ACCONSENTIRE v.

0.1 acconsenta, acconsentano, acconsente, acconsentendo, acconsentendoli, acconsentendolo, acconsenti, acconsentì, acconsentia, acconsentiamo, acconsentìe, acconsentiendo, acconsentieno, acconsentio, acconsentìo, acconsentío, acconsentir, acconsentirai, acconsentire, acconsentirmi, acconsentiro, acconsentirò, acconsentirongli, acconsentirono, acconsentisce, acconsentisse, acconsentissi, acconsentito, acconsentiva, acconsentivano, acconsentono, acconsenziente, achonsentirono, achonsentisse, aconsenchi, aconsenta, aconsente, aconsentì, aconsentia, aconsentieno, aconsentiente, aconsentienti, aconsentio, aconsentìo, aconsentire, aconsentiro, aconsentirono, aconsentiti, aconsentito, aconsento, aconsentono, adconsentano, adconsentegli, adconsentendo, adconsentono.

0.2 Da consentire.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.1.1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.); Poes. an. pis., XIII ex. (3); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Doc. fior., 1274-1310; Doc. volt., 1326.

In testi mediani e merid.: Castra, XIII (march.); Ranaldo da M. Albano, c. 1350 (perug.).

0.5 Per l'esito ‑ki < TI in «aconsenchi» di Castra, XIII (march.), cfr. Contini, PD, I, p. 917, n. 31.

Locuz. e fras. acconsentire in moglie 3.

0.7 1 Dichiararsi d'accordo, condividere; annuire. 1.1 Fare proprio. 1.2 Aderire. 1.3 Partecipare ad un'azione che si condivide. 1.4 Pron. Darsi reciprocamente ragione, andare d'accordo. 2 Cedere a una richiesta, lasciarsi convincere, dare il proprio assenso. 2.1 Obbedire. 2.2 Concedersi (in senso sessuale). 2.3 Fig. Cedere, venir meno (detto di mura). 3 Concedere, elargire. 3.1 Esaudire. 3.2 Assecondare. 4 Permettere, consentire. 4.1 Autorizzare.

0.8 Paolo Squillacioti 17.09.1999.

1 Dichiararsi d'accordo, condividere; annuire.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 58, pag. 291.24: Ma uomo dice che elli fu irato di ciò, che il regno e la corona che elli teneva, aveva auta sì povera mossa come d'uno solo uomo, nè nullo degli altri aveva acconsentito.

[2] Poes. an. pis., XIII ex. (3), 14, pag. 1348: [I]stando indel palaso imperïale, / costei, che 'l volto suo parea un sole, / e del marito un suo fratel carnale / più volte le parlò brutte parole; / in nessun modo vole / questa donna gentile acconsentire, / et con un savio dire / riplende sempre la sua villania.

[3] Doc. fior., 1274-1310, pag. 352.28: Chomperamo da Lapo filgliuolo che fue Bello, e da Bonaiuto e da Spinello suoi filgliuoli uno pezo di terra posta ne· luogho che si dice Via Nuova del p(o)polo di San Piero a Ponte; [[...]] malevadore Maso filgliuolo che fue Choto del po(po)lo Sa· Martino a Chanpi; e le donne loro v'achonsentirono...

[4] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 213.13: Quando Lelius ebe chosì parlato, tutti gli altri aconsentiro e tutti distesero la mano loro diritta in alto, ch'egli andrebero in tutte bataglie co lui.

[5] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), cap. 3, pag. 104.1: E dette queste parole, e acconsentendoli tutti gli spiriti maligni, ecco subitamente per opera del diavolo un suono repentino e subito sopra l'abitacolo d'Antonio sì grande e mirabile, che tutto quello edificio si commosse dal fondamento...

[6] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 2, pag. 551.17: I compagni il lodano, ma all'amiraglio, che di buono amore l'amava, pare grave tale ragionamento, pensando che, acconsentendolo, la partita di Filocolo ne seguiva.

[7] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 3, cap. 72, pag. 347.14: Quando i consoli s'avvidero che la plebe ascoltava Scapzio in pace, anzi acconsentiva e accordavasi a ciò ch'egli dicea, «Noi appelliamo, dissero elli, gli Dii e gli uomini a testimonio, che questa è grande onta, e grande misfatto, e grande lordura».

[8] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 23.29: e quel tempo [[...]] gli conviene ascoltare i feminili ragionamenti; e quegli, se non vuol crescer la noia, contra il suo piacere non solamente acconsentir, ma lodare.

- Essere acconsentito.

[9] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 60, vol. 3, pag. 138.18: i signori Tarlati non vi sarebbono mai aconsentiti; ma feciollo per la cagioni dette per non potere altro, perduta ogni speranza di soccorso. || Cfr. Giovanni Villani (ed. Moutier) a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 60, vol. 6, pag. 128.32: i signori Tarlati non v'avrebbono mai acconsentito.

