ACCONCIARE v.

0.1 acchoncialo, acchonciare, acchonciarle, acchonciò, accomci, accomciar, acconça, acconçali, acconçare, acconçaro, acconçava, acconce, acconcemo, acconceno, acconcerà , acconceran, acconceranno, acconcerebbe, acconcerebbono, acconcerò, acconcerottela, accóncete, acconci, acconcia, acconciala, acconcialo, accóncialo, acconciam, acconciambo, acconciami, acconciamo, acconciando, acconciandogli, acconciandomi, acconciandose, acconciandosi, acconciano, acconciar, acconciarà , acconciaranno, acconciare, acconciarese, acconciargli, acconciarla, acconciarle, acconciarli, acconciarlile, acconciarlo, acconciaro, acconciaron, acconciarono, acconciarsi, acconciarvi, acconciasi, acconciasse, acconciassero, acconciassono, acconciassoro, acconciasti, acconciata, acconciatala, acconciate, accónciate, acconciateli, acconciatevi, acconciati, acconciato, acconciava, acconciavano, acconciavansi, acconciavasi, acconcie, acconcierebbesi, acconcino, acconcinsi, acconcio, acconciò, acconcioe, acconciòe, acconciolla, acconciolli, acconciollo, acconcione, acconcioronlo, acconciòse, acconciossi, acconcisi, acconçoe, acconcza, acconczatu, acconczausi, acconzanu, acconzao, acconzare, acconzause, acconziaru, acconzinu, accunciava, accuncio, accunzavanu, achociare, achoncciasse, achonci, achoncia', achonciano, achonciare, achonciarla, achonciarli, achonciarsi, achonciavano, achonciò, acociare, acomciar, acomciare, aconça, aconçà , açonça, aconçado, aconçando, aconçar, âconçar, aconcare, aconçava, aconce, aconceno, aconcense, aconceranno, aconcerassi, aconceronno, aconcese, aconcesi, aconci, aconcia, aconciai, aconciala, aconciami, aconcià'-mi, aconciamo, aconciando, aconciano, aconciar, aconciarà , aconciare, aconciargli, aconciarla, aconciarlo, aconciarmi, aconciaro, aconciarono, aconciarse, aconciarsi, aconciarti, aconciasse, aconciassero, aconciate, acónciate, aconciati, aconciato, aconciava, aconcie, aconcieno, aconcierò, aconcilli, aconcino, aconcio, aconciò, äconcio, aconcioe, aconciòsine, aconciossi, aconciovi, aconciòvi, aconcisi, aconczanu, aconza, aconzandosi, aconzao, aconzar, aconzare, aconzarmi, aconzassi, aconzate, acunça, acunçando, acunçare, acunçarse, acunçase, acunczari, acunza, acunzandu, acunzari, adconçao, adconçaro, adconciava, adconzaro, adconzava, adconzò, 'conçar.

0.2 Da conciare.

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 1.4.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Doc. pis., 1264 (3); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Stat. prat., 1295; Stat. sen., 1280-97; Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Stat. pist., 1313; Stat. volt., 1336; Stat. cort., a. 1345; Stat. lucch., 1362; Doc. amiat., 1363 (2).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Doc. venez., 1311 (4); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Lett. cass., 1352; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Nota il part. pass. forte acconcio.

Locuz. e fras. acconciare in casa 2.4.

0.7 1 Rendere qsa pronto, disponibile o adatto all'uso che se ne deve fare. 1.1 Assol. Preparare un pranzo. 1.2 Rendere provvisto (del necessario; anche pron.). 1.3 Mettere nelle condizioni di fare qsa, predisporre. Pron. Mettersi in condizioni, rendersi pronto, prepararsi. 1.4 Pron. Mettersi nella disposizione (di fare qsa), decidere, risolversi; essere sul punto o avere l'intenzione (di fare qsa). 2 Mettere in un certo ordine, in una certa disposizione (appropriata; in funzione dell'uso; in funzione di un'azione; anche pron.). 2.1 [Ret.] [Un discorso]. 2.2 Pron. Prender dimora; accamparsi. 2.3 Schierare, disporre in campo (le truppe; anche pron.). 2.4 Fras. Acconciare in casa: accogliere in casa per matrimonio, accasare. 2.5 Pron. recipr. Venirsi incontro (con intento ostile). 3 Mettere in buone o migliori condizioni. 3.1 Riportare in buono stato rimuovendo difetti e guasti, ripristinare dal deterioramento. 3.2 [Econ./comm.] Acconciare una ragione: mettere a posto un conto o un'entrata (nel libro dei conti). 3.3 Modificare (in meglio) l'aspetto di qno o qsa; ornare, abbigliare (anche pron.). 3.4 [Per antifrasi:] ridurre in cattivo stato. 4 Mettere insieme (opportunamente). 4.1 Mettere d'accordo. 4.2 Adattare (la voce o uno strumento musicale). 5 [Pell.] Sottoporre a trattamento preliminare (panno o pelle d'animale grezzi); conciare. 6 Sottoporre a trattamento un alimento per renderlo commestibile o per conservarlo. 7 Addomesticare.

