero.

[5] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 25, pag. 75.42: E anco vo dico io un'altra cosa, che per fermo sappiate che lo reame di Gaules dovrebbe essere di Gurone: ché [avanti che] lo re Ferramons ne fusse coronato, ne portò corona lo padre di Gurone, e poi per dolore di mei si misse elli dentro a questa abitazione che voi vedete e donòe quello reame a uno suo nipote.

[6] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 41.28: Et navicando noi indela decta yzula, incontra ci venneno sì come isciame d'api li frati iscendo di diverse celle. Certo le loro habitazioni erano isparte, ma insieme era la loro uzansa cola speransa, cola fede et cola carità.

[7] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 35.2: Primieramente della terra de' viventi che Iddio medesimo ch'è abitaculo de' viventi, cioè de' santi e de' prod'uomini, altresì come la terra è abitazione di bestie e d'uomini.

[8] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 9 [LXVI].2, pag. 742: Chi de novo se stramua / ê hatra abitacïon, / per aver reisego bon / e ventura benastrua, / digage esta oratïon, / chi me par soficïente...

[9] Stat. pis., a. 1327, L. 2, cap. 67, pag. 118.22: nullo tavernajo possa nè debbia tenere alcuno bestiame maschio nè femina, cioè buoy et vacche, vive tanto, sotto loro ombrachi, nè danansi dalli loro case overo habitagione...

[10] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 22, 73-87, pag. 495, col. 2.5: Le mura. Chiaro appare come li munisi èno puro desposti a mal fare. Spelonche, si è proprie le abitatione de malandrini, e ladri, ec.

[11] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 124.28: li fanciulli furono messi in una cassa e gittati in Tevero: la cassa arrivòe apresso all'abitazione d'uno pastore, nome Faustulo, lo quale li portò a casa...

[12] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 14, pag. 91.28: kistu Ysaac nen possessioni nen dinari rechippe, ma chircau fori de la chitate, non multu lontanu, unu locu, e fichenche una povera habitacione...

[13] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 2, pag. 18.18: Onde di lui s'intende quella parola di Davit, la quale predisse nel salmo: L'abitazione sua diserta sia, e non sia chi abiti in essa... || Cfr. Act 1, 20: «fiat commoratio eius deserta».

[14] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 196, par. 5, vol. 2, pag. 272.3: Ma quillo el quale sirà trovato, po' 'l terço suono de la campana, en la cità overo en glie borghe presso a la casa sua overo de sua avetatione a tre case...

[15] Stat. prat., 1347, cap. 11, pag. 16.18: E dopo la terza richiesta, overo inquisitione, facta personalmente di quello cotale, overo alla casa overo sua habitatione overo bocthega, e non giurasse, overo di giurare si scusasse o non volesse, al decto Brieve, non possa nè debbia possa giurare...

[16] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 415, pag. 774.13: apo li primi uomini, quando non era a loro casa, né abitazione coperta, ma solo sotto l'aria era loro dimora, egli ne li spes[s]i boschi andavano a· ffare sì fatte opre; onde noi, a cui è copia di case, dobbiamo maggiormente ciò celare.

[17] Stat. castell., XIV pm., pag. 212.17: Ma se·lli frati overo le sore contra li loro privilegia u loro raigione per le podestadi et rectori dei luocora e·lli quali ànno le loro abitationi fossaro vexati et molestati...

[18] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 3, cap. 8 ch., pag. 311.22: Ed è più caldo il sole in quel segno che i· neuno altro, perché quel segno è detto casa di sole, dove il sole hae la sua maggiore potentia, anche perché il sole è a dritto sopra la nostra abitatione, anche perché il sole dimora più tempo in uno medesimo luogo.

[19] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 9.10: Ma intra gli altri novelli abitatori, forse ordinatore della reedificazione, partitore delle abitazioni e delle strade, e datore al nuovo popolo delle leggi opportune, secondo che testimonia la fama, vi venne da Roma uno nobilissimo giovane...

[20] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 4, pag. 123.12: Gl'imperadori, i re, i principi, signori secolari, s'egli hanno privilegio dal papa, possono eleggere confessoro: se non, s'egli hanno principale abitazione in alcuna città più che nell'altre, si possono confessare al vescovo di quella cotale città o al prete parrocchiano; ma s'egli hanno abitazione o casa in diversi luoghi, e non appare qual sia principale, possono confessarsi al prete parrocchiano dov'è la loro abitazione: ma meglio è e più sicuro, che di licenzia del vescovo o di più vescovi, se in più vescovadi hanno le loro abitazioni, s'eleggano confessoro.

