ACCETTAZIONE s.f.

0.1 acceptatione, accettagione, accettagioni, accettatione, accettazione, acectagione, acectatione, aceptatione, aceptazione, acettagione, acettazione.

0.2 Lat. acceptatio, acceptationem (LEI s.v. acceptatio).

0.3 Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi): 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. fior., c. 1324; Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Stat. eugub., Aggiunte 1368-a. 1378 (2).

0.5 Locuz. e fras. accettazione di persone 3.

0.7 1 [Dir.] Atto di accettare un incarico; il momento in cui ciò avviene. 2 Atto di ricevere qno, accoglienza. 3 Fras. Accettazione di persone: benevolenza parziale e discriminante.

0.8 Paolo Squillacioti 10.11.1998.

1 [Dir.] Atto di accettare un incarico; il momento in cui ciò avviene.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 194 rubr., vol. 1, pag. 170.21: Che chi sarà eletto in podestà, o vero capitano, o vero altro officiale del comune di Siena, giuri, ne l'accettatione del suo officio, non adimandare nè consentire che per sua cagione alcuno abia ripresallia contra lo comune o vero alcuno senese.

[2] Stat. fior., c. 1324, cap. 94, pag. 122.23: [[I]] segnori Priori e 'l Gonfaloniere de la Giustizia, i quali sono al presente nell'officio, possano ed a loro sia lecito, sieno tenuti e debbiano, il più tosto che potranno, eleggere uno buono, valentre ed esperto uomo forestiere in Executore degli Ordinamenti de la Giustizia del Populo di Firenze, di quello luogo e parte de la quale vorranno, ma non di Toscana, l'oficio del quale duri dal die della accettagione a le calendi d'aprile prossime seguenti.

[3] Stat. perug., 1342, I.4.2: E le dicte promissione, obigagione e saramenta se sprimano e spressamente se ponano êllo stromento de la sua acceptatione, e altramente la sua electione e aceptatione non valgla per essa ragione e 'l comuno de Peroscia a esso enn- alcuna cosa non sia tenuto: de la quale aceptatione colle dicte promissione e saramenta se faccia piubeco stromento per lo notario de la citade de Peroscia, el quale girà colgle electore a la electione cotale fare, soscripto de soscriptione d'uno buono e sperto notario de la terra del dicto rectore el quale s'aleggerà.

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 333, vol. 2, pag. 504.5: In questa forma con più altri articoli gli si mandò la lezione a Napoli per solenni ambasciadori; il quale duca, col consiglio del re Ruberto suo padre e de' suoi zii e d'altri de' suoi baroni, accettò la detta signoria a dì XIII gennaio; e saputa l'acettagione in Firenze n'ebbe grande allegrezza, sperando per la sua venuta essere vendicati e diliberi da la forza del tiranno Castruccio, e messi in buono stato.

[5] Stat. eugub., Aggiunte 1368-a. 1378 (2), pag. 286.1: Chi capetani nuovi deggano chiamare enfra el terzo di depo l'aceptazione del loro offitio uno buono maestro dela dicta arte per camorlengo.

2 Atto di ricevere qno, accoglienza.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 23, pag. 437.11: 40. Ed ecco del profondo ec. Qui introduce l'Autore il parente, e l'amico suo Forese de' Donati; e che infino ch'elli si maravigliava, come spirito sanza corpo possa mostrare magrezza, e ricevere pena di fame; ed ecco, che di tra questi spiriti uno il guatòe, e riconobbe, e feceli carezze ed accettagione: dice, che mai per la vista non l'avrebbe conosciuto, ma conobbelo per la voce.

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 1, pag. 49.19: La graziosa memoria infino a questo tempo testimonia la pietosa e benigna accettagione e ricevimento.

[3] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, part. 2, pag. 43, col. 1.46: Conciossiacosachè le virtudi ha bisogno di più efficace virtude, ovvero purgazione, il fiorito e chiaro diletto Cristo sposo non pienamente abita la mente, conciossiacosachè ancora il disordinamento delle forze e disonesto diletto de' sensi scurino la mente di tenebrosa scuritade, e perchè ella ha ancora cespi gli occhi, non è accettabile d'accettazione graziosa all'eterno Jacob, il quale è Iddio altissimo acciocchè ella sia assunta e presa da lui per isposa.

3 Fras. Accettazione di persone: benevolenza parziale e discriminante.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 3, vol. 2, pag. 158.30: Così ancora se miriamo alle altre opere di Cristo, sempre troviamo, che dava le sue grazie e li suoi benefici senza accettazione di persone, ma pur secondo Dio.

[2] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), L. 2, rubricario, pag. 63.6: Della acceptationedelle persone.

[3] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), 2 Esd. 10, vol. 4, pag. 458.26: 27. E non è, appresso a lei, accettazione di persone nè differenza...

[u.r. 27.11.2017]