ACCORDO (1) s.m.

0.1 acchordo, accordi, accordo, achordo, acordho, acordi, acordo, acordu.

0.2 Da accordare 1 (LEI s.v. accordare, 1, 314.21).

0.3 Patto Aleppo, 1207-1208 (ven.): 1.1.

0.4 In testi tosc. e corsi: Lett. sen., 1260; Doc. fior., 1279-80; Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Stat. pis., a. 1327; Lett. pist., 1331; Doc. cors., XIV.

In testi sett.: Patto Aleppo, 1207-1208 (ven.); Doc. venez., 1299; Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. d'accordo 1.2; essere d'accordo 1.2.1; prendere accordo 2.1; venire ad accordo 2.1.

0.7 1 Intesa fra individui su opinioni, propositi, sentimenti. 1.1 Pace, armonia, concordia. 1.2 Locuz. avv. D'accordo: concordemente, con armonia. 2 Patto stipulato per regolare un rapporto di natura economica, politica, giuridica. 2.1 Fras. Prendere accordo, venire ad accordo: stipulare un patto.

0.8 Paolo Squillacioti 10.09.1999.

1 Intesa fra individui su opinioni, propositi, sentimenti.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), Canz. 49.28, pag. 132: vizio odiar per Eva, vergognare / de lei, per lei mendare, / e bonitate amar tutta in Maria / e no mai col suo parto avere scordo, / né n'alcon ponto accordo / col serpente infernal che sodusse Eva.

[2] Legg. G. di Procida, 1282-99 (tosc.), pag. 45.19: Io mi sono volluto conciare col re Carlo molte volte, e non posso trovare con lui acordo...

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 17, vol. 3, pag. 337.7: E congregati tutti in Santa Reparata in arme il lunedì apresso, di grande accordo elessono l'infrascritti XIIII cittadini, VII grandi e VII popolani con piena balìa di riformare la terra e fare uficiali e leggi e statuti, per tempo fino a calen di ottobre vegnente...

[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 39, pag. 182.4: A fare questa guerra per comune accordo di tutti furono eletti conestabili e capitani Attio Tullo e C. Marcio, lo sbandito di Roma, nel quale egli ebbero un poco più di speranza.

1.1 Pace, armonia, concordia.

[1] Patto Aleppo, 1207-1208 (ven.), pag. 22.9: eo mando comandando a le doane de quisti Chr(ist)iani - regraciado ·de sia Deo, a mi solus Deus - e non ·de sia falo da questa usança cognisuda, enfin qe so vivo, et a se miglorar - se Deo plase - en bon acordo - quel qe no avrà fin en sempiterna - de farve honor et de farve aplasir se(m)pre, et meglo a voi qe ad aotra gente, et farve honor et aplaser a tuto lo tempo nostro...

[2] Doc. venez., 1299 (4), 18, pag. 25.11: Questo digo io Orio Pasqualigo per lo mio sagramento che io fu là che li gudesi de Perchorator sedè e là era ser Vital Badoer e so frar ser Marco et mio frar Çoli per veder le raxon de ch'eli avea custion insenbre e nui eremo per metre acordo intro d'esi.

[3] Fiore, XIII u.q. (fior.), 36.3, pag. 74: Quand'i' udì' Ragion che 'l su' consiglio / Mi dava buon e fin, sanza fallacie, / Dicendo di trovarmi acordo e pace / Con quella che m'avea messo 'n asiglio, / I' le dissi: «Ragion, vec[c]o ch'i' piglio!

[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L. Sal. 2, cap. 12, pag. 59.8: E non intendevano a gran dificî fare, ma solo per schifare el freddo e 'l caldo, o che raunassero; sì, che discordia non nascesse in tra loro per avarizia e per ciò teneva molti popoli in accordo, chè altrettanto terreno aveva lo povaro come lo ricco.

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 54.28: Eciandeu li nostri antecessuri urdinaru que se facissiru convitu sulenni qui avia nomu «caristia», a lu quali nullu se convitava se non li persuni coniunti per sangui a chò que se alcuna discordia acadia per alcunu tempu intra li persuni coniunti per sangui, ki se nci metissi acordu in quillu jornu di alegria et standu a la tavula.

[6] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 4.7.12, pag. 17: Dentro marí e mugere Deo mande amore veraxe; / in tute le famìe Deo sì mande acordo e paxe.

1.2 Locuz. avv. D'accordo: concordemente, con armonia.

[1] Detto d'Amore, XIII u.q. (fior.), 131, pag. 493: I' le dissi: «Ragione, / I' ò salda ragione / Con Amor, e d'acordo / Siàn ben del nostro acordo, / Ed è scritto a mi' conto / Ch'i' non sia più tu' conto.

[2] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), proemio. osservazioni, pag. 76.8: con saramenti insieme si promettono fede, e non palesare lo scampo del fanciullo; e d'accordo, un picciolo porciello prendono, e il cuore di quello appresentare al Re in nome del promesso...

[3] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 87.15: E inazi che si partiseno di palazo la detta pace fu fatta d'acordo.

1.2.1 Locuz. verb. Essere d'accordo.

[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.11, pag. 163.19: I Guelfi Neri sopra ciò si consigliarono, e stimarono per queste parole che l'imbasciadori fussono d'accordo col Papa, dicendo: «Se sono d'accordo, noi siamo vacanti».

[2] Doc. prat., fior., 1367, pag. 291.14: E fatto questo, sono d'accordo i detti compagni di saldare loro ragione come uso sono di fare secondo i patti infrascritti.

