ACCATTERÌA s.f.

0.1 acataria, accattarìa, accatteria, acchatteria.

0.2 Da accattare.

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1. || Nel Breve degli Officiali del Comune di Siena del 1250 si impone di trovare colui o coloro «qui hoc anno fecerunt aliquam accactariam in legatione aut mandata quam fecit cum Consulibus aut cum Potestate senense, expensis Comunis» (Banchi, Breves Officialium, p. 29).

0.4 In testi tosc.: Stat. fior., a. 1284.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 L'andar chiedendo l'elemosina. 2 Ottenimento di un bene o di un vantaggio, guadagno. 3 Prestito che si riceve.

0.8 Paolo Squillacioti 10.03.1998.

1 L'andar chiedendo l'elemosina.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 33, pag. 238: Se guarde dai sperzurij, da falsa acataria, / Se guard k'al no possedha aver ke net no sia, / Habia la fe dra gesia, se guard da l'heresia, / De soa boca no esca mateza ni folia.

2 Ottenimento di un bene o di un vantaggio, guadagno.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 47.122, pag. 188: S'eo pigliasse questa cura / per far loro accattarìa, / perderìa la mia quiete / per lor mercatantarìa.

3 Prestito che si riceve.

[1] Stat. fior., a. 1284, II, par. 8, pag. 47.14: Di non fare prestanza né accatteria. Non facciano li capitani nulla prestanza di danari dela Compagnia ad neuno dela Compagnia o di fuori, overo acchatteria, sanza tutto il consiglio o la maggior parte.

[u.r. 10.05.2005]