ACCOSTARE v.

0.1 acchostano, acchostanti, acchostare, acchostate, acchostato, acchosti, acchostino, accosta, accostado, accostai, accostaimi, accostaleti, accostammo, accostammoci, accostan, accostanci, accostando, accostandomi, accostandosegli, accostandosi, accostandovi, accostandovici, accostanduse, accostanglisi, accostannosi, accostano, accostanseli, accostansi, accostante, accostantesi, accostanti, accostantisi, accostanu, accostao, accostaose, accostar, accostarà , accostaransi, accostare, accostareli, accostaremo, accostarmi, accostaro, accostarono, accostaronsi, accostarosi, accostarse, accostarsegli, accostarsi, accostarvi, accostasi, accostasse, accostasseno, accostassero, accostassi, accostassimi, accostassino, accostassono, accostaste, accostasti, accostata, accostataglisi, accostatale, accostatasi, accostate, accostatevi, accostati, accòstati, accostato, accostatoglisi, accostatosi, accostava, accostavan, accostavano, accostavansi, accoste, accosterà , accosterai, accosteranno, accosterannosi, accosterassi, accosterattisi, accosterei, accostere'mi, accosteresti, accosterete, accosterò, accosti, accostiamo, accostiate, accostino, accostinsi, accostisi, accosto, accostò, accostoe, accostòe, accostogli, accostoglisi, accostóglisi, accostollo, accostòmmisi, accostone, accostòne, accostono, accostorno, accostoro, accostorono, accostoronsi, accostósi, accostossi, accustamu, accustandu, accustanduse, accustandusi, accustare, accustari, accustaru, accustarusj, accustassiru, accustati, accustatu, accustau, accustausi, accustava, accustavanu, accustavasj, achosta, achostà , achostandosi, achostano, achostare, achostase, achostata, achostati, achosterite, achostis, achostò, achostossi, acosta, acosta', acostà , acostai, acostàla, acostalisi, acostam, acosta'mi, acostamoci, acostandomel', acostandose, acostandosi, acostandoti, acostano, acostàno, acostansi, acostante, acostanti, acostanu, acostao, acostar, acostare, acostarebbero, acostarme, acostaro, acostarono, acostarse, acostarseli, acostarsi, acostarvi, acostase, acostasi, acostasse, acostassi, acostata, acostate, acostatevi, acostati, acòstati, acostato, acostatosi, acostava, acostavano, acostemo, acosteno, acosterassi, acostera'ti, acosti, acostiamo, acosto, acostò, acostòe, acostone, acostossi, acustandu, acustandussilu, acustari, acustaru, acustassi, acustati, acustatu, acustau, acustausi, acustaussi, acustava, acustay, acustìmuni, acustiria, adcostaose.

0.2 Da costa 2.

0.3 Jacopo Mostacci (ed. Contini), XIII pm. (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Jacopo Mostacci (ed. Contini), XIII pm. (tosc.); Jacopo da Leona, a. 1277 (tosc.); Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Doc. sen., 1294 (3); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Fatti dei Romani, 1313 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Gramm. lat.-aret., XIV m.; Stat. lucch., 1362.

In testi sett.: Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Passione genovese, c. 1353; Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Stat. perug., 1342; Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.7 1 Mettere a contatto o accanto a qno o qsa; far aderire, ravvicinare; anche pron. 1.1 Confinare. 1.2 Giustapporre per fare un confronto, paragonare. 1.3 Fig. 2 Dirigersi verso qno o qsa, farsi vicino, approssimarsi. 2.1 Muovere contro. 2.2 Fig. 3 Mettere insieme, unire; attaccare. 3.1 Apportare, infondere. 3.2 Riunirsi in gruppo, costituire una compagnia. 3.3 Costituire un'alleanza, fare un patto. 3.4 Instaurare o riallacciare un rapporto, un legame; unirsi in una relazione affettiva. 3.5 Fig. 4 Pron. Fig. Rivolgere la propria intenzione o il proprio favore (a qsa). 5 [Detto di un'imbarcazione:] approdare.

0.8 Paolo Squillacioti 29.06.2000.

1 Mettere a contatto o accanto a qno o qsa; far aderire, ravvicinare; anche pron.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 23, pag. 168.12: E talora due colonne di marmo per basso s'accostano al muro, le quali il bolcione rompono.

