ACCRÉSCERE v.

0.1 acchrescierei, accrebbe, accrebbelo, accrebbero, accrebbi, accrebbono, accresca, accrescano, accrescansi, accresce, accrescea, accrescele, accrescendo, accrescente, accrescentele, accresceo, accrescer, accrescerà , accrescerai, accrescerave, accrescere, accrescerebbe, accresceremo, accrescergli, accrescerla, accrescerle, accrescerli, accrescerlo, accrescero, accrescerò, accrèscesi, accrescesse, accrescesselesse, accrescessero, accrescesti, accrescete, accrescette, accresceva, accrescevano, accrescha, accreschi, accreschino, accresci, accresciamo, accresciare, accrèsciare, accrésciare, accrésciarli, accrescie, accresciere, accresciessono, accresciuta, accresciute, accresciuti, accresciuto, accresciutogli, accrescolla, accrescon, accrescono, accressciere, accressciute, accressciuto, accresseno, accressese, accresseva, accressuto, accrexe, accrexuti, accrexuto, accrisci, achrescie, achresciesi, acrebbe, acrebbero, acrebbono, acrebeno, acrebero, acrecere, acresando, acresca, acrescan, acrescando, acrescandoge, acrescano, acrescansi, acrescasi, acrescati, acresce, acrescea, acresceano, acréscelati, acrescendo, acrescendolo, acrescendosi, acrescenti, acrescer, acrescerà , acrescerallo, acresceranno, acrescere, acrescergli, acrescerla, acrescerlo, acrescerne, acrescero, acrescerò, acresceròe, acrescese, acrescesse, acresceva, acrescevano, acrescha, acreschino, acreschono, acresciarà , acresciare, acrésciare, acresciaria, acresciarne, acrescie, acresciendo, acrescier, acrescierà , acrescierae, acresciere, acresciersi, acresciesse, acresciuta, acresciute, acresciuti, acresciuto, acresco, acréscola, acrescono, acrese, acresé, acreseno, acreser, acreserà , acreseram, acreser-ve, acresono, acressando, acressce, acresscer, acressciere, acressciervi, acressciuto, acresse, acresserà , acressuto, acresù, acresuda, acresudi, acresuta, acresuti, acresuto, acrexa, acrexe, acrexer, acrexerà , acrexeràm, acrexere, acrexese, acrexsuti, acrisca, acrisseru, acrissi, acrissia, acrissiri, acrissirila, acrissirili, acrissiu, acrissuta, acrissuti, acrissutu, acrixi, acrixinu, acrixiri, acrixutu, adcrescono.

0.2 Lat. accrescere (LEI s.v. accrescere).

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.6.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Stat. prat., 1295; Stat. sen., 1280-97; Inghilfredi, XIII sm. (lucch.); Stat. cort., a. 1345; Stat. collig., 1345; Gloss. lat.-aret., XIV m.

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Disticha Catonis venez. (ed. Mascherpa), XIII t.q.; Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Stat. moden., 1335; Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.); Stat. venez., 1366 (2); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Stat. cass., XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Lett. palerm. (?), 1358.

0.5 Locuz. e fras. accrescere di bene in meglio 4.1.

0.7 1 Diventare o far diventare progressivamente più grande in dimensioni nello spazio. 1.1 Fig. 1.2 Ampliare (un elemento architettonico o urbanistico). 1.3 Espandere (territori, possedimenti, conquiste militari). 1.4 Diffondere (la fede, istituzioni religiose). 1.5 Allevare. 1.6 Allungare nel tempo, dilatare temporalmente. 2 Aumentare progressivamente in quantità (con oggetto concreto o, fig., astratto). 2.1 [Detto di entità numerabili:] incrementare il numero. 3 Aumentare progressivamente in forza, in intensità. 4 Fig. Incrementare il valore, crescere in prestigio; [rif. a persona:] perfezionarsi. 4.1 Fras. Accrescere di bene in meglio. 4.2 [Detto di una comunità sociale:] procurare vantaggio, aumentare d'influenza, di possibilità. 4.3 Nobilitare. 4.4 Pron. Farsi vanto, glorificarsi.