0.8 Paolo Squillacioti 06.04.2000.

1 Rendere qsa pronto, disponibile o adatto all'uso che se ne deve fare.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 26, pag. 72.26: Ed hanno ancora arpagoni di ferro [[...]] ed ancora seghe, e scuri, ed asce grandi, colle quali legni e pali s'acconciano.

[2] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 59.6, pag. 858: Pigliano posa [[scil. le balene]] et ragolgliono alena, / [a]conciano [[scil. i marinai]] le cose da mangiare; / sentendo lo calore êlla rena, / tucta la gente fa pericolare.

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 14 rubr., pag. 125.8: Come Bruto, perduta la speranza d'aver vittoria per terra, apparrecchiò navi; e come i Marsiliesi acconciarono il loro navilio ed entrarono in mare armati e presti.

[4] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 3, pag. 14.20: Ma la reina non pensa se nnoe com' ella possa uccidere T., e anche ebe aconcio lo beveraggio nela camera e non pare che ssia se nnoe buono vino.

[5] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 23, pag. 107.17: Partiuse lu monacu et acconczausi lu munimentu. Da llì a pocu iurni killu patre sanctu accommenczau ad infirmare de freve, e fìchessi chamare lu monacu ki avia nutricatu e dìxelli: 'Sucterrame allu toy monimentu ki ày acconczatu'.

[6] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 114, pag. 501.22: Ma poi che 'l giorno alla sopravegnente notte diede luogo, Glorizia, acconciato il letto di Biancifiore e bassate le cortine, trasse Filocolo del luogo dove stava...

[7] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 29, pag. 135.24: Et lu iornu determinatu vinendu la agenti di Sichilia et di Calabria, in lu misi di iungnettu, a quillu portu, lu Conti cumandau chi omni homu digia muntari a li navi. Iordanu, figlu di lu Conti, fachendu acunzari li navi et la armata, suspittava chi lu Conti non chi andassi in Malta, ma inchi mandassi ad illu.

[8] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX.6, pag. 614.30: Di questi tre letti fece l'oste il men cattivo acconciar per li due compagni e fecegli coricare...

[9] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 19, par. 2, vol. 2, pag. 55.13: Ma intramenti ki trovavanu et accunzavanu li cruchi, li cavaleri di la signuria sì li misiru in da capu curuna di spini, canna vacanti in manu, mantellu di purpura a li spalli, oy un mantu di scarlatu, et vituperusamenti sì lu salutavanu: - Ave, rex iudeorum!

[10] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 9, pag. 95.17: E vegnando lo tempo de la vendegna, comandà a Costancio preve so nevò ch'elo acunçase e apareiase tute le bote de la canneva de lo vescovao.

[11] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 229, pag. 593.8: Stando il prete sbigottito, e 'l Pistoia avendo tesa la trappola, andò tanto, che trovò una pelle d'anguilla, la quale di suoi artificii empieo; e acconciala, la notte vegnente dormendo insieme, la cacciò tra' piedi al prete; il quale, subito gridando, schizza fuori del letto.

1.1 Assol. Preparare un pranzo.

[1] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 21.10, pag. 380: E po' tornar a casa e dir al cuoco: / - To' queste cose e acconcia per dimane, / e pela, taglia, assetta e metti a fòco...

1.2 Rendere provvisto (del necessario; anche pron.).

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 147, pag. 262.21: «Governale, incontanente vae ala marina al porto e ssì truova una nave, la quale sì cci porti in Cornovaglia, e ssì la farai bene acconciare di tutte quelle cose le quali ci bisongnano».

[2] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 297, pag. 64: Pongamo che festa facciase lo mese de frebaro, / Ipso revenne innanti che non uscì jennaro; / Da quello tempo in Aquila li homini se acconciaro / De ciò che fo mistero per gran honore li fare.

1.3 Mettere nelle condizioni di fare qsa, predisporre. Pron. Mettersi in condizioni, rendersi pronto, prepararsi.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 198.12: Ad aconciare li animi neuna cosa è più graziosa de la vergogna.

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 23, pag. 47.10: e quando elli se vene apressando enverso noi, la terra se comenza a rescaldare, e la fredura e lo verno fugire; e la terra s'aconcia a fare frutto, e le pianure e li monti s'encomenzano a renverdire e a méttare li loro capelli...