[2] Memoriali bologn., 1279-1300, 2.8, pag. 6: A lato se ne ten sette gallete / pur del meglior per poter ben zoncare, / e tutora dice che mor de sete / ensin ch'a lato non se ·l pò acostare...

[3] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 10, pag. 90.19: Colui si tornò adietro inmantenente; ma elli era già notte, sì ch'elli s'accostò longhesso una colonna, sì com'elli aveva fatto a l'altra volta: e 'l buono uomo non se ne avide...

[4] Stat. pis., a. 1327, L. 4, cap. 21, pag. 199.28: Et la decta fossa dal primo fondorato innansi non si debbia acostare nè con vena nè con monte al fusto del boctino a uno braccio in monte sodo...

[5] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 817, pag. 384, col. 2: Un altro disse: 'Io dico / ad ciaschuno mio amico / che ad ella ne acostemo / che llo insigno paremo / della sua sancta fede...

[6] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 1, cap. 5, pag. 124.10: E dopo queste cose stanziarono di dirupare il castello, e disfacendo le sue aspre fortezze, e dirupando le mura l'accostarono alla faccia della terra...

[7] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 5, vol. 1, pag. 203.11: Perseo accosta gli omeri a' sassi d'una grande colonna...

[8] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 43.23: Da poy que issu appi vistu que li Rumani eranu lenti e pigri a combatiri, pillyau scali et per mezzu lu osti di li inimici andau a li soy tendi et acustau li scali et muntau a la pallazati qui eranu a lu pedi di la muntagna gridandu alta vuci: «Quista esti la via de la victoria»...

[9] Gl Gramm. lat.-aret., XIV m., pag. 33.35: Hereo, es, Adhereo, es, per acostarsi.

[10] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 14, pag. 126.17: Per gran pesce prennere l'amo iettao. Accostao sio cavallo quetamente e abracciao Adoardo prence de Gales.

[11] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 20, pag. 98.5: E alora colui ch'era de drè su la scala prese la soa man drita e acostàla a la croxe e metè su la mane un grossissimo chiodo e levà lo martello e ferì un grandisimo colpo et àvela ficcà cum la croxe.

- Fig.

[12] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 95, pag. 307.23: Alcuno ci dirà, che noi dobbiamo molto pregiare la prudenza, e abbracciare fortezza, e giustizia accostiamo a noi più dappresso, che l'altre vertudi, se far si può.

1.1 Confinare.

[1] Doc. sen., 1294 (3), pag. 29.11: Ancho una piaça posta in Castello longo la chasa del Santo, lo quale s'acosta al muro Castellano comunale, che toccha dele comunali a Gull[ielm]ino dele tre p(ar)ti l'una (e) dele due p(ar)ti che rimangono se ne fanno tre p(ar)ti, che ne so di Guill(ielm)ino le due p(ar)ti, salvo che dala sop(r)ad(e)cta piaça, che n'è di Guill(ielm)ino el terço (e) l'octava p(ar)te dele due p(ar)ti che rimangono.

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 35, pag. 438.26: E il verno soprastava: e però il campo vernereccio nel promontorio, il quale con sottile giogo alla terra s'accosta e in alquanto di mare si stende, afforzò con uno steccato, e il navale campo abbraccia.

1.2 Giustapporre per fare un confronto, paragonare.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 62, pag. 307.6: La cosa che da ssé è nulla, se 'l mi dai ad alcuna natura non è nulla, anzi è qualche cosa; e se lla acosti a nobile natura, quella cosa che da ssé è nulla diventa gran cosa.

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 32, pag. 211.15: Unde vedete che, quando l'omo non àe timore di Dio, elli fa ogne male et nullo bene puote fare, né alcuna paraula divina li si puote accostare.

1.3 Pron. Fig. Essere vicino, paragonabile, simile.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 1, cap. 1, pag. 139.6: Et s(an)c(t)i Grisosto dice ke se acosta a' dolci suoni d'istromenta, ai sapori de' cibi (et) de' vini, dàsse a li odori, congiongese con li co[lo]ri a noi.

[2] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 100.2, pag. 257: La cui sentenza da rasgion si scosta, / intra li sag[g]i punto non s'acosta / (perch'io aprovo ben, per ongni costa, / ciò ch'è me porto, ïn ta· loco sta!)...

