ACCIDENZA s.f.

0.1 accidença, accidentia, accidenze, accidenzia, accidenzie.

0.2 Lat. accidentia (LEI s.v. accidentia).

0.3 Bestiario toscano, XIII ex. (pis.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Zucchero, Fisonomia, 1310 (fior.).

0.5 Locuz. e fras. per accidenza 1.1.

0.7 1 Ciò che accade o può accadere, evenienza o eventualità. 1.1 Locuz. avv. Per accidenza: occasionalmente. 2 [Filos.] Ciò che è in un soggetto, ma che può mancare senza che il soggetto diventi altra cosa o venga meno.

0.8 Paolo Squillacioti 26.01.1999.

1 Ciò che accade o può accadere, evenienza o eventualità.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 5, docum. 2.11, vol. 2, pag. 391: Vogliot'or dire / del tosto uscire / de le cose gravose, / ché la credença / d'esta accidença / le fa men penose.

1.1 Locuz. avv. Per accidenza: occasionalmente.

[1] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), Prologo, pag. 20.10: E questa è la ragione che 'l nostro segnore vole che li homini sappiano e congnoscano per natura et per accidentia; ché tutto quanto fece, sì fece a utilitae delli homini propriamente.

2 [Filos.] Ciò che è in un soggetto, ma che può mancare senza che il soggetto diventi altra cosa o venga meno.

[1] Zucchero, Fisonomia, 1310 (fior.), pag. 22.3: Dice il filosafo che da Dio in giuso nulla cosa è, nè tempo, nè acqua, nè fuoco; nè sopravenimento d'alcuno caso; nè ferocità, nè crudeltà d'alcune bestie; nè ardire, nè ingegno d'alcuno uccello; nè podere nè diversitade d'alcuno pesce; nè morsura nè puntura d'alcuna ferucola velenosa; nè disdegno d'alcuno bructo animale; nè alcuna infermità, nè pogione, nè veleno; che tanto sia da temere tutte le predecte cose, nè altre che per altre accidenze intervenire possano, quanto solamente l'uomo...

[u.r. 22.03.2017]