0.8 Paolo Squillacioti 10.09.1999.

1 Diventare o far diventare progressivamente più grande in dimensioni nello spazio.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 1, pag. 24.18: E incominciando dicemo, che ne l'anima si trovano tre maniere di potenze. La prima si è naturale, sì come sono le virtù che nudriscono, e la virtù che accrescie e la vertù che ingenera.

[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, cap. 25, pag. 116.12: R(espondo) che 'l lacte non solo se dae a sostentare la natura ma àne per un modo [f]ervente a nutricare (et) augmentare (et) acresciare, ké ello ène convertibile sença modo.

[3] Mastro Francesco, XIII sm. (fior.), Son. 3.5, pag. 195: Madonna, il vostro amor d'una feruta / feruto m'ha lo cor già lungiamente, / la qual dal core non mi si rimuta / né non si parte, ma cresce sovente; / ed è tanto montata ed acresciuta, / che ciascun membro già doglia ne sente...

[4] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 3, pag. 11.4: Sì cum[m]o ell'è natural cosa ke 'l nutrimento de l'arbore desende e vene [tuto] da [la] radice, e per lo bono nutrimento de la radixe l'arbore s'acresce e mantene e sança nutrimento de la radixe non se pote mantenire, cusì è natural cose ke per la prosperitate del capo le membra si convene confortare.

[5] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 10, pag. 247.13: Sì como natural cosa è che 'l nudrigamento de l'arboro descende e vene tuto da la radice e del bom nudrigamento l'erboro s'acrexe e se mantene, e sença nudrigamento mantinire no se poe, cusì è natural cosa che per prosperità del capo le membre se conveno confortare.

[6] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di lu strangugluni, cap. 3, pag. 579.30: Sunu ancora altri glanduli ki stannu in lu cavallu, et alcuna di kisti si fa in supra la gula di lu cavallu, la quali infla et acrixi pir li humuri fridi di la testa ki li dixindinu...

1.1 Fig.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 16: chi acresce lo suo co(n) giustitia dell'a(n)i(m)o suo ad altrui vuopo raiuna (et) altri li suoi beni gode dizordinatame(n)te...

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 4, pag. 133.12: Chè l'opere dell'uomo debbono essere in fare le cose di fuore della casa, e l'opere della femmina debbono essere in guardare e in accrescere le cose che sono dentro la casa.

[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 21, pag. 422.4: Chiuse dunque le porte di Giano, istudiando la repubblica, la quale per battaglia avea acquistata, di nutricare e d'accrescerla per pace, molte leggi fece, per le quali l'umana generazione a buoni costumi recò.

[4] Stat. sen., 1280-97, par. 91, pag. 27.2: Item, statuimo che ciascuno rectore e camarlengo, ne la loro signoria, sieno tenuti d' accrésciare la chiesa di sancto Pietro.

[5] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 26, pag. 83.11: e ke nui ne possamo retornare a lore cum oliva verde et abundevole de frutti de quello acrescemento d'onore ke voi largamente avi' meritato, e nui aspetato e desiderato longamente; lo qual Deo nostro signore per soa pietate de iorno in iorno acresca e alargi...

[6] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 32, pag. 271.26: E convenia somigiantemente che la vostra grande humilità montase et acrexese sì commo el'è crexuta.

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 59.11: Di li quali officiali commu la auturitati se amplificava et acrissia, cussì la lur astinencia se ristringia strittissimamenti, ca li intramalgi di li hostij sacrificati da quisti erannu purtati a li questuri di lu erariu.

[8] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 9, pag. 630.15: Acciò che lla facultà delle prove s'acresca e s'adampia...

[9] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 10.33, pag. 264: vegio in affanno sempre cotal gente / d'acrescer loro stati e lor grandezze...

