0.1 acrocando, acrocco, acruccati. cfr. (0.6 N) crocho.
0.2 Fr. ant. accrocher.
0.3 Fiore, XIII u.q. (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Fiore, XIII u.q. (fior.).
N Att. solo fior.
0.6 N Mantenendo la lettura di altri ed. del Detto d'Amore («Ch'ell'agia, no m'à crocho») l'es. 1.1 [1] sarebbe l'unica att. di croccare 'uncinare': cfr. Drusi, Amor m'à cinto il crocho, pp. 9-10.
Doc. esaustiva.
0.7 1 Afferrare con l'uncino, prendere all'amo (nel senso metaf. di sedurre). 1.1 Pron. Agganciarsi (col valore metaf. di farsi circuire).
0.8 Paolo Squillacioti 23.02.1999.
1 Afferrare con l'uncino, prendere all'amo (nel senso metaf. di sedurre).
[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 166.11, pag. 334: E gentamente vada balestrando / Intorno a ssé cogli oc[c]hi a chi la guarda, / E 'l più che puote ne vad'acrocando.
1.1 Pron. Agganciarsi (col valore metaf. di farsi circuire).
[1] Detto d'Amore, XIII u.q. (fior.), 365, pag. 506: Perch'Amor m'ag[gi]a matto, / O che mi tenga a matto / Ragion, cui poco amo, / Già, se Dio piace, ad amo / Ch'ell'ag[g]ia no m'acroc[c]o.
[u.r. 25.06.2009]