0.1 accosto, achosto.
0.2 V. accosto 1.
0.3 Boccaccio, Filocolo, 1336-38: 1.
0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Filocolo, 1336-38; Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Paolo Squillacioti 02.12.1999.
1 Locuz. prep. Accosto a, di: a ridosso, accanto; presso.
[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 144, pag. 533.14: Mentre i cavalieri rallegrati ragionando si stanno accosto alla buia nuvola, la quale in niuno modo cede a chi vuole oltre passare se non come un muro, levandosi da dosso ciascuno le molte saette, di che più che dell'armi erano caricati...
[2] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 39.5: Qualunque fosse ispaventato, overo che fosse lunaticho, o di dì, o di notte sia per songnio, tolgli lo dente chanino e ponilo achostodel malato: sì guarrà.
[3] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Mc 5, vol. 9, pag. 202.17: 11. Ed eravi quivi, accosto al monte, una grande moltitudine di porci, che si pascevano ne' campi.
[1] f Cavalca, Pungilingua, a. 1342 (pis.): Queste parole certo sono tanto di maggiore peccato, e con più dispetto di Dio, quanto la persona a cui, o per cui si dicono, è più per alcuno ordine e stato, accosto e consecrata a Dio. || GDLI s.v. accosto 2.
[u.r. 29.06.2005]