1.2 Ampliare (un elemento architettonico o urbanistico).

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L. Sal. 1, cap. 4, pag. 7.31: Providesi, Cesare tornato in Roma, d'acresciare lo Campitoglio, per mettervi arme et arnese da guerra.

[2] Stat. perug., 1342, I.84.1, vol. 1, pag. 302.23: E acioché esse castelgle s'acrescano, ciascuno el quale à la casa êllo terretorio d'esso castello sia tenuto la casa fare entra i mura e 'l giro e lì fare e pagare tucte le date e l'esatione.

[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 33, pag. 61.16: E la foresta, ch'era chiamata Mesia, fu tolleta ai Veienti, e l'imperio si distese infino al mare; e fu fondata la città d'Ostia alla foce del Tevere, e furonvi fatte d'intorno Saline; fu accresciuto il tempio di Giove Feretrio.

[4] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), Rubr. 92, pag. 184.5: Di Erittonio nacque Troe, lo quale accrescendo la città la chiamò Troia.

[5] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 140.37: E per questo efetto fu acresciute le mura intorno a Santo Vieno e in Val di Montone per acresciare la città, la quale era pichola a la giente, la quale era moltiplichata e acresciuta in ogni parte.

1.3 Espandere (territori, possedimenti, conquiste militari).

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 9, pag. 249.6: La nona cosa si è, chei re ei prenzi non debbono accrésciare la lor terra nè 'l lor reame, per fare ingiuria e torto ad altrui.

[2] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 216.22: El regno deli franceschi, el qual driedo so pare Pipin l'avea recevudo a rezere, molto l'amplia e acresce; Cristo sempre lu adora e honora con somma pietade.

[3] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 33.9: Per li canty de li mitiali pagese Cesare conquistarà lo grande honore, cusì farrà questuy per lo grande mare, Octaviano Augusto de lo romano imperio et per vero accrescerà .

[4] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 5, pag. 27.6: Alora l'imperadore sì i acresé lo contado de torno in torno molto e grande e copioxamente, ço fo verso Ferara fino a mezo Po, che in quelo tempo se chiamava Ferariola e era posta la citade de çà da Po...

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 4, vol. 2, pag. 45.31: Li quali Phyleni, però ca issi volssiru que li termini di la lur patria fussiru plù longhi ca quilli di la vita sua, iacinu beni, ca per li mani et per li ossa soy issi dilataru et acrisseru lu imperiu di Carthagini.

[6] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 149.1: In prima, che Vespasiano potessi fare a sio benepiacito leie e confederazione con quale iente o puopolo volessi; anche che potessi mancare e accrescere lo ogliardino de Roma, cioène Italia...

1.4 Diffondere (la fede, istituzioni religiose).

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 27, 40-54, pag. 599, col. 2.8: Tutti quisti sparseno sangue per acrescere la Chesia predegando lo santo Evangelio.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. III, cap. 15, vol. 1, pag. 135.4: Questo Carlo acrebbe molto la Chiesa santa e la Cristianità a lungi e apresso, e fu uomo di grande virtù.

[3] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 32, pag. 509.9: Simile à fatto questa santa chiesa, che con quante aversità àe aute e à tuttodì, pur sempre è acresciuta ed è maggiore che maisempre sarà insino a questo dì.

1.5 Allevare.

[1] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 1315, pag. 83: Questo devé vu ben saver, / Che gram fatiga n'a metú / La nostra çente sovra vu / Per acreser-ve e norigar / Et insignar-ve e castigar...

[2] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 95, pag. 54.14: E però dice: veramente tu, Postumio dictatore, comandasti che fosse fedito con la scure Aulo Postumio, il quale tu avevi ingenerato a mantenere il tuo nome e de' sagrati templi, la morbideza de la cui gioventude abracciando e baciando avevi accresciuta e allevata...

1.6 Allungare nel tempo, dilatare temporalmente.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 52, pag. 525: Ço fo êl mes de março, quando i albri florise, / per prati e per verçeri le verd'erbe parese, / aprosema la estate e lo temp adolzise / e scùrtase le note e li çorni [a]crese.

