ACCONCIAMENTE avv.

0.1 acchonciamente, acconciamente, acconcissimamente, aconçamente, aconçamento, aconciamente, aconzamente, acunçamente, acunciamente, acuonzamente, adconciamente.

0.2 Da acconcio 1.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Stat. pis., a. 1327; Simintendi, a. 1333 (prat.); Stat. cort., a. 1345; Stat. lucch., XIV pm.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Serventese Lambertazzi, XIII ex. (bologn.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

0.5 Nota la forma in -mento in Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.).

0.7 1 In modo appropriato e opportuno, convenientemente. 1.1 [Per qualificare espressioni del tipo (più) tosto che potrò e simili]. 1.2 Bene, abilmente. 1.3 [Detto del modo di abbigliarsi:] elegantemente. 2 In modo ordinato. 3 Senza difficoltà.

0.8 Paolo Squillacioti 06.04.2000.

1 In modo appropriato e opportuno, convenientemente.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 6, pag. 31.3: Secondo che disse Tullio; che 'l parlare non troppo savio, se egli è acconciamente fatto, è molto lodato; e advegna che ella sia bella e pulita, s'egli è fatto disconciamente, è dispregiato e fattone beffe.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vita beati Alexii, 486, pag. 310: L'imperator vezando l'inpresitá dra zente, / K'i no 's poëvan move da un log aconzamente, / Ma stevan occupai e trop desconzamente, / I vosen trovar modho a far spazar la zente.

[3] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 65, pag. 104.15: Ben veggio che chi ritiene teco amistà, malagevolmente può perire: e questi non scampa per altro de la morte, se non perch'ebbe teco contezza alcuna volta. E sappi che per noi sarà bene atato, purché si possa acconciamente.

[4] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 6, pag. 7.20: E quella è detta composta favella, quando le parole della diceria che insieme sono poste suonano bene e piacevolemente l'una dopo l'altra, e possonsi acconciamente profferere.

[5] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 135, pag. 852: qui nom besogna de dire più niente, / so no partirse bene e acunçamente / de le persone».

[6] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 61, pag. 294.15: Assai andaro sovente pensando et immaginando e dubitando ove ciò si facesse e si potessa fare più acconciamente.

[7] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 10, pag. 43.14: Ché per questo comento la gran bontade del volgare di sì [si vedrà]; però che si vedrà la sua vertù, sì com'è per esso altissimi e novissimi concetti convenevolemente, sufficientemente e aconciamente, quasi come per esso latino, manifestare...

[8] Stat. pis., a. 1327, L. 3, cap. 47, pag. 154.12: Et quando li suprascripti pegni mobili se faranno vendere per colui che in pegno l'avesse, sia tenuto et debbia quello cotale pegno mobile far portare o menare a mano aconciamente ad alcuno delli messi della Corte per Villa di Chiesa per li luochi usati, incantando dì octo allato allato...

[9] Stat. cort., a. 1345, cap. 10, pag. 134.2: Et procaccile che lo catalecto sia portato scoperto, et elli abbia qui nella cappa colle braccia in croce e colla disciplina ella mano ritta, e gli altri suoi panni ai piei, aciò che non sia fraudata la frate[r]nita d'essi; et aconciamente, come menglio se poterà, se mandi dicendo a quelli de la compagnia che vengano bene alla sua sepultura, chi vorrà...

[10] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), cap. 12, pag. 150.8: Ma per amor de çoe, ciascuna ha questa virtute: chi ll'àe cum sì, e sì à molto biè parlare e dire le suoe parole aconçamente.

[11] Stat. lucch., XIV pm., pag. 77.9: Nel terço luogho, adgiunse che li lecti et le lectiere delli infermi si facciano adconciamente ampi ad riposare et che ciascuno lecto sia coperto di copertoio, ciò è ogni letto lo suo copertoio et ciascuno lecto abbia proprii et divisi panni.

[12] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 20, pag. 649.2: Et imperciò che lla defensione de cusì facto reposo no può fire facto acunciamente, fianno retracti e constrecti li movitori delle guerre...

[13] Stat. prat., 1335-75, cap. 11, pag. 642.3: Lo priore delle decte cose saviamente debbia investigare, e se nne truova veruno nel decto fallo sì ne abia consiglio co' suoi consiglieri, e quello che tra lloro ne pilgliano sì facciano che più aconciamente e più tosto facciano restituire.

[14] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 1, pag. 212.1: I leterai, se acunçamente i porà avere lo officio de la biada Verçene segondo l'ordene de la giesia scrito, sì lo diga.

1.1 [Per qualificare espressioni del tipo (più) tosto che potrò e simili].

[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 11, pag. 39.6: Unde, per quello ke quisti segnori èn qui, se convene usar [poche] parole; eo me 'n desbrigaraio sì tosto cum eo potrò aconçamento.

[2] Stat. pis., 1330 (2), cap. 132, pag. 579.21: cureremo con tutte le nostre, et del Comuno di Pisa et del populo, et delli officii nostri, fòrse et vigore, che liberamente pervegnano, et con effecto siano, lo più tosto che fare si potrà acconciamente, in forsa del Comuno di Pisa et del populo.

[3] Stat. fior., 1334, L. III, cap. 12, pag. 339.34: E al presente il più tosto che aconciamente fare si puote, si faccia la figura di san Barnabe dall' altra parte del grande altare, come è la figura di san Bartolomeo.

[4] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6, par. 2, pag. 170.6: Per che quindi, come più acconciamente potei, nella mia camera mi ricolsi.

1.2 Bene, abilmente.

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 29, 22-30, pag. 688, col. 2.4: Deletavase de cometere male tra le persone, e savealo fare sí acuonzamente, che pochi se ne posseano guardare.

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII.7, pag. 476.23: Avvenne un giorno che, essendo andato Egano a uccellare e Anichino rimaso, madonna Beatrice [[...]] con lui si mise a giucare a scacchi; e Anichino, che di piacerle disiderava, assai acconciamente faccendolo, si lasciava vincere, di che la donna faceva maravigliosa festa.

1.3 [Detto del modo di abbigliarsi:] elegantemente.

[1] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 1.32, pag. 36: Né ben col farso ancor s'afibia 'l pecto / acconciamente, se noi non avemo / di ragion prima ben tessuta stretto / nostra camiscia...

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 91.5: alluoga lo mantello sì che gli penda acconciamente, acciò che si veggia il lembo e tutto l'oro...

2 In modo ordinato.

[1] Armannino, Fiorita (05), 1325 (tosc.), pag. 557.23: Qui comincia el sesto decimo conto. Asettati vengon e Greci al campo molto aconciamente con loro bandiere.

[2] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), Rubr. 45, pag. 109.6: E, montato che fu nel lato, dove il campo tutto si potea vedere, e fatti similmente sette altari e postovi suso lo sacrificio, non andò più Balaam a cercare augurio, ma, levato che ebbe li occhi e veduto ch'ebbe li figliuoli d'Isdrael così acconciamente appadiglionati e attrabaccati, spirato di subito da Dio disse; come sono belli li tuoi tabernaculi o Iacob!

3 Senza difficoltà.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VI.9, pag. 426.17: Tralle quali [[usanze]] n'era una cotale, che in diversi luoghi per Firenze si ragunavano insieme i gentili uomini delle contrade e facevano lor brigate di certo numero, guardando di mettervi tali che comportare potessono acconciamente le spese, e oggi l'uno, doman l'altro, e così per ordine tutti mettevan tavola, ciascuno il suo dì, a tutta la brigata...

[u.r. 22.03.2017]