[3] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 31, par. 1, vol. 1, pag. 135.9: Enpercioché l'ofitio del notario de le reformagione è ofitio el quale troppo se acosta a l'ofitio dei priore, dicemo e ordenamo che el notario de le reformagione continuamente stare degga colgle signore priore de larte...

2 Dirigersi verso qno o qsa, farsi vicino, approssimarsi.

[1] Jacopo Mostacci (ed. Contini), XIII pm. (tosc.), 53, pag. 144: Così, madon[n]a mia, similemente / mi conven brevemente / acostarme di vostra vicinanza, / che l'ag[g]io là 'nde colse la mia lanza: / con quella credo tosto e brevemente / vincere pena e stutar disïanza.

[2] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 32, pag. 576.19: Lo quale incontenente ke odìo la cucubaia cantare, adcostaose ad l'albore et conube lo rege ke venìa ad l'arbore.

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 24, pag. 32.19: Poi quando vidde lo fatto pur discoverto, cominciò a ricevare et a non rifiutare aiuto chi a lui si voleva accostare, chè infino a la morte de' suoi compagni non volle ricevare alcuno servo.

[4] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 17, pag. 37.29: Uno serpente è che 'l suo nome s'appella arpris, lo quale guarda l'arbore u lo balsamo si trova, et è sì crudele che non è homo ardito d'acostarseli per prendere del balsamo se lo serpente non dormisse.

[5] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 356, pag. 31: Sancto Petro apostolo ad essa se accostòne: / la Vergene sanctissima sopre ipso se appogiòne.

[6] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 209.26: Allora Ciesare s'acostò alato ala 'nsegnia del'aghuglia e fecie incontanente venire la sua chavalleria intorno ale sue insengnie...

[7] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 3153, pag. 132: E si non fo baron algun ni chavalier, / Pedon, servente ni schudier, / Ch'al pavion non choresse, / Pur ch'acostar se podesse, / Per veder la çentil donna / De Heustadio savia et bona, / La qual çaxeva in pasmaxon / In braço del çentil baron...

[8] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), proemio, osservazioni, pag. 77.2: come a Dio piacque la cagna al fanciullo s'accosta, e come i suoi catelli il notrica, e il fanciullo latta la cagna come nutricie.

[9] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 2, pag. 40.8: et tantu [[il demonio sotto forma d'uccello]] si lli accostava in fachi, ky, sanctu Benedictu avissj volutu, l'averia potuto prinderj cum manu...

[10] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), Tenz. 15.2.16, pag. 802: Non piacquer mai sonette a tai persone; / ma, s'ei t'accoste, dónai del bolgione.

[11] Passione genovese, c. 1353, pag. 35.22: Acostà se la donna allo paraxo e aschotava, e ella sì odì tropo bem como li Zué lo biastemavam, e le menaze che elli favam.

[12] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 8, pag. 33.11: Et fattu zo, et illi, manu armata, accustaru a Missina et assigiarula.

[13] Stat. lucch., 1362, cap. 65, pag. 114.12: E che oltra lo dicto fanciullo per lo dicto officio fare, alcuna altra persona non si possa accostare a alcuna donna o femina maritata che sia di buona condictione e vita, o ad alcuna giovana presso a braccia due; sotto pena di libre dieci de la dicta moneta per ciaschuno che contrafacesse e per ciaschuna volta.

[14] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 13, pag. 104.15: Quanno questi Turchi sentiero l'armata de Veneziani che sse accostava, levarose de campo e tornaro a reto alle loro citate.

[15] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 15, pag. 158.23: Intre li quali essendonce uno cavaliere chi se clamava Theseo, accostaose insemplicemente a llato ad Hector e pregaolo multo che le devesse placere de sse retrayre da la vattaglya...

- Fig.

[16] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 9.15, pag. 27: Però come ad amico a te m'acosto, / che mi consilij, et quanto pòi più tosto.

2.1 Muovere contro.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 88.155, pag. 356: l'ordene de potèsta se ci accosta, / tutte le Vertù face congregare...

