ACCOMANDARE v.

0.1 acchomandasse, accomanda, accomandammo, accomandandolo, accomandandosi, accomandao, accomandare, accomandaro, accomandaroli, accomandarono, accomandarotti, accomandarti, accomandasse, accomandassero, accomandassono, accomandasti, accomandata, accomandatala, accomandate, accomandati, accomandatigli, accomandato, accomandatolo, accomandavanla, accomandavano, accomandi, accomandiamo, accomando, accomandò, accomandògli, accomandollo, accomandossi, accomandoti, accomandrà , accomanne, accomanno, accomendaroli, accomendata, accommàndali, accommandao, accommandaragio, accommandastime, accommandati, accommandato, accommando, accommandone, accommannaose, accommenderà , accumandau, accumandu, accummandati, achomadò, achomanda, achomandai, achomandase, achomandate, achomandati, achomandato, achomande, achomandò, achomandoe, achomandonno, achomandoro, achomandrebbe, acomanda, acomandà , acomandá, acomandai, acomandalli, acomandamoti, acomandandosi, acomandano, acomandansi, acomandare, acomandaro, acomandàrsi, acomandaste, acomandata, acomandate, acomandati, acomandato, acomandava, acomandavano, acomanderà , acomanderò, acomandiamo, acomando, acomandò, acomandoe, acomandòe, acomandossi, acomandrò, acommandano, acommandasse, acommandata, acommandato, acommandone, aconmandà , aconmandarve, aconmando, adcommanda, adcommandare, adcommannao, adcommannati, adcommannato; f: 'comando.

0.2 Prov. acomandar (DELI 2 s.v. accomandare).

0.3 Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.); Lett. sen., 1262; Doc. pis., 1264 (3); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Doc. sang., 1281; Laude di Cortona (ed. Contini), XIII sm.; Cronica fior., XIII ex.; Doc. pist., 1300-1; Doc. lucch., 1332-36; Stat. collig., 1345.

In testi sett.: Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311; Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.).

In testi mediani e merid.: Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.); St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Poes. an. urbin., XIII; Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. accomandare a Cristo 2.1.1; accomandare a Dio 2.1.1; accomandare in guardia 1; accomandare l'anima 1.

0.7 1 Dare in affidamento, consegnare (con un sottinteso che rimanda all'istituto feudale della commenda). 1.1 [Econ./comm.] Dare in custodia denaro o beni, prestare. 1.2 Raccomandare all'attenzione di qno. 1.3 Porre, lasciare. 2 Affidare (se stesso o altri) alla cura o all'attenzione di qno (col sottinteso feudale di mettere sotto protezione di un signore). 2.1 Affidare o affidarsi alla protezione delle divinità o dei santi. 3 Assicurare fisicamente, legare.

0.8 Paolo Squillacioti 30.07.1999.

1 Dare in affidamento, consegnare (con un sottinteso che rimanda all'istituto feudale della commenda).

[1] Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.), 173, pag. 24: Volliot'estu anellu dare, / estu balzu adcommandare, / estu sudariu ad te lassare: / pro Deu fàlume deservare.

[2] Doc. pis., 1264 (3), pag. 391.1: De lo raccomandam(en)to de le cose. Et sia licito a ciascheduno Pisano che diricto de le suoie cose abbia pagato lassare (et) accomandare le suoie cose ad alchuno suo parente ut amico de la sua gente.

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L. Luc. 7, cap. 52, pag. 281.13: E ne la città di Durazzo advenne elli, che Cesare aveva acomandato uno castello di legname ad una guardia della sesta legione, la quale chiamavano coorta.

[4] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. 25, pag. 20.26: E la tenuta che pronunçiata sirà nel modo che dicto ène di sopra, se debbia ponere e acomandare ad uno buono massaio.

[5] Stat. collig., 1345, cap. 15 rubr., pag. 14.1: Che neuno dela decta arte debbia accomandare panno o alcuna altra cosa oppo alcuno sartore, farsectaio e calçeptaio se non nell'infrascripto modo.