[3] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 54, pag. 60.12: Qualunque persona vuol dirittamente ben favellare, sì faccia nello 'ncominciamento della sua diceria alcuno bel proemio, per lo quale s'acconcia l'animo dell'uditore meglio a udire.

[4] Stat. prat., 1295, pag. 448.19: e quelli che ssi sentono acconci di comunicare, si debbiano comunicare i(n)sieme a questa cotale messa; e chi no(n) si sentisse acco(n)cio a cciò no· sia neente di meno alla messa; et lo rectore lo debbia ram(en)tare VIIJ dì dina(n)çi di co(n)fessare (e) acco(n)ciare a cciò e disporre degnam(en)te.

[5] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 165.29: E partese questa melanconia in doe part, l'una part roman col sangue, e va seg ay membr per caxon de necessità e de artoriy, ché la acunza lo sangue a nodrigar ie membr melanconich...

[6] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 1, pag. 12.33: Et però lo cuor suo non si puote così acconciare ad amare lo nimico, imperò che lo cuor suo è freddo et lo nimico è legno verde, unde non si può così acconciare ad ardere in de l'amore.

[7] Lett. cass., 1352, pag. 42.26: Caru fratre e caynatu, confortateve ka eo ayo acconcza l'anima mia de que ayo grande consolacione et bui ne devete essere tenuti a tucti mei parenti de qua et alli boni homini de Ceccanu.

[8] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 9, pag. 52.26: L'una parte e l'aitra se acconcia. Vedese tromme sonare, vedese guarnire de capitanii. Ora se fiero insiemmora.

[9] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 148.258: Mo s'io fossi riscosso - de mia monoia, / io averia mazur voglia / d'aconzarmi la moglia - a rasonare / e dire e dare e baare - e stare em banca / con l'oca bianca - e con la starna grassa.

1.4 Pron. Mettersi nella disposizione (di fare qsa), decidere, risolversi; essere sul punto o avere l'intenzione (di fare qsa).

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 266.18: E ccompiti doi anni e meso, Octaviano se acconçava con grande hoste a gire sopre a Cleopatra in Alexandria.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 2, cap. 9, pag. 97.6: Pompeo udendo che Dominzio era assediato (e de la presura non sapeva niente) acconciossi di venirlo a soccorrare, sì che sua gente vivesse in buona speranza.

[3] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 100.1, pag. 218: In nessun modo mi poss'acconciare / ad aver voglia di far masserizia, / e non averia 'l cor quella letizia, / che quando penso di volerla fare, / ch' i' non mi turbi com'om novo 'n mare...

[4] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 16, pag. 649.14: «Sì si converrebbe fare e vivere dinanzi a Dio e gli uomini»; ma giá non si acconcia a ciò.

[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 117, pag. 504.27: Or ecco, io m'acconcio a dormire, e attendo nelle mie braccia il disiato bene.

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 55, vol. 3, pag. 123.22: E poi non potendola riavere, s'acconciava Adoardo il giovane di lasciarla e di darla in duarda alla serocchia, maritandosi al figliuolo del detto re Filippo di Valois, il quale a cciò non volle asentire, ma diegli per moglie la figliuola del re Giovanni di Buemia, onde crebbe lo sdegno.

-Pron. Disporsi benevolmente.

[7] Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), son. 45.7, pag. 135: Ma non voi' mi crediate fòr sper<i>mento; / e, se ben fino amante eo sono e foi, / aconcesi ver' me vostro talento...

2 Mettere in un certo ordine, in una certa disposizione (appropriata; in funzione dell'uso; in funzione di un'azione; anche pron.).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 1, cap. 5, pag. 57.18: E questo ordene maravellioso n'aconcia lo cielo maravolliosamente, ché ne fa li angoli del cielo o tutti mobili o tutti fermi o tutti comuni; e anco n'aconcia lo cielo en tale modo che li doi segni de li angoli opositi saranno masculini, e li altri doi feminini.

[2] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 13.64, pag. 111: «Or lèvate 'n pede, ché molto èi iaciuto, / accónciate l'arme e tolli lo scuto.

[3] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 25, pag. 427.1: E così dicere che la nobile natura lo suo corpo abelisca e faccia conto e accorto, non è altro a dire se non che l'aconcia a perfezione d'ordine, e, co[sì] [questa come] [l']altre cose che ragionate sono, appare essere necessarie all'adolescenza...

[4] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 12, par. 1, pag. 366.18: L'augiella Ferennia fae sette huova, e fae il suo nido più lungo che largo; poi acconcia l'uova l'uno dietro all'altro per lo traverso del nido, e cova le tre sotto l'una ala, e ll'altre tre sotto l'altra, e ll'uno sotto il petto.

