ACCATTO s.m.

0.1 acactu, acati, acatto, accatto, acchatto, achatti, achatto.

0.2 Da accattare.

0.3 F Federico II, a. 1250 (tosc.): 1; Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.): 1. || Nelle carte tosc. si trovano attestazioni di questo sost. fin dalla seconda metà del sec. XII: v. GDT, p. 11.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: F Federico II, a. 1250 (tosc.); Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Doc. fior., 1291-1300; x Castruccio Antelminelli, a. 1328 (lucch.); Stat. lucch., XIV pm.

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. di primo accatto 2; in accatto 3.

0.7 1 Atto di venire in possesso di qsa; ciò di cui si ottiene il possesso (in partic. per acquisto; anche fig.). 1.1 Malo accatto: acquisto svantaggioso, cattivo affare (fig.). 2 Locuz. agg. Di primo accatto: di primo costo (il costo di una merce escluse le spese aggiuntive). 3 Elemosina. 3.1 Ciò che si mette insieme (con le elemosine). 4 Prestito che si riceve. 4.1 Fras. 5 Richiesta di prestito.

0.8 Paolo Squillacioti 16.12.1999.

1 Atto di venire in possesso di qsa; ciò di cui si ottiene il possesso (in partic. per acquisto; anche fig.).

[1] F Federico II, a. 1250 (tosc.): E sì ò caro l'accatto / e scolglo come neve, / pensando c'altri l'aia in podestate. || CLPIO, L 117 Fede 24.

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), Canz. 1.102, pag. 6: e comperato accatto / non sa sì bon, como quel ch'è 'n don priso...

[3] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 14.60, vol. 1, pag. 143: Sovr'a nnoi avëa facto / lo nimico grand'acatto: / tu li desti scacco matto, / tal ke sempre sta dolente.

[4] Laude di Cortona (ed. Contini), XIII sm., Ave, donna santissima, 129, pag. 19: Ben si move a questo patto / per contar tutto lo fatto / come areca 'l grande acatto / di la più nobilissima.

[5] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 62.17, pag. 252: Deo, vedenno questo fatto, / fecese om e dèli el tratto, / e tolseli tutto l'accatto / che sopre l'om avìa acquistato.

[6] Poes. an. urbin., XIII, 3.34, pag. 543: Amor, sim facti iudei, / pubblicani e ffarisei, / ka per To male a li rei / dàimo lo preço e ll'accat[t]o.

[7] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.493 pag. 170: L'atro è peccao de simonia, / chi è como levroxia, / quando le cosse sagrae / son vendue o catae / che De' vor che in don se dea / dignitae, no per monea / ma in tar vendee e acati / pecca monto li prelati.

[8] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 19, par. 4, vol. 2, pag. 59.32: Et verbum in utraque significacioni mustra ki lu propheta parla di la vendicioni di Cristu, et di l'acactu, lu quali fu factu per XXX dinari, et zo esti multu cosa vili...

1.1 Malo accatto: acquisto svantaggioso, cattivo affare (fig.).

[1] Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), Son. 83.1, pag. 249: Certo, mala donna, malo accatto / farebbe l'om a star teco a tencione, / tant'ài villan parlar, accort'e adatto / e tanto pien di tutta rea ragione.

2 Locuz. agg. Di primo accatto: di primo costo (il costo di una merce escluse le spese aggiuntive).

[1] ? x Doc. fior., 1318-22, pag. 308: Somma che ne costano i detti sei panni di primo achatto, non abattuto cortezza, lbr. 191 di d. 18 uno grosso tornese.

3 Elemosina. Locuz. avv. In accatto.

[1] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 11, pag. 351.10: egli se n'andò in sul Champo di Siena e ivi tese un tappeto e cominciò a chiedere in acchatto per Dio a chi andava e chi veniva per questo suo amico.

3.1 Ciò che si mette insieme (con le elemosine).

[1] Stat. lucch., XIV pm., pag. 72.28: Ma se non trovasseno chi la dia loro, mensuratamente comperino una sola vivanda onde vivere possano. Et dell'acchatto delle elemosine non ricevano né terra né pegno, ma al suo maestro l'asegnino...

4 Prestito che si riceve; ottenimento di un prestito.

[1] Doc. fior., 1291-1300, pag. 636.7: E deono dare i detti diecie fior. d'oro in ka. agosto LXXXXIIJ, i quali diedi all'acatto che feciero i Tusinghi quando fuoro condanati per la vendetta che feciero sopra gli Adimari.

[2] Stat. fior., c. 1324, cap. 16, pag. 44.15: Ancora proveduto e fermato è che neuno de' grandi de la cittade overo del contado di Firenze, il quale fosse condannato o che si condannasse da quinci innanzi, possa overo debbia, per cagione di condannagione fatta di lui overo che si farae, addomandare overo fare addomandare da alcuno cittadino overo contadino di Firenze alcuna pecunia overo alcuno accatto, overo tòrre alcuna altra cosa in pecunia overo in cose per la detta condannagione di lui fatta overo per cagione di quella condannagione.

[3] x Castruccio Antelminelli, a. 1328 (lucch.), Per quel signor, 13, pag. 196: Se del prestar diventerai restío, / mai non verrò piú a te per accatto: / anzi terrò del tuo come del mio.

5 Richiesta di prestito.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L. Luc. 7, cap. 41, pag. 258.26: E di quelli che erano d'accatto di moneta indebitati dal cominciamento della guerra di lui e di Pompeio, per essere senatori o balii, comandò Cesare che l'usure fussero rimesse...

[u.r. 10.05.2005]