ABOMINÉVOLE agg.

0.1 abbominevole, abbominevoli, abhominele, abhominevel, abhominevele, abhominevoli, abomineive, abominele, abominevele, abominevile, abominevol, abominevole, abominevoli, abominevolissima.

0.2 Lat. abominabilis (LEI s.v. abominabilis).

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1305; Comm. Rim. Am. (A), XIV pm. (pis.).

In testi sett.: Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Legg. Sento Alban, c. 1370 (venez.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

0.5 Locuz. e fras. abominevole a Dio 1.1; abominevole appo Dio 1.1; abominevole dinanzi da Dio 1.1; abominevole nel cospetto di Dio 1.1.

0.7 1 Degno di abominazione, orribile, esecrabile; contrario alle leggi divine o umane. 1.1 Fras. Abominevole a (appo, dinanzi da, nel cospetto di) Dio. 2 Spregevole. 3 Aborrito, disprezzato; infame. 4 Nauseabondo, ributtante. 5 Imputabile, che si può accusare di qsa.

0.8 Pär Larson 26.03.1999.

1 Degno di abominazione, orribile, esecrabile; contrario alle leggi divine o umane.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 10, pag. 45.5: Al tempo di Busiride, crudelissimo tiranno, in Egitto crudele albergaria, ma vie più crudele religione fue, il quale sacrificava a' suoi Dei il sangue non nocevole degli osti suoi; i quali Dei erano partefici delle sue fellonie, chè se era abominevole agli uomini, quanto maioremente dovea essere a loro.

[4] Stat. sen., 1305, cap. 55, pag. 75.9: E se adevenisse (la quale cosa rimova Dio) che alcuno de li frati del detto Spedale per diabolica instigazione e tentamento commettesse alcuno peccato o vero delitto, mortale o vero abominevole, el quale in alcuna guisa possa pervenire a conoscimento del Rettore del detto Spedale...

[5] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 30, cap. 1, par. 11, pag. 443.27: Seneca, primo de ira. Sozza a vedere e orribile è la faccia degli adirati: non sapresti se è vizio più abominevole ovvero sozzo.... || Traduce il lat. «utrum magis detestabile vitium sit, an deforme».

[6] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), Son. 356.4, pag. 221: Simpliçimente, puro, sença fele, / ti servo, Amor, del tutto et obedischo, / e ço che t'agrada no mi par rischo, / e lo contraro tengo abhominele.

[7] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Medea, pag. 114.31: Allora dubitai; ma io ancora non credea che ciò fosse abbominevole peccato; ma in tutto lo mio petto non era se non aspro freddo. || Cfr. Ov., Her., 141: «Pertimui nec adhuc tantum scelus esse putabam».

[8] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 6, pag. 158.7: Chè non dee la persona ricoprire o nascondere qualunche suo peccato, quantunche sia sconcio o abominevole; ma come al medico non si cela la 'nfermità e la piaga, quantunche sia isdicevole o in luogo di vergogna, acciò che la possa curare e sanare...

[9] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 15.2, pag. 41: L'avarizia è un vizio puzzolente, / Abbominevole, iniquo e cattivo, / D'Iddio nemico e dell'umana gente.

1.1 Fras. Abominevole a (appo, dinanzi da, nel cospetto di) Dio.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 14, pag. 180.10: Terzo, questo vizio è grave però che è ispezie di tradimento e di proditione, il quale è pessimo vizio e abominevole a Dio...

[2] Ceffi, Dicerie, XIV pm. (fior.), cap. 22, pag. 47.12: Ma, signori, considerate che 'l peccato di questo scellerato uomo è tanto abbominevole a Dio e al mondo e principalmente nella nostra terra, che molti ne sono angosciosi dello scampo di tanto malfattore...

[3] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 66, pag. 174.27: e pregoti, suor mia, che tu ti guardi dal raffreddare e dal tornare a dietro, acciò che non sia abominevolenel cospetto di Dio....

[4] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 107, pag. 284.8: Voi siete quelli che vi giustificate dinanzi dagli uomini; ma Idio conosce i cuori vostri; inperò che quello ch'è grande appo gli uomini è abominevole dinanzi da Dio.

[5] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 23, pag. 289.20: o veramente sentono questi cotali la vita loro essere sì abominevole nel cospetto di Dio, che, disperando della sua misericordia, temono delle pene della vita futura, alle quali sanno che dopo la morte si passa.

[6] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 4, pag. 87.24: Unde a questi tai dixe Criste: «Voi sei queli chi ve iustificai apè de li omi, ma De' conosce bem li cor vostri, perçò che quelo chi in lo conspecto de li omi è reputà ato a 'l è abomineiveapè de Dee».

[7] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Lv 18, vol. 1, pag. 541.1: [22] Con maschio non avrai conoscimento per coito femineo; però che l'è molto abbominevoleappo Iddio tuo. || Cfr. Lv 18, 22: «cum masculo non commisceberis coitu femineo, quia abominatio est».

2 Spregevole.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, I cap. 11, pag. 50.10: Onde molti per questa viltade dispregiano lo propio volgare, e l'altrui pregiano. E tutti questi cotali sono li abominevoli cattivi d'Italia che hanno a vile questo prezioso volgare...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, II cap. 7, pag. 98.9: che lo pensiero è propio atto della ragione, per che le bestie non pensano, ché non l'hanno; e non dico pur delle minori bestie, ma di quelle che hanno apparenza umana e spirito di pecora o d'altra bestia abominevole.

