0.1 acconti, acconto.
0.2 Lat. accognitus (LEI s.v. accognitus).
0.3 Giovanni Villani (ed. Porta) a. 1348 (fior.): 1.
0.4 Att. solo in Giovanni Villani.
0.6 N La forma acconto che in TB s.v. acconto 'Noto, amico' si cita dal Tesoretto risulta «conto» nell'ed. utilizzata per il corpus: cfr. Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1865, pag. 240.30.
0.7 1 Chi ha familiarità con qno.
0.8 Paolo Squillacioti 18.01.1999.
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 34, vol. 3, pag. 379.12: E oltre a cciò non finava il duca di mettere sospetto e gelosia in Firenze, e mandando sovente sue lettere in Firenze a ccerti suoi acconti, dando loro speranza di suo ritorno per male reggimento...
[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 51, vol. 3, pag. 419.5: passando per Firenze, che n'andava in Ungheria, il disse a nostro fratello suo grande acconto a Napoli, per la forma per noi iscritta di sopra, il qual era uomo degno...
[u.r. 14.02.2021]