[3] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 266.23: Poi, in sulla meza nocte, ci entrò Felcino da Perugia a parlamento chon missere Jachopo d'Apiano, et [c]redisi siano d'achordo di dare loro danari.

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 140, pag. 311.33: E così furono d'accordo, cominciando ciascuno annoverare.

2 Patto stipulato per regolare un rapporto di natura economica, politica, giuridica.

[1] Lett. sen., 1260, pag. 268.16: E ancho intendemo da te p(er) la detta tua lettara chome tu (e) Talomeo Pelachane eravate istati a Bonicho Maniardi, (e) avateli detto chome voi volavate andare a Leona p(er) sapere se voi poteste trare achordo o chapo neuno cho· lui...

[2] Doc. fior., 1279-80, pag. 481.20: E de avere lb. V di ravg. questo die: paghò il detto gudice; disse ch'ebe per acordo d'uno bando del f. di Giachopello da Peticchio.

[3] Detto d'Amore, XIII u.q. (fior.), 132, pag. 494: I' le dissi: «Ragione, / I' ò salda ragione / Con Amor, e d'acordo / Siàn ben del nostro acordo, / Ed è scritto a mi' conto / Ch'i' non sia più tu' conto.

[4] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 11, pag. 121.24: E 'lora lo re Lois fe' tale acordo a sua gente giurare, e Tebaldo a la sua, sì non fo giamai pace che più piacesse a ciascheduna parte che quella che fe' Tebaldo.

[5] Doc. venez., 1301, 26, pag. 34.5: Ancora, dapò che fo fato l'acordo de Rigo ch'ello podea star in Venesia et Francesco da Vigna lo fese piiar et meter lo dito Rigo in preson, la muier delo dito Rigo sì vene a mi Pasqualin...

[6] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 12 rubr., pag. 249.19: Como se po' dire su quella medesema vixenda per uno altro arengadore e ch'el se vegna a far l'acordo.

[7] Lett. sen., 1311, app. lett. 2, pag. 84.2: A la detta giornata, prendei la difalta contro a loro di loro acordo; e preso la difalta, mandaro incontanente a Nicholò di Giotti, perchè mi pagase e' denari che dare lo' doveva, e de l'acordo che fatto avevono, sì come vi divisai: sì che Acorto venne a Bari.

[8] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3.15, pag. 197.4: Fatto l'accordo innanzi la venuta del Cardinale, la porta s'aperse a dì X d'aprile 1306: e tal cittadino vi fu, che per fame patita mangiò tanto, ch'egli scoppiò.

[9] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 51, pag. 67.34: et in quelli luoghi non vi possano pascere sens'acordi con coloro di cui sono li pasture.

[10] Lett. pist., 1331, pag. 253.2: Sono certano, che quando noy seremo messi al delivero, converrà che noi paghiamo gran somma di denari; non obstante ciò, tantosto che l'acordo serà facto, io improntròe da Bartromeo Dondori fiorini 200 et mandrollivi...

[11] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2 osservazioni, pag. 324.6: E ciò addivenne che una fiata essendo lo Re con suo consiglio per fare alcuno accordo intra suoi baroni (i quali si metteano tutto giorno per niente a morte), Agaro conte di Patricco non era il minore del consiglio.

[12] Doc. cors., XIV, 1, pag. 195.8: Curado de Aregno cum Ansaldo de Lumio et li clerici eciam cum tuta la raxone de Nebio per acordo sì iudicaro iste decime la medietate ad Guilielmo de [...] per sancta Maria et la medietate ad sancto Salvatore.

[13] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 171.9: La notte denanti allo dìe dello accordo lo tribuno dormiva in un sio oniesto e triomfale lietto.

[14] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1379, frott.] 79.450: Chi guasta l'altrui cose è villania, / terra profana e ria; / quanta follia facesti, / quando acordo volesti!

[15] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 13, par. 14, comp. 78.253, pag. 183: «Nela bonora l'acordo se façça / sì che Fiorença con la francha giente / rimangha in pace e non si mostri paçça.

- Accordo di pace.

[16] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 96, vol. 3, pag. 504.25: In questa stanza vennero nell'oste messere Anibaldo cardinale e 'l cardinale di Chiermonte legati mandati per lo papa, andando dall'una oste all'altra per ragionare e trattare accordo di pace dall'uno re all'altro, e co· lloro s'accozzaro, con ordine di due re, in mezzo di due campi V baroni da ciascuna parte.

- Trovare mezzo e accordo.

[17] Libro fiesolano, 1290/1342 (fior.), pag. 60.24: le cittadine di Fiesole vegendosi in male stato si concordavano con quelle di Fiorenze che mal volontiere l'occidieno e vendaro a questi pacti, che 'l vescovo di Fiorenza insieme con quel di Fiesole vi trovassero mezo e accordo.

2.1 Locuz. verb. Prendere accordo, venire ad accordo: stipulare un patto.

[1] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 12, pag. 127.4: [[Saladino]] sforzatamente ad oste venne a la terra là dove era essa donna, e llà fece mangani molti dirizare e fare onne argomento a ciò che quelli de la terra venissero ad acordo più tosto.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L. Sal. 2, cap. 10, pag. 56.4: Cesare quando vedea suoi vantaggi, prendeva buon patti e prendeva accordo, avegna che di suo buon cuore fusse larghissimo perdonatore, ma tuttavia con buona fermezza.

[u.r. 22.03.2017]