0.1 acceptu, accetta, accetto, acetto.
0.2 V. accetto 1.
0.3 Storie Exultet barb., XIII ex. (abruzz.): 1.
0.4 In testi tosc.: Ottimo, Par., a. 1334 (fior.); Stat. volt., 1348.
In testi mediani e merid.: Storie Exultet barb., XIII ex. (abruzz.).
0.8 Paolo Squillacioti 30.10.1998.
[1] Storie Exultet barb., XIII ex. (abruzz.), 8, pag. 123.14: In parte ista se figura che lu levita, lu quale benedice lu ciriu, vole recepire lu turribulu una cum granis quinque de incensu, et lo dittu incensu pune ad modum crucis nellu ciriu dicendo: sengiore dyo, pregamote che questo incensu, lo quale en........ sacrifitiu offerrimu nella sanctificatione de questa nocte, placciave de recepirelo et averello acceptu, perché la sancta sacrata ecclesia sci ve lu dona.
[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 336.14: Dice l'Autore: il disiderio di quello sagrificare non era vòto ancora del suo petto, che elli conobbe che esso litare, cioè sacrificare, cioè referire divote grazie a Dio, era stato acetto, bene aventurato apo il Creatore...
[3] Stat. volt., 1348, cap. 12, pag. 24.21: Anco dica ciascheduno sette pater nostri e sette ave marie et ogni venardì ve ne agiunga V a riverenza delle cinque piaghe di Cristo; e ogni domenica ne dica venticinque, e digiuni uno dì della semmana qual dì più gli piacerà; e chi non digiunasse non gli sia proiudicio all'anima, e che ognuno si confessi con puro cuore e comunichisi divotamente almeno duo volte l'anno, cioè la mattina de la natività di Jesu Cristo, e per la pasqua della sua sancta resurettione, se già non lassasse per legittima scusa accetta dal priore.
[1] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Bar. 2, vol. 7, pag. 332.11: [17] Apri li tuoi occhi, e vedi; però che non li morti che sono nello inferno, lo spirito de' quali è accetto e tolto delle loro interiora, daranno [onore e] giustificazione a Dio... || Calco del lat. «...quorum spiritum acceptum est a visceribus suis» (Baruch, 2.17).
[u.r. 13.07.2007]