0.1 accanare, accanati, accanato.
0.2 Da cane 1.
0.3 Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.); S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Inseguire o stringere da presso (una preda) con i cani (fig. o in contesti fig.). 1.1 Fig. Far danno.
0.8 Paolo Squillacioti 02.03.2005.
1 Inseguire o stringere da presso (una preda) con i cani (fig. o in contesti fig.).
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 64, vol. 3, pag. 144.17: Il tiranno mesere Mastino, veggendosi così accanato dalla forza della lega da tante parti, come disperato, ma però francamente, uscì di Verona con IIIm cavalieri e popolo grande, e richiese di battaglia meser Luchino e gli altri allegati.
[2] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 21.2, pag. 737: San Marco e 'l doge, san Giuvanni e 'l giglio / hanno sì accanato il gran Mastino, / che da la scala è sceso alquanto al chino...
[1] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 77, pag. 149.5: El quale amore è una arme che ripara da' colpi che nol possono accanare se esso non si trae l'arme di dosso e 'l coltello di mano e dialo nelle mani de' nemici suoi, cioè dando l'arme con la mano del libero arbitrio, arrendendosi volontariamente a' nemici suoi.
[u.r. 22.03.2017]