2.1.1 Combattere.

[1] Tristano Veneto, XIV, cap. 513, pag. 477.25: Signor re, lo re de Norgales per nui a vui fa saver como ello sè là in lo so campo con tuta la soa çente et hè vignudo propriamentre per acostar a vui et a tuta la vostra cente se vui haveré tanto argumento de voler insir doman in lo campo.

2.2 Fig.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 78.15, pag. 321: Descrezione al Cor s'accosta / e fagli cordogliosa posta.

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 66, pag. 151.36: Ancora siccome l'amore de' padri s'inchina più verso coloro, de' quali vien loro pietà, così la vertù vedendo sostenere pena, e travaglio nell'opere sue, non gli ama più, ma in guisa di buon padre, ella gli abbraccia, accostandosi a loro più d'appresso.

[3] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 501.12: Coloro che se acostarono a la chiesa appellati fuorono Gelfi.

2.2.1 Confarsi, concordare.

[1] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 17.15: Ver'è, che i' truovo in altre Croniche, che quando questo fu, era Segnore Messer Torello da Strata; quale che fosse il vero, io m'accosto più a quello, e perciò l'ho scritto.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 25, pag. 468.8: 28. Ma perchè dentro ec. In questa parte Vergilio commette a Stazio, il quale tiene qui luogo di naturale Filosofia, la assoluzione di questa quistione; il quale la assolve secondo la mente del Filosofo in parte, e in parte s'acosta nel suo dire alla oppinione de' medici.

[3] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 81, pag. 17: Dixero: «Como à nome questa villa ecco posta?» / «Acquille questa chiamase, che sede in questa costa». / Et uno parlò fra li altri et fece questa proposta: / «Nome Aquila ponamoli!» et ognuno se nci accosta.

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IX (i), par. 62, pag. 484.33: ma io m'acosto più con l'oppinione di Teodonzio, il quale vuole queste essere create insieme con la natura naturata, il che par più conforme alla verità.

[5] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), son. 64b.4, pag. 329: Benché non sia da tanto mia sentenza / ch'a lei prestar si possa fede pura, / m'io pur dirò ciò ch'a la mia natura / s'accosta e vede lunga sperienza.

[6] Arrighetto (ed. Bonaventura), XIV (tosc.), pag. 184.9: Dunque, s'alcuna ragione s'acosta alla tua mente, che no 'l credo, dille, overo taci, la quale cosa più mi piacie».

[7] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 9, pag. 59.29: Lo filosofo, como prudente perzona, sufficientemente responneva. Soie resposte fortemente cadevano nello animo dello re, ca sse accostavano allo vero.

2.2.2 Penetrare.

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), Son. 332.3, pag. 209: Lo netto volto e la vergogna honesta, / el saço guardo e l'humele resposta / sì dolçemente al core me si acosta, / ch'Amor m'ancide ne la verde vesta.

2.2.3 Approssimarsi (nel tempo).

[1] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 37, pag. 126.27: e quantu plu se accosta lu fine de lu mundu, tantu plu li electi se partinu, a zo ki non viianu maiur malvastate.

[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 12 prologo, vol. 2, pag. 17.3: Durmiti oramai et ripusativi; eccu, si accosta l'ura, et lu figlu di l'omu sirrà tradutu in manu di li peccaturi.

2.2.4 Avvicinarsi (alla mente), essere concepibile.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, canz. 3.119, pag. 258: ché solo Iddio all'anima la dona / che vede in sua persona / perfettamente star: sì ch'ad alquanti / ch'è 'l seme di felicità, si acosta, / messo da Dio nell'anima ben posta.

3 Mettere insieme, unire; attaccare.

[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 17, pag. 57.6: E per quello ke nui potemo dicere cum un poeta: «Impii veneni ènno accosti sub dulce melle», ve clamamo mercede ke in nostra raxone non debiamo esser inquietati né molestati.

[2] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 6, ch., pag. 224.29: E non si leva questo vapore se non al tempo di grandissimo caldo; e quando si lieva, ismaltiscesi l'umido aereo di buona digestione da la caldezza de l'aiere, e acostalisi fortemente il terreste e secco...

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIV (i), par. 8, pag. 636.2: Altri dicono che ella [[scil. l'arena]] viene da «hereo heres», il quale sta per «acostarsi»; e come i superiori, così costoro ancora dicon bene: ma i superiori dicono della rena secca e costoro intendono della rena bagnata, la quale, mentre è molle, s'acosta e appicca...