[2] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 5.17, pag. 117: Adonqua <è> amor che la vita m'acresce, / poi sono amante di ciò che disamo, / e vo negando ciò che voglio e bramo, / e vivo in gio' come nell'aigua il pesce.

[3] Bambaglioli, Tratt., a. 1343 (tosc.), 413, pag. 34: Mente di pace e d'alegreçça amica / Serva et acressce la vita in dilecto...

[4] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 19, pag. 648.11: statuimo che 'l Rectore della provincia o lo suo judice del maleficio possa le dicte pene accrescere, mutare e sminuire et adgiungere le pene de la lege et altre o imponere segondo c'avendo respecto a la qualitate del delicto de le persone o della università e la perseverancia in gli delicti e le altre circumstancie, parerà chi se convegna.

2 Aumentare progressivamente in quantità (con oggetto concreto o, fig., astratto).

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 172.3: Ma se ne piace usare principio, dovemo usare le parti di benivoglienza per accrescere quella che è.

[2] Disticha Catonis venez. (ed. Mascherpa), XIII t.q., L. 3, dist. 8, pag. 21.34: Quelo qe la sovrana aventura Darà a ti Notaraslo Inlo core, Varda Acrescando, Ké tu no see quelo Delo qual La nomenança Parle. || Cfr. Cato, Dist., III, 8, 6: «Serva augendo, ne fis ille,quem fama loquatur».

[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 5, pag. 442.7: Accrebbe l'abbondanza de' suoi mali, perchè Dio non conobbe...

[4] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. II, pt. 2, cap. 3.b, pag. 64.21: Ancora, la cosa k'è incorruptibile a che abisongna cibo, con ciò sia cosa che 'l cibo overo augmenta (et) acrescie, overo ène a conservare l'anemale?

[5] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 65, pag. 181.6: Et io non traggo dubbio che per voi e per lo vostro consiglo accrescerà mio honore, lo quale non potrebbe crescere che voi non aveste grande parte.

[6] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 9, pag. 52.8: Folle ène chi lo suo danno acresce, che tuttavia lo suo prode dicresce, e tale a suo podere la torna, ch'el distorna avere allegrezza...

[7] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 185.20: Quello zenere de Adrian fo, circha li cristiani el fo piathoso, e in tanto lu regna quieta mente, che degna mente ello fo dito piathoso, e pare lo errario, oe che sta l'avere, pieno e richo lo lagha, e li beni del comun lu acresce...

[8] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaestio 138, pag. 121.23: Poy ke Criste era pien de divinitade e de gratia in tal maynera ke a Lui no se ge 'n poeva più acreser, perqué voss -El fì batezao?

[9] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 95.168, pag. 444: En lo tempo de presente / son manifeste a tute gente, / che l'avaricia grande lor / semper acrexe so vigor.

[10] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 30, 109-117, pag. 679, col. 1.3: cussí quelle anime 'aspechiandose' in quella luxe ch'era tra loro in la parte ima, traevano visione de soa beatitudene, la quale gli acrescea gloria.

[11] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 1622, pag. 394, col. 2: Anche te prego, Christo, / grande dolce mio acquisto, / che ciaschuna citade / o castella o villate, / che faccia de mi storia / che me agia in memoria, / tu li accrisci omne bene / de ciò que mistero li ene, / de fructu et de guadagnia / et de ciò que gente magna.

[12] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 375, pag. 39: Sempre li donne de più baylia / et acresca possanza longa vita / sì ch'el metta l'avanzo in bona via...

[13] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), son. 44.2, pag. 589: Per che tu vede me più d'alcun vago / de conservar e d'accrescer tuo onore / e vede quanto io amo el tuo valore, / che d'onorarte morendo m'appago, / nïente cure del doglioso lago / nel qual s'annega quasi el debel core...

[14] Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 307.49: augeo, ges, per acresciare.

