0.1 acceda, accede, accedente, accedere, accederebbe, accedesse, accedev', accedo, acciede, acede, acedeano, acedeno, acederave, acedere, acedono.
0.2 Lat. accedere (LEI s.v. accedere).
0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 3.
0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Dante, Commedia, a. 1321; Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.); Metaura volg., XIV m. (fior.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).
0.7 1 Entrare o avvicinarsi per entrare (in un luogo). 1.1 Fig. 1.2 Avvicinarsi o presentarsi (a una persona). 1.3 Giungere ad ottenere (una condizione, uno stato). 2 Rivolgersi favorevolmente (a qsa), acconsentire. 3 Entrare nella disponibilità, in possesso (di qno).
0.8 Paolo Squillacioti 30.06.1998.
1 Entrare o avvicinarsi per entrare (in un luogo).
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. c. 30.74, vol. 2, pag. 522: «Guardaci ben! Ben son, ben son Beatrice. / Come degnasti d'accedere al monte? / non sapei tu che qui è l'uom felice?».
[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 28, 22-33, pag. 587, col. 2.8: Un rio. Questo fiume s'intende Lete lo quale è fiume de oblivione ed ha vertù che fa desmentegare omne atto malvase e peccado comesso. Quasi dicat: 'chi vole accedere al regno de vita eterna, convene avere in oblivione omne vizioso peccado e atto'.
[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 8. proemio, pag. 107.30: Circa la IIIJ particola è da inchiedere, se il demonio accede a quello luogo di Purgatorio, o no...
[4] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), tratt. 1, cap. 7, pag. 16V.21: Et è raggi diversi e quasi infiniti insieme congiunti: e ciascun per sé di nocte come di dì dove vuole può accedere.
[5] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 3, cap. 7, ch. 34, pag. 310.11: Anche sono altre cagioni del levare e del non levare del vento. E alcuna volta tra' monti non trae vento, e questo adiviene per alcuna di queste cagioni: e l'una si è perché vi si lieva poco vapore, perché il sole poco vi puote accedere a cagione dell'ombre sempiterne che vi gettano i monti, onde poco vapore vi lieva il sole, e perché pochi vi sono i vapori, pochi vi sono i venti.
[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 5, 73-84, pag. 123, col. 1.8: Non siati come. Multi sono che san la Santa Scritura et acedeno ad altra scientia o ver scritura, li quai èno simili a quilli agnelli che lassano lo latte della propria madre, che se conforma alla soa complesione, e vano cercando quilli che no hano e, se l'hano, no gli è sano, e cussí s'infermano...
[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 31, 43-63, pag. 668, col. 1.6: E se 'l sommo piacer sí ti falío. 'E se no t'atalentava, qual deletazione te mosse ad accedere ad altra scienzia?'.
[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 16, pag. 285.6: In questo parlare fa l'Autore due cose; sè obliga a Marco Lombardo; ed alla promossa quistione fa due cose: prima mostra per atti, che [al]l'anime, che sono in stato di salvazione, molto dolga della disordinanza de' viventi: nella siconda accede alla risposta.
[4] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 4, pag. 171.22: Et acciede ancora a queste ragioni, che per concedimento della fortuna voi avete acquistato longa avogaria di dare questo cotale dono, conciosiacosa che intra tanto siano consumati li anni vostri, e sieno vòti di nome di padre e di marito».
1.2 Avvicinarsi o presentarsi (a una persona).
[1] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c·3.54, pag. 49: Questo assessor, che ne l'Inferno siede, / con la coda, cioè col fine, avisa / catuna sedia a chi a lui accede.
[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 4. proemio, pag. 65.18: Un altro simile essemplo pone d'uno catellino chiamato da due donne, che igualmente lo lusingassono, o igualmente lo minacciassono, che esso starebbe, nè accederebbe nè all'una nè a l'altra, non sappiendo diliberare a quale s'andasse.
1.3 Giungere ad ottenere (una condizione, uno stato).
[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 27, 55-66, pag. 601, col. 2.11: Del sangue, çoè delle nostre iurisditioni se pasce e qui' de Guascogna e qui' de Caorsa, li quai hano talvolta la maor parte del collegio di cardinali, sí che altra generatione non accede all'ofitio del papatego.
[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 1, 13-36, pag. 6, col. 1.21: Che parturir. Qui per la ditta casone persuade l'Autor Apollo e dixe: La fronda Peneglia, çoè la corona laurea, dovrave ralegrarse quando vede che tra uomini alcuno acede a quella. Quasi a dire: tal coronatione si è to onore.
[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 1, pag. 27.19: così l'uomo, ch'è·lla materia di questo ordine, puote discordare per lo libero arbitrio ch'egli hae, e così non accede a quella beatitudine ch'è a intenzione del Creatore...
[4] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 33. proemio, pag. 722.20: in organo corporale, come mostra il filosafo nel IIJ dell'Anima; e lo intelletto è virtù spirituale, nè è fondato in organo corporale, e non puote accedere a tanta alteza d'intendimento.
2 Rivolgersi favorevolmente (a qsa), acconsentire.
[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), Canz. 4.29, pag. 65: e per zo ne le merzede / lo mio core non v'accede, / perché l'uso l'à 'nvilute.
3 Entrare nella disponibilità, in possesso (di qno).
[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 134, vol. 1, pag. 448.21: per le quali cose la parte de' predetti filliuoli et de l'erede del morto si potesse per alcuno ingegno menovare o vero fraudare, et in fino a la ragione renduta et assegnata, el guadagno, el quale fusse ne la compagnia acceda a li predetti filliuoli et herede del morto per rata de la sua quantità.
[u.r. 22.03.2017]