ACCOSCIARE (1) v.

0.1 accoscia, accosciando, accosciare, accosciò.

0.2 Da coscia.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

0.6 N Per possibile altra doc. cfr. accosciare 2.

0.7 1 Abbassarsi (propriamente piegandosi sulle cosce); chinarsi, piegarsi. 1.1 Vacillare. 1.2 Fig. Diminuire d'intensità, scemare.

0.8 Paolo Squillacioti 17.02.1999.

1 Abbassarsi (propriamente piegandosi sulle cosce); chinarsi, piegarsi.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. c. 18.132, vol. 1, pag. 311: Appresso ciò lo duca «Fa che pinghe», / mi disse, «il viso un poco più avante, / sì che la faccia ben con l'occhio attinghe / di quella sozza e scapigliata fante / che là si graffia con l'unghie merdose, / e or s'accoscia e ora è in piedi stante.

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 5, cap. 21, pag. 31.23: E al tornar che fece dicendo queste parole, conta la storia ch'egli accosciò, e cadde in terra...

1.1 Vacillare.

[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 7, cap. 15, pag. 171.13: Quando il dittatore ebbe veduto che li nemici aveano cominciato dall'una parte ad accosciare, egli dirizzò le insegne verso il destro corno, ov'egli vedeva che li nemici si rassembravano, e fece a quelli ch'erano nella montagna il segno ch'egli avea con loro ordinato.

1.2 Fig. Diminuire d'intensità, scemare.

[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 8, cap. 39, pag. 281.13: quando il dittatore ebbe veduto che quelli delle insegne dinanzi de' nemici riguardavano verso loro, e che le insegne erano turbate e la battaglia andava accosciando; allora cominciò a confortare li suoi, chiamando per nome li tribuni e li principi degli ordini, e confortandoli ch'elli rincominciassero la battaglia con lui.

[u.r. 27.06.2016]