ACCONCIAMENTO s.m.

0.1 acconciamenti, acconciamento, aconciamento.

0.2 Da acconciare.

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 2.1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. pis., a. 1327.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

0.7 1 Intervento di riparazione, riadattamento, sistemazione. 1.1 Cura. 2 Abbellimento, ornamento. 2.1 [Ret.] Artificio. 3 Ordinamento. 4 Attitudine, disposizione (dell'animo); preparazione.

0.8 Paolo Squillacioti 06.04.2000.

1 Intervento di riparazione, riadattamento, sistemazione.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 7, vol. 2, pag. 18.20: Et sia tenuto la podestà infra XV dì, poscia che avarà giurato ne la città di Siena, fare consèllio di Campana del muramento et acconciamento de la città di Siena et de' borghi.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 442, vol. 1, pag. 293.1: Et per tutto el mese di febraio, sia tenuto la podestà di Siena fare el consèllio de la Campana del comune, nel quale proponga et dica de l' acconciamento de le terre et de le castella del contado et giurisditione di Siena...

[3] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. 94, pag. 43.17: con questo salvo, che ciascheduno habitatori di Chiarentana possa e a·llui sia licito ne' predicti dì sellare el somaio e arrecare lengname per casa, e per altra opera fare per acconciamento di casa, e sellare per la dicta cagione el somaio e andare al molino...

[4] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 25, pag. 44.42: Et ciò non s'intenda per le scale che sono facte state in dello infrascripto tempo, o che si ne facesse per acconciamento de quella scala...

[5] Stat. perug., 1342, IV.114, vol. 2, pag. 475.3: De l'aconciamento de la fonte de Monte de Corno e d'alcune vie.

1.1 Cura.

[1] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 108.27: Io orderò de l'aconciamento. Da le vigne bene acconce viene lo vino, e l'alta biada sta in del luogo per cultivamento.

2 Abbellimento, ornamento.

[1] Doc. fior., 1279, pag. 237.34: Item ale donne monache da Prato Vecchio e ke ssi debiano ispendere per raconciare la kiesa, over lo dormentorio, od altrove ove fosse magiore mistiere, ke sia utilitade e aconciamento del monisterio, e non inn altro, libre L.

[2] Stat. sen., 1343 (2), L. 4, pag. 262.7: Ancho con ciò sia cosa che la bellezza et l'acconciamento de la città di Siena ragionevolemente si debbano da ogni cittadino desiderare et più acconciamenti siccome da molti si dicie si possono fare nella città di Siena, e' quagli potrebbero nell' utilità di cittadini et in bellezza de la detta città ritornare...

[3] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 109.6: Se le vecchie donzelle non istudióno cusì li lor corpi, né li vecchi omini ebbeno cusì li acconciamenti, Andromace fu cusì vestita di gonnelle di valore.

2.1 [Ret.] Artificio.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 75.17: Elocutio è aconciamento di parole e di sentenzie avenanti alla invenzione. || Cic., De Inv., 9: «elocutio est idoneorum verborum ad inventionem accomodatio».

[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 11, cap. 3, par. 6, pag. 213.23: Niuna cosa è così contradia al dicitore come il manifesto acconciamento, perocché pare che vi sia nascoso uno non so chente male. || Traduce il lat. manifesta praeparatio.

3 Ordinamento.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 15, pag. 327.3: Et è l'arte uno acconciamento finito de le cose che nonn- ànno fine, o l'arte è un ragunamento di comandamenti che tornano tutte ad un fine.

4 Attitudine, disposizione (dell'animo); preparazione.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 21.12: Nel quale tempo fue uno uomo grande e savio, il quale cognobbe che materia e quanto aconciamento avea nelli animi delli uomini a grandissime cose chi lli potesse dirizzare e megliorare per comandamenti.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 10, pag. 46.8: Onde il digiuno è forma e aconciamento a le dette cose, e dà forma a tutte le virtudi, però che spegnendosi i vizii carnali, sì ssi spengono quasi tutti: cibo e lussuria è come fuoco e legne ne l'omo.

[u.r. 17.06.2005]