[5] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 159.15: Ebbe detto: e acconciata la spada sotto il petto, si gittoe in sul ferro ancora tepido dell'altra morte.

[6] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 9, pag. 299.14: Eurialo prende belli ornamenti di cavalli di Ragnete, e nobili e ricche cigniture d'oro, [[...]] e in vano se l'acconcia alli forti omeri...

[7] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 1, par. 17, pag. 39.18: Rimirisi primamente al fortissimo figliuolo di Almena, il quale, poste giù le saette e la minaccevole pelle del gran leone, sostenne d'acconciarsi alle dita i verdi smeraldi e di dar legge alli rozzi capelli...

[8] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 431, pag. 600.16: Febus per dolceza di suo sonar fece le mura di Troia, cioè che sonando elli le pietre per lor medesme si poneano e acconciavano su lo muro...

[9] Novelle Panciatich., XIV m. (fior.), 145, pag. 167.8: Apparecchiaro assai di quella chotale erba, et il sengnore s'acchonciò, et il fante colla ispada li tagliò la testa, et inchontanente l' ebbe acozata co' lo 'nbusto et cho' la detta erba, e il chapo si fue rapicchato alquanto torto.

[10] Stat. prat., 1335-75, cap. 16, pag. 645.28: che 'l priore mandi sei de' fratelli vestiti colle cappe alla casa del defunto e mettalli la cappa sua e cingallo colla corda e pongalli la disciplina nella mano dricta e aconcilli le braccia in croce e faccendo questo alcuno de' fratelli vestiti abbia portato lo libro dello uficio della Sancta Croce e dire tre lectioni e l'altre cose come è usança, e facto questo tornino in capitolo.

[11] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 197.7: andai allo lido e trovai la navicella fornita e [a]pparecchiata s[econ]do che m'aveva dett[o], al nome di Dio entrai dentro e aconcià'-mi a sedere e lasciai andare la nave al nome di Dio.

[12] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 20, pag. 104.5: Ma vedendose aproximare la notte e mancare lo die, Çoanne parlò e dixe a la donna nostra: «Madonna, e' ve prego che vu consentiscà' al volere de Joseph e de Nicodemo de lassare acunçare lo corpo del segnor per sepelirlo, imperçò che, se nu stesseno più, nu poresseno essere caxonati da i Çudei.»

2.1 [Ret.] [Un discorso].

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 77.2: Et perciò che neente vale trovare, ordinare o aconciare le parole, se noi no·lle ritenemo nella memoria sicché ci 'nde ricordi quando volemo dire o dittare, sì dice Tulio che è memoria.

[2] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 18.40, pag. 129: Guigliardone ademanno per Dio, / acconciando ce vo el ditto mio...

[3] Doc. aret., 1337, Risposta ai capitoli riveduti, pag. 653.30: Al XIIII capitulo e a la resposta facta per lo Comune de Fiorença sono contenti seguitando lo effecto come se responde e aconciando le parole honestamente el più che se pò.

2.2 Pron. Prender dimora; accamparsi.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 155.16: E lo terço die li romani tucti quanti se acconçaro allato ad uno fiume, ke ao nome Trebian e molti ne foro morti e presi, ma Simpronius se fugio.

[2] Doc. fior., 1277-96, pag. 376.21: Luttieri e Naso e Biancho suo f. ne deono dare lb. VJ, che lli prestai del mese di marzo, li quali dissero che lli voliaro per achonciarsi in Firenze di loro masserizie...

[3] Doc. fior., 1311-50, 37. (1344), pag. 647.12: Sono venuti a noi Ambasciadori dalla Troiana, et allegano come sono disfatte loro habitationi, e che, non habbiendo dove habitare, vorrebbono potersi acconciare ivi presso, per quel modo che fosse possibile a lloro, onde fossero sicuri da' nostri nimici.

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 14, pag. 147.27: E cossì onnuno se acconzao commo meglyo potte co lo suo paviglyone, e chi non avea paviglyone se fece fare la capanna, o de tabole clavate oy de frasche, a muodo de uno paglyaro.

2.3 Schierare, disporre in campo (le truppe; anche pron.).

[1] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 78, pag. 118.6: E quando Naiano vide lo Grande Kane con sua gente, egli furo tutti ismariti e ricorsero a l'arme, e schieraronsi bene e ordinatamente, e aconciarsi, sì che non era se non a fedire.

[2] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 195.7: E puoie fecero le schiere e aconciarse e passaro el fossato enverso loro nemice, e non aveano balestre né pavese.