3 Aborrito, disprezzato; infame.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 100.28: l'Apostolo disse di se: il mondo, disse, elli è crucifisso a me, et io al mondo. Egli voleva dire, che tutto altresì come 'l mondo il tenea per vile e per abominevole, come l'uomo fa colui ch'è crucifisso, o 'mpiccato alle forche per suo malefizio, così dee quelli ch'è in istato di perfezione lo mondo odiare...

[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, cap. 5, pag. 157.5: Ma dicern'io in questa popolar fortuna niente di bene, o ver di male; perciò che niuno savio sbandito, povero, abominevole esser piuttosto vuole, che di ricchezze abbondante, per onor riverito, con potenza forte, nella sua città permagnendo voglia fiorire.

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 80, pag. 656.30: tuo regno [[...]] perduto, in tanta miseria verrai, che il morire di grazia mille volte il giorno domanderai, né ti sarà dato, prima che le mani t'abbia per rabbia rose; e dopo questo vituperevolemente morrai, e abominevole a tutto il mondo -.

[4] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 17, pag. 224.30: E sè disse sapere, il nome del fuggitivo essere abbominevole agli antichi compagni, e a' nuovi sospetto, nè sè riprendere l'amore degli uomini, se così dubbiosa cosa odio, non nome faccia.

4 Nauseabondo, ributtante.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 14, vol. 3, pag. 155.16: La dea [[...]] s'adirò verso Silla, perch'era innanzi posta a lei: e perchè Glauco no le volle consentire, incontanente tritò erbe abominevoli con sughi da temere; e mescolavi le 'ncantagioni d'Ecates: e vestissi con coprimenti marini...

[2] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 11, pag. 95.1: E come veggiamo, che poca polvere nell'occhio impedisce il vedere, e poca cosa lorda rende abominevole tutta la vivanda, se vi cade, e picciola macchia nella faccia diforma la grande bellezza, così, e molto più questi peccati veniali sono impedimento, e danno all'anima.

[3] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 14, pag. 70.30: ma gh'in ven grande ascaro e puçça abhominevel, chomo al çentil stomegho ven lo gran desdegno e sente forte horror e angossa lo reversa quando in la vianda el trova qualche vermo o pel o cavil o limaçça o moscha o altra bruta cossa...

[4] Comm. Rim. Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 21, pag. 626.13: aveva i denti fracidi con la puzzolente bocca. E così similemente ti ricorda di tutti i suoi laidi difetti e abbominevoli acciò che tti infastidiscano l'animo e con questa medicina Ovidio molti ne guarì.

[5] Jacopo Passavanti, Tratt. superb., c. 1355 (fior.), cap. 5, pag. 208.6: quando alcuna persona nobile e di stato abbia ricevuta alcuna onta ingiuriosa o oltraggiosa villania da persona vile, non ne prende vendetta onorevole, o con le sue mani, avendo in dispetto la vile condizione; ma farànne fare vendetta per un suo fante con cosa fastidiosa e abbominevole, come sarebbe uno strofinácciolo, o un ventre pieno, e simili cose.

[6] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII. 9, pag. 570.32: Messer lo medico, sentendosi in questo luogo così abominevole, si sforzò di rilevare e di volersi aiutar per uscirne, e ora in qua e ora in qua ricadendo, tutto dal capo al piè impastato, dolente e cattivo, avendone alquante dragme [[scil. di letame]] ingozzate, pur n'uscì fuori e lasciovvi il cappuccio...

[7] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 1, cap. 4, pag. 236.19: E putrido si dee stimare che sia, e massimamente essendo congiunto a quella parte delle intestine, ove l'ultima digestione dallo stomaco discende; essendo quelli di loro natura fetidi, si dee credere, che, per la vicinanza d'essi, quivi porgano abominevole fetore.

[8] Miracoli di Caterina di Iacopo, c. 1374 (fior./sen.), cap. 29, pag. 25.11: E la Caterina ferma ogni cosa sofferia in pace, e pure al modo usato la medicava e servia d'ogni cosa. E uno dì in fra gli altri medicandola ella del detto malore, sentì uno disusato puzzo, tanto abbominevole che mai così fatto no llo avea sentito.

5 Imputabile, che si può accusare di qsa. || Cfr. abominare 2 e abominazione 5.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 5, vol. 1, pag. 46.32: Noi danniamo con perpetua infamia, disfidiamo et sbandimo li gazari, pattarini, speronisti, leonisti, arnaldisti, [[...]], et tutti li eretici de l'una et de l'altra generatione, cioè maschi et femene per qualunque nome sieno chiamati; [[...]]. Et coloro e' quali saranno trovati per sola la sospeccione, abominevoli, se non monstraranno al comandamento de la chiesa con convenevole purgatione la loro innocentia, secondo la consideratione de la sospeccione et la qualità de la persona, sieno avuti da tutti secondo che infami et sbanditi...

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 13, vol. 3, pag. 112.3: Lo vincitore Ulis era passato alla patria d'Issifile e del nominato Toante, e alle terre abominevoli della morte delli antichi uomini... || Ov. Met., XIII, 400: «terras infames caede virorum».

[u.r. 22.03.2017]