[21] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 13, pag. 108.24: «Certi miei amici, volendo fare stamane un gran convito e non avendo abitazione dove 'l potessero ben fare, di grazia mi chiesero casa mia...

[22] Stat. lucch., 1362, cap. 34, pag. 102.30: E che neuna persona [[...]] in della cittade di Lucha, borghi o sobborghi, possa o debbia, quando si mena alcuna donna o femina a marito, pulcella o vedova, o innanti o poi per tre die, fare alcun romore, o sonare bacini o campanelle o taule o alcuna maniera di metallo, o corna sonare, o gittare pietre all'uscio o vero alla habitagione del marito che menerà mollie...

[23] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 22.6: grande e ricco uomo, orrevole gagliardo e cortese, [[...]] a noi congiunto d'amore, parentado e vicinanza; e non solamente per abitazione a tempo di vita ma eziandio doppo la morte, però che el suo avello congiunto era col nostro allato nel chiostro di Santo Spirito...

[24] Doc. cors., 1370, 18, pag. 22.15: Actum hoc, est facta la presente carta in Calvi de la isora di Corsica, in la casa de Iacopucio de Calvi, aovale habitacione de quela Bramdina, anno a Nativitate Domini millessimo trecentesimo septuagessimo, indictione VII.a secundum cursum Ianue, die XXV augusti, hora circa nonam.

[25] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 163.9: Risponde la femmina: «Se voi pur siete degno d'essere amato, le nostre abitazioni sono sì lontane, che né luogo né tempo da prendere sollazzi d'amore tra noi si potrebbe trovare.

[26] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XVI par. 75, pag. 703.30: E questo è quello che l'autor dice: Ove dovea per mille, cioè per molti, esser ricetto, cioè stanza e abitazione.

[27] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 12, pag. 126.21: e la regina Helena, la quale èy una de le meglyore donne di Grecia, non forria stata raputa da la soa habitatione magnifica, nén portatande cossì a vergogna commo foy.

[28] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 4, pag. 164.12: E così quella casa fu incontenente faita abitacium de fideli, perçò che intrandoge un chi era perfecto fidel, çoè Dacio, incontenente se ne partì lo mendaçe spirito e infidel.

- [Di animali].

[29] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 17, pag. 109.12: Ma quando egli [[scil. l'ape regina]] è morto e perduto, elle perdono la fede e 'l giudicamento in tal modo, ch'elle perdono il loro mele, e guastano loro abitazione.

[30] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 100.17: Già i terzi corni della luna s'empiono del lume suo, quando io fra le selve, fra le deserte abitazioni delle fiere traggo la vita mia...

[31] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 23, pag. 29.17: Dintorno di fuori delle pareti della corte si facciano abitazioni da uccegli, sicchè lo sterco loro si ricolga dal lavoratore...

2.1 Parte abitata di un edificio; appartamento, quartiere.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 102, vol. 1, pag. 431.17: Et questo capitolo abia luogo et oservisi ancora intra tutti li consorti et congionte persone, e' quali intrassero per uno uscio in alcuna casa o vero abitatione.

[2] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 16, pag. 109.10: fanno tanto lavorare a quelle doie castella, che, quando venne la primavera, erano fornite de tutte cose e con belle avetatione.

[3] Stat. fior., a. 1364, cap. 50, pag. 124.28: mandare ad executione, a volontà di colui in chui favore fosse data cotale sentencça, a[n]cora per presura di persona, e cominciando alla detta captura, ogni dì e luogo e in casa e habitagione di casa...

[4] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 2, pag. 353.13: Lo tetto del palagio e tutto lo palagio di fuori era d'argento, e dentro tutto d'oro e adornato di pietre preziose, e nobilmente era lo palagio in camere e altre abitazioni dentro partite.

2.2 [Dir.] Casa o appartamento ove abitare, assegnata a un funzionario, un ufficiale, ecc. || Cfr. Rezasco s.v. abitazione.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 168 rubr., vol. 1, pag. 153.19: Che la podestà non debia avere per sua abitatione, se non el palazo de la Dogana et lo palazo di missere Nigi.

