ACCIDENTALE agg.

0.1 accidental, accidentale, accidentali, acidentai, acidental, acidentale.

0.2 Lat. accidentalis (LEI s.v. accidentalis).

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. cagione accidentale 1; per accidentale 2.1.

0.6 N Per l'ordinamento dei signif. v. accidente.

0.7 1 Non determinato necessariamente, casuale, fortuito. 2 [Filos.] Che è per accidente; che non appartiene alla sostanza di un soggetto, che non la determina. 2.1 Sost. Locuz. avv. Per accidentale: per proprietà o cause diverse dalla natura propria del soggetto. 2.2 [Con valore meno tecnico:] che avviene per cause contingenti; occasionale. 2.3 [Detto della scienza, in quanto studia le cose contingenti:] sperimentale. 2.4 Estens. Non necessario, accessorio, posticcio.

0.8 Paolo Squillacioti 26.01.1999.

1 Non determinato necessariamente, casuale, fortuito.

[1] Guittone (?), Epistola bella, a. 1294 (tosc.), 4, pag. 461: Se in hom savere, nè valor, nè podere / nè alchun'altra virtù rationale / non val - poj che Fortuna incontra il fiere / del suo pungente dardo accidentale - / ch'ella nol colpj e nol faccia chadere / e non lo volga e girj, bene e male...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV cap. 23, pag. 409.1: [E] alcuna morte [è] violenta, o vero per accidentale infertade affrettata; ma solamente quella che naturale è chiamata dal vulgo, e che è, [è] quel termine del quale si dice per lo Salmista: «Ponesti termine, lo quale passare non si può».

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 192.2: Dante dice: come è, che questi non è di fuori di questo circolo intra coloro, che prima purgano la negligenzia, che è il proprio peccato? conciosiacosachè anzi ch'egli si togliesse di quello peccato della superbia, morte accidentale gli sopravenisse; salvo sempre, che buona orazione di grazia non li avesse scortato quello tempo.

[4] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di li accidentali lesiuni, pag. 576.26: Di li accidentali lesiuni. Dictu di supra di li diffecti e di li minimamenti e di li accriximenti e di li infirmitati oi lesiuni. Resta a diri di li infirmitati accidentali, li quali ordinatamenti su' scripti di sutta. In prima la caxuni di chiascuna infirmitati oi lesiuni sianu, e comu si canuxinu, et undi li predicti infirmitati a li cavalli veninu accidentalimenti e pir avinimenti.

- Fras. Cagione accidentale.

[5] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 27, pag. 98.15: pensa la cagion di tutte le cose, et, quando tu sarai nel cominciamento, de' pensare de la fine, et de' richiedere e pensare a la cagion finale e materiale e efficiente e formale, et a la cagion principale e accidentale, la qual si può dire più tostooccasione che cagione.

[6] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 5, cap. 1, pag. 179.13: Queste son dunque le cagioni della fortuita agevole utilitade, la qual proviene da cagioni insieme concorrenti e accidentali, non per intenzione dell'operante.

[7] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 44, pag. 100: Lo terre[n] ch'è tra dolce e forte / Ama formento d'ogni man sorte, / O vole grosso, o vol menuto, / O vol toxello o vol restudo, / Tuti li provan e li fan bene / Se acidentalcason non gli vene.

2 [Filos.] Che è per accidente; che non appartiene alla sostanza di un soggetto, che non la determina.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 161.21: Adunque sono queste qualitadi accidentali che possono essere e non essere; ma le prime tre sono substanziali che non si possono mutare.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 5, pag. 20.1: Poi che purgato è questo pane [[scil. le parti in prosa dell'opera]] dalle macule accidentali, rimane ad escusare lui da una sustanziale, cioè dall'essere vulgare e non latino: che per similitudine dire si può di biado e non di frumento.

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 25, 61-78, pag. 527, col. 2.2: Sí che diremo che lo legno bianco abia l'essere legno e no altra cosa dalla forma sustanziale, e abia l'essere bianco da una forma accidentale. E questo ordene e modo di speculare si tene in tutte cose naturai.

[4] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 1, cap. 7, pag. 15, col. 2.16: Il quale premio in via e in patria si può in tre differentie distinguere. El primo e maggiore si è substantiale. El secondo consubstantiale. Et il tertio accidentale.

[5] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 94.25: Fulgenzio Vescovo di Cartagine, nel libro delle Mitologie, dice che Tricerbero cane sta sotto li piedi di Pluto, però che·lle invidie delle contenzioni delli uomini si gonfiano in tre maniere, cioè per naturale, per causale, e accidentale; naturale è l'odio de' cani e delle lievri, del lupo e della pecora, de l'uomo e del serpente; causale è sì come la gelosia dell'amore, della invidia; accidentale è quello, che o per parole, o caso nasce.