[15] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 22, par. 2, vol. 2, pag. 96.16: Poikì una volta scrivendu non li occursi, non curau di supraiungiri, nè di acrixiri a la scriptura semel scripta.

[16] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 13, pag. 135.3: « Magnifichi principi, amici miey carissimi, honore e salute ve se accresca...

[17] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 9, pag. 95.29: E vegnui li poveri in gram numero, començà lo vim a acrescer in la tinna intanto che tute le vaselle de li poveri s'empìm.

[18] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 7, pag. 225.33: che Deo ge dibia a tuti perdonare intregamente li lor peccati, e sì li dibia acrescere de merito e de virtue fina a la fine.

2.1 [Detto di entità numerabili:] incrementare il numero.

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Panfilo], pag. 47.22: E lo fogo sì crese sempremai, sì qe acrescandoge tu le legne: e cusì fa l'amore, ki lo studia.

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 13, pag. 227.17: Et Salamone dice ne' Proverbi: [el] povero serà odiato eziamdio dal proximo suo; et molti seranno amici di ricchi; perciò che le ricchezze adcrescono gli amici, ma dal povero sì se cesserà quelli ch'è amico.

[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 21, pag. 257.17: E così manifestamente appare che così sanza vergogna dicono bugie coloro, che accrescono il numero degli uomeni morti, come coloro che menomano i danni de' loro uomeni perduti, ovvero li tacciono.

[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L. Luc. 7, cap. 39, pag. 256.15: E poi [[Cesare]] accrebbe et emendò tutte le balíe del comune di Roma e li onori; sì come fu lo numero de' senatori e de' pretori e de' questori e de minori balíe.

[5] Martiro San Torpè, XIV in. (?) (pis.), Martiro glorïoso san Torpè, 13, pag. 88: Domando gratia alla tua maestà, / che la mia vita si dirisi qui, / et al fine vegna l'anima costà, / et questa conpagnia di dì [in] dì / [s'] [a]crescha di persone e di bontà / c'a fa[r] la lauda tua, misér, di' 'l sì.

[6] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 56, pag. 164.13: Tuto zo fan per intendimento che Deo le guarda e acresca le soe cosse de zo «receveno cotale merzé»...

[7] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 104.8, pag. 467: Dote e aver e patremonio / n'acrexa con tuto onor / e la soa man presente, / santa, forte e vertuosa / beneixa eternalmente / noi e lo sposo e la sposa...

[8] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 5, vol. 1, pag. 211.5: La Musa cuminciò così a parlare alla dea Pallas, che si meravigliava: e queste, vinte in battallia, novellamente hanno accresciuta la turba degli uccelli.

[9] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 1, pag. 653.30: non le accresca [[scil. le ricchezze temporali]] sanza necessitá, e non turbandosi se egli le perde, e non litigandole con odio s'elle gli fossono tolte, ma faccia a modo di Iob: «Dio le mi diede, Iddio le m'ha ritolte, e il suo nome sempre sia benedetto».

[10] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 4, vol. 1, pag. 122.20: Ca issu Tarquinu dilatau et acrissiu li finayti di Ruma, augmentau lu cultu divinu per novi urdini di previti, acrissiu lu numeru di li senaturi, multiplicau eciandeu lu ordini di li homini a cavallu...

[11] Dicerie volgari, XIV pm. (bologn.), cap. 12, pag. 332.15: Sapià, segnori, che per la paxe se salva la persona, le richece s'acreseno, li amixi se ma[n]tènone.

[12] Stat. lucch., XIV pm., pag. 78.37: Nelli passamenti della Pasqua et della Sancta croce s'acrescano [[i serventi]] sença le guardie dei frati di nocte, li quali ne veghieranno due per ogni nocte acciò che nessuna cosa contraria, overo molesta, possa advenire ai signori infermi.

[13] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 7, pag. 549.11: in questo caso el Rectore possa accrescere el numero de quelli da cavalo e da piede che 'l possa menare, per mordecio moderamente, segondo che requirirà l'oportunità del facto, a bona fede e per iusta cagione...