[3] Ranaldo da M. Albano, c. 1350 (perug.), pag. 141.2: Mo dicie lo conto como Ghirardo da Fratta fo con sua gente biene posato, fa aconciare suoie eschiere, e dà l'una eschiera a donno Chiaro e a donno Busone, e esso remane colla sua eschiera e amestra loro de biene ferire...

2.4 Fras. Acconciare in casa: accogliere in casa per matrimonio, accasare.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII.8, pag. 485.25: Ben vorrei che' miei figliuoli n'avesser seguito il mio consiglio, che ti potevano così orrevolmente acconciarein casa i conti Guidi con un pezzo di pane, e essi vollon pur darti a questa bella gioia...

2.5 Pron. recipr. Venirsi incontro (con intento ostile).

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 7, 109-114, pag. 226, col. 1.3: Qui toca de li iracondiuxi li quai sono ... posti in quel pamtano o ver famgo, li quai non pur s'offendeano con mano, ma eziandeo con le teste acconciandose insemme, e con li denti si morsegavano a membro a membro.

3 Mettere in buone o migliori condizioni.

[1] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 3, pag. 209.2: E ancor altre molto grandi; che le cose che son gravi, acconciarle sì che si facessero leggiermente, e quelle che in neun modo parea che potessono essere, fare che fossero, e quelle che non si potrebber fare se none in molto gran tempo, acchonciarle che si facessero in molto pocho.

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 6, vol. 2, pag. 183.29: Onde disse s. Giovanni Boccadoro: Niuno conduce l'operaio nella sua vigna ad intenzione di pagarlo pur se non gli la guasta, ma perchè la lavori, ed acconci lo meglio che può.

[3] Barlaam e Josafat (Ricc.), XIV pm. (pis.), pag. 8.11: Tutta la notte aconciò i suoi fatti, e lasciò chome gli parve: quando venne la mattina, ed elgli si vestì di panni neri, e andossene cho la molglie e cho' filgliuoli dinanzi da re, piangendo e lamentando fortemente.

- [Detto di una questione:] risolvere.

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 73, pag. 162.12: vidi certi che 'l pregavano se volea acconciare una questione, mandasse per Dino di Geri Tigliamochi...

- [Detto di un lume:] ravvivare.

[5] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 24, pag. 194.30: Ché seando ello levao una noite moto tosto per aconçar le lampe preso a la porta, su una scala de tre pei de legno, e aconçando lo lume de le lampe, subitamenti li aparse san Pero...

- Acconciare ugualmente: rendere uguale (con la potatura).

[6] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 2, cap. 14, pag. 65.20: Anzi che ella [[scil. la lattuga]] si pianti, sì si vogliono le sue radici ugualmente acconciare, e imbiutare con letame liquido: ovvero quelle che già son piantate ricevano il letame. || Cfr. Palladio, Op. Agr., p. 57 (2.14.1): «radices eius resecemus aequaliter».

3.1 Riportare in buono stato rimuovendo difetti e guasti, ripristinare dal deterioramento.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 296.21: Domitianus Vespatiani e Domilius filio de serva, frate de Tito regnao .xv. anni. Enprima se fengea de avere piitate e non pigro e deose ad acconçare case e cavallarie e deventao sapio.

[2] Doc. pis., 1264 (3), 41, pag. 389.12: Et li fondachi li quali avete in Buggea si debbiano aconciare, et in quelli alchuno altro homo co(n) voi stare no(n) debbia.

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 20, pag. 310.1: Donde Vegezio nell'arte della cavallaria racconta, che quando ei Romani erano assediati da quelli di Cortagine ch'elli ebbero difalta di nervi per acconciare le balestra e per altri ingegni fare, le buone e le grandi donne di Roma si tagliaro ei capelli, dicendo che meglio amavano di stare tosolate coi loro mariti che stare coi loro nemici coi capelli.

[4] Doc. fior., 1286-90, (1289), pag. 237.13: It. a Puccio quando aconciò la scala e el desco, dì xv di febraio, s. v e d. vj p.

[5] Stat. sen., 1280-97, par. 31, pag. 11.5: Item, ordiniamo che el rectore et el [c]amarlengo sia tenuto di fare mondare et acconciare tucte le vie e fonti di tucto el Comuno, se bisogno fusse, una volta nell'anno e due...

[6] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 4, cap. 3, pag. 126.1: (et) dede casgione ke un suo destrieri non potea stare nella sua stalla ke la facia aconciare: pregò el cavallieri ke loi tenesse in la sua, (et) quello bello parladore era scudieri.

[7] Stat. volt., 1336, cap. 14, pag. 18.11: Et sieno tenuti et debbano i decti consoli et camarlingo mantenere et fare bene acconciare li decti terreni et campi per la decta arte...