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. V, cap. 19, vol. 1, pag. 195.16: [[Ruberto Guiscardo]] acomandato il regno a Ruggieri suo figliuolo, prese per mare il viaggio verso Gerusalem, e pervenendo in Grecia al porto che si chiamò poi Porto Guiscardo per lui, cominciò ad agravare di malatia...

[7] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 87, pag. 329.2: E allora ella [[scil. Ginevra]] accomanda la città a messer Agro[vale], e ancora ad altri più cavalieri; e appresso, tantosto mont'[a] cavallo nella compagnia di quattro donzelle, e viensene per andare in Cornovaglia alla cittade di Tintoille, per parlare a Tristano.

- Fras. Accomandare l'anima.

[8] Laude di Cortona (ed. Contini), XIII sm., Chi vol lo mondo desprezzare, 43, pag. 53: A te, Signor, sia accomandata / l'anima ch'è trapassata, / e la Vergine beata / a te la debbia apresentare.

[9] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 5.71, pag. 25: Dipo la morte, l'arma mia dolente / di ciò si crederà esser dannata: / perciò sia acomandata / a voi, ch'avete in ciò la libertate...

[10] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 7, vol. 2, pag. 93.19: Sucta kisti chinqui miraculi grandissimi Cristu Iesu dissi la ultima parola, doctrina di omni santa fidi, di omni santa sperancia, doctrina di li cristiani, in omni periculu, in vita et in lu punctu di la morti: - Patri, santa Trinitati, unu Deus, patri di tucta la creatura, in li mani toi accumandu l'anima mia -, comu dissi quandu supra expossi la oracioni di lu salvaturi.

- Fras. Accomandare in guardia.

[11] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Es. 22, vol. 1, pag. 363.8: Se alcuno accommenderà ad alcuno amico pecunia ovvero vasello in guardia, e da colui che la pecunia avrà ricevuta gli fia involata; se si troverà il ladro, doppia la renda.

1.1 [Econ./comm.] Dare in custodia denaro o beni, prestare.

[1] Lett. sen., 1262, pag. 278.14: (E) chosì potete vedere che chiunque ci fuse p(er) voi potrebe avere le vostre chose, che mi pare più sichurtà che se avere no le poteste sença cholui che l'achomandase.

[2] Cronica fior., XIII ex., pag. 137.28: In questa perdita d'Acri la conpangnia di Peruzzi di Firenze guadangnaro grandissimo tesoro, che fue loro acomandato, e giamai non richessto.

[3] Doc. pist., 1300-1, pag. 217.13: Diedi a Chu(r)rado Gai co(n)pa(n)gno della co(n)pa(n)gnia de' Chiare(n)ti, li quali gli achoma(n)dai, dì xxv di março, CCCC fiorini d'oro.

[4] Doc. lucch., 1332-36, pag. 122, col. 1.24: Die xxviiij novenbre, anni Miij.c.xxxij Francescho figluolo che fue di Fregiotto da Montechiaro de avere ditto die, li quali c'achomandò fior. trecento d'oro forti, fior. CCC Terme uno anno, lb. viij.c.lxx.

[5] Stat. prat., 1347, cap. 10, pag. 15.31: Ancora, che veruno de' compagni della decta arte a quello cotale così divietato non debbia nè possa prestare nè acomandare alcuna cosa che s'apartengha alla decta arte della calzolaria, overo fare con lui alcuna mercatanthia che si appartengha all'arte predecta; e non debbiano insieme stare in una bottega.

[6] Doc. sen., 1302-60, (1344), pag. 180.14: M. Lippo dipintore ebe XXVJ fiorini d'oro i quali ci achomandò sichome apare a sua ragione a libro a debito in f. CCJ.

[7] Stat. lucch., XIV pm., pag. 81.42: Del frate lo quale acomanderà la pecunia overo li panni suoi in della città o villa.

1.2 Raccomandare all'attenzione di qno.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 4, pag. 360.3: io sentendo che sopra l'uomo ha segnoria più potente che non è l'uomo, mosso per necessitade a pregarti, io t'accomando quello onde io ti priego, e scusomi della mia ignoranzia, che non ti conosco.