[14] Lett. palerm. (?), 1358, pag. 95.5: la nostra intintiuni est ki la predicta terra non si dishabiti, ma vulimu ki acrisca di famigli continue di beni in meglo...

3 Aumentare progressivamente in forza, in intensità.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 32, pag. 110.14: Et perciò una ingiuria non si cura per vendetta nè per un'altra ingiuria, anzi s'acrescie.

[2] Disticha Catonis venez. (ed. Mascherpa), XIII t.q., L. 4, dist. 38, pag. 32.17: Humiliate a Domenedeu Cum encenso, Lasa star lo vedelo, Açoq'el acresca 'lo versor... || Cfr. Cato, Dist., L. IV, 38, 4: «Sine vitulum, ut crescat aratro».

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 399, pag. 114: Freg eo era i peccai del segolar bedesco, / Perfin k'eo stig al mondo, e imperzò sofresco / Lo zer e lo tremor, e dentro 'l pen acresco...

[4] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 19, pag. 58.4: E però fece uno toro di rame, e fecegli dal lato una porta, là ove si mettieno i dannati, che rinchiusi là entro, quando si scaldavano al fuoco, e traevano guai, la concavità della immagine accrescea maravigliosamente la boce, e parea non pianto d'uomo, ma uno crudele mugghiamento di toro, e molto terribile ad udire.

[5] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 80, pag. 385.34: E questa scienzia gli acrebbe la pena per quattro grandi mali che vide: prima per lo male temporale, per lo male spirituale, per lo male eternale, e per lo male di purgatorio.

[6] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 25, pag. 175.33: Unde, se tu avessi febbre et bevessi, quella sete sì partirebbe allora, ma nulla uttilità però ti farebbe: anti ti farebbe danno, però che, u elli ti ucciderebbe poi, u elli t'accrescerebbe la febbre.

[7] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 60, pag. 303.4: Me doviti a mi chi som vostro fedele devoto comandare, a li qua' comandamenti som e serò tuto tempo obediente con tuto me desiderio, lo quale sempre acrexe col tempo.

[8] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2 osservazioni, pag. 312.9: La sciellerata e disusata cosa al Re fu palese, onde lo Re dilibera di morte lo innocente, e alle femmine conforto dona, e per altro cibo le campa di morte, onde per questo accrebbe la paura ne' Giudei.

[9] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 8, vol. 2, pag. 144.25: Gli uomeni si vergognarono, e confortaronsi tra loro; e accrescono gli animi colle grida, e gittano le lance sanza ordine.

[10] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 27.6, pag. 63: Ma tu me dai casion ch'io me lamenti, / perché l'atender acrescie 'l dolore; / né già te pòy scusar soto 'l colore / de ciò che stai, perché ben no ne senti...

4 Fig. Incrementare il valore, crescere in prestigio; [rif. a persona:] perfezionarsi.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 9 (34), pag. 237.13: e' so bene che i meriti ch'ènno i(n) voi i(n) minore statu p(er) la v(er)tute d(e)la dignità accrescerave i(n) om(n)e bontà e cu(r)tisia.

[2] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), [son.] 35.14, pag. 356: Cristo le doni vita ed alegranza, / e sì l'acresca in gran pregio ed onore.

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 13, pag. 254.34: E a quelli che si sono bene contenuti per lungo tempo, il re die donare anco maggior signoria ed accrésciarli in onore ed in grandezza, e quelli che non si sono bene portati, méttarli in minori signorie, o cacciarli, secondo ch'elli ánno fallito.

[4] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 41, pag. 115.15: credendo per lo meo servitio e operamento fidele lo meo stato e la mia condicione e la vostra e tuti li nostri parenti et amici poter acrescere molto et meliorare.

[5] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 24, pag. 124.1: La vita de l'anima, dicono i santi, si è Idio, ma queste criature sono uno disponimento e uno aiutamento a l'anima a conservarla e acrescerla ne la vita spirituale.