[6] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 3 ch., pag. 216.5: E pare che Aristotile vollia dicere in queste parole che la rugiada e la piova non abiano diferenza ne la sua materia e nella sua forma, imperciò che molto e poco non fanno diferentia in materia e ne la forma, come molto vino e poco vino non hanno tra sé diferentia di materia e di forma, imperciò che ciascuno hae materia e forma di vino, e così de l'altre cose, le quali per poco e molto non hanno diferentia essentiale, ma accidentale.

[7] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 9, vol. 1, pag. 122.6: Ancor divi tu imaginari ki Deu poti fari ki lu suli sia in chelu localmenti, et issu suli essiri in milli spechi presencialmenti senza sua representaciuni accidentali, ma per sua propria substancia, non comu in milli loki, ma comu in milli spegli.

2.1 Sost. Locuz. avv. Per accidentale: per proprietà o cause diverse dalla natura propria del soggetto.

[1] Bonagiunta monaco (ed. Pollidori), XIII ex. (fior.), [son.] 11b.5, pag. 157: Copula amistanza generale / verace apella bono oppinïone; / e chi figura sana intenzïone, / Amor non è che un substanzïale, / dal qual diriva, per accidentale, / a sua sembianza speze per ragione.

[2] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 94, pag. 350.5: [2] Ancora la talpa perdeo lo vedere per alcuno accidentale, imperciò che ella abita in terra la quale ène elimento et obscuro; et imperciò non ebbe viso che se ella l'avesse sarebbe a llei disutile.

2.2 [Con valore meno tecnico:] che avviene per cause contingenti; occasionale.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, cap. 25, pag. 116.19: el vechio ène frigido (et) humido, non è acto in natura di potere paidire la humidità non solo accidentale ma la naturale, (et) inperò incanutiscie [e inmarciscie].

[2] Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.), 3.6, pag. 339: La 'ntelligenza vostra, amico, è tanta: / Savete i movimenti naturali, / Le condicion diverse universali / Di stelle e d'animali e d'ogni pianta. / Da qual vertute più propio si chianta, / Fra li due movimenti accidentali, / In mezzo stando vassei vetrïali, / Di sole e d'acqua si trae fiamma alquanta.

[3] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), Prologo, pag. 19.26: È ben vero certamente che l'omo puote nominare lo senno e la scientia; l'uno, cioè senno, naturale, e la scientia, cioè accidentale.

[4] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 82, pag. 398.50: E però, avegna ch'egli non prendesse in sua persona i mali accidentali, come febri e cotali cose, ma pene naturali, come fame e sete e cotali altre...

[5] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 12.72, pag. 217: Quegli è gentil che per sè sa valere, / E non per sangue dell'antica gente. / Uomo disposto, in lui è naturale / Il conseguire del gentil volere, / Non per ricchezza che gli è accidentale.

[6] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 22, proemio, pag. 402.16: Amore è naturale, o accidentale. Il naturale è sì come tra 'l padre e 'l figliuolo, e·lle persone congiunte per sangue. L'accidentale è quello, che viene per accidente; sì come è alcuni, che divengono amici per alcuna similitudine di scienzia, d'arte, o d'uso che hanno insieme, o di parentado sopravegnente.

[7] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), prologo cap. 8, vol. 1, pag. 26.14: Et la natura non poti resussitari; ki farrà? fForte kista altra, ki la natura non intendi l'omu mortificari, et intendi l'omu beatificari; addunca essiri mortali a l'omu non esti naturali, ma esti accidentali.

2.3 [Detto della scienza, in quanto studia le cose contingenti:] sperimentale.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 10, pag. 135.11: E volendo che l'alto uficio a che gl'iddii t'hanno apparecchiato, sì come è a ornare la tua fronte di splendida corona degli occidentali regni, non patisse difetto di savio duca, ancora che io nella tua effigie conoscessi che valoroso uomo dovevi per natura pervenire, nondimeno con essaminato animo imaginai che per le accidentali scienze molto t'avanzeresti.

2.4 Estens. Non necessario, accessorio, posticcio.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 10, pag. 43.16: però che si vedrà la sua vertù [[scil. del volgare]], sì com'è per esso altissimi e novissimi concetti convenevolemente, sufficientemente e aconciamente, quasi come per esso latino, manifestare; [la quale non si potea bene manifestare] nelle cose rimate per le accidentali adornezze che quivi sono connesse, cioè la rima e lo tempo e lo numero regolato...

[2] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 487, pag. 790.32: Onde Publio per la naturale bellezza pruova che non ebbero bisogno de la accidentale.

[u.r. 21.05.2018]