[2] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), LXIV, pag. 14: Perché li gentili homini nanti lo re annaro; / Con grande pietate a llui se accomandaro / Che no lli destrugesse né facesse tanto amaro.

1.3 Porre, lasciare. || (Castellani).

[1] Doc. sang., 1281, pag. 72.13: Balitore Corsino Seracini [abo] acomandato IIIJ morele i[n]sin a le quercie di Maffeio Ardi[n]gheli i[n]sin a la morela ch'ène del bosco che fu de la Pieve a dirito tramite i[n]sina i· piano di Castagneto.

2 Affidare (se stesso o altri) alla cura o all'attenzione di qno (col sottinteso feudale di mettere sotto protezione di un signore).

[1] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 5.24, pag. 107: Oit alta potestade / temuta e dot[t]ata, / la mia dolze amistade / ti sia acomandata!

[2] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 62.19: Eccuba e Polisena fugero et Eccuba accomandao Polisena ad Eneas et Enea fece nascondere Polisena ad Anchisa suo patre.

[3] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 1.2, pag. 23: A voi, messere Iacopo comare, / Rustico s'acomanda fedelmente, / e dice, se vendetta avete a fare, / ch'e' la farà di buon cuor lëalmente.

[4] F Guglielmo Beroardi, Gravosa dimoranza, XIII sm. (fior.): S'amore mi· 'nciende e stringie / e fac<i>e ·mi languire, / lo mio disire comfortta mia spera, / che dentro al core mi· pingie / la gioia che del martire / al meo disire la gioiosa ciera / mi· darà diportando, / quella a chui mi· 'comando notte e dia. || CLPIO, V 178 GuBe.28.

[5] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 5, pag. 96.14: Ma <comu> Eneas, videndu lu duluri et lu plantu ki killi fachianu, sì li consolava cum dulchi et amurusi paroli, et plangendu si girau ad Aceste et prigaulu caramenti ki tucti li fussiru accummandati.

[6] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. II, pag. 92.3: O stolto, accomandi le temorose colombe a lo sparvieri, e la mandra piena al lupo de la montagna.

2.1 Affidare o affidarsi alla protezione delle divinità o dei santi.

[1] Poes. an. urbin., XIII, 35.2, pag. 613: Amor, Ihesù Cristo, Amore, / a tTe m'accomando, Amore.

[2] Poes. an. abruzz.>march., XIII sm., 138, pag. 123: Daske me lasse, Seniore meo gente, / Questa tua Matre te seia ad mente; / Ad ki l'accomanne, oi 'Nepotente, / Ke la defenna da la ria gente?»-.

[3] Gatto lupesco, XIII sm. (fior.), 48, pag. 289: E io andai pur oltre addesso / per lo sentiero ond'iera messo, / e tutto 'l giorno non finai / infin a la sera, k'io albergai / con un romito nel gran diserto, / lungi ben trenta miglia certo; / ed al mattino mine partìo, / sì acomandai lo romito a Dio.

[4] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 43, pag. 21: Santu Ianni nellu templu l'à acommandata, / dallu patriarca assai ben è guardata, / de sopre all'altre donne sempr'è honorata, / de ciò che mesteru èrali, bene era adasiata.

[5] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 61, pag. 258: Segnor, e' ò gran male, / eo me moro adesso, no posso plu scampar, / mea mojer e' ve acomando, k'è vostra ragina / con esso mia fijola, k'à nome Katerina...

[6] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 8 [XLIX].271, pag. 737: E vegnando lo dì setem / de setembro, fom avisai; / a De' e a santi acomandai, / ferando inseme 'l combatém.

[7] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 1267, pag. 390, col. 1: Allora Catarina, / vedendo questa ruina, / in terra injenocchione / a Dio se accommandone, / et fece questa preghera, / odite en qual manera.

[8] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), XXXVIII, pag. 9: Poi fecero le schiere ciascuno da parte in parte; / Chi se adcommanda a Dio, chi se accomanda ad Marte / Che li dega la victoria como rechiede l'arte...