[6] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 12, pag. 250.9: E per quelo che tropo serave gram briga ad averve et eserghe tuti a prevederve d'intorno da çò, pare a mi che sia bene e convense che vu' dibiate eleçere alquanti de vu', li qua' sovrestiano a queste cose complire in tuto quelo modo chi sia lo meio de la vixenda, sì che 'l vostro stato no se posa smenemare de niente, me sempre acrexere e montare de bem in meio.

[7] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 31.36: Quilly sono li duy fratelly primy comenzatury de lo regno romano, quisti faranno accrescere lo teo nomo, questy sarà sengiuri et maiury de la Ytalya tucty et de li soy grandy pagisy et mentri che lo mondo durarà may et lo nomo loro infra la gente mancarà per alcuno tempo».

[8] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 5, vol. 2, pag. 47.12: Issu avia, senza quistu, duy optimi filgi et di gran speranza di ben fari, a li quali Cesar prumictia di acrissirili in hunuri et in dignitati.

[9] Stat. perug., 1342, I.7.1, vol. 1, pag. 38.16: E lo Studio êlla citade de Peroscia mantenere e acrescere per possa e gl'ordenamente sopre lo Studio facte overo ei quagle se faronno oservare e mantenere.

[10] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 4.4.6, pag. 14: Anchora nu pregaren [[...]] e spicialmente per qui' chi fen questa religion, / e chi chi l'àn acresù...

[11] Stat. cass., XIV, pag. 136.26: (Et) no(n) se dementega p(er) la occasione de <lu> lu p(re)biterato la obediancia de la r(e)gula (et) la disciplina, s(et) maiorme(n)te acresca i(n)nello s(er)vicio de Dio, «Locum vero illum» etc.

4.1 Fras. Accrescere di bene in meglio.

[1] Sommetta, 1284-87 (fior.), pag. 195.15: vel salutem e di bene in meglio procedere et beatamente acrescere, vel salutem e la benedictione perfecta la quale diede Ysaac a Iacob suo filgliuolo di crescere e multiplicare...

[2] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 50, pag. 147.8: E perçò se convene ke siati fermi e ke refrena' tute quelle persone ke parno esser sença freno, açò ke 'l bon stato nostro e pacifico acresca sempre de ben in meglo.

[3] Stat. fior., 1310/13, cap. 19, pag. 28.3: Statuto e ordinato è che tutti gl'uomini e artefici di questa arte e conpagnia, ad honore e riverenza dell'onipotente Idio e della beata vergine Maria e de' suoi santi e sante, e a cciò che Domenedio exalti, difenda e mantenga la città, il comune e 'l popolo di Firenze e tutti gl'uomini e artefici de la detta arte e compagnia, e che la detta arte e huomini de la detta arte di bene in meglio acrescano, riverentemente guardare e celebrare siano tenuti e debiano gl'infrascritti die solenni, pasque e feste, sì come di sotto apresso per ordine si contiene.

[4] Stat. sen., 1318, cap. 2, pag. 60.20: Anco, a ciò ch'e' frati et oblati de la detta Casa abbiano meteria di menare e d'accrésciare buoni costumi e la loro buona vita di bene in meglio, e di guardarsi da ogne male...

[5] Stat. pis., 1321, cap. 86, pag. 269.17: Et per honore et riverentia de la beata Vergine Maria, la quale per sua pietà degne la corte dei Mercatanti et li suoi honore et subditi difendere, et di bene in meglio acrescere...

[6] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 48, pag. 610.28: Allora Filocolo disse a Caleon: - Omai edifica, e di bene in meglio la tua terra, la quale tu chiamerai Calocepe, accrescerai -.

[7] Stat. collig., 1345, pag. 4.11: A honore e reverençia dell'onnipotente Dio e dela gloriosa vergine Maria madre sua et advocata nostra dolcissima e de' beati appostoli messer sancto Pietro e messer sancto Paolo e del beato messer sancto Giovanni Bactista socto el cui capo e nome la compagnia e ll'università dell'arte de' merciari, picçichaiuoli e spetiali dela terra di Colle si governa e reggie e per innançi accrescha di bene in meglo...