1.1 Fare proprio.

[1] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), 2 Par. 25, vol. 4, pag. 255.16: E partendosi il profeta, disse: io so che il Signore hae pensato d'ucciderti, il quale hai fatto questo male, e sopra questo non hai acconsentito il mio consiglio.

1.1.1 Fig.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 2, pag. 145.5: Ed un altro savio disse: «acconsente a la verità, o dichila tu ad un altro o un altro la dica a te».

1.2 Aderire.

[1] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 7, pag. 44.8: Signori e uomini tutti d'Israel attendete e considerate cautamente che fare dobbiate di questi uomini, che presi avete. Che voi sapete che non è molto tempo che si levò uno ch'avea nome Teodo, e dicea e mostrava d'essere un grande fatto, e fece una sua setta, e acconsentirongli ben quattrocento uomini; e promettea loro grande cose...

1.2.1 Fig.

[1] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, part. 2, pag. 52, col. 2.8: Quando l'affetto è già liberato dalla penalità sicchè egli non è sottoposto a loro e' comincierà arditamente a vegghiare alla porta sua con l'affezione desiderando più fortemente, acciocchè per essa potenzia e senza la carne cominci acconsentire allo spirito al quale sempre la carne fu nemica.

1.3 Partecipare ad un'azione che si condivide.

[1] Ranaldo da M. Albano, c. 1350 (perug.), pag. 145.11: una notte, quando Ranaldo dormia, l'ocisero colglie malipica e puoie el bulgliaro entro enn uno grande fiume che passava presso quilla badia. [[...]] E uno ch'era essuto aconsentire a sua morte, avea uno occhio cieco...

1.4 Pron. Darsi reciprocamente ragione, andare d'accordo.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 8, pag. 202.22: in tre cose è fatto ad piacere a lo spirito mio, che son provate dinanzi da Dio e gli uomini del mondo; cioè, la concordia del fratello, l'amor dei proximi, e 'l marito e la moglie che s'aconsentono...

2 Cedere a una richiesta, lasciarsi convincere, dare il proprio assenso.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 27, pag. 97.16: Et simigliantemente de' guardare che son quegli che acconsentono a la volontà tua nel consiglio, et chi son quelli chi ti contastanno, e che huomini e' sono.

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 141.11, pag. 284: Allor le mostra quelle gioielette, / Pregandola c[h]'a prenderl'aconsenta: / «Reguarda com'elle son belle e nette».

[3] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 10, pag. 66.11: Per ciò si è folle chie aconsente a le sue rie volontà, e si lassa sie secare, che non possa portare frutto per difalta de la razina che sia morta.

[4] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 9, pag. 99.2: Ché, se voi vincerete, voi sarete come dij, però che voi diventerete Dio'. Unde quella promessione che fae lo demonio acciò che l'omo acconsenta alla tentatione, sì fae Dio acciò che l'omo resista. Unde pare alcuno incanto che ssi faccia, et così è.

[5] Dante, Rime, a. 1321, 54.6, pag. 213: E quando è giunta a piè di quella torre / che s'apre quando l'anima acconsente, / odesi voce dir subitamente: / «Volgiti, bella donna, e non ti porre...

[6] Doc. volt., 1326, 10, pag. 24.15: A questo ragionare giunse Vannuccio Iscianchato e Nerucço fratello di ser Chele, e comminciarono a raginare tucti inseme queste parole, dicendo eglino ad me: «ser Berto, o abbia ser Ubaldo denari o no, sì dremo a cte L fiorini», e ancho promectevano di non fare male neuno né a ser Ubaldo né a me, e io a ttucto questo non voleva acconsentire.

[7] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 33, pag. 573.15: E esso messer Branca essendo vivo, è governato il corpo suo per lo demonio diputato a cciò; e dice, che 'l simigliante avenne in uno cugino del detto messer Branca, [ch]e aconsentì al tradimento predetto.

2.1 Obbedire.

[1] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, part. 3, pag. 53, col. 2.39: O quando adunque, o buono Signore, veramente t'amerò con tutto il cuore, e a te congiunto per amistà d'amore, a te solo acconsentirò?

[2] Legg. sacre Mgl.II.IV.56, 1373 (fior.), Legg. di S. Iacopo, pag. 66.10: ài abandonato la verità per la bugìa e volere acconsentire e ubidire a colui, lo quale è mortale, ed ài lasciato Colui ch'è giudice de' vivi e de' morti...

2.2 Concedersi (in senso sessuale).

[1] Castra, XIII (march.), 31, pag. 917: «[O] fermana, se mi t'aconsenchi, / duròti panari di profici / e morici per fare bianchi denchi: / tu lli à tôrte, se quisso no 'rdici.

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 30, pag. 221.20: O quanti asaliscono le donne [in] loro camere e quante ne sono state morte per non acconsentire!

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII. 9, pag. 564.3: per lo corpo di Cristo che io le volli [[scil. a una fante]] dare diece bolognin grossi e ella mi s'acconsentisse, e non volle.

