ACCOMANDIGIA s.f.

0.1 accomandicia, accomandigia, accomandigie, accomandisgia, achomandigia, acomandigia, acomandigie, acomandisia.

0.2 Fr. commandise (DEI s.v. accomandatario). || Ma cfr. 0.6 N.

0.3 f Novellino, XIII u.v. (fior.): 2; Stat. pis., 1302 (2): 2.

0.4 In testi tosc.: f Novellino, XIII u.v. (fior.); Stat. pis., 1302 (2); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. pist., 1313; Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.); Doc. lucch., 1332-36.

0.6 N Le forme accomandisia e accomandiscia sono att. già in docum. pisani del 1197 e 1198: cfr. GDT, pag. 12 (s.v. accomandigia).

0.7 1 Tutela di persone e dei loro beni e proprietà regolata da un patto di origine feudale; atto che sancisce tale tutela. 2 [Econ./comm.] Deposito o custodia di beni o denaro.

0.8 Paolo Squillacioti 12.07.1999.

1 Tutela di persone e dei loro beni e proprietà regolata da un patto di origine feudale; atto che sancisce tale tutela.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 13, vol. 3, pag. 114.2: Poi che la ventura de' Troiani fu caduta, lo crudele re di Trazia prese la spada, e misela per la gola di Polidoro, lo quale egli avea in accomandigia dal padre: e sì come lo peccato potesse essere tolto col corpo, lo gittò morto dallo scoglio nelle sottoposte acque.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 26, pag. 450.24: Acchille riguardando queste gioie prese in mano armi cavalleresche, per le quali conosciuto Acchille, [d]a Diomedes amichevolemente fue preso e lusingato, certificatosi di lui col detto Licomede, che dalla madre in acomandigia l'avea riceuto, significatoli la cagione, che convenia ch'andasse ne l'oste de' Greci.

[3] Doc. fior., 1311-50, 82. (1350), pag. 675.18: et che per lo tempo sarà, che i predetti figliuoli di Guido Alberto, sì come nostri cari cittadini et accomandati debbiate benignamente tractare, et essi et loro fedeli favorare, et la terra di Porciano et sua Corte, giurisdictione et honori a vostro podere difendere, guardare et conservare, sì come la nostra protectione et acomandigia constituti...

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. VIII, cap. 45, vol. 2, pag. 193.20: Montata la pompa de' Perugini per la nuova vittoria, segretamente tenieno trattato co' Tarlati d'Arezzo, e recevutoli i·lloro protezione e acomandigia con mala intenzione, pensando coll'aiuto de' segreti amici, e per furto e per ingegno rimetterli in Arezzo per averne la signoria...

2 [Econ./comm.] Deposito o custodia di beni o denaro.

[1] f Novellino, XIII u.v. (fior.), 74: Disse a colui allora: «Vieni, e domanda il tuo». Ed allora gli ristituì [gli scrigni] a speranza dell'altra maggiore accomandigia. || GDLI s.v. accomandigia (da Novellino, a c. di L. Di Francia, Torino, 1930).

[2] Stat. pis., 1302 (2), cap. 20, pag. 984.15: Et iuro, che non consentirò nè patrò che alcuno fancello de la dicta arte dia in acomandigia, u in altro modo, alcuno coiame, o altra cosa, sensa paraula e volontà del suo maestro.

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 140, vol. 1, pag. 451.5: Et qualunque farà alcuna muttità, o vero prestanza, o vero deposito, o vero accomandigia, o vero vendita d'alcuna moneta di qualunque generatione sia, o vero d'oro, o vero d'ariento, ad alcuno minore di XXV anni, el quale non faccia arte per sè o vero sopra sè o vero lui in ricolta ricevarà, nè lo detto minore possa fare alcuna quittanza de la pecunia a lui dovuta o vero vendita de' sui beni.

[4] Stat. pist., 1313, cap. 20, pag. 188.13: [A]ncora ordiniamo ke ' ditti operari no(n) possano prestare overo accomandare li canapi della ditta Opera, se prima a lloro non è sodisfatto p(er) la ditta Opera della ditta p(re)stança, overo accoma(n)disgia in denari, overo p(er) p(ro)messione di sofficiente p(er)sona di sodisfare, secondo la qualità del canapo e del tempo ke llo tenesse.

[5] Stat. pis., a. 1327, L. 2, cap. 50, pag. 110.52: Questo adgionto, che qualunqua carratore recasse in Villa alcuno de li suprascripti legname, quello cotali legname non possa nè debbia accomandare ad alcuna persona, alla suprascripta pena. Et intendasi la pena suprascripta al carratori, et a colui che ricevesse la suprascripta accomandicia.

[6] Stat. fior., 1334, L. I, cap. 54, pag. 239.13: E le dette cose s'intendano di mercatanzie che appertengano all'Arte di Calimala, e di cambio, accomandigia, diposito, overo altra cosa che da quelle discendesse; e non s'intenda che ad Arte di Calimala apertenga lana, boldroni, e stame.

[7] Doc. lucch., 1332-36, pag. 138, col. 1.27: It. de avere, li promettemmo die xiiij.o oghosto di iij.c.xxxvj per li figluoli <di fu> che funno di Ciomeo Astolfi di volontà e chonsentimento e paraula di frate Angelo Astolfi de' servi Santa Maria e sì chome da lui li avemo inn achomandigia chome apare areto e avemo posto a suo chointo in k. xxij, lb. CCxv.

[u.r. 22.03.2017]