ACCOGLIMENTO s.m.

0.1 accoglimenti, accoglimento, accollimento, achoglimento, acogimento, acoglimento, acolglimento.

0.2 Da accogliere (LEI s.v. *accolligere, 1, 297.5).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311.

0.7 1 Atto di prendere, far proprio qsa giudicandolo giusto o appropriato a un fine. 2 Atti con cui si riceve qno, accoglienza. 2.1 [In modo positivo:] allegro, bello, dolce, mirabile accoglimento. 2.2 Ospitalità, riparo. 2.3 [In senso erotico]. 3 Unione di persone, comunità.

0.8 Paolo Squillacioti 02.02.1999.

1 Atto di prendere, far proprio qsa giudicandolo giusto o appropriato a un fine.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 8, pag. 63.7: E puòsi diffinire così: ragione è una virtù che discerne 'l bene dal male, e quel ch'è licito da quel che nonn- è licito, e discerne l'onesto da quello che non è honesto, e l'acoglimento è del bene e è schifamento del male.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 210.9: Arte è acoglimento di comandamenti ad uno fine tendenti, e nota comandamenti onesti, e l[eci]ti, e giusti; il contrario è l'usura, la quale nulla onestade, nulla giustizia, nulla licitezza hae; della quale diremo capitolo XVIJ Inferni.

2 Atti con cui si riceve qno, accoglienza.

[1] Doc. fior., 1333-52, pag. 168.30: ed ordinamo anchora che, nella detta spesa a chomune, che ciaschuno a chui veràe forestieri od inviteràe forestieri quante volte vorràe ciaschuno licitamente si debba e si possa fare per onore e per achoglimento di parenti ed amici chome parràe a quel chotale a chui e' chapitassero di noi, che non chostando per volta oltre alle chose che nella chasa si fossero piùe che s. quaranta piccioli...

2.1 [In modo positivo:] allegro, bello, dolce, mirabile accoglimento.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1874, pag. 241: E vidi Lealtate / che pur di veritate / tenea suo parlamento; / con bello acoglimento / li disse: «Ora m'intendi / e ciò ch'io dico aprendi.

[2] Sommetta, 1284-87 (fior.), pag. 198.10: Ma che m'avene, amore? Onde eo moro vivendo, quando considero la sovrapiagente e avenevole gaeçça di vostra persona, et l'argomento scuro e privado di nostro agiungimento. Et ricordo il mirabile e 'l dolce acolglimento che mi faciavate.

[3] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 19, pag. 244.10: Ecco accollimento bello d'amico, che non veduto avea forse cinque anni! O, chome vil cagione, e come parva, Singnior, tolle me padre e amico!

[4] F Canz. an. U· novello pensiero ò al core e volglia, XIII (tosc.): Apresso dé stare adorno, conto e gaio, / cortese e di bello acolglimento, / largo ed insengnato in coraio, prode e sagio / chi mette in amore intendimento, / e sempre ridere il suo visaio / e<t>d in tuto di bello regimento... || CLPIO V 067.12.

[5] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 4 [XXIX].20, pag. 720: Ma pu è misero e dolento / e degno su forche pender / preve chi no cessa offender / in sì greve falimento, / a chi ma[i] s[o]na[r] no sento / de dever partir ni render; / ni la man voi mai destender [ed.: vor] / ê l'altrui sostentamento, [ed.: atrui] / ma fa viso ruzenento / debiando alcum amigo atender, / ché de honor se dé accender / e far bello acogimento.

[6] Botrico da Reggio, XIV (emil.>ven.), 3.10, pag. 228: Ché la gran zoia e 'l ben ch'aver solea / de vostro alegro e dolce accoglimento / m'ha, gentil donna, addoppiato 'l tormento: / poi me parti' da voi, lasciaive 'l core.

2.2 Ospitalità, riparo.

[1] Ant. da Tempo, Rime (ed. Grion), 1332 (tosc.-padov.), 8.12, pag. 87: E chi si sente che in furore abonde / Over ad ira atento, / Nullo riprendi, o dia castigamento. / Alora che si vede altrui ne l'onde, / Buon è l'aiutamento / E dare all'uomo opresso acoglimento.

2.3 [In senso erotico].

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 43, pag. 319.15: Ripresero i cavalieri il cammino, e, ricevuti con amorosi accoglimenti, a' mercatanti la loro ambasciata contarono, aggiungendo che dalla bella giovane inverso la reale maestà grandissimo fallo era stato commesso, per lo quale morte meritava - ma il signore, pietoso della sua bellezza, non ha voluto privarla di vita...

3 Unione di persone, comunità.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 8, pag. 213.1: Ond'elli ec. Qui viene conchiudendo con li suoi argomenti verso il proponimento; e dice: Io ti domando dunque, se per l'uomo sarebbe il peggio in terra ch'elli non fosse cittadino (ed è cittade acoglimento ordinato a politicamente vivere)...

[u.r. 22.03.2017]