ACCOZZARE v.

0.1 acchozçati, acchozzare, acchozzati, accozai, accozarsi, accozati, accozorono, accozza, accozzando, accozzandone, accozzandosi, accozzano, accozzare, accozzarese, accozzarne, accozzaro, accozzaron, accozzarono, accozzaronsi, accozzarsi, accozzasse, accozzassero, accozzati, accozzatisi, accozzato, accozzatosi, accozzavano, accozzerebbe, accozzo, accozzò, accozzoe, accozzone, accozzorono, accozzossi, achozza, achozzarsi, achozzasse, achozzato, acozando, acozata, acozzandosi, acozzare, acozzavano, acozzeranno.

0.2 Da cozzare.

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 4.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

0.5 Nota il part. forte accozzo (s.v. accozzo agg.).

0.7 1 Mettere insieme, raccogliere in fretta o disordinatamente. 1.1 Fig. 1.2 Unire. 2 Aggiungere. 3 Pron. Imbattersi, incontrarsi. 4 Pron. Urtarsi, darsi di cozzo. 4.1 [Milit.] Scontrarsi (detto di eserciti).

0.8 Paolo Squillacioti 16.04.1999.

1 Mettere insieme, raccogliere in fretta o disordinatamente.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 26, pag. 72.15: Ed ancora scafe d'un solo albero cavate con funi molto lunghe, e molte volte catene di ferro porta seco la legione, acciocchè accozzandone insieme quante fa bisogno, e postovi su sassi, o graticcj, i fiumi senza ponti, che guardare non si possono, sì da' pedoni come da cavalieri senza pericolo si possano passare. || Cfr. Veg., Mil., 2, 25: «quatenus contextis isdem, sicut dicunt, monoxylis, superiectis etiam tabulatis, flumina sine pontibus [[...]] transeantur».

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 94, vol. 1, pag. 555.24: l'armata mandò verso Messina, e il re Carlo n'andò per terra a Brandizio per accozzare l'armata ch'avea fatta apparecchiare in Puglia con quella di Principato per andare in Cicilia.

[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 13, par. 25, pag. 258.6: E al contrario Prov. XV: «Tutti i giorni del povero malvagi», però che 'l povero abonda d'afflizzioni, siccome la chiosa dicie ivi medesimo. Ancora eiusdem 19: «Le ricchezze acozzeranno assai amici; de' poveri (cioè a ddire più che i poveri) e quelli ch'elli avrà (cioè il povero) si dipartiranno».

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX.5, pag. 609.17: A buon'otta l'avrebber saputo far questi giovani di tromba marina, che tutto il dì vanno in giù e in sù, e in mille anni non saprebbero accozzare tre man di noccioli!

[5] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 173, pag. 424.18: Ma fa' così: se ti dà cuore d'accozzarne otto o dieci [[uomini]], va' subito, e menali qui, e togli uomeni che possano spendere fiorini quattro o cinque per uno. - Il contadino disse subito farlo; e partitosi non andò molto di lungi che ne accozzò con lui otto, o più.

1.1 Fig.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 164, pag. 406.3: trovossi la cappellina in capo, con la quale la notte avea dormito, e accozzando la smemoraggine con la malinconia, diede la volta indrieto, e subito ritornò alla camera e gittò la cappellina sul letto...

1.2 Unire.

[1] Novelle Panciatich., XIV m. (fior.), 145, pag. 167.9: Apparecchiaro assai di quella chotale erba, et il sengnore s'acchonciò, et il fante colla ispada li tagliò la testa, et inchontanente l'ebbe acozata co' lo 'nbusto et cho' la detta erba, e il chapo si fue rapicchato alquanto torto.

- [Rif. al matrimonio].

[2] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 5, pag. 48.22: Dicho che, chapitando a Ravenna un buffone e veggiendo questa giovane tanto bella, disse alla madre di questa fanciulla, che aveva cierchato la corte di quatro signori né mai avea veduto più bella giovane di questa, né di giovani avea veduto più bello giovane che Paolo de' Malatesti, e che se queste due bellezze si potessino acchozzare insieme a matrimonio, mai non si vide più bella choppia.

2 Aggiungere.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 16, par. 23, pag. 104.3: Ora tuttavia sopposato sia che così sia come 'l disputante prende e mette. Io il niegho quello ch'e' sogiungnie e accozza, cioè a ssapere che questa principazione è ppiù perfetta e ppiù naturale dell'altra.

3 Pron. Imbattersi, incontrarsi.

[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.36, pag. 182.6: Del detto mese di settenbre i Bianchi e i Ghibellini di Firenze s'accozorono con messer Tolosato degli Uberti, nobile cavaliere di Firenze e valentissimo uomo d'arme.

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 32, 52-66, pag. 754, col. 1.6: Or costui tegnando sermone cum l'A. sí disse che qui' dui che s'erano cussí accozati insemme si erano dui fradelli di cunti Alberti de Modigliana, li quai se anciseno insemme.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 1, vol. 3, pag. 4.22: E poi scendendo nel nostro piano presso a Firenze, acozzandosi il fiume della Sieve con l'Arno, la qual era per simile modo isformata e grandissima, e avea allagato tutto il piano di Mugello, non pertanto che ogni fossato che mettea inn Arno parea un fiume...

[4] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 38, pag. 273.3: Vatvasori vennono in questo modo, che poi che Nino ebbe commesso l'errore degl'idoli, venne in tanta guerra il suo paese che le terre non si lavoravano per paura de' mafattori, onde certi sofficenti s'accozzarono insieme, tanti che furono trecento cavalieri, e patteggiarono d'avere la settimana parte della ricolta e francavano il paese...

[5] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 283.9: Si ssono a Chapannoli et a Cieuli et a lLari et a Crespine et per quelle chontrade; diciesi aspectano misser Lobrogliolo, et che saranno de' chavagli dumila, per achozzarsi chon missere lo chonte Alberigho et gli altri chaporali.

[6] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 210, pag. 542.15: Come è d'usanza, del mese di settembre, quelli che tengono sparviere, s'accozzano insieme, e cercano diversi piani, per andare uccellando a quaglie...

4 Pron. Urtarsi, darsi di cozzo.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 8, pag. 128.25: emperciò che quando la casione del terremoto fosse forte, pò gettare la terra dura sù e le petre accozzarese l'una coll'altra, e pò remanere lo monte sollo e cupo; e per questa casione pò èssare lo monte.

4.1 [Milit.] Scontrarsi (detto di eserciti).

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 29, vol. 2, pag. 48.5: E a capo Orlando in Cicilia s'accozzaro in mare le dette armate a dì IIII del mese di luglio, e dopo la grande e aspra battaglia l'armata de' Ciciliani fue sconfitta, e tra morti e presi più di VIm uomini e XXII corpi di galee...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 48, vol. 3, pag. 105.4: E i Perugini da l'altra parte col loro sforzo infino a le porte d'Arezzo, acozzandosi le dette due osti, faccendo grande guasto di biade, ed arsione di posessioni nel contado d'Arezzo e intorno a la città, dimorandovi ad oste sanza alcuno contasto infino a dì VIII d'agosto con gran danno de li Aretini.

[u.r. 29.06.2017]