3.1 Apportare, infondere.

[1] Dante, Rime, a. 1321, 30.107, pag. 104: e questa, disdegnosa di cotante / persone, quante / sembiante portan d'omo, e non responde / il lor frutto a le fronde / per lo mal c'hanno in uso, / simili beni al cor gentile accosta; / ché 'n donar vita è tosta / co' bei sembianti e co' begli atti novi / ch'ognora par che trovi, / e vertù per essemplo a chi lei piglia.

3.2 Riunirsi in gruppo, costituire una compagnia.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 3, cap. 10, par. 4, pag. 97.22: Se coloro, che non sanno la contrada, vogliendo prendere la via, s'accostano volentieri con chi la sa bene, quanto maggiormente i giovani con gli antichi debbono prendere la via della vita, che è loro nuova; acciocché errare non possano, e dalla verace strada della vertude non torcano?

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIII, par. 88, pag. 623.31: è da sapere che Lano fu un giovane sanese, il quale fu ricchissimo di patrimonio, e, acostatosi ad una brigata d'altri giovani sanesi, la quale fu chiamata «la brigata spendereccia» [[...]] in piccol tempo consumò ciò ch'egli aveva e rimase poverissimo.

3.3 Costituire un'alleanza, fare un patto.

[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3.35, pag. 213.16: [[i Fiorentini]] in tutto si scopersono nimici dello Imperadore, chiamandolo tiranno e crudele, e che s'accostava co' Ghibellini, e i Guelfi non volea vedere.

[2] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 3, docum. 3.11, vol. 2, pag. 326: S'egli è di senno e di gente possente / più che 'l tuo convenente, / accosta con chi puoi, / perdona agli altri tuoi / nemici ch'ài o fa triegua in presente.

[3] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 518.20: Chiamasi Grecia la grande Italia, la quale oggi si chiama Romania; e quella s'accostò colla piccola Italia adosso a' Troiani e con poca altra gente adiunta, secundo che lla storia di sotto apertamente dichiara.

[4] Legge di Maometto, XIV m. (tosc.), pag. 6.7: Andossene [[scil. il chierico Sergio]] oltra a mare, e con sue simulazioni attrasse molta gente a se; poi s'accostò co Magumetto, e dissegli: se tu vuogli fare a mio senno, io ti farò grande in questo popolo.

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 121, vol. 1, pag. 587.19: il detto conte Ugolino per essere signore s'accostò coll'arcivescovo e sua parte, e tradì il giudice Nino...

3.4 Instaurare o riallacciare un rapporto, un legame; unirsi in una relazione affettiva.

[1] Jacopo da Leona, a. 1277 (tosc.), son. 6.6, pag. 214: Quanto partir più mi vòi' da la fera, / tanto a lei mi ristringe ed accosta; / madonna per sé sola non mi fera / cotanto male, ché troppo mi costa.

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 34, pag. 134.4: E sappiate che la tortola è sì amabile al suo marito, che quando ella il perde per alcuna cagione, mai non s'accosta a nessuno altro, per castitade, o per paura ch'ello non torni...

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 47, vol. 2, pag. 252.22: Et qualunque, el quale abia mollie, essa lassata, l'altra terrà o vero a l'altra s'accostarà , tenendo lei publicamente o vero con lei dimorando, o vero se alcuna femina lassato el marito ad altro huomo s'accostarà, in XXV libre di denari sia punito.

[4] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 1, pag. 360.20: E questo si è quel venerabile sagramento figurato per lo sagramento del matrimonio carnale, come s. Paolo dice, per lo quale l'uomo lascia lo padre, e la madre, e accostasi alla sposa sua; e sono due già non in una carne, ma in uno spirito, cioè Iddio, e l'anima.

3.4.1 Entrare in comunione spirituale (con Dio).

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 12, pag. 103.4: Et anco etiandio in questo mondo l'omo accostandosi a dDio diventa più sano et migliore del corpo.

[2] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 16, pag. 57.5: cum zo sia cosa chi la Scriptura dica: 'Ognj pirsuna chi si acosta a Deu, è juntu cum Deu, cu lo quali è uno spiritu'».