[8] Doc. pist., 1337-42, pag. 131.26: E de dare, li ebe per fare aconciare la sella del mulo, xviiij di febraio, e per una taoletta di gesso, s. viiij d. vj.

[9] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 83, par. 2, vol. 2, pag. 436.15: Siano tenute el capetanio e glie priore fare murare e aconciare de buone pietre, arena e calcina el bagno, el quale è en le pertenentie de Monte Alto a le spese degli uomene de la contrada.

[10] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 10, pag. 65.21: Frate Acuto, uno fraticiello de Ascisci lo quale fece lo spidale della Croce a Santa Maria Rotonna, fu lo primo che lli domannassi elemosina per acconciare ponte Muolli, lo quale era per terra. La reina li donao tanta moneta, che lo ponte se refaceva con alcuno aiuto.

3.1.1 Sost.

[1] Stat. lucch., 1362, cap. 60, pag. 111.14: E se si portasseno [[le stoie]] ad altra ecclesia o altroe, soldi otto per centenaio. In del quale pagamento vegna e venire debbia lo pagamento del portatore e dello acconciare di quelle.

[2] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), lett. 17, pag. 69.14: Posto che io sia più ratto atto a guastare che all'acconciare, pure io mi pasco l' anima mia di queste vivande, e d' altro non ò io fame.

3.1.2 Riportare alla giusta misura.

[1] Stat. pist., 1313, cap. 43, pag. 200.1: Se da inde in su si trovasse magiore o minore [[una mezzetta]], sì si acconci e si diriççi, e allora si tolla di ciascheduno paio, tra misuratura e sugellatura e racco(n)ciatura, d(ena)r(i) xij e non più.

3.1.3 Correggere (un testo scritto).

[1] Doc. fior., 1279, pag. 242.26: E tutte queste cose sì volglo ke valglano e tegnano per ragione di testamento e di codicillo, o per qualunque altra ragione possono più e meglo valere; e sì do piena e libera podestà ale sopradette mie herede e fidecommissarii, ke possano questo testamento fare aconciare a senno de' loro savi in qualunque modo melglo possa e più valere, tengnendo il contratto fermo...

[2] Stat. pis., 1321, cap. 44, pag. 225.26: E li dicti Brevi acconcino, emendino, sì come dicto est, in fra 'l mese proximo, u altro termine prorogare dai dicti consuli, possa che fino chiamati le dicte cose fare.

3.1.4 Curare (una ferita).

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 114, pag. 209.28: Ma istando in cotale maniera, e Isotta sì aconcioe le fedite a Ghedin, sì come si convenia.

3.2 [Econ./comm.] Acconciare una ragione: mettere a posto un conto o un'entrata (nel libro dei conti).

[1] Lett. fior., 1291, pag. 594.26: Le quatro pietre de la lana che rrimandasti a nNeri Brunellini, avemo posti i d. a tua rimandata, e avemo posto anche coll'altra lana insieme di Revessbi a tua rimandata per una pocca d'undici pietre, onde non ti bisongnia di farne più tua avuta: aconciala a la vecchia ragione come avemo fatto noi.

[2] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1340], pag. 110.22: E lla detta diliberazione si fece essendo in Santa Croce, dì 8 di novenbre anno 1345, in presenzia di Francescho di Boccio Becchi camarlingho de' sindachi de' creditori della nostra compangnia e mandato per li detti sindachi a vedere e aconciare questa ragione e altre di questo libro...

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII.1, pag. 508.25: Gulfardo, io son contento: andatevi pur con Dio, ché io acconcerò bene la vostra ragione.» Gulfardo partitosi, e la donna rimasa scornata diede al marito il disonesto prezzo della sua cattività...

- Acconciare gli estimi e le prestanze: fare nuove stime edilizie e dei beni mobili (per adeguarvi i prestiti di guerra). || (Marucci, Sacchetti, Trecentonov., p. 465 n. 7).

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 148, pag. 341.14: Però che, essendo li Fiorentini per entrare nella maggior guerra ch'egli avessono mai, la quale fu col Conte di Virtù, e ragionandosi d'acconciare gli estimi e le prestanze, costui s'avvisò troppo bene: «E' si chiameranno quelli delle Settine, e fiano una brigata che caricheranno pur li mercatanti, e la spesa fia tanta che chi non si fia argomentato, o sia da Dio aiutato, serà diserto».

3.3 Modificare (in meglio) l'aspetto di qno o qsa; ornare, abbigliare (anche pron.).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 8, pag. 309.14: Non ti mutare in alcuna cosa, ma acconciati secondo che no si muta la mano, anzi è una medesma quand'ella si distende e quand'ella si chiude.

