0.1 acuitade; f: acuità .
0.2 Lat. acuitas (LEI s.v. acuere, 1, 536.44).
0.3 Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Paolo Squillacioti 23.03.1999.
[1] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 6, cap. 68: [[L'aureola]] per sé sola non si dà però che ha natura d'ulcierare le budella per la sua troppa acuità . || Crescenzi, [p. 227].
[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 31, 31-42, pag. 666, col. 2.10: Rivolge sé contra il taglio la rota. Qui vol dire: 'la confession obtusa l'acuitade della colpa, sí come fa la roda: s'ella se volge verso 'l taglio del coltello lo disaguça e ingrossa'.
[2] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 63.16: Et dovete sapere, ke quelli ke ·ssono avelenati, è buono il lacte, il quale con sua dolceçça et molta humiditade èe contrario a l'acuitade del veleno et molti altri buoni cibi sono da dare, i quali generino sangue, siccome sono galline, starne, fagiani, agnielli annuali, pesci buoni et grassi et altre simiglianti cose.
[1] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 5, cap. 7: L'acetose [[scil. mele cotogne]] son più soctili et più penetrabili et inperciò spenghono la sete et l'acuità della collera rossa et fanno pro al collerico vomito. || Crescenzi, [p. 147].
[2] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 6, cap. 23: [[Le cipolle]] con la loro acuitade ingienerano nello stomacho mali humori... || Crescenzi, [p. 209].
[u.r. 22.03.2017]