[3] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 34, pag. 145.27: Grigorio: Queli chi devotamenti a De' s'acostam quando fa besogno sorem far segni e in l'un modo e in l'atro, çoè che fan miracoli alcuna volta orando, alcuna vota quasi cum possança comendando.

3.4.2 Congiungersi sessualmente.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 89.37: Ancora possono elli peccare mortalmente in altra maniera, ciò è assapere, quando l'uno tratta, e s'accosta all'altro contra natura, e altrimenti che natura non richiede, nè legge di matrimonio non concede.

[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 90.2: L'altro caso dove l'uomo puote peccare in matrimonio è quando l'uomo si accosta a sua moglie contra sua volontade, e specialmente quando ella il priega ch'elli si sofferi, elli si dee sofferire, s'elli è buono uomo...

[3] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. II, pag. 96.13: lo serpente curvo seguita la serpe e la ritiene, e lo cane s'accosta a la cagna e se agroppa per avolterio; la pecora è con letisia amontata...

[4] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, part. 2, pag. 47, col. 1.22: Imperciocchè quando la sposa s'unisce collo sposo e accostasi a lui, è pasciuta di pane vivo più veracemente e senza niuno mezzo che niuno altro corpo si congiugne a un altro corpo sensibile per alcuna amistà e legame materiale.

[5] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 3, pag. 411.14: Ancora, ogni femmina del mondo è lussuriosa. Imperciò che femmina non è di degnità sì splendiente, che se ella sa talvolta uno che sia ben vile, pure che nello atto carnale sia ben potente, che volentieri non s'accosti.

3.5 Fig.

[1] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), L. XII, pag. 140: Onde se ne' vostri beneplaciti, e per utile vi pare, che sia acceptevole, accioché noi schifiamo d'accostare fatiche con fatiche [[...]] piace a me che noi mandiamo nostri speciali ambasciadori allo re Priamo...

[2] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), lett. 55 (1376), pag. 220.8: Ella è quella lebbra che tutte le virtù fa guastare, e non ànno in loro vita, però che sono private della madre della carità: non vivono, perché non sono acostate con la vita.

4 Pron. Fig. Rivolgere la propria intenzione o il proprio favore (a qsa).

[1] Stat. sen., c. 1318, cap. 43, pag. 54.1: Anco, com ciò sia cosa che non convegna che coloro li quali portano el nome e l'abito de la religione usino de' costumi et acti de' ladici, ma sforzino sè de acostarse a li costumi de le religiose persone...

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 3.924, pag. 183: Il concavato ed anche il naso fino, / Ciascun di questi a lussuria s'accosta...

[3] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), Son. 385.6, pag. 236: e lo secondo ne l'omo adevene / che sença bontà col male s'acosta...

[4] Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.), 163, pag. 121: E i popolar ch'a tirannia s'accosta / serebbe bem ch'andasser per savere / quanto la crest[i]entà per tener costa.

[5] Poes. an. perug., c. 1350, 513, pag. 29: Cierto l'eterno scir non enamoro / delgli angioi ch'en vertù non s'acostaro / et vitio non seguier cogli altre loro.

[6] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 10, pag. 83.20: E questo fu ed è vero che Dante s'achostò a Virgilio e intese e dilettosi d'essere poeta e Ghuido dispregiò Virgilio, cioè poesia, ma egli s'achostò e dilettossi in filosofia e in questa iscienzia fu valente huomo.

5 [Detto di un'imbarcazione:] approdare.

[1] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 10, pag. 175.18: Et benkì cum fatiga li navi accustassiru <in terra> a la ripa et li homini ancora cum grandi affannu xindissiru in terra, tamen non sì scautritamenti si pocti fari ki non chi fussi alcunu impachu...

[2] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 260, vol. 2, pag. 217.6: Ma quando fumo infra 'l mare, nel grande pelago, e eccoti levare la fortuna contro a noi, e a nostro dispetto ci portò in Barberìa, e così acostamoci al porto di Tripoli...

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 36, pag. 349.9: E se le navi, le quali accostate erano al lito, non avessero i paurosi ricevuti, niuno ne sarebbe scampato della fuga e della battaglia.

[4] San Brendano ven., XIV, pag. 128.5: E avisinando eli a l'isola, la nave s'acostà per si a lo lido e l'isola iera molto basa e de gran planura...

[u.r. 31.07.2019]