ACERBETTO agg.

0.1 acerbetta.

0.2 Da acerbo.

0.3 Boccaccio, Decameron, c. 1370: 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.7 1 Leggermente sdegnoso, un po' aspro nel tono.

0.8 Paolo Squillacioti 18.05.1999.

1 Leggermente sdegnoso, un po' aspro nel tono.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III.5, pag. 207.6: Aveva Panfilo non senza risa delle donne finita la novella di frate Puccio, quando donnescamente la reina a Elissa impose che seguisse: la quale anzi acerbetta che no, non per malizia ma per antico costume, così cominciò a parlare... || Elissa «è la più ritrosa e pudica delle novellatrici» (Branca).

[u.r. 01.07.2005]