0.1 accommunaolo, accomonare, accomuna, accomunando, accomunar, accomunare, accomunarli, accomunarono, accomunata, accomunate, accomunavano, accomunò, accomunoe, accumunasseno, acomunar, acomunare, adcommunao.
0.2 Da comune 1.
0.3 St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.): 3.
0.4 In testi tosc.: <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. pis., a. 1327.
In testi sett.: Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.).
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.).
0.5 Locuz. e fras. accomunare il letto 1.
0.7 1 Mettere in comune con altri, condividere. 1.1 Unire in possesso o fruizione comune (fosse 'miniere'). 1.2 Far sì che si assolva insieme (un compito). 1.3 Vivere in comune. 1.4 Sost. 2 Mettere in comune, mettere insieme (persone o cose distinte dal soggetto). 2.1 Destinare alla comunità, confiscare. 3 Mettere d'accordo, accordare. 4 [Relig.] Mettersi in comunione.
0.8 Paolo Squillacioti 23.02.1999.
1 Mettere in comune con altri, condividere.
[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 6.13: Avarizia mette l'uomo fuori di compagnia, che l'avaro non vuole nè se, nè sue cose accomunare coll'altrui...
[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 543, vol. 1, pag. 338.28: Et li detti sette notari debiano participare et accomunare lo loro guadagno.
[3] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.24, pag. 174.2: Questo Baschiera rimase dopo il padre: dovendo avere degli onori della città, come giovane che 'l meritava, ne era privato, però che i maggiori di casa sua prendevano gli onori e l'utile per loro e non li accomunavano.
[4] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 18, cap. 2, par. 10, pag. 307.28: L'amistà le prospere cose fa più splendienti, e le avverse partendo e accomunando fa più leggieri.
[5] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 8, cap. 4, pag. 225.8: e se nostra oste è compagna alla loro, per la quale elli addoppiano la loro forza, la quale li consoli non vogliono scioverare da loro a pigliare guerra e lasciarla; perchè non sono tutte le cose accomunate? perchè non si fa l'uno de' consoli de' Latini?
- Fras. Accomunare il letto: giacere insieme (in senso erotico).
[6] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Briseida., pag. 23.18: giuroti per lo tuo capo e per lo mio, li quali giugnemmo insieme, e per le tue armi mortalmente conosciute dalle mie genti, che mai Agamennone non accomunoe il suo letto meco: e se così non è sicuramente, m'abbandona.
1.1 Unire in possesso o fruizione comune (fosse 'miniere').
[1] Stat. pis., a. 1327, L. 4, cap. 94, pag. 232.26: Ordiniamo, che tucte quelle fosse che si volisseno accomonare insieme per lo megliore, che possano et debbiano accomonare quelli che ànno li XXVIII trente o piò, chosì chome fusseno in concordia tucti li parsonavili che avessino li XXXII trente; li quali XXVIII trente o piò s'intendano d'essere et siano di quatro parsonavili almeno, et alcuno di quelli quatro parsonavili non sia parsonavile dell'altra parte.
1.2 Far sì che si assolva insieme (un compito).
[1] Stat. pis., a. 1327, L. 4, cap. 4, pag. 188.9: Et che li suprascripti misuratori, ned alcuno di loro, non possa nè debbiano per alcuno modo overo cagione fare overo exercere lo suprascripto officio del misurare comunamente, nè a parte, ansi siano tenuti di farlo catuno per sè et ad suo proprio uopo et utilità; et se li suprascripti mesuratori o alcuno di loro accumunasseno lo suprascripto officio, o facesseno a parte, et ciò si potesse presumere o sapere o provare contra di loro, paghi catuno di loro per pena libbre X d'alfonsini minuti al Signore Re, et ogni persona di ciò li possano accusare.
[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. VIII, cap. 84, vol. 2, pag. 241.15: [[i caporali]] essendo in gra· bisogno di ricetto, per prendere riposo cominciarono a torre le case de' cittadini, e le loro masserizie e arnesi, acomunare e abitare familiarmente co·lloro, e a torsi delle cose da vivere oltre a bastanza...
[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 18, cap. 2, par. 3, pag. 305.25: L'amistà le prospere cose fa più dolci, e l'avverse per l'accomunare tempera e alleggerisce...
[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII.9, pag. 559.4: Poi che le donne alquanto ebber cianciato dello accomunar le mogli fatto da' due sanesi, la reina, alla qual sola restava a dire, per non fare iniuria a Dioneo incominciò: - Assai bene, amorose donne, si guadagnò Spinelloccio la beffa che fatta gli fu dal Zeppa...
2 Mettere in comune, mettere insieme (persone o cose distinte dal soggetto).
[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.30, pag. 178.23: La terza disaventura ebbono i Bianchi e Ghibellini (la quale gli accomunò, e i due nomi si ridussono in uno) per questa cagione: che essendo Folcieri da Calvoli podestà di Firenze, i Bianchi chiamorono Scarpetta degli Ordalaffi loro capitano, uomo giovane e temperato, nimico di Folcieri.
[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 10, cap. 23, pag. 402.16: In quella medesima maniera fu poi riverito questo altare, che l'altro più antico. Nulla femina vi sagrificava, se non fosse netta e buona donna e maritata a uno barone tanto solamente. Poi appresso quella religione fu accomunata a tutte maniere di femine, e all'ultimo fu dimenticata.
2.1 Destinare alla comunità, confiscare.
[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 6, cap. 4, pag. 91.2: I tribuni volevano accomunare la preda; ma troppo tardarono a fare il comandamento... || Cfr. Liv., VI, 4, 11: «Publicari praedam tribunis placebat».
3 Mettere d'accordo, accordare.
[1] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 206.23: Et Micissa recipeo le lectere, afletteo lo animo suo de fare bene ad Iugurta. Et poi Micissa adcommunao Iugurta co li filii et venneli altramente, ke non avea pensato. Et poco po quello tempo, come se adpressimasse la fine de Micissa, admonio li filii in presentia de Iugurta, ke pacificamente devessero vivere.
[2] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 238, pag. 36: In questo mundo è una discordia / Ke da rar sen trova concordia: / L'anima e 'l corpo se gueria, / Çascun vol prendre la soa via; / L'un no vol ço ke l'altro far / No se volen acomunar.
4 [Relig.] Mettersi in comunione.
[1] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), Ebr. 2, vol. 10, pag. 356.11: 14. Adunque, però che questi figliuoli s'accomunarono alla carne e al sangue, ed egli simigliantemente si fece partecipe con essi, acciò che per la morte distruggesse colui il quale avea signorìa della morte, cioè il diavolo... || Trad. del biblico communicare.
[u.r. 31.07.2019]