ACCIVIRE v.

0.1 accivì, accivire, accivirebbero, accivirò, acciviscci, accivita, accivite, acciviti, accivito, acivire, aciviremo.

0.2 Fr. ant. achevir 'portare a capo, compiere' (DEI s.v. accivire).

0.3 Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Lett. sen., 1283; Lett. pist., 1320-22; Lett. volt., 1348-53.

0.7 1 Condurre a termine, riuscire in un intento, conseguire. 1.1 Metaf. Arrivare alla fine, morire. 1.2 Integrare mentalmente. 1.3 Sost. Il portare a compimento qsa. 2 Adoperarsi per raggiungere uno scopo, occuparsi di qsa. 3 Provvedere, fornire, soddisfare.

0.8 Paolo Squillacioti 16.11.1998.

1 Condurre a termine, riuscire in un intento, conseguire.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L. Luc. 2, cap. 1, pag. 87.15: Molto ricordavano la distrtuzione e la guerra di Silla, lo quale andò contra Mitridate re d'Asia, e di Mauro che andò contra li Etiopi e vinseli, et incontanente rivenne a Roma, e disse a' Romani: «date ad me la metà de la gente che à Silla, là dove elli è; et io con quella metà accivirò la 'mpresa de lo re Mitridate.»

[2] Novellino, XIII u.v. (fior.), 30, pag. 198.10: Stando alla riva, brigossi d'accivire in questo modo: che un povero pescatore avea un suo piccolo burchiello (sì a dismisura piccolo, che non vi capea più che 'l villano e una pecora per volta); allora il villano cominciò a passare.

[3] Lett. pist., 1320-22, 5, pag. 40.25: Et se tuo no' lo farai, giamai no' aspettare d'avere né graza, né cosa che ti piaccia né all'amicci tuoi. Et per lo mio connsilglio se tuo questo no' acciviscci, no' vi istrai piuo.

[4] Bind. d. Scelto (ed. Gorra), a. 1322 (sen.), cap. 274, pag. 406.6: Nullo uomo no lo vedea che non si maravigliasse come tale uopara potea essere fatta, nè accivita.

[5] Paolino Pieri, Merlino (ed. Sanesi), XIV pm. (fior.), pag. 64.9: Allora gli ambasciadori furono più certi di Merlino e, come più andavano co· llui, più erano certi delle sue opere. E quando furono presso alle terre di Vertaggiere, sì gli voleano mandare uno messo a dire ch'eglino aveano accivito il fatto; ma Merlino non gli lasciò mandare.

[6] Lett. volt., 1348-53, pag. 172.20: E qua(n)do questo possa acivire, ma(n)dateci la carta dela p(ro)curaria di cotesti vostri amici, qua(n)do quella ci venisse, sì che ci sieno a una ora. E se questo no(n) <vole> potesse accivire, vuole essere scusato da lui, p(er)ò ch'egli e Arcolano (e) gli altri loro co(n)sorti sença el d(e)c(t)o Matteo p(er) nostro piacere inte(n)deno di fare la d(e)c(t)a triegua...

1.1 Metaf. Arrivare alla fine, morire.

[1] F Canz. an. Del meo disio spietato, XIII (tosc.): Se per disio sono mortto / avantich'io acievischa, / non credo ch'abellisca / chi tène il mio core, / chui aporagio il tortto. || CLPIO V 265.74.

1.2 Integrare mentalmente. || (Contini).

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 663, pag. 199: Però ad ogne patto / dé omo accivire / ciò che porria seguire / di quella che conenza, / ch'aia bella partenza.

1.3 Sost. Il portare a compimento qsa.

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gorra), a. 1322 (sen.), cap. 365, pag. 428.12: E ciò ch'io t'ò detto, dic'ella, puoi ritrare a tuo signore; ma ben ti guarda che la cosa sia celata e coverta, chè l'uopara è molto grande e perciò conviene gran savere a l'accivire».

2 Adoperarsi per raggiungere uno scopo, occuparsi di qsa.

[1] Lett. sen., 1283, 9, pag. 62.23: Del salario che noi diamo a Oddo, e anco de la sua asetaria, no ve ne impaciate voi di costà: chè noi ce ne aciviremo bene noi di qua.

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 10, cap. 45, pag. 435.32: [[gli ambasciadori de' compagni]] pregavano li Padri che li difendessero e aitassero dalla forza e dall'oltraggio de' comuni nemici. Lo senato rispose loro, ch'elli accivirebbero in tal modo, che li loro amici non si pentirebbono della loro amistà e compagnia...

3 Provvedere, fornire, soddisfare.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 67, pag. 192.10: E però dice il maestro che la prima parte del suo Tesoro sì è come denari contanti: e sì come le genti non potrebbero accivire lo bisogno senza moneta, così non potrebbe l'uomo sapere la certezza delle cose umane, se egli non sapesse ciò che questa prima parte conta.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 306, vol. 2, pag. 474.16: Castruccio, [[...]] venne in Lucca per sollecitare Azzo che cavalcasse con sua gente, e a tutte le belle donne di Lucca co la moglie insieme il fece pregare: egli per riposarsi, e che volea la moneta che gli fu promessa, non si volea partire di Lucca, onde Castruccio con grande fatica l'accivì, tra di danari e di promesse di mercatanti, di VIm fiorini d'oro, e promisegli di cavalcare lunidì mattina.

[u.r. 22.03.2017]