[2] Stat. fior., c. 1324, cap. 94, pag. 125.30: E neuna familiaritade abbia con messer Podestà, Capitano, Priori e Gonfaloniere, overo altro Rettore del Comune di Firenze, o singulari persone de la cittade overo distretto di Firenze; nè fuori di suo albergo overo abitagione manuchi overo bea, egli o alcuno de la sua famiglia...

[3] Stat. fior., 1334, L. I cap. 10, pag. 195.7: E debbia il detto Notaio avere l'abitazione sua presso a la corte de' Consoli, sì come parrà a' Consoli...

[4] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 21, par. 36, vol. 1, pag. 110.24: El quale ofitiale aggia dal comuno de Peroscia albergo convenevele per sua avetatione e de la sua famelgla a le spese d'esso comuno..

[5] Doc. amiat., 1363 (4), 5, pag. 89.4: Ancho lassa a la detta chappella p(er) abbitaçione del prete che starà a la detta chappella la chasa da la Porta.

2.3 Fig. Il corpo o il cuore umano, visti come sede dell'anima e dei sentimenti.

[1] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 3, q. 10, pag. 186.18: Lo corpo è vestimenta on caxa de l'anima, lo qual corpo fi destrugio imprimamente e po' fi brusado con l'anima, azò ke l'anima sia crutiada e tormentada in si medesma e in la soa habitatione e zo fi perzò ke l'anima à plu lo corpo amado ka -'l so Creator.

[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), Prologo II, pag. 6.2: come nulle cose se non celestiali pensare soleva, e come eziandio per eccellenza di contemplazione era rapito fuora dell'abitazione del suo corpo...

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIII (i), par. 50, pag. 614.14: e, oltre a ciò, nell'abitazione della 'nvidia, cioè nel petto dello 'nvidioso, non luce mai sole né vi spira alcun vento..

[4] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), lett. 1. (1367/74), pag. 4.7: Però che non mi pare di potere avere virtù né la plenitudine della gratia, senza l'abitatione della cella del cuore e dell'anima nostra, nel quale luogo acquistaremo el tesoro che c'è vita...

2.4 [Relig.] Il Paradiso, collocazione delle anime dei credenti dopo la morte. || Cfr. abitare, 1.5.

[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), cap. 10, pag. 123.5: Antonio, crescendo in più fervore e desiderio, ricordandosi di quella abitazione celeste, alla quale sospirava e desiderava di pervenire, dispregiava tutta la vanità di questo mondo...

[2] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 12, cap. 8, pag. 86, col. 1.14: Et la sua celestiale habitatione è a morte inchinata: e tutte le sue vie sono al chino inverso l'inferno dirizzate.

[3] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I cap. 1, pag. 609.11: Considera, misera anima, quanto Iddio t'ha data nobile natura secondo il corpo, [[...]] quanto grande abitazione promessa...

[4] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 26, pag. 148.16: Cui adunca non dubita ki nostru signuri Ihesu Xristu sia jn chelu, non dubita ki l'anima di sanctu Paulu sia ecciamdeu jn chelu cum sicu; ca sanctu Paulu, denunciandu la morti de lu corpu e la habitaciunjde la patria chilistiali, disse...

[5] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 24, vol. 1, pag. 192.27: e faccimi, e comandi, ch'io sia, mentre che questo corpo fragile porto, puro, magnanimo, giusto, prudente, e perfetto amatore, e percettore della tua sapienza, e degno abitatore dell'abitazione del regno tuo.

[6] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 19, par. 2, pag. 338.19: dicie Rabain: «Di ciò è a intendere, che ssino alla fine del secolo non sono a ddifallire nel mondo, chi ddi divina mansione e abitazione son dengni»...

2.5 [Relig.] Fig. I fedeli Cristiani e i luoghi sacri, «abitati» da Dio. || Cfr. abitare, 1.4).

[1] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 49, pag. 236.6: Onde dice: Figliuolo, dammi il cuore tuo. E perchè il nostro cuore è abitazione e tempio di Dio, secondo che dice san Paolo, conviensi di mondare e purificare...

[2] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 63.11: Volle lo Spirito Santo mostrare nel rubo verdissimo, nel quale Moisè vide, quasi come una fiamma ardente, Iddio, la verginità di Colei che più che altra creatura fu pura, e che dovea essere abitazionee ricetto del Signore della natura...

[3] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, part. 1, pag. 62, col. 1.39: Onde più veracemente siede in essa che in alcuno luoco materiale, e più veracemente abita Iddio in essa anima, la quale ama lui. E questo si fa con abitazionespirituale, siccome è detto: imperciocchè egli è carità, chi sta in carità il quale è vero amore, sta in Dio e Dio in lui.