[8] Cronaca di Venezia, 1350-61 (venez.), pag. 234.6: [conzosia] Dio padre onnipotente, dalo qual tute chosse proçiede, magnificamente el dogado de Veniexia dentro li prinçipi de tucti li cristiani infina mo' al presente abia exaltado et da mo' in avanti per la sua divina graçia et misericordia de ben in meio acresserà et multiplicherà...

[9] Stat. venez., 1366 (2), cap. 164, pag. 78.8: et desposto sia lo dicto maestro Bertucci fare sì et in tal modo ch'el possa quella fama de bene in meio acrescere...

4.2 [Detto di una comunità sociale:] procurare vantaggio, aumentare d'influenza, di possibilità.

[1] Stat. prat., 1295, pag. 446.15: Anco che ciascheduno debbia preghare mess(er) Domenedio p(er) questa Compagnia, che lla accrescha (e) acce(n)da nel suo amore.

[2] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 22, pag. 69.6: E quella cosa, signori, per la quale le citate e le terre plù acresce et avança è questa, ke li malifitii se punisca.

[3] Stat. pis., 1304, cap. 71, pag. 724.14: Iuro io consulo a le sante Dio evangelia, che la compangnia e unione dei tre ordini, ciò est del mare, et dei mercatanti di terra, et dei Lanaiuoli, in tutto tempo che quella compagnia duraràve, terròe ferma, et aròe rata; et quella acresceròe cum tutte le mie forse...

[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 54, vol. 1, pag. 82.28: Ad onore di Dio et la beata sempre Vergine Maria sua madre, et acciò che esso Dio et la Vergine difenda in perpetuo et acresca la città di Siena et li cittadini in ogne prosperità et stato riposevole, statuimo et ordiniamo che li signori camarlèngo et IIIJ proveditori del comune di Siena sieno tenuti et debiano de la pecunia et avere del comune di Siena, dare et pagare le suscritte elimosine, cose et quantità di pecunia, secondo che di sotto si contiene.

[5] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.7, pag. 152: Sì como sorem le citae, / per mejo viver ordenae, / statuti far, leze e comandi, / da oservà sote gram bandi / d'aver e de persone, / per mantene le usanze bone / e acrese la terra in bem, / tegnando ognomo sote frem...

[6] Stat. moden., 1335, cap. 27, pag. 388.1: E voiemo che cadauno chi darae aiturio e favore in acrescere la nostra compagnia e 'l nostro hospedale sì habiano parte di tuti qui ben chi se dirano e chi se farano in la nostra compagnia e in lo nostro hospedale.

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 4, vol. 1, pag. 174.5: Ca chascunu se adastava di acrissiri la patria, et non li cosi privati.

[8] Stat. cort., a. 1345, cap. 15, pag. 137.26: Anco ordenamo e fermamo, ke per lo presente, en fine a tanto ke Dio acresciarà e confermarà mellio la nostra conpagnia, ke s'abbia uno quaderno de carte de pecora là 've sieno scripti questi ordinamenti e lo calendario, per sapere le solenpnitade e le feste de l'anno.

4.3 Nobilitare.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 9, pag. 138.5: Lettor, tu vedi ben ec. Il testo è piano, che l'Autore, salendo alle più alte cose, sua materia più acresce; però che sempre lo stile conviene concordare alla materia del trattato.

4.4 Pron. Farsi vanto, glorificarsi.

[1] Poes. an. lomb., XIII, Poi qe neve ni glaza, 8, pag. 503: Poi qe neve ni glaza / non me pot far guizardo, / e qe dolzamentr'ardo / en l'amor qe m'abraza, / ben è rason q'eo faza / un sirventés lonbardo, / qé del proenzalesco / no m'acresco: e fôra cosa nova, / q'om non trova sirventés lombardesco.

[u.r. 17.05.2023; doc. parzialm. aggiorn.]