0.1 acutezza, aqutezza; f: acuteza.
0.2 Da acuto.
0.3 Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Paolo Squillacioti 01.06.1999.
[1] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 4, cap. 48: Questo vin poco nutrica, al capo tosto sale et la mente percuote per l'acuteza del suo pungiere. || Crescenzi, [p. 132].
[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 9, proemio, pag. 124.25: Alla IIJ parte è da notare, che per l'acutezza del sogno l'uomo molte volte si sveglia, e massimamente quando il sogno da se medesimo si compie; ch'è tanta la forza della fantasia, e sì debole l'adormentazione de' riposati membri, che così avviene, come qui fa all'Autore.
[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 21, par. 4, pag. 354.28: E un poco apresso dicie dacchapo: «Dunque si sarà cherico, che publichamente trattare di religione cioè della fede sarà assai, della conpangnia de' cherichi sarà levato; e ss'elli fosse (d'aqutezza) di chavalleria preecielente, elli sarà spolgliato del singholo di chavaliere»; e altressì per conseguente istabolito delli altri. || «Acutezza» è una glossa di «preecielente» passata a testo.
[u.r. 09.07.2005]