[4] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 30, pag. 251.13: Ed essendo Joseppe, figluolo di Jacob, venduto da' suoi frategli, fu menato nella corte del re Faraone e quivi stando questa Mentificha sì ssi inamorò di lui, intanto ch'ella i· richiese d'amore e non vogliendo Ioseppe aconsentire a chostei, avendolo ella provato più e più volte, il di che ella l'achusò falsamente ch'egli avea richiesto lei e voluto isforzare.

[5] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 10, 42.2, pag. 134: Poi disse el re al savio incantatore / che Giosafà non ha aconsentito / a nëuna donzella per amore...

2.3 Fig. Cedere, venir meno (detto di mura).

[1] f Giuseppe Flavio volg., XIV: Si arieti... percotendo le mura sanza intermissione, a poco a poco le scommettevano. Finalmente cominciando già quelle acconsentire alli colpi del grande ariete delli Romani. || GDLI s.v. acconsentire.

3 Concedere, elargire.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 8, pag. 139.6: dunque non è cosa convenevole che l'uomo pigli femmina per moglie, che li sia troppo presso per parentado, se ciò non fusse per dispensazione di santa Chiesa in alcuno caso, per alcuno bene, il quale ne può avvenire, el Papa e la Chiesa di Roma sì l'acconsente bene ad alcuno, ma non perciò che si convenga che sia cosa generale, né che sia acconsentito ad ognuno, e tanto più ai re ed ai prenzi i quali maggiormente deggiono osservare l'ordine naturale.

[2] Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.), son. 3.6, pag. 464: Non veg[g]io mai ch'io possa aver fenita, / però di me morire v'aconsento: / poi dal corpo l'arma fosse partita, / fora saria di tanto strug[g]imento...

[3] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 99.5, pag. 321: Per sodisfar lo tuo folle ardimento / ti voglio alquanto dare di speranza, / non già perché mi piacc[i]a o sia 'n talento, / ma per quetar la tua gran malenanza: / e quel ch'io ti largisco ed aconsento / è ch'io ti dono alquanta d'intendanza, / ché far potresti ben tal portamento, / che 'l tuo mistier mi seria in disïanza.

[4] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 17, pag. 607.20: Rispuose che una grazia voleva da llui, che un dì voleva menare il charro del sole. Di che egli gliel'aconsentì, e non sappiendolo ghuidare, arse molte terre e ville e provincie e sì ssi seccharono vignie e fiumi, pozzi e fonti e selve assai.

- Fras. Acconsentire in moglie: concedersi in sposa.

[5] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 205.115, pag. 244: Di Lodovico re figlie dilette / furono due; la prima non partio / che dietro a lui re, Maria stette. / Poi a Gismondo in moglie aconsentio / di Brandiborgo essendo marchese, / e così d'Ungheria re salio.

3.1 Esaudire.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 14, vol. 3, pag. 194.5: Lo padre onnipotente gli acconsentio; e coprì l'aria di cieche nebbie, e spaventò il mondo con tuoni e con saette.

3.2 Assecondare.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 41, pag. 136.20: se la ventura fin a ora t'à fatto molto bene, et àtti molto acconsentito, àtti fatto stolto, secondo che si truova scripto: che la ventura fa stolto cului, ad cui ella troppo dà baldanza e prosperità.

4 Permettere, consentire.

[1] Arrigo Baldonasco (ed. Panvini), XIII sm. (tosc.), 2.51, pag. 398: Rason è che voi degiate patire / li gran traicutamenti, ched usati / avete lungo tempo aconsentire, / a cominciar quel che voi sentenzati. || Ma cfr. CLPIO P 087 ArBa.51: «ked usati / (a!, ver è lungo tempo!) aconsentire».

[2] Doc. fior., 1311-50, 2. (1328), pag. 625.35: E di ciò abbiano più volte pregato il Capitano, che cci aconsenta a cciò fare, e crediano noi ch'egli in ciò sarà contento che 'l Duca l'aconsenta; et di ciò scriviano egli e nnoi a messer lo Duca.

[3] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 42, pag. 115.27: O incomprensibile ed eterno Signore, deh! non acconsentire ch'e' tuoi figliuoli, da Gesù Cristo ricomperati, sieno sì rigidamente, e con tanto furore, de' loro falli puniti...

[4] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 3, pag. 303.23: E non fu aconsentito ch'egli [[scil. re Manfredi]] fosse sotterrato in sagrato per la ischomunichazione ch'egli aveva, anzi il feciono portare fuori della città al detto rubaldo presso a Benevento sotto un ponte d'acque d'un fiume, che si chiama il Verde, e ivi il sotterrò il detto rubaldo.

4.1 Autorizzare.

[1] Gl Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 80.20: Messere, io vi prego ch'io possa avere una piazza presso di quella torre dov'io possa fare una casa, dov'io possa stare con le mie cose più privatamente. E 'l signiore glie le ottriò, cioè gliele acconsentì...

[u.r. 22.05.2018]