ACCENNARE v.

0.1 accenare, accenna, acçenna, accennando, accennandoli, accennar, accennare, accennarli, accennarono, accennava, accennavano, accenne, accennerò, accenni, accenno, accennò, accennògli, accennolle, accienna, acenna, acennare, acennò, achinnari, aciennasse, açignare.

0.2 Da cennare.

0.3 Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.): 3.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

In testi sic.: Senisio, Declarus, 1348 (sic.).

0.7 1 Fare un cenno (con gli occhi, le mani, il capo) allo scopo di comunicare. 1.1 Far comprendere con gesti. 1.2 Indicare, mostrare. 1.3 Fig. Dare un segno, avvisare. 1.4 Fig. Conservare il segno. 2 Dire in modo sommario, reticente o allusivo. 3 Far mostra, far finta, dare a intendere.

0.8 Paolo Squillacioti 16.12.1998.

1 Fare un cenno (con gli occhi, le mani, il capo) allo scopo di comunicare.

[1] Poes. an. urbin., XIII, 42.47, pag. 626: Guardane, bella, / da la mano fella / ke à lo Nemico, / ke ppur n'appella, / acçenna e favella / e ffas[s]ene amico, / si ttu, polçella, / non fai tal medella / ke fug[g]a l'Inico; / tanto sa dire / ke faria cadere / alcuno 'n errança.

[2] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 13.28, pag. 109: Perduti m'ho gli occhi, con che gia peccando, / aguardando a la gente, con issi accennando.

[3] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), Intr, cap. 6, pag. 235.25: No diga cum acti de furore né cum voxe aspra né di' s' chinare ora a parte dextra ora a parte senestra, né dé segnar né menare cum la man né con lo di', né levare la testa né corlarla, sì como fano molti mati, chi per parlare cum furore o aspro, per chinarse tuto or in çà or in là, per açignare o asegnare de le mane o cum lo di' o cum la testa, o per mostrare la faça sua turbata e feroce, o per fare acti crudeli cum i ocli, o per fare sumiante descunçe cose et modi se credeno piacere a la çente et essere meio intesi.

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Par. c. 33.49, vol. 3, pag. 548: Bernardo m'accennava, e sorridea, / perch'io guardassi suso...

[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 67, pag. 642.11: A' quali ragionamenti Filocolo sopravenne: e se non fosse che a Biancifiore accennò, che già costei le parea riconoscere per zia, quivi erano scoperti.

[6] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 17, pag. 97.19: Allora Paolo levandosi e accennando con mano, che tutti tacessero e' disse: O voi uomini Israeliti tutti, che temete Iddio, udite.

[7] Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 63r, pag. 20.3: Conniveo es... et Connivo is... oculos claudere, aperire, vel cum oculis loqui, vel assentire, et, ut dicitur, achinnari.

[8] Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag 86.4: Conniveo, es per accenare cum l'ochio o vero cum altro.

[9] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 52, pag. 121.25: hatt'egli pagato? - Il messo accennava di no...

1.1 Far comprendere con gesti.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III cap. 4, pag. 172.9: e però è da sapere che più ampî sono li termini dello 'ngegno [a pensare] che a parlare, e più ampî a parlare che ad accennare.

[2] Legg. sacre Mgl.II.IV.56, 1373 (fior.), Legg. di S. Giovanni, pag 25.6: Vegniendo il tempo della sua passione, di Gieso Cristo, la sera di giuovedì a cena co' suoi discepoli predicie in lui benedetto la morte e la passione sua, e come uno di loro era che 'l dovea tradire: alle quali parole, come dicie il santo vangielo, tutti si contristarono, e Piero accennò a Giovanni che domandasse Cristo chi fosse quello discepolo che 'l dovea tradire.

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 35, pag 86.11: se non lo intendi, e non sapessi rispondere, guarderai a me, che sarò da costa al papa, ed io t'accennerò quello che tu debba dire, sì che mi potrai intendere...

1.2 Indicare, mostrare.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. c. 21.45, vol. 3, pag. 347: E quel che presso più ci si ritenne, / si fé sì chiaro, ch'io dicea pensando: / 'Io veggio ben l'amor che tu m'accenne.

[2] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 1, ott. 73.7, pag. 401: Iesù, figliuol di Dio, / all'aiutoro, Signor, nostro 'ntende! - / Allora il buon Iesù Rachèl accenna / con le' Rebecca, Agàr e Fenenna.

1.3 Fig. Dare un segno, avvisare.

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 177.6, pag. 233: Dolce m'è sol senz'arme esser stato ivi, / dove armato fier Marte, et non acenna, / quasi senza governo et senza antenna / legno in mar, pien di penser' gravi et schivi.

1.4 Fig. Conservare il segno.

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 297.11, pag. 371: L'atto soave, e 'l parlar saggio humile / che movea d'alto loco, e 'l dolce sguardo / che piagava il mio core (anchor l'acenna), / sono spariti...

2 Dire in modo sommario, reticente o allusivo.

[1] Doc. fior., 1311-50, 117 (1350), pag. 697.17: di necessità ci pare che la detta ambasciata si mandi, acciò che 'l Signore nostro, messer lo Papa, non avesse materia di fare descendere in Ytalia signore oltramontano, sì come per sue lectere dupplicate n'acennò, quasi con minacce...

3 Far mostra, far finta, dare a intendere.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 24, pag. 68.25: Ed apparavano di fedire, e saltare in una stagione, ed accennare di dargli nello scudo, e restare di colpire... || Cfr. Veg. Mil. 2, 23: «Saltus quoque et ictus facere pariter adsuescant, insurgere tripudiantes in clipeum rursusque subsidere».

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L. Sal. 2, cap. 8 rubr., pag 52.10: Come Cesare impedì agli Elvezî di passare il Rodano; e come, accennando questi di farsi una via sulla provincia de' Sequani e degli Edui, Egli, lasciato il comando dell'esercito a Tito Labieno, se ne venne a grandi giornate in Italia per raccogliere gente, e tornò poi in Francia, vincendo i nemici che gli contrastavano il passaggio delle Alpi.

[3] Matteo Frescobaldi, Rime, a. 1348 (fior.), Son. 10.11, pag 81: Certo la morte mi sarebbe bene, / e io la chiamo spesso per volere; / ed ella pur m'accenna e nnon mi vene.

[4] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 213.84, pag. 271: Una zoppa bugia / Voler a lunga via / Guidar molti c'han senno! / Vedete com'io accenno - e non balestro.

[5] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 62, terz. 36, vol. 3, pag. 191: Per questo modo Iddio talora accenna, / e tal fiata ci dà col bastone.

[u.r. 22.03.2017]