0.1 acetisce, acietiscie; f: acetire.
0.2 Da aceto.
0.3 Palladio volg., XIV pm. (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Palladio volg., XIV pm. (tosc.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Diventare aceto, inacidire.
0.8 Paolo Squillacioti 07.09.1998.
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 28, pag. 119.4: Fassi vino delle pere pognendole peste in un sacco rado, e incaricarlo. E basta questo vino tutto verno; ma nel cominciamento della state acetisce.
[2] Arrighetto (ed. Bonaventura), XIV (tosc.), pag 189.36: Se l'uomo duro è cortese, che t'è? sia più utile a te uno cortese villano ch'uno ricco scarso. L'oro diventa pionbo e 'l vino acietiscie, e spesse volte face lo picco[lo] signore quello che lo grande niega.
[3] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 4, cap. 45: se 'l vaso non è pieno et è in luogo caldo dell'acetire si teme, prendasi un pezo di lardo grasso optimo, et in una peza bianca di lino soctile si cucia, et dall'uno capo legata una corda per lo cuchiume si mecte: sì che nel mezzo del ventre del vino discenda... || Crescenzi, [p. 129].
[u.r. 05.07.2005]