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XII (i), par.111, pag. 585.23: «in grembo a Dio», cioè nella chiesa, per ciò che la chiesa è abitazion di Dio, e chiunque è in quella dee così essere da ogni seculare violenza sicuro...

[5] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 302.347, pag. 361: Di Dio tu se' vera abitazione; / in te iustizia castità e ragione, / e d'ogni bene titol ed essemplo, / inocente figura e santo templo...

2.5.1 [Relig.] Fig. Per analogia, i luoghi dove risiedono le forze del Male.

[1] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 4482, pag. 167: Onde io te digo per to meio, / Che tu credis al mio conseio: / Lassa star le ydolle malvas, / Le qual çirchunda Satanas, / Che tute è soe abitaçion / E soy templi e soe maxon...

[2] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 2, pag. 367.13: Pregoti, non diventi città meretrice la fedele Sion: non dopo l'albergo della Trinità diventi nidio, e abitazione di demonia.

2.6 [Relig.] Fig. Vita terrestre.

[1] Contemptu mundi (I), XIV sm. (tosc.), L. 1, cap. 18, pag. 97.15: Dice: «io sono abitatore e peregrino come tutti e padri miei». «Lasciami pigliare uno poco di refrigerio, prima che io me ne vadia, e non sarò più». «Oimè, che la mia abitazione è troppo allungata, io ho abitato cogli abitatori di Cedar; l'anima mia è stata troppo abitante in nel mondo».

2.7 Fig. Oggetto di meditazione spirituale.

[1] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), lett. 38. (1375), pag. 157.16: Non tardiamo più dunque, figliuolo e padre carissimo in Cristo Gesù, a pigliare e abitare in questa santa abitatione del cognoscimento di noi, la quale c'è tanto necessaria e di tanta dolcezza, però che, come detto è, vi si truova la infinita e inestimabile bontà di Dio.

[2] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), lett. 70. (1376), pag. 293.6: dilettatevi in Cristo crocifisso, dilettatevi in pene; satollatevi d'obrobrii per Cristo crocifisso; inestisi el cuore e l'affetto in sull'arbore della santissima croce con Cristo crocifisso, e nelle piaghe sue fate la vostra abitatione.

3 Luogo abitato.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 16.16: Appresso sono le solitudini grandissime, e le terre disabitate verso levante. Dopo quello luogo, oltra tutte abitazioni di gente, si trovano uomini che sono appellati Seres, che di foglie di scorze d'arbori, per forza d'acqua, fanno una lana ond'elli vestono loro corpi...

[2] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), Pt. III, cap. 15, pag. 145.1: E advenga che ssieno molte isole ed abitazioni d'uomini fuor del termino del 7.o climate; imperciò che ssono di mala abitazione perciò non si mettono col climate.

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 16, pag. 303.15: Qui essemplifica il suono di questa acqua al rimboccare, che fa l'acqua del fiume del Po, quando ella cade sopra San Benedetto dell'Alpe per cadere ad un'altra scesa, che dovea essere recettaculo e abitazione per mille abitanti.

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 41, pag. 600.32: E io, acciò che l'uno non disdegni andare a casa l'altro ad abitare, vi darò nuova abitazione, la quale io vi cignerò di profondi fossi e d'altissime mura e di forti torri...

- [Con valore collettivo].

[5] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 63, pag. 85.13: E' fu vero che gli Tartari dimoravano in tramontana, entro Ciorcia; e in quelle contrade àe grandi piagge, ove non è abitagione, cioè di castelle e di cittadi, ma èvi buon[e] past[ure] e acque assai.

[6] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 11, pag. 420.18: I secondi si chiamano Anacoriti, li quali abitano soli per li deserti; e perchè dall'abitazione degli uomini sono dilungati, hanno così nome.

[7] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 26, parr. 48-53, pag. 398.20: Qui dice como esso passò le colonne de Ercule le quale sono sor lo streto de li monti Ghibaldari, a fine che niuno navige da la man sinistra, però che è loco senza abitatione.