[2] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 20.28, pag. 134: Gloria hai del vestimento, / ché t'acconci a tuo talento, / ed hai pien lo cor de vento / per «misser» farte chiamare...

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 36.4, pag. 128: Anema, che desideri de gire a la gran corte, / adórnate ed accónciate, che Deo t'apra le porte...

[4] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 141, pag. 252.15: E quand'ella vide l'alba del giorno, incontanente sì prese li drappi ed acconciossi molto riccamente...

[5] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 22, par. 13, pag. 168.22: Poi domandato, perchè dunqua pettinava ella i suoi capelli; - «Perch'ella volea mostrare che femina era, di chui [è propia] natura d'acconciarsi».

[6] Bind. d. Scelto (ed. Gorra), a. 1322 (sen.), cap. 273, pag. 405.22: Poi [[la damigella]] acconcia e apparecchia suo corpo molto riccamente de' più ricchi guarnimenti ch'ell'avea e de' più cari.

[7] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 66.13: Avendo io parlato queste cose, acconcio li omeri miei e 'l mio subietto collo co la veste mia, cioè co la pelle dal rosso leone, e succedo al peso del padre.

[8] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 22.35, pag. 104: Spesso li suo' cape' con ordinato / stile acconciava, e della sua bellezza / prima l'occhio allo specchio consigliato, / adorna venia innanzi alla mattezza / bestiale, e quivi parea che dicesse: / «Agraditi la mia piacevolezza?

[9] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 7, pag. 17.19: Et avendo Lancilotto presa la vengianza del cavaliere sopra di lui, egli s'acconcia di buone armadure et d'uno corrente e forte destriere, et prende commiato dallo re Artù e dalla reina Ginévara.

3.3.1 [Detto di un animale:] addobbare.

[1] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 459, pag. 342: La staffa ricta donali quella ke 'l core adfina, / çoè la Humilitate; / la çancha tostu acconçali la Patïentia fina / in omne adversitate...

[2] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 154, pag. 273.7: E quando lo giorno fue venuto, e T. sì prese lo suo cavallo e quello di Ghedin e ssì gli aconciarono sì come si convenia, e incontanente sì montarono a ccavallo e incominciarono a ccavalcare per lo diserto, molto tosta mente.

3.3.2 Pron. Abbigliarsi in modo da prendere l'aspetto di qno altro.

[1] Gl Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 36, vol. 1, pag. 106.4: E alla domenica d'ulivo, per tempo, si è figurato e aconcio, cioè parato, in luogo di Gesù Cristo, il vescovo degli Ermini, e lo compagno mio si fu posto dall'una parte, e io dall'altra parte, allato al vescovo...

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII.9, pag. 569.36: e [[Buffalmacco]] messosi indosso un pillicion nero a rivescio, in quello s'acconciò in guisa che pareva pure un orso, se non che la maschera aveva viso di diavolo e era cornuta.

3.4 [Per antifrasi:] ridurre in cattivo stato.

[1] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 9.12: quando lo 'nperadore vide così acconcia la 'nperadricie, cui egli molto amava, si crucciò forte e divenne come fuori di sè, e domandolla chi l'avea così acconcia.

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 127.48, pag. 500: E quando e' ben guardo / con che ponzente e forte dardo / l'ennimigo, per gran peccae, / aconza la nostra citae / - che, in men d'un meise e mezo, / overando mar e pezo, / à tanto lavor desfaito / chi no porrea esser refaito / da maistri doa milia - / marvaxe è chi no se umilia / sote la man de De' possante, / chi scorriae dà tae e tante.

[3] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), CCXXVI, pag. 48: Ipso colle soe mani l'omini si legava / O con grano o con secena, como se lli accunciava: / «Va, mittite in prescione!» all'omo commandava, / «Et guarda non te sciolli!» et tucto se observava.

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 134, pag. 296.33: - Va', tu non mi credevi; così t'acconcerò io, se non mi paghi...

4 Mettere insieme (opportunamente).

[1] Paolo dell'Abbaco, Regoluzze, a. 1374 (fior.), 39, pag. 33.14: Se vuoli partire rotto per intero, multiplicha lo 'ntero per lo dinominante e acchoncialo chon quello dinominato.

4.1 Mettere d'accordo.

[1] Doc. prat., 1296-1305, pag. 287.16: Ite(m) avemo da Tuccio p(er) cose incerti, non sappie(n)do a cui re(n)dere aco(n)ciòsine co(n) noi, s. IJ.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 39, pag. 205.34: E però ogne peccato veniale è maggiore che tutte l'offese che ricevi o che ricevere potessi, traèndomine l'offesa di Dio. Di quello non hai tu a ffare nulla, che di quello ben s'acconcia Idio co· llui, se vuole tornare.