[9] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), iii, st. 12.5, pag. 165: O peccadore, acomandate a san Pedro, / che del cello te farà vertuoxo!

[10] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 56.29, pag. 132: Qui' chi s'acommandano a le' gi seran sí ben deffexe, / chi no averan ma' paura de morte né de nimixe.

[11] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 14, pag. 123.29: Po' questi milli reservaose con tutta l'aitra cavallaria drento da l'oste, drento dalle catene. Questo fatto, confortao li suoi e accommannaose a Dio e disse: «Ahi sir Dio, defienni e aiuta la rascione».

[12] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 6, pag. 15.12: E qualunquana persona s'acomanda a lui [[scil. santo Çilio]], no pò morire de morte subitana.

2.1.1 [In formule di congedo:] fras. accomandare a Dio (a Cristo): salutare.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2877, pag. 275: Ora a Dio t'acomando, / ch'io non so l'or' né quando / ti debbia ritrovare...

[2] Poes. an. sic.-tosc.>mant., XIII ex., Suspirava una pulcela, 4, pag. 49: Amor, a Deo t'acomando, / quando me veng'a lo çire; / mille salute ve mando / a çascun, mille sopire / d'amore».

[3] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 9, cap. 6.145, pag. 287: Addio, madonna. / con queste donne. / Io accomandoa dDio te e lloro.

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X.9, pag. 691.33: Questo fatto, essendo già messer Torel ritornato, la donna, accomandatiglia Dio, da lor si partì, e di simili cose di ciò, quali a loro si convenieno, fece provedere a' famigliari.

[5] San Brendano ven., XIV, pag. 132.30: E como elo ave cusì fato digando: «A Dio v'acomando», l'abado dise: «Fiol mio, non te recordes-tu quante grazie Dio ne à dade in questo viazo? Va' con Dio e priega Dio per nui».

[6] Tristano Veneto, XIV, cap. 555, pag. 520.24: Et quando lo zorno vene, lo vequio cavalier se lievà et prendé le soe arme et montà a chavalo et aconmandà lo vavasor a Dio e mese-se alo camin intro lui e lli soi scudhieri, e sì cavalchava per una gran foresta tuto quello zorno infin a mezodì.

[7] Purgatorio S. Patrizio, XIV sm. (mil./com.), cap. 14, pag. 30.17: Qui no poemo più star con ti; e' t'acomando a meser Dominode'». E sì li den la soa beneditione e partise.

3 Assicurare fisicamente, legare.

[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.30, pag. 179.11: Allora lo pose alla colla, e accomandò la corda allo aspo, e così ve 'l lasciò stare...

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 8, vol. 2, pag. 136.5: A un'otta gli diede [[scil. Dedalo a Icaro]] i comandamenti del volare; e accomandò l'alie non conosciute a' suoi omeri, e accomandògli le penne. || Cfr. Ov., Met., VIII, 209: «ignotas umeris accommodat alas».

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 52.23: Avendo così parlato, [[Corebo]] poi si veste l'elmo d'Androgeo crestato e la bella insegna dello scudo, e la greca spada s'accomanda da lato.

[4] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 77.31: rimase in sul muro de la torre un uomo, ch'era Campanajo, che tenne pur in su per lo fuoco, ch'egli ebbe di sotto, et stettevi tanto suso, che di su la Badia tra più volte gli fu gittato uno spago con un saeppolo, et poi fu a quello spago legato un canape, il quale egli accomandò, et accomandatolo sì ne venne giù per esso quant'e' fu lungo...

[5] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV.1, pag. 269.1: [[Guiscardo]] accomandato bene l'uno de' capi della fune a un forte bronco che nella bocca dello spiraglio era nato, per quella si collò nella grotta e attese la donna.

[6] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 70, pag. 155.8: Alla per fine voltosi al suo fante, il pregò per amor di Dio che si collasse nel pozzo, e togliesse un buon coltello appuntato e una fune, e o vivi o morti pensasse di legarli; ed egli e 'l figliuolo tirerebbon su la fune del pozzo, alla quale accomandasse li detti porci.

[u.r. 31.07.2019]