4 Collocazione, sede di una comunità, di un edificio, ecc.

[1] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 9, pag. 78.28: ordinò tutti li monasterii, cioè ordinando li prepositi con li loro monaci; ed egli con alquanti che seco elesse mutò l'abitazione del suo monasterio, ed andò a stare in uno altro loco.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. II, cap. 5, vol. 1, pag. 67.22: Dapoi che Cesere, e Pompeo, e Macrino, e Albino, e Marzio prencipi de' Romani edificatori della nuova città di Firenze si tornarono a Roma, compiuti i loro lavori, la città cominciò a crescere e moltiplicare di Romani e di Fiesolani insieme, che rimasono a l'abitazione di quella...

[3] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 19, pag. 116.23: E Forandano fa tanto lamento e pianto sopra lo sepolcro de Vivante che maie seria uomo che non se movesse a pianto; e non se volea partire de suo sepolcro e sì andava a la abitatione del castello de Coragino.

5 Patria; regione, terra di dimora.

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 204.29: fato fo del regno de Ytalia habitacion deli Longobardi, li quali habiando scombatù e vento Millan, Ticino, Bressa e Bergamo, li comenzà ad habitare...

[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 38, pag. 213.23: E dopo questi segni la fiera gente dei Longobardi quasi come spada tagliente uscì della guaina della sua abitazione, e sopra li nostri capi si inebriò di sangue...

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 19, 34-51, pag. 381, col. 2.7: Quand'io udi': çoè che la grazia de Deo li chiamava perché erano liberi dal peccato dell'accidia. Mortal marca, çoè abitazione in la prima vitta, che è mortale.

6 Ciascuna delle regioni del mondo abitabili da parte degli esseri umani.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 1, cap. 3, pag. 53.21: E stando lo sole en capricorno, trovamo l'abetazione enverso lo polo de setentrione determinata e posto termine e fine; e poniamo ch'e· la fine de quella abitazione sia posta una cità; e da inde e· llà enverso lo polo non se pò abetare per cascione de la fredura e per la delongazione del sole da quello loco...

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 5, pag. 41.26: Da poi che 'l nostro conto ha divise le terre secondo le sue abitazioni, si vuole un poco dire della terra medesima secondo che ella è da guadagnare, chè questa si è la cosa per che la vita degli uomini si mantiene.

[3] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 3, pag. 174.9: E non solamente tramontana; ma tutti i principi e maestri venti, cioè lo detto tramontana e meriggio, e levante e ponente. Questi quattro sono i quattro venti che dalle quattro parti del secolo, in tutte l'abitazioni dell'universo ventano.

[4] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 22, pag. 127.4: egli dà vita e inspirazione ad ogni cosa, e fece e produsse del primo uomo tutta l'umana generazione, e divise e sparse gli uomini per diversi luoghi, e diverse abitazioni sopra la faccia della terra...

[5] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 3, cap. 2 ch., pag. 298.6: e quando il sole è così fervente, non solamente disecca l'acqua risolvendola in vapori, ma anche disecca la terra risolvendone e traendone i vapori. E alotta si lievano dell'abitazione terreste due vapori: l'uno è umido ed è materia di piove e d'acque, e l'altro è secco ed è materia e principio di tutti ' venti.

7 Possibilità di un luogo di ospitare abitanti, abitabilità.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 6, pag. 121.20: Noi vedemo che 'l sole dà l'abetazione e· lla terra, e vedemo ch'elli fa una via, ché se move la matina da oriente, e gira la terra entorno entorno, e l'altra matina è tornato in oriente; e questa via è per questo verso trecento sesanta gradi.

[2] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), III, 61, pag. 192.17: Dovemo sapere che sotto 'l tropico Cancri è abitazione, imperciò che Hely recita che Tolomeo vi fece abitazione, e se ivi è abitazione allora più fortemente sarà sotto la linea equinoziale.

[3] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 3, cap. 9 ch., pag. 314.11: Dell'abitatione, noi diceremo quale parte della terra sono abitabili e quali non sono abitabili. Ma quanto ci è bisogno di presente, diciamo che tutta la terra si divide in due parti, cioè in parte abitabile e in parte non abitabile; e la parte inabitabile si divide in due regioni, secondo che due sono le cagioni le quali tolgono l'abitatione: l'una è il grande caldo, e l'altra il grande freddo.

8 L'insieme di coloro che vivono in un luogo, popolazione.

[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), proemio par. 4, pag. 62.6: quando il soggiogante a ingiustizia si pone, gli abitanti non contenti vivono e languendo muojono sotto i pesi gravissimi della non giusta signoria. E seguendo tale contradiosa vita le città d'abitazione in brieve tempo si disfanno...

[u.r. 27.11.2017]