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 94, vol. 1, pag. 426.15: Et tanto stia exbandito infino a tanto che s'acconciarà co li creditori, a volontà de' creditori...

[4] Doc. venez., 1311 (4), 58, pag. 78.17: voio che mio fiio li dia gss. XIJ ogno chavo d'ano infin ch'ello vive, ma no voio che li frari ebia queste libr. L se lo fato no sé aconçado con lo Papa e tornado li frari a Venesia e far l'oficio sì com'eli soleva...

[5] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.29, pag. 177.32: Messer Tolosato degli Uberti, tornato di Sardigna, sentendo questa discordia, s'acconciò co' Pisani, e soccorse parte ghibellina, e in Bologna e in Pistoia personalmente fu...

[6] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), DXLVIII, pag. 124: Adsay vi mise studio per li sciti acconciare, / Et re li odeva tanto che no llo potea fare...

[7] Doc. amiat., 1363 (2), 6, pag. 92.9: It. lassa a Scrivano suo fratello <una vignia> la metà de le vignie, posta al Sorbo p(er) no diviso (con) Paulo che essi s'aco(n)cino insieme come li pare, (con)f(ini) la via e l'Arcidosso.

- Pron. Adeguarsi, conformarsi.

[8] Lett. pist., 1322, pag. 58.23: Però mi parrebbe che voi steste contenti a quela rinformagione che fatta è. E se no' valesse, acconcierebbesi a vostro volere...

- Essere in accordo, adeguato, appropriato.

[9] Stat. cort., a. 1345, cap. 4, pag. 130.19: Et en essi temp' ei dica alcuna devotione de salmi, chi sa, od altre buone oratione, come melglio li s'aconcia, et convonevole al suo stato.

4.2 Adattare (la voce o uno strumento musicale).

[1] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 70, pag. 78.11: La terza [[cosa]], che soavemente, da che à detto un poco, cominci la boce a levare, e vengala variando in molti modi; perché quel cotale variare acconcia la boce ad ogni generazion di favella.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 8, vol. 2, pag. 169.16: 5. Eciandeu Homeru, poeta di celestial ingeniu, non sentiu altramenti, acunzandu li sunuri cordi a li furtissimi mani di Achilles, per tal que issu relassassi la loru cavalarusa furtiza cun mansuetu studiu di paci.

5 [Pell.] Sottoporre a trattamento preliminare (panno o pelle d'animale grezzi); conciare.

[1] Stat. pis., 1304, cap. 67, pag. 709.19: et che tutti li panni sì arà bene scurare et lavare innanti, poi l'arà bene acconciare in acqua calda.

[2] Stat. pis., 1321, cap. 74, pag. 253.17: Et che comandrò ai tintori soprascripti de l'arte de la lana, socto la pena di soldi vinti, che non facciano lecto d'alcuno panno francesco alluminato, u tinto, u berciliato, per aconciare alcuno panno.

[3] Stat. sen., 1329, cap. 62, pag. 319.16: Anco, che quando e' conciatori mancassero, che non aconciassero bene le cuoia, che sieno tenuti di sodisfare ogni danno, a decto di due Coiari.

[4] Stat. sen., 1343 (2), L. 2, pag. 122.11: Se el tengnitore non aconciarà overo tegnirà el panno come debba overo esso panno guastarà, sia tenuto di mendare esso panno siccome el mercatante che gli l' avarà dato aprezzarà overo se esso renda così come egli ene neuno prezzo ne possa adimandare.

6 Sottoporre a trattamento un alimento per renderlo commestibile o per conservarlo.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 360.21: e però quando [[il pepe]] è cosie infuso d'acqua, quanto piue tosto s'acconcia tanto è meglio; e conciasi in questo modo, che si stende al sole, e pigliasi gherbellatura asciutta d'altro pepe e mescolasi col detto pepe bagnato, e poi si tende al sole ad asciugare e a seccare, e quando è secco e asciutto sì lo rinsacca ed è guarito.

[2] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 13, 45.8, pag. 174: Ed essendo di gioia ognun sì pregno, / l' erbe mangiaro insieme allegramente / e le radici che, per quel bel regno, / aveva Barlaàm colte e recate, / nette e aconce e poi tutte lavate.

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 185, pag. 458.32: credendo Pero che questa fosse figliuola di Pellino, disse che acconciasse quell'oca e portassela al forno.

7 Addomesticare.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X.9, pag. 687.3: messer Torello dà un termine alla donna sua a rimaritarsi; è preso e per acconciare uccelli viene in notizia del soldano, il quale, riconosciuto e sé fatto riconoscere, sommamente l'onora